martedì 30 novembre 2010

BERLUSCONI: Una riforma che ammoderna l'Universita'

BERLUSCONI: Una riforma che ammoderna l'Universita'


"Quella in Parlamento e’ una buona riforma che favorisce gli studenti, i professori e piu’ in generale tutto il mondo accademico e dunque deve passare se vogliamo finalmente ammodernare l’universita’ ".

Lo ha affermato Silvio Berlusconi, parlando con l’Ansa, a proposito della legge di riforma dell’universita’ del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. "E’ stata discussa con tutte le parti in causa, modificata, migliorata e credo che meglio di cosi’ non si potesse proprio fare. Inoltre introduce maggiore meritocrazia ed e’ davvero un vantaggio per tutti. Quanto alle manifestazioni, sfociate anche in alcuni scontri, degli studenti contro la ’riforma Gelmini’, il nostro premier ha osservato: "Gli studenti veri sono a casa a studiare, quelli in giro a protestare sono dei centri sociali e sono fuori corso".



BONDI: La riforma dell'Universita' e' una tappa essenziale nella storia della cultura italiana


"Se in Italia fosse sorta un’opposizione credibile e una sinistra riformista, essa avrebbe collaborato e non osteggiato l’approvazione della riforma dell’Universita’, una riforma che favorisce innanzitutto i giovani meritevoli delle classi sociali piu’ deboli.

Si deve alla lungimiranza e alla determinazione del ministro Gelmini una riforma che segna una tappa essenziale nella storia della cultura in Italia". Lo ha affermato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi.



CORSARO: Fli incomprensibile, prima sale sui tetti e poi loda la riforma Gelmini


"Granata, mostrando la propria subalternita’ alla sinistra piu’ becera dell’Occidente, scala i tetti dell’universita’ per solidarizzare con chi contesta la riforma Gelmini e poche ore dopo Fini definisce la stessa riforma il miglior atto della legislatura".

Lo ha affermato in una nota Massimo Corsaro, vicepresidente dei deputati del Pdl. "Si avvicina il 14 dicembre Briguglio giura che Fli votera’ la sfiducia, Moffa sostiene di lavorare per rafforzare il centrodestra e ora Raisi dichiara che starebbero pensando all’astensione. Nella miglior tradizione dei neofiniani, su ogni argomento si sostiene tutto ed il suo contrario. Ricordiamo non senza rimpianto una stagione neanche cosi’ lontana in cui Fini e i suoi accoliti contestavano il ’ma-anchismo’ di Veltroni come esempio di una politica vecchia e inconcludente. Purtroppo, la loro deriva sinistra li ha portati a superare i cattivi maestri anche nei peggiori difetti".

BONIVER: Berlusconi difende gli interessi energetici del Paese

BONIVER: Berlusconi difende gli interessi energetici del Paese

"La politica estera di un Paese privo di fonti energetiche come il nostro non dipende soltanto da palazzo Chigi o dalla Farnesina, ma coinvolge necessariamente un soggetto strategico come Eni. Le anime belle dell’opposizione e della grande stampa cosa vogliono far credere? Che il Paese cammini consumando aria? E’ evidente che il dossier principale che sara’ discusso in Libia, Kazakistan e Russia sara’ la questione energetica".

Lo ha affermato il deputato del Pdl Margherita Boniver, esperta di politiche e relazioni internazionali e presidente della commissione bicamerale per il controllo dell’accordo di Schengen, intervistata dalla rivista online ’Il Predellino’.

"Silvio Berlusconi si muove nell’interesse dell’Italia e agendo in tal modo puo’ dar fastidio ad un alleato come gli Usa. Comunque posso testimoniare che il rapporto con gli Usa e’ ottimo e forse ancora piu’ stretto, fattivo e concreto di prima. Ricorda il discorso di Berlusconi al Congresso americano? Siamo partner importanti sul piano militare in tutto il mondo. Non c’e’ alcuna ombra sulla considerazione statunitense nei confronti del governo: il premier Berlusconi ha svolto un ruolo determinante nell’avvicinamento della Russia di Putin e la Nato e gli Usa, un avvicinamento che a Lisbona ha raggiunto la sua perfetta e completa riuscita. Li’ americani e russi hanno ringraziato Berlusconi per il suo importante impegno di mediazione. E tanto basta - conclude Boniver - per approvare in pieno la politica estera di questo governo".

BERLUSCONI: Wikileaks riporta le parole di un funzionario di terzo grado


"Non bisogna guardare alle dichiarazioni di funzionari di terzo o di quarto grado che poi alla fine riportano quello che leggono sui giornali di sinistra, per esempio. Se posso permettermi io, sfortunatamente, non ho partecipato in tutta la mia vita a nessun wild party, forse sono interessanti, io non ho mai avuto occasione di frequentarli.

A parte gli scherzi, vorrei tornare su un fatto che anche in Italia e’ stato diffuso e che non ha nessun fondamento nella realta’: io una volta al mese do delle cene nelle mie case, perche’ c’e’ tanta gente che vuole incontrarmi e stare con me. Hanno detto: come mai lascia il telefonino? Perche’ in queste cene tutto cio’ che accade e’ soltanto corretto, dignitoso, elegante e quindi tutti possono filmare o fotografare qualunque cosa capiti in queste cene. Quindi sono tutte cose che fra l’altro fanno male anche l’immagine del Paese cosi’ diffuse, perche’ poi qualcuno puo’ pensare che siano vere". Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi, intervistato da Sky Tg 24, nel corso della visita in Libia.

lunedì 29 novembre 2010

MANTOVANO: Bersani non puo' rappresentare la Nazione infangandone il buon nome

MANTOVANO: Bersani non puo' rappresentare la Nazione infangandone il buon nome


"Bersani non puo’ rappresentare la Nazione infangandone il buon nome".

