giovedì 29 luglio 2010

La Fiat non può mangiare senza pagare il conto

CALDEROLI - FIAT: "MARCHIONNE SAPPIA CHE NON PUO' SEDERSI A TAVOLA, MANGIARE CON GLI INCENTIVI E GLI AIUTI DI STATO E POI ANDARSENE SENZA PAGARE NEMMENO IL CONTO"


“La Fiat in Serbia? L’ipotesi ventilata da Marchionne non sta né in cielo né in terra.

Se si tratta di una battuta, magari fatta per portare a più miti consigli i sindacati, sappia che comunque non fa ridere nessuno, diversamente sappia che troveranno da parte nostra una straordinaria opposizione.

Non si può pensare di sedersi a tavola, mangiare con gli incentivi per l'auto e gli aiuti dello Stato e poi alzarsi e andarsene senza nemmeno aver pagato il conto".

Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli .



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i pentiti gestiti male

QUAGLIARIELLO: Con i pentiti gestiti male, il massimo errore della storia giudiziaria


"La sentenza sull’uccisione di Paolo Borsellino va riscritta, vanno riconsiderati gli ergastoli e le pene comminati, e soprattutto va riconsiderata l’intera storia basata sul racconto di alcuni pentiti, in particolare Scarantino. Il pentitismo ha prodotto risultati disastrosi che vanno sottposti a d una revisione complessa".


Lo ha affermato il vice presidente vicario dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, alla presentazione della rivista diretta da Fabrizio Cicchitto ’L’Ircocervo’ che dedica l’ultimo numero ai ’Delitti di mafia e teoremi improbabili’. Quagliariello, in riferimento alle polemiche per le deposizioni del pentito Gaspare Spatuzza, ha denunciato il tentativo di "scaricare quanto accaduto negli anni cruciali che partono dal 1990 su forze politiche che sarebbero nate solo quattro anni dopo. Sarebbe necessaria una riflessione seria sull’uso dei pentiti in quel periodo". E poi, ha proseguito Quagliariello riferendosi alle polemiche nei confronti del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, c’e’ il "paradosso per cui si tenta di mettere sotto accusa un esponente di governo che ha la responsabilita’ di una gestione corretta dei pentiti nel rispetto della legge. Ossia, il rispetto della legge, per l’opposizione parlamentare e la nostra opposizione interna diventa un capo d’accusa: e’ una cosa inaccettabile. Serieta’ vorrebbe che questi temi non venissero usati per le polemiche interne. In realta’, non criminalizziamo i pentiti ma la gestione errata dei pentiti ha portato, come dimostra la vicenda di via D’Amelio, all’errore giudiziario piu’ importante nella storia della Repubblica".


VALDUCCI: La legalita' e' al centro dell'azione del governo

"Gli arresti effettuati stamattina  (27.7) rappresentano, una volta di piu’, la fotografia reale, al di la’ delle chiacchiere, di quanto la legalita’ sia centrale nell’azione del governo Berlusconi. Questi i fatti. Tutto il resto attiene a spinte giacobine e giustizialiste che non ci riguardano, perche’ siamo e saremo sempre garantisti, come abbiamo piu’ volte dimostrato, anche con i nostri avversari politici".

Lo ha sottolineato il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, commentando l’esito dell’operazione ’Pettirosso’ che ha portato i carabinieri e la procura antimafia di Reggio Calabria a sgominare una pericolosa cosca della ’ndrangheta.

martedì 27 luglio 2010

Le polemiche insultanti oscurano i successi del Governo

"Vediamo che anche oggi, così come da almeno quattro mesi, la giornata è già caratterizzata da una raffica di dichiarazioni non solo polemiche ma qualcuna anche insultante". 

Lo ha affermato ieri  in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl in merito alle polemiche interne al PdL.
 Vediamo al riguardo  lo stato della situazione odierna.

FINI: Inopportuno che un indagato conservi gli incarichi
Presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, ma al tempo stesso "mi chiedo se è opportuno che chi sia indagato continui ad avere incarichi politici". Lo ha affermato Gianfranco Fini, in collegamento telefonico con la prima convention campana di Generazione Italia, l’associazione presieduta da Italo Bocchino.

Riferendosi ai "giudizi su alcuni comportamenti emersi in questi mesi", il Presidente della Camera ha spiegato che devono esserci "due stelle polari. Il garantismo, per cui chi è indagato è innocente fino a prova del contrario", ma poi la valutazione sulla "opportunità" di conservare incarichi politici per chi viene indagato. Perchè, ragiona Fini, "legalità significa rispetto delle regole da parte di coloro che hanno maggiori responsabilità. Significa senso del dovere, cultura civica, etica di comportamenti per chi ha delle responsabilità: credo sia essenziale se vogliamo insegnare ai più giovani ad avere comportamenti analoghi. E significa rispetto della magistratura, senza prestare il fianco a polemiche che rischiano di dare del Pdl un’immagine distorta". Ecco perchè "occorre discutere tra di noi su come selezionare la classe dirigente. Non voglio gettare sale su ferite recenti, ma quello che è accaduto in Campania deve far riflettere. Occorre candidare coloro che hanno la qualità per onorare bene la carica"..


VERDINI: La richiesta di Fini di mie dimissioni e' impropria
"Bisogna vedere le motivazioni di Fini. E’ una richiesta largamente impropria. Non c’è alcun motivo per dimettermi".

Lo ha affermato il coordinatore nazionale del PdL Denis Verdini, al termine dell’interrogatorio di ieri sera davati ai magistrati, nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta P3 e il giro di corruzione sugli appalti per gli impianti di energia eolica da realizzare in Sardegna.

"Fini conosce questo procedimento giudiziario? Al momento io sono solo indagato, e vorrei ricordare che nel nostro Paese ci sono tre gradi di giudizio. In questa fase, quella istruttoria, viene dato molto spazio all’accusa, ma poi bisogna ascoltare la difesa. E questo vale per Fini e quelli come lui". Si è tolto un peso?, gli è stato chiesto.

"Non ce l’avevo prima e non me lo sono tolto. Sono tranquillo, soddisfatto. Ho aspettato a parlare, in tutto questo tempo. Per rispetto ai magistrati. Ma dico che in politica bisogna essere coerenti e con quello che si ha intorno. Se mi sono dimesso dal Credito fiorentino sono stato oggetto di una aggressione mediatica senza eguali. E senza dire che sui giornali si riportano imbrogli, cose non vere, dico che la verità va tutelata. Io e gli altri ci siamo tolti un problema. Sono state riportate inesattezze e conclusioni tratte in fretta. Adesso mi dedico alla politica. Quel che ho fatto oggi è un passo importante. Mi dite che sono stato indagato dalla Procura di Firenze, risponderò a tempo debito. Dico che ci dovrebbe essere il segreto istruttorio, voi lo violate e fate bene. Rifletto che nel nostro Paese tante categorie hanno diritti, e che il cittadino viene sballottato da una parte all’altra. Anche e soprattutto per questo dico meno male che c’è Berlusconi".            