Cosi’ si e’ espresso il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, commentando le critiche del segretario del Pd al premier Berlusconi in relazione alle rivelazioni di Wikileaks. "Quando sono in gioco gli interessi e il profilo internazionali della propria nazione dovrebbero essere messe da parte le polemiche e le strumentalizzazioni; per esempio, nella passata legislatura, il Centrodestra al Senato avrebbe potuto in piu’ circostanze mandare in minoranza il governo Prodi votando contro il finanziamento di una sola delle missioni internazionali, allorche’ veniva meno il consenso di Rifondazione: quel governo sarebbe caduto ancora prima, ma ne sarebbe stata lesa l’immagine dell’Italia. Non funziona cosi’ a parti invertite; ho letto le dichiarazioni dell’on. Bersani a proposito di WikiLeaks e mi chiedo: come puo’ il leader del Pd candidarsi a premier se, pur di parlare male di Berlusconi, fa suoi gli scherni e i giudizi soggettivi e infelici di qualche dipendente di second’ordine dell’Ambasciata Usa? Come pretende di rappresentare la Nazione se e’ pronto a infangarne il buon nome, facendo eco a questi dispacci? Come pensa di tutelare l’Italia fuori dai confini se ha scelto una campagna elettorale che passa dai tetti ai cestini dei file non svuotati?".


GASPARRI: Grave debolezza dei sistemi di sicurezza Usa

"La vicenda di Wikileaks dimostra una grave debolezza dei sistemi di sicurezza della principale potenza dell’Occidente".

Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha osservato:

"Crolla il ’mito’ della impenetrabilita’ dei servizi americani e la cosa e’ tanto piu’ preoccupante perche’ mette in discussione la funzione di mediazione internazionale della diplomazia degli Stati Uniti. Per quanto riguarda il presidente Berlusconi mi sembra che il miglior commento sia stata la sua risata. Luoghi comuni, frasi fatte riprese da alcuni organi di informazione prevenuti non appannano il ruolo da protagonista di Silvio Berlusconi sulla scena internazionale. Anzi, se c’e’ qualche motivo di dispetto nei suoi confronti lo si deve alla sua capacita’ di mantenere relazioni con la Russia e con la Libia ma anche con gli Stati Uniti e con le Nazioni emergenti. Berlusconi piu’ volte ha tutelato gli interessi dell’Italia e dell’Europa, sbloccando crisi delicatissime soprattutto in questa fase dell’economia europea. Risolvendo trattative per la designazione di vertici della Nato e dimostrando di essere capace di facilitare il dialogo tra la Russia e gli Stati Uniti, come ha recentemente ricordato Medvedev al vertice di Lisbona. Mentre nella stessa riunione Obama ha ancora una volta sottolineato il contributo fondamentale dell’Italia nella missione internazionale in corso in Afghanistan. Ci sono insomma da un lato i fatti e dall’altro il chiacchiericcio. Il bilancio della politica internazionale dell’Italia e’ largamente positivo e rappresenta una risorsa importante anche per le relazioni tra le massime potenze del pianeta".


LA RUSSA: Le rivelazioni non cambiano i nostri rapporti con l'America

"I rapporti con gli Usa non cambieranno e quelli resi noti da Wikileaks sono giudizi di oscuri funzionari".

Lo ha affermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervistato dal Tg2. "I giudizi espressi sono giudizi di oscuri funzionari. Quello che conta poi e’ il giudizio complessivo e il giudizio complessivo dei rapporti italo-americani e’ ottimo". Per La Russa i documenti resi pubblici non rischiano di offuscare l’immagine dell’Italia a livello internazionale: "Assolutamente no, perche’ altrimenti offuscherebbero l’immagine di tutti i leader. Ci sono piccole maldicenze, sciocchezze o cose gia’ arcinote su tutti i leader europei ed extra-europei. Piuttosto rischiano di offuscare l’efficienza della diplomazia americana, ma probabilmente e’ proprio questo lo scopo di queste rivelazioni che, lo ricordo, sono illegali ed assomigliano di piu’ a chi guarda dal buco della serratura piuttosto che ad atti diplomatici".

FRATTINI: Le rivelazioni di Wikileaks puntano a destabilizzare la diplomazia nel mondo

"Le rivelazioni di Wikileaks sono un gioco per destabilizzare il mondo". Lo ha affermato, conversando a Sky Tg24, il ministro degli Esteri Franco Frattini.

"Se noi ci lasciassimo andare a commentare questi giudizi che non sono certo la complessiva valutazione americana, ma solo di alcuni ambasciatori, noi cadremmo nella trappola di cui vuole che la diplomazia nel mondo collassi e che il mondo sia guidato soltanto da scontri e da guerre". A proposito dei rapporti con la Russia il ministro ha spiegato che "c’e’ una collaborazione piena e assolutamente trasparente" sulla situazione degli approvvigionamenti energetici. "Se a Lisbona la Russia e’ tornata a sedersi al tavolo della Nato questo si deve anche a Berlusconi e alla sua leadership ed al ruolo fondamentale giocato dall’Italia".

QUAGLIARIELLO: I report di Wikileaks sono volutamente maliziosi


"I report sono cosi’, volutamente maliziosi. Rendero’ pubblici a breve quelli che i nostri ambasciatori all’estero stilavano su personaggi come Stalin, De Gaulle ma anche Kennedy". Lo ha affermato, conversando con i cronisti in Senato, il vicepresidente dei senatori del Pdl, Gaetano Quagliariello, commentando le rivelazioni del sito ’Wikileaks’.

"Nel caso del presidente americano si parla anche di feste. Insomma, sono cose sempre esistite. Se in Francia avessero letto i nostri report si sarebbero ripresi la Valle