CICCHITTO: I pm non dettano l'organigramma interno

Un partito garantista non puo’ farsi definire gli organigrammi interni dagli interventi dei magistrati inquirenti senza attendere tutte le chiarificazioni processuali".
Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, replicando alle affermazioni del presidente della Camera, Gianfranco Fini, secondo cui e’ inopportuno che un indagato mantenga incarichi politici. "Quando i pm di Napoli chiesero l’arresto dell’onorevole Bocchino solidarizzammo con lui, e Fini condivise quella linea. Fortunatamente ci comportammo in quel modo, nessuno chiese le dimissioni dell’onorevole Bocchino e successivamente chiari’ tutta la sua posizione. Se avessimo seguito una linea giustizialista avremmo commesso un gravissimo errore. Quello, pero’, che ebbe valore per Italo Bocchino deve valere per tutti".

lunedì 26 luglio 2010

MANTOVANO: Esigo un chiarimento da Fini sulle accuse di Granata

MANTOVANO: Esigo un chiarimento da Fini sulle accuse di Granata
Il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, intervistato dalla "Gazzetta del Mezzogiorno", ha replicato alle accuse sul pentito di mafia Spatuzza che gli sono state rivolte da Fabio Granata:
"Esigo un chiarimento, innanzitutto istituzionale, dal presidente della Camera su ciò che è stato detto con parole chiare ed inequivocabili. Granata mi accusa di essere colui che impedisce l’accertamento della verità sulle stragi e vorrei conoscere l’opinione del presidente della Camera, che è l’uomo politico a cui Granata fa riferimento. Mi aspetto un suo intervento che credo possa essere l’occasione per un chiarimento a 360 gradi".

QUAGLIARIELLO: Mantovano rigoroso e serio

"Prendiamo atto che per due giorni di seguito il procuratore Lari ha stoppato sul nascere gli sciacallaggi politici che alcune improvvide dichiarazioni di esponenti della Procura di Caltanissetta avevano scatenato.
Ma tra equivoci e incontinenze verbali, e a fronte di un’inchiesta che starebbe smontando clamorosamente sentenze giudiziarie fondate su dichiarazioni di ’pentiti’, non vorremmo che il capro espiatorio degli errori giudiziari del passato da una parte, e delle imprudenze verbali del presente dall’altra, fosse il presidente della commissione del ministero dell’Interno che dopo vent’anni sta finalmente applicando con rigore la legge sui collaboratori di giustizia". Lo ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL. "Il procuratore Lari sostiene che le indagini e i processi sull’attentato a Paolo Borsellino sarebbero stati deviati da un ’depistaggio colossale’ per mezzo di false dichiarazioni di falsi pentiti: e’ anche grazie al rigore e alla serieta’ del sottosegretario Mantovano nell’applicazione della legge che oggi possiamo sperare che simili storture non abbiamo piu’ a ripetersi".

MANTOVANI: Barbareschi offende l'intelligenza degli elettori e dei militanti
"Se conoscesse davvero Silvio Berlusconi non esprimerebbe giudizi cosi’ infamanti e volgari".
Cosi’ si e’ espresso Mario Mantovani, sottosegretario alle Infrastrutture e dirigente nazionale del Pdl, reagendo all’intervista pubblicata da Repubblica dove Luca Barbareschi ha parlato di un Pdl di sudditi e di un governo piegato agli interessi del premier. "Cosi’ facendo Barbareschi offende l’intelligenza, la coscienza e la dignita’ dei tantissimi elettori, militanti ed amministratori locali impegnati giorno dopo giorno nel vivere e realizzare il buon governo del Popolo della liberta’ al fianco di Silvio Berlusconi che certamente sa coinvolgere e valorizzare entusiasmo, concretezza e voglia di fare di milioni di donne e uomini liberi. Pare che Barbareschi abbia dimenticato gli obiettivi raggiunti da questo Governo in soli due anni: i colpi inferti alla criminalita’ organizzata, il rinnovamento nella scuola, l’ottima gestione della crisi economica e la salvaguardia dei conti pubblici. Risultati questi che certamente non riguardano gli interessi di una sola persona, ma il bene di tutti gli Italiani rendendo grande e stimata l’Italia nel mondo. Pertanto nei confronti di quegli oltre 20 milioni di Italiani che da 16 anni votano con entusiasmo Berlusconi e che nel 2008 hanno consentito anche a Barbareschi di essere eletto riterrei utile mostrare maggiore rispetto. Per questo ci aspetteremmo dal collega deputato, coerentemente alle sue dichiarazioni, un segno di responsabilita’, valutando le dimissioni dal partito e, se ritiene, anche dalla Camera".


LUPI: Granata chieda scusa o lasci il PdL
"Frabio Granata chieda scusa oppure lasci il partito".
Lo ha affermato in una intervista a Repubblica il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi. La polemica con Granata (vice presidente della Commissione antimafia) e’ sorta a seguito delle dichiarazioni dell’esponente finiano sul sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano che avrebbe negato la protezione a Spatuzza. Da qui le accuse secondo cui pezzi dello Stato impedirebbero la lotta alla mafia. Lupi ha chiesto l’intervento dei probiviri del Pdl per giudicare il comportamento di Granata. "In questo caso non siamo in presenza di un dissenso ma non si possono avere pregiudizi verso chi guida il partito. E’ un masso che impedisce ogni rapporto. Granata ha di fronte a se’ due strade: puo’ ammettere di essersi sbagliato a dire che pezzi di governo impediscono la lotta alla mafia. Oppure puo’ prendere atto che tra lui e il partito c’e’ una distanza cosi’ enorme che una riflessione sulla sua permanenza si impone. Viste le sue posizioni starebbe meglio con Di Pietro".

ALFANO: Da Mantovano straordinario impegno contro il crimine
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha avuto oggi una lunga e cordiale telefonata con il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, al quale ha espresso vicinanza e solidarietà, riconoscendogli lo straordinario lavoro svolto sul fronte della sicurezza e del contrasto al crimine organizzato.

Lo afferma in una nota l’Ufficio Stampa del ministero della Giustizia. Alfano ha rinnovato a Mantovano il personale ringraziamento per il prezioso contributo offerto nella preparazione e nella stesura del pacchetto delle norme antimafia, grazie alle quali lo Stato è tornato a ribadire la propria presenza. Il lavoro di uomini di grande rigore morale e di cristallina professionalità, capaci di operare scelte difficili nell’interesse del Paese, garantisce - più delle parole - forza e autorevolezza alle istituzioni.

CICCHITTO: Le polemiche insultanti oscurano i successi del Governo

"Vediamo che anche oggi, così come da almeno quattro mesi, la giornata è già caratterizzata da una raffica di dichiarazioni non solo polemiche ma qualcuna anche insultante".

Lo ha affermato in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl in merito alle polemiche interne al PdL. "E’ evidente che così non si va da nessuna parte: si sta determinando, non si sa se consapevolmente o inconsapevolmente, una situazione insieme grottesca e drammatica e si contribuisce a creare una nube mediatica che serve ad oscurare tutto quello che di buono, ed è molto, il governo sta facendo".

giovedì 22 luglio 2010

Le leggi non piacciono a certa magistratura di sinistra

BERLUSCONI: Le leggi non piacciono a certa magistratura di sinistra e il popolo non conta piu' nulla

"La battaglia sulle intercettazioni fa emergere i difetti della nostra democrazia, costruita su una architettura costituzionale non in grado di produrre interventi di ammodernamento e democratizzazione. Le leggi non piacciono a certa magistratura di sinistra e il popolo non conta piu’ nulla".


Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi che parlando di intercettazioni e delle modifiche apportate al ddl dalla commissione giustizia della Camera, ha sottolineato: "Con le modifiche di oggi si avra’ una legge che lascera’ la situazione pressoche’ come e’ adesso e che non lascera’ agli italiani la liberta’ di parlare al telefono. L’Italia non sara’ un paese davvero civile, come lo e’, ad esempio la democraticissima Inghilterra dove infatti le registrazioni telefoniche non possono essere portate come prova nei processi ne’ dall’accusa ne’ dalla difesa. Qui da noi e’ uno scandalo assoluto. Il privato, senza avere commesso alcun reato, puo’ venire registrato e vedere le sue conversazioni finire sui giornali, con un peso completamente diverso da quello che ha detto, perche’ basta tagliare qua e la’ una frase e il senso cambia."


LA RUSSA: La legge sulle intercettazioni garantisce la privacy e la lotta al crimine

Il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, ha fatto i complimenti al Guardasigilli Angelino Alfano per una legge, quella sulle intercettazioni, che "centra l’obiettivo di garantire di piu’ la privacy dei cittadini e allo stesso tempo non metta a repentaglio le indagini contro la criminalita"’.

All’uscita da Palazzo Grazioli dove si e’ appena concluso un vertice del Pdl, il ministro La Russa ha poi ribadito che l’intenzione e’ quella di approvare il provvedimento prima della fine dell’estate. Il ministro ha poi spiegato che nel corso del vertice non si e’ parlato del congresso, ma "delle attivita’ parlamentari e della vita del partito". La Russa ha poi criticato l’onorevole Granata per "alcune recenti uscite" sul fatto che alcune parti delle istituzioni e del governo stiano bloccando la ricerca della verita’ sulle stragi di mafia del ’92-93. "E’ andato sopra le righe",

GASPARRI: Basta pm-star, dannosi per la credibilita' delle indagini

"La magistratura, se ha elementi per avviare nuovi giudizi, lo faccia, ma questo stillicidio di dichiarazioni da star mediatiche è certamente dannoso per la credibilità della giustizia e la serietà delle indagini così delicate che Lari ed altri stanno svolgendo".

Lo ha affermato il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che a proposito del chiarimento del procuratore di Caltanissetta che indaga sulle stragi di mafia ha osservato: "Prendiamo atto delle affermazioni odierne del dottor Lari. Vedremo a quali verità ci porteranno queste indagini, tenendo conto che ci sono state delle sentenze passate in giudicato sulla strage di via D’Amelio. Ognuno deve fare il suo dovere. Facciano quel che devono e che la legge gli consente di fare, ma con una serietà e un rigore che sin qui non hanno sempre dimostrato, tant’è che un giorno si dicono alcune cose e il giorno dopo se ne devono dire esattamente altre".

ALFANO: Perseguire gli autori dei reati senza inseguire fantasmi
"L’indagine sulla cosiddetta P3 era ampiamente nota alle cronache giudiziarie grazie a una serie di anticipazioni giornalistiche e alla copertura mediatica che ne e’ seguita."

Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, nella risposta all’interrogazione Idv sul caso del sottosegretario Caliendo:

"Il quadro e’ stato completato dalla sobria e e pacata intervista rilasciata dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo a ’Repubblica’ il 17 luglio dal titolo ’Una societa’ occulta devastante che condizionava le istituzioni". Esternazione "invero parzialmente smentita il giorno successivo", che seguiva sul piano logico la "non meno incontinente" intervista data dal procuratore a ’Libero’, dal titolo: ’Cricca: e’ una faida nel Pdl’. Premesse fatte da Alfano per asserire che "tutto e’ noto dell’inchiesta, niente e’ noto invece di cio’ che il sottosegretario Caliendo avrebbe materialmente fatto, agendo illecitamente o in direzione contraria ai doveri dell’ufficio che ricopre".

SILVIO BERLUSCONI LANCIA L'OPERAZIONE MEMORIA

L’appello di Silvio Berlusconi ai sostenitori registrati su Forzasilvio.it

In queste ultime settimane sono riprese contro il governo e contro il Popolo della Libertà furibonde campagne mediatiche.

Come mi ero impegnato a fare, ho ripreso in mano la situazione e sto lavorando con il consueto impegno su entrambi i fronti, forte del sostegno attivo di persone come te.

Per questo motivo ti sottopongo in anteprima il pieghevole che riassume le cose fatte dal governo: è il primo di una serie di materiali di comunicazione che distribuiremo a settembre nelle Feste della Libertà, a Gubbio, ad Atreju, alla Summer school di Magna Carta, ai banchetti dei Promotori della Libertà, ovunque sia possibile.

Sono convinto che conoscere e divulgare le tante realizzazioni del nostro “Governo del fare” sia la migliore risposta contro le calunnie e le campagne mediatiche.

I nostri avversari sono maestri nelle chiacchiere, con le quali cercano di nascondere i loro demeriti e di oscurare il tanto di buono che abbiamo fatto in questi due anni difficili.

Non riusciranno nel loro intento se noi saremo uniti, se il Popolo della Libertà sarà unito attorno al proprio governo, consapevole dei grandi risultati finora ottenuti, coeso tra leader, dirigenti e popolo.

La forza del nostro stare insieme è nella moralità del fare. Proprio per questo cercano di toglierci l’orgoglio di essere nel Popolo della Libertà, motore principale del governo del fare

leggi e manda i tuoi commenti su www.forzasilvio.it .

Diffondilo ai tuoi amici in internet. Noi faremo lo stesso nei prossimi giorni, con altre iniziative on line per dire le tante cose buone che abbiamo fatto finora e che sono la premessa per quelle che porteremo a compimento nella seconda parte della legislatura.

Grazie per il tuo impegno. Andiamo avanti, insieme!

Tuo Silvio Berlusconi

Stampato dal sito www.ilpopolodellaliberta.it

22 Luglio 2010

martedì 20 luglio 2010

La questione morale riguarda la sinistra

GASPARRI: La questione morale riguarda la sinistra
"La sinistra che si erge a moralista dovrebbe rispondere su alcune questioni morali devastanti che riguardano il Pd e i suoi dintorni".
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "Oggi Esselunga ha comprato pagine intere di giornale per dimostrare come ancora una volta in Emilia Romagna, la patria di Bersani, si impedisca di fatto la libera iniziativa economica. Riemergono le storie antiche degli intrecci tra Cooperative rosse e Partito democratico, ma anche delle sue amministrazioni locali. Nel passato questi intrecci erano anche di tipo economico. Ricordiamo i racconti di Donegaglia. Oggi probabilmente ci si limita soltanto ad impedire una libera iniziativa economica. Ma la vicenda denunciata da Esselunga dimostra quanto perduri questa protervia della sinistra e del cosiddetto modello emiliano.

C’e’ poi la questione del senatore Tedesco fatta arrivare in Parlamento dal Pd per sottrarlo alle inchieste che continuano a colpirlo. Veltroni e Bersani hanno concepito le liste elettorali in modo tale che venisse tutelata una persona che se non fosse arrivata a Palazzo Madama probabilmente sarebbe finita altrove. Ribadisco che i responsabili di questo scempio morale si chiamano Veltroni e Bersani. Infine ci chiediamo perche’ non si sottolinea abbastanza come la designazione del magistrato Marra ai vertici della giustizia milanese - conclude - sia avvenuta con il voto decisivo del vicepresidente del Csm Mancino e di altri esponenti del Csm, anche lui eletto dal Pd in Parlamento. Ci sono stati voti decisivi della sinistra nel Csm e nessuno sottolinea a sufficienza questa vicenda. Ci sono insomma molte questioni morali delle quali chiederemo conto e ragione ai vertici del Pd".


BONDI: E' impressionante il documento pubblicato da Esselunga
"E’ impressionante il documento pubblicato dalla societa’ Esselunga sui maggiori quotidiani italiani. Si tratta di una vicenda che per l’appunto chiama in causa la concorrenza e la liberta’, aprendo uno squarcio sul sistema di potere delle regioni del centro Italia". Lo ha affermato Sandro Bondi, coordinatore del Pdl. "Se e’ vero che la questione morale affonda le proprie radici nell’occupazione delle istituzioni da parte dei partiti allora la vera questione morale emerge proprio dove l’alternanza fisiologica al potere locale e’ assente da decenni e dove l’intreccio tra potere politico e mondo economico e’ cosi’ compenetrato da risultare quasi un blocco unico. Non oso pensare che cosa risulterebbe se la magistratura si rivolgesse a scandagliare anche questo sistema di potere".

STRACQUADANIO: Chiarire l'ostilità contro l'Esselunga a Modena
“Facciamo nostra la denuncia dell’intreccio tra Coop rosse e amministrazione di sinistra che Esselunga ha pubblicato sulle colonne dei giornali e annunciamo la presentazione, nei prossimi giorni, di un’interrogazione al Governo”.

Il deputato del PdL Giorgio Stracquadanio, attraverso il quotidiano online il Predellino, presenta l’iniziativa parlamentare promossa dopo la notizia – pubblicata ieri su tutti i principali quotidiani italiani – “dell’intenzione del comune di Modena di annullamento della destinazione ‘commerciale’ per un’area di proprietà di Esselunga sulla quale l’azienda di Bernardo Caprotti, in ottemperanza al programma di riqualificazione urbana del ’99, intendeva aprire un ipermercato garantendo finalmente, anche alla città emiliana, un effettivo libero mercato. Occorre chiarire le ragioni che hanno condotto all’esborso di 23 miliardi di Lire da parte di COOP Estense nel febbraio 2001, per assicurarsi un pezzo di terra affacciato sulla ferrovia ove l’insediamento di un supermercato non era neppure immaginabile”.

lunedì 19 luglio 2010

BERLUSCONI: contro l'ndrangheta ennesimo successo del governo

"L’importante operazione condotta contro le cosche della ’ndrangheta e’ l’ennesimo successo dello Stato contro la criminalita’ organizzata.


Per questo desidero complimentarmi con le Forze dell’Ordine, con i magistrati e con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che con il loro impegno e la loro dedizione hanno reso possibile questo risultato.

"Le misure varate dal nostro governo e dal Parlamento stanno funzionando. I grandi successi ottenuti in questi ultimi mesi nella lotta contro le organizzazioni criminali, infatti, non hanno eguali nella storia del nostro Paese. Continueremo la battaglia senza sosta per sradicare la

malapianta dell’anti-Stato e per consentire il pieno sviluppo sociale ed economico dei territori ancora infestati dalle organizzazioni criminali".


Lo afferma Silvio Berlusconi in una nota diffusa da Palazzo Chigi.


CAPEZZONE: Il governo onora la memoria di Borsellino stroncando il crimine

"Il modo migliore di onorare la memoria di Paolo Borsellino e di quanti sono caduti in nome dello Stato, della legge, della legalita’, e’ quello di lavorare in concreto per stroncare la mafia e le altre organizzazioni criminali. Da questo punto di vista, l’Esecutivo Berlusconi e’ il Governo dei record nella lotta vera contro mafia, camorra e ’ndrangheta: record di arresti, di sequestri, di confische".

Lo ha affermato in una nota Daniele Capezzone, portavoce del PdL. "In un Paese non avvelenato dall’odio anche le opposizioni darebbero atto di questo successo, che deriva anche da un preciso e fortissimo impulso politico. E invece addolora vedere che alcuni tentino di sfruttare anche gli anniversari piu’ tristi per polemiche basse e di parte".

La legalità è parte integrante del programma dl governo

BONDI A FAREFUTURO: La legalità è parte integrante del programma del governo Berlusconi

Intrvento del Coordinatore nazionale del PdL Sandro Bondi
Poiché vengo continuamente chiamato in causa, ieri da Farefuturo e oggi dal Secolo, in modi che non corrispondono al mio modo di concepire il confronto politico ma che comunque rispetto, desidero fare le seguenti osservazioni sempre con quello spirito costruttivo e rispettoso delle opinioni di tutti, massimamente di coloro che militano nel mio stesso partito.

E’ buona regola, in primo luogo, che la mia precedente esperienza politica non venga tirata in ballo, come fa anche questa mattina l’on. Bocchino, perché essa costituisce per me un valore positivo. Se gli amici del Secolo e di Farefuturo lo desiderano sono pronto a incontrarli, anche pubblicamente, per spiegare loro che cosa è stata la storia del Pci e quale ruolo abbiano avuto i cattolici come me nell’affermarsi della democrazia in Italia e nel raggiungimento di importanti traguardi di progresso sociale, soprattutto dopo la tragedia del fascismo.

Io non sono mai stato né potrò mai essere un uomo di destra, figlio di emigranti socialisti e di una terra decorata medaglia d’oro della Resistenza, anche se seguo con attenzione e, per certi aspetti, apprezzo gli sforzi per disegnare i contorni di una nuova destra democratica e di governo nel nostro Paese.

Non capisco fino in fondo gli attacchi alla mia persona da parte di alcuni esponenti della cosiddetta corrente del Presidente della Camera. Nel Pdl, infatti, sono stato e sono fra coloro che hanno preso sul serio l’apertura di uno spazio di confronto democratico, partecipandovi naturalmente con le mie idee e le mie proposte, come ho dimostrato anche nel corso dell’incontro per la presentazione della rivista di studi politici diretta da Alessandro Campi, con uno spirito di apertura e di ricerca di una soluzione positiva.

Per quanto riguarda i temi di stretta attualità, desidero ricordare agli amici del Secolo che la scelta di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione Campania è stata da me convintamene sostenuta con altri amici del Pdl, dopo che il Presidente Berlusconi l’aveva proposta fin dal primo momento. Questa decisione inoltre è stata assunta democraticamente nel corso di una riunione dell’ufficio di presidenza del nostro movimento politico. Per quanto riguarda, infine, la questione dei dossier fabbricati contro l’amico Caldoro, sono anch’io dell’avviso, come lo può essere qualunque persona onesta e corretta, che si tratta di una vicenda di una inaudita gravità morale e politica.

Chiunque si sia reso protagonista di questo atto contro un membro del proprio partito deve essere considerato indegno di appartenervi. Prima di emettere sentenze politiche, tuttavia, è dovere di tutti accertare i fatti, discuterne nelle sedi democratiche del nostro partito e prendere infine le dovute decisioni secondo le regole democratiche che ci siamo dati. Attaccare le persone, chiederne le dimissioni, prima ancora che i fatti siano conosciuti esattamente e se ne sia discusso nelle sedi appropriate, a me sembra una condotta non corretta e tale da alimentare e provocare, forse volutamente, esasperazioni polemiche e continue divisioni, con un danno grave all’immagine del nostro movimento. La legalità, perfino l’invocata questione morale, non c’entrano nulla con quanto sta avvenendo.

La legalità non è una bandiera del Secolo o di Farefuturo, da sventolare in contrapposizione ad altre componenti del partito. La questione della legalità è parte integrante del programma del governo Berlusconi, che infatti è il governo che ha ottenuto più risultati nella storia del nostro Paese nella lotta contro il crimine organizzato, della cultura di tutto il Pdl e degli elettori che vi si riconoscono.

Mi preoccupo, inoltre, quando sento invocare la cosiddetta questione morale, oltretutto all’interno del nostro partito. Mi sono riconosciuto, molto prima degli esponenti della destra italiana, nella questione morale propugnata allora da Enrico Berlinguer, prima che divenisse una clava giustizialista per abbattere gli avversari politici e conquistare il potere senza avere fatto prima i conti con la storia del comunismo. Si è visto poi quali frutti produca la rivendicazione di una presunta superiorità morale, soprattutto quando essa si abbini ad una cultura sostanzialmente illiberale e giustizialista.

Continuo a ritenere, anche sulla base di queste ultime polemiche, che il modo di condurre il confronto all’interno del nostro movimento da parte dell’area che fa riferimento al Presidente Fini manchi di quella saggezza politica che è indispensabile per governare il dissenso e non renderlo lacerante e distruttivo.

Comincio a temere soprattutto che esista un serio problema culturale che rende così difficile e impervio il confronto, per quanto ci sia un responsabile impegno, almeno da parte mia, di costruire dei ponti.

Operazione politica-mediatica contro il governo

CICCHITTO: In corso un'operazione politica e mediatica contro il governo
"C’è un’operazione politica e mediatica che punta ad offuscare e a stravolgere i risultati ottenuti dal Governo Berlusconi al punto tale da aprire un dibattito sulla sua imminente dissoluzione, come ha fatto ieri D’Alema, la cui ipotesi di un Governo di transizione è chiaramente un’esca lanciata verso qualche ipotetico settore della maggioranza".
Lo ha affermato in una nota Fabrizio Cicchitto, sottolineando che "è evidente che il punto centrale è la riforma del sistema elettorale. Invece il Governo in questi due anni di vita ha realizzato una serie di obiettivi riformatori: il federalismo fiscale, la modernizzazione della Pubblica Amministrazione, la riforma delle aziende municipalizzate, la semplificazione amministrativa, la riforma dell’Università e quella della scuola, gli interventi sulla giustizia, l’ipotesi di riforma dell’articolo 41 della Costituzione. La manovra economica, apprezzata in Europa ha messo in una situazione di sicurezza l’economia italiana mentre è iniziata la ripresa: di tutto ciò ha dato il riconoscimento anche il Governatore Draghi. A fronte di tutto ciò è in atto una campagna distruttiva. Allora è indispensabile serrare le file, realizzare un compromesso sulla legge sulle intercettazioni e riprendere il cammino riformista e modernizzatore del Governo, respingendo le tendenze disgreganti e distruttive. In questo obiettivo politico positivo dovrebbero convergere tutte le componenti del PdL se ognuna di esse, ha un intento positivo e costruttivo, aldilà delle polemiche contingenti".

giovedì 8 luglio 2010

NAPOLI: Meno correnti e piu' confronto nel PdL

"Il Pdl e’ fra i maggiori partiti del centrodestra in Europa, in percentuale e in numero assoluto di elettori. Il suo leader Silvio Berlusconi e’ anche il premier, come avviene in ogni matura democrazia. La fioritura improvvisa e inarrestabile di fondazioni e correnti e’ un errore gravissimo al quale ha fatto bene Berlusconi a dare uno stop".

Cosi’ si e’ espresso Osvaldo Napoli, vice presidente dei deputati de Pdl. "La forza disgregatrice delle correnti e’ stata ampiamente sperimentata nella storia recente del paese. La Dc ne e’ letteralmente morta. Invocare la fondazione o la corrente come luogo di elaborazione e di riflessione, insomma propellente aggiuntivo al motore del partito, e’ una motivazione speciosa. Se ciascuno di noi entra in una corrente chi si occupa del partito? E il confronto che ciascuno vuole coltivare nel proprio orto non e’ forse piu’ proficuo se allargato a sensibilita’ diverse?. Il partito organizzato non e’ una caserma, ma organizzare il confronto con regole minime di disciplina e’ l’unica strada finora sperimentata in grado di far crescere, sul piano politico e culturale, la capacita’ di governo di una forza politica. Che e’ poi il vero e solo obiettivo per cui ciascun uomo libero si impegna in politica".

MAURO: L' accordo Swift e' cruciale per la sicurezza dei cittadini

"Riteniamo che la piena collaborazione con gli Stati Uniti d’America sia un requisito essenziale per un’efficace lotta al terrorismo. L’accordo sullo scambio dei dati relativi alle transazioni finanziarie e’ uno strumento imprescindibile per prevenire attacchi terroristici non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa".
Lo ha affermato in una nota il presidente della delegazione Pdl a Strasburgo Mario Mauro, insieme alla vice presidente del Parlamento Europeo Roberta Angelilli e al vice presidente della commissione Liberta’ civili Salvatore Iacolino a proposito dell’approvazione dell’accordo su Swift da parte dell’Europarlamento.

"Siamo soddisfatti per il ruolo svolto dal Parlamento Europeo che nel corso del negoziato e’ riuscito a far inserire importanti salvaguardie per i cittadini europei. I punti chiave, secondo gli eurodeputati del Pdl, sono "un effettivo controllo da parte di autorita’ europee prima dell’invio dei dati dall’Europa e poi dell’estrazione puntuale negli Stati Uniti dei dati, il diritto di ricorso in ambito giudiziario ed amministrativo, la delimitazione dell’ambito di applicazione dell’accordo al terrorismo o al finanziamento di quest’ultimo, una maggiore trasparenza dei meccanismi di trasferimento dei dati ed un chiaro riferimento al principio di proporzionalita’ e reciprocita’. Fondamentale e’ stato assicurare che il monitoraggio e il controllo diario dei dati estratti su suolo americano sia effettuato da personale europeo, oltre al chiaro impegno a costituire al piu’ presto un programma di tracciabilita’ dei dati finanziari europeo simile a quello degli Stati Uniti. A quel punto l’accordo odierno potra’ quindi essere rivisto non appena il sistema europeo sara’ operativo".

BRUNETTA: I dati coerenti con le tenuta delle condizioni di vita

"I dati sul reddito e il risparmio delle famiglie e sui profitti delle societa’ - pubblicati regolarmente dall’Istat e ripresi con risalto e con interpretazioni sommarie dai mezzi di comunicazione - sono in realta’ pienamente coerenti con il quadro di tenuta delle condizioni di vita degli italiani, e in particolar modo dei lavoratori dipendenti, come piu’ volte sottolineato".

Lo ha spiegato il ministero della Pubblica Amministrazione e l’innovazione, presieduto da Renato Brunetta, in una nota. "Nel 2009 il reddito disponibile in termini reali dell’insieme del settore istituzionale ’famiglie’ e’ certamente diminuito, ma soltanto del 2,6% a fronte di una caduta del pil reale del 5,1%. La differenza e’ dovuta al fatto che le famiglie il cui reddito principale deriva da lavoro dipendente o da pensioni hanno salvaguardato il loro potere d’acquisto. La crescita media delle retribuzioni contrattuali reali e’ stata infatti, secondo l’Istat, del 2,3% mentre quella delle retribuzioni di fatto, nonostante la forte contrazione di premi e straordinari, e’ stata comunque (sempre in termini reali) dell’1,4%. La riduzione del reddito non si e’ dunque riflessa sui salari unitari reali - spiega il ministero -, che hanno continuato a crescere grazie alla bassa inflazione da domanda, mentre la cassa integrazione e la perdita di occupazione dipendente hanno colpito in misura ancora relativamente ridotta il monte dei redditi da lavoro dipendente.

Nel 2010, a fronte di una lieve accelerazione dell’inflazione rispetto all’anno precedente, le retribuzioni presentano ancora importanti segni di tenuta : le retribuzioni contrattuali, fissate in conformita’ con il nuovo modello contrattuale del 22 gennaio 2009, sono sinora cresciute piu’ del 2% in termini reali rispetto al 2009 e le retribuzioni di fatto reali sono cresciute un po’ di meno (1 per cento nel primo trimestre) a causa del livello ridotto dell’attivita’ economica. La tenuta delle condizioni degli italiani il cui reddito prevalente deriva da salari, stipendi o pensioni (nel complesso, piu’ di 30 milioni) e’ stata assicurata, nel 2009, anche dall’andamento di queste ultime: per i circa 17 milioni di pensionati, il tasso di incremento dei trattamenti per il 2009 e’ stato del 3,1%, ovvero piu’ di 2 punti sopra l’inflazione. La caduta del reddito ha invece colpito in misura prevalente i profitti delle imprese e il lavoro autonomo - conclude il ministero -. Nel 2009 il reddito misto (profitti piu’ redditi da lavoro autonomo) ha segnato, a prezzi costanti, una caduta del 5,5%. La quota dei profitti delle societa’ non finanziarie si e’ invece ridotta di 1,8 punti percentuali. In sintesi, nella crisi e’ aumentato il potere di acquisto dei lavoratori dipendenti e dei pensionati (al netto di chi ha perso il lavoro e dei cassaintegrati) mentre si sono ridotti significativamente i margini di profitto delle imprese (anche qui al netto delle cessazioni e dei fallimenti) ed e’ altresi’ diminuito il potere di acquisto del lavoro autonomo (artigiani, commercianti, collaboratori e imprenditori)"

mercoledì 7 luglio 2010

MAZZONI: Positivo il piano Maroni contro la mafia cinese

"Il piano nazionale di contrasto alla criminalita’ cinese annunciato oggi da Maroni e’ un’ottima notizia per Prato, insieme alla consapevolezza che i sindaci non possono essere lasciati soli. Ma il ministro e l’intero governo devono avere un’altra cruciale consapevolezza, cioe’ che e’ proprio Prato il vero crocevia della criminalita’ cinese in Italia, e che e’ li’ che vanno concentrati gli sforzi per debellare una enorme sacca di illegalita’ che negli ultimi mesi ha assunto defintivamente contorni mafiosi".

Lo ha affermato, in una nota, il deputato del Pdl Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale Pdl-Prato. "Siamo di fronte a organizzazioni che hanno gia’ ampiamente dimostrato di saper realizzare una proficua sinergia fra il livello criminale e quello economico-finanziario. Non sorprende che il governo cinese si sia rifiutato di sottoscrivere l’accordo per il rimpatrio dei clandestini, perche’ ambasciata e consolati non hanno mai collaborato fattivamente alla loro identificazione, pregiudicando cosi’ il lavoro delle forze dell’ordine. Il governo Berlusconi e la giunta Cenni di Prato hanno gia’ saputo dare segnali importanti per il ripristino della legalita’, ma ora e’ necessario un ulteriore salto di qualita’, e al tavolo nazionale che Maroni intende aprire, Prato - che ospita la seconda comunita’ cinese in Europa dopo Parigi - dovra’ avere un ruolo di primo piano".


BERTOLINI: Brutto segnale la scarcerazione dei marocchini accusati di terrorismo
"Con l’assoluzione e la conseguente scarcerazione dei due marocchini accusati di organizzare attacchi terroristici in Italia, la Corte di Assise di Roma lancia davvero un brutto segnale. Dopo l’attacco terroristico messo a segno da integralisti islamici alla Caserma Santa Barbara di Milano, era necessaria una risposta dura ed esemplare, anche sul fronte della prevenzione. Ancora una volta, ci troviamo invece di fronte alla decisione della magistratura che va nella direzione opposta".

Lo ha dichiarato il deputato del PdL, Isabella Bertolini, che ha osservato: "Chi minaccia e programma attentati e’ assolto e lasciato libero solo perche’ non e’ ancora riuscito a metterli a segno. Cosi’ si vanifica l’importante e duro lavoro di indagine svolto dagli inquirenti e si aumenta il senso di impunita’".

BERLUSCONI-TREMONTI: Chiederemo la fiducia al Senato e alla Camera

"La manovra sara’ oggetto di necessaria e responsabile richiesta di fiducia da parte del governo, tanto al Senato quanto alla Camera, trattandosi di un provvedimento fondamentale per la stabilita’ finanziaria del nostro Paese. I saldi della manovra erano, sono e saranno intangibili.

Non si tratta, infatti di numeri casuali od arbitrari, ma di numeri che riflettono cio’ che, tanto dalla Commissione Europea quanto dai mercati finanziari, e’ considerato assolutamente necessario per ridurre la dinamica incrementale del nostro debito pubblico. Va, comunque, notato che questa manovra non e’ e non va considerata come un intervento unico, isolato, ma come parte di una strategia complessiva di rigore nella gestione del bilancio pubblico. Una strategia che, per quanto riguarda questo governo, e’ iniziata gia’ con la legge finanziaria ’triennale’ del 2008.

Assumendo in questi termini la giusta prospettiva e’ assolutamente evidente che l’incidenza complessiva della politica di rigore operata in questi anni e’ stata, e’ e sara’ nell’insieme distribuita su tutte le voci che sono parte del bilancio dello Stato. Cio’ considerando non solo questa manovra ma anche la legge finanziaria ’triennale’ che, a sua volta, si aggiunge agli altri interventi fatti nel passato. Cio’ che viene rilevato ora come "squilibrio" a carico dei governi locali va, dunque, valutato in base a cio’ che e’ gia’ stato operato a carico del governo centrale (e non puo’ essere ulteriormente incrementato). Cio’ rende oggettivamente impraticabile l’ipotesi di uno spostamento interno alla manovra, da una voce all’altra". Lo affermano in una nota Silvio Berlusconi e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.


SACCONI: L'Ocse riconosce la funzione positiva dei nostri ammortizzatori sociali

"Il rapporto Ocse riconosce la funzione positiva svolta da strumenti come la cassa integrazione e i contratti di solidarieta’ al fine di contenere l’incremento della disoccupazione e conservare, con la base occupazionale, la base produttiva del Paese".

Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentando il rapporto sull’occupazione diffuso oggi dall’Ocse. "Peraltro i piu’ recenti dati sugli ammortizzatori sociali, resi noti dopo la redazione del Rapporto Ocse, indicano un rallentamento nell’impiego degli strumenti di protezione del reddito. Questi dati si combinano con la stabilizzazione prodottasi nell’ultimo trimestre per i tassi di occupazione e disoccupazione anche se con divari interni di genere, di generazione e di territorio. La presentazione entro luglio del piano triennale per il lavoro indichera’ gli ulteriori percorsi di ripresa dell’occupazione con particolare riguardo agli ambiti piu’ deboli del mercato del lavoro".

martedì 6 luglio 2010

FINI RICORDA CHE IL PDL E' IL PARTITO GARANTISTA PER ECCELLENZA

CICCHITTO: Voglio ricordare a Fini che il PdL e' il partito garantista per eccellenza
"Fini ha affermato di essere ispirato dal principio della legalita’. Voglio ricordare che il Pdl e’ il partito garantista per eccellenza e chi non conosce questa opzione, non conosce la natura stessa del Pdl".

Così si e’ espresso il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che insieme al capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, e al suo vicecapogruppo,Gaetano Quagliariello, ha partecipato al seminario ’Le intercettazioni, la riservatezza e la Costituzione’, organizzato dal Pdl per rivendicare la giustezza di un ddl sulle intercettazioni, che tuteli il bene fondamentale della privacy dei cittadini.

"Il garantismo - ha osservato Cicchitto - non e’ un puntiglio, ma nasce da un’analisi politica della sinistra, dall’analisi di un uso politico della legge da parte della magistratura e di un sistema di illegalita’ e di violazione del diritto, a cominciare dalla tutela della liberta’ della persona. Chi non condivide questo non capisco su che basi abbia aderito al Pdl".

BONAIUTI: La nostra coalizione e' robusta, il dissenso e' di una piccola minoranza

"La coalizione e’ robusta. L’opposizione strilla e strepita ma nella sostanza non cambia nulla. C’e’ un dissenso di una minoranza del Pdl, come e’ stato detto qui, ma neanche di una minoranza cosi’ gigantesca. Occorre ristabilire la realta’ dei termini tra una enorme maggioranza e una piccola minoranza.

L’incontro che ha costituito il Pdl non era solo un incontro personale tra Berlusconi e Fini ma tra tutta Forza Italia e tutta Alleanza Nazionale. C’e’ una eccessiva personalizzazione da parte della stampa". Lo ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.

BUONGOVERNO: L'Italia e' la quinta potenza industriale

L’Italia è la quinta potenza industriale ed è seconda per produzione pro-capite. La lettura del rapporto elaborato dal Centro Studi della Confindustria ("Scenari industriali. Nuovi produttori, filiere e mercati globali.

Le imprese italiane cambiano assetto") sintetizzata nel grafico che pubblichiamo, conferma la forza del sistema industriale italiano. Una radiografia che arriva a cinque anni di distanza dall’ultimo rapporto e che ed è senz’altro la migliore risposta ai teorici del declino del Paese.

L’Italia ha pagato la crisi (poteva essere altrimenti?) con un calo marginale della produzione mondiale manifatturiera, mantenendo il distacco dalla Germania ma riducendolo rispetto a Usa e Giappone che ci precedono. Si è avvantaggiata rispetto a Francia e Regno Unito.

La quota dell’export nella media dei cinque anni si è mantenuta al 4,8%, con buone performance nei Paesi emergenti. Sarà importante lavorare sul recupero di produttività e competitività. Emma Marcegaglia nel presentare il rapporto, ha ancora una volta promosso la manovra: "Paragonando Italia e Germania è come se noi avessimo fatto una manovra da 48 miliardi in due anni e loro da 80 in quattro".

BUONGOVERNO: Occupazione, Italia meglio degli altri paesi europei
A giugno, per il terzo mese consecutivo, il tasso di disoccupazione si è stabilizzato e l’utilizzo della cassa integrazione ha fatto registrare una potente decelerazione. Questi ulteriori segnali del percorso di uscita dalla crisi sono giudicati "molto interessanti" dal ministro Sacconi, che ha ricordato come il dato sulla disoccupazione, fermo all’8,7%, si inquadri in una situazione che vede la media dei Paesi dell’Eurozona inchiodata al 10%.

La sostanziale stabilità del dato sulla disoccupazione fa dire a Emma Marcegaglia che "è ancora alto, però il fatto che non si vada verso un ulteriore peggioramento è un dato non negativo". Va precisato che anche il tasso di disoccupazione non è cresciuto, mentre si mantiene stabile quello di occupazione. All’interno di questi dati, resi noti dall’Istat, quello più negativo riguarda la crescita della disoccupazione giovanile. Tornando alla cassa integrazione, il dato più rilevante è costituito dal sensibile calo rispetto al mese precedente: si passa dal -21% delle ore di cassa ordinaria (ma nell’industria è -61%) al -17% di quella straordinaria. All’interno di un dato semestrale di crescita rispetto al 2009, il presidente dell’ Inps, Antonio Mastropasqua, segnala questa tendenza verso una forte decelerazione.

Non poteva essere altrimenti, alla luce degli ultimi dati sulla produzione industriale, che ha segnato un recupero del 10% rispetto allo scorso anno. Che sia finita la caduta del ciclo produttivo è un dato acquisito, al pari del fatto che bisognerà attendere ancora prima che si chiuda la fase recessiva del mercato del lavoro. Va considerato che le imprese italiane tendono, grazie all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, a trattenere in azienda i lavoratori piuttosto che licenziarli: con la ripresa dell’attività è quella la prima manodopera ad essere riutilizzata, come indicano i dati sulla diminuzione della cassa integrazione. Ma si tratta di lavoratori che non rientrano nel perimetro dei lavoratori in stato di disoccupazione, il cui tasso potrebbe cominciare a diminuire – secondo alcuni analisti - nel momento in cui il Pil sarà tornato ai livelli del 2007, cioè a dire verso fine anno.

BERTOLINI: No a Bersani che vuole la svendita della cittadinanza

"Le dichiarazioni di Bersani che preannuncia la mobilitazione del Pd a favore della cittadinanza agli immigrati suonano come una vera e propria minaccia nei confronti delle vere esigenze dei cittadini, stranieri compresi".
Lo ha affermato il deputato del Pdl Isabella Bertolini, che ha osservato: "Le ’battaglie’ del Pd pro immigrati le conosciamo molto bene e soprattutto sappiamo i pessimi risultati che hanno sempre prodotto. Per fortuna c’e’ chi ritiene, come il centrodestra, che i diritti non debbano essere svenduti come se l’Italia fosse un megadiscount. La cittadinanza non e’ un regalo che precede l’integrazione, come vorrebbe la sinistra, ma il suggello della stessa. La politica dei diritti senza doveri la lasciamo volentieri a Bersani e compagni"

lunedì 5 luglio 2010

VALDUCCI: Fini e i suoi dissentono a prescindere

"Ormai si ha la sensazione sempre piu’ forte che Fini e i suoi intervengano sulle questioni con l’intento deliberato di dissentire a prescindere. Un po’ come avviene con le famigerate vuvuzuela: emettono un suono monocorde e fastidioso che finisce per distrarre dalla partita".

Lo ha afferma Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera dei deputati e presidente dei Club della Liberta’ dalle pagine dei sito dei club. "Dare patenti di buon senso, come fa oggi Generazione Italia sul suo sito parlando di dissenso di Bondi e di buon senso di Fini, e’ un atto unilaterale che comporta una certa dose di supponenza. Nel dibattito di ieri, pur giocando fuori casa, mi e’ parso sia stato Bondi ad essere guidato dal buon senso. Non e’ forse buon senso esortare Fini a concentrarsi sull’azione di governo piuttosto che sul quotidiano stillicidio che diffonde a mezzo stampa? Non e’ forse buon senso quello di Bondi quando difende Cosentino, vista la sentenza di Palermo su Dell’Utri? Non e’ forse buon senso aspettare una pronuncia definitiva della magistratura nel caso di Cosentino, e pure di Brancher, visto che Dell’Utri e’ stato per anni accusato di aver fondato Forza Italia per metterla a servizio della mafia, per poi essere assolto martedi’ scorso da quest’accusa"?

BRUNETTA: La sfida del governo e' spendere al meglio i 40 miliardi di fondi europei del sud

"Questa volta Tremonti ha ragione. A causa della modifica dell’articolo V della Costituzione oggi le Regioni e gli enti locali sono fuori controllo.


Morale: il convento e’ povero e i frati sono ricchi. Come non riconoscere che la sanita’ e’ divisa in due, una al Nord che funziona e una al Sud in stato fallimentare? Se e’ vero quello che dice Tremonti, cioè che le Regioni non hanno speso 40 miliardi in fondi europei, la sfida del governo è di dimostrare che riesce a farlo presto e bene". Lo ha affermato il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in un’intervista al Corriere della Sera.

A proposito delle critiche mosse dalle imprese alla manovra, Brunetta ha osservato che "francamente non mi pare che abbiano da lamentarsi. Il governo ha fatto moltissimo per le piccole e medie aziende. Specialmente con la riforma della conferenza dei servizi ci saranno tempi certi per gli investimenti".

Quanto al comparto sicurezza, il ministro della Funzione pubblica ha sottolineato:

"Ho pronto un contratto da 100 euro al mese per carabinieri e forze di polizia a valere per i contratti 2008-2009, finora sprezzantemente rifiutati da una parte del sindacato. Ora rilancio questa proposta, spero accettino". Nell’intervista Brunetta invita a guardare all’economia reale. "Calma e gesso, quando la situazione si fa calda bisogna mantenere la testa fredda, specialmente in un momento dell’economia internazionale in cui nulla sembra certo occorre ritornare marxianamente alla struttura, ai fondamentali. In questi due anni di governo le riforme di base sono gia’ state fatte: pubblica amministrazione, federalismo fiscale, la privatizzazione dei soviet locali luce-acqua-gas-trasporti. Ora, bisogna accelerare con i decreti legislativi e i regolamenti attuativi. La maggioranza non si rende conto di quanto di positivo ha gia’ fatto. Basterebbe solo crederci e smetterla di farci del male".



TREMONTI: Al Sud i fondi comunitari europei sono stati gestiti scandalosamente

"C’e’ stato uno stanziamento di fondi comunitari sul programma 2007-2013 pari a 44 miliardi. Questi signori ne hanno spesi solo 3,6 miliardi mentre cresceva la protesta contro i tagli subiti, aumentavano i capitali non usati.

Piu’ il Sud declinava, piu’ i fondi salivano. Questa cosa e’ di una gravita’ inaccettabile. La colpa non e’ dell’Ue ne’ dei governi nazionali di destra o sinistra. La colpa e’ della cialtroneria di chi rende i soldi e non li usa". Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti nel corso dell’assemblea di Coldiretti.

HANDELSBLATT: Berlusconi maestro della comunicazione

I tedeschi hanno una "immagine negativa" del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che pero’ "non corrisponde alla realta"’: il premier "non e’ quel pagliaccio stupido per il quale viene preso all’estero", ma un "brillante maestro della comunicazione".

Lo scrive il quotidiano economico-finanziario tedesco Handelsblatt, che dedica al nostro premier un articolo di due pagine - con un richiamo in prima - firmato dalla corrispondente Katharina Kort. ’Silvio Berlusconi, un equivoco tedesco’, e’ il titolo che campeggia accanto a un’immagine del premier sorridente. "Pagliaccio, maestro della barzelletta oscena, dongiovanni, imperatore. Sono questi gli epiteti che caratterizzano l’immagine di Silvio Berlusconi in Germania. Ormai da anni i tedeschi non riescono a capire come un uomo del genere possa mantenersi ai vertici di un governo. Come fa?", si domanda la Kort: "Perche’ e’ una persona estremamente intelligente ed un brillante maestro della comunicazione. In altri termini, il fenomeno Berlusconi non risulterebbe decifrabile. Berlusconi non e’ quel pagliaccio stupido per il quale viene preso all’estero. Quest’uomo, del quale si dimentica sempre che e’ laureato con lode in giurisprudenza, e’ una persona di potere, calcolatrice, dotata di un invidiabile intuito per gli umori della gente. Oltre a riuscire a restare a galla nella politica dal 1994, e’ pure capace di impiegare con successo nei confronti dei propri avversari politici il proprio ruolo di ’non politico’, nonostante faccia ormai da tempo parte del sistema". Allo stesso tempo, "l’immagine con cui si presenta ai propri connazionali e’ quella dell’imprenditore capace di comprendere nelle vesti di politico le preoccupazioni di coloro che fanno veramente andare avanti il Paese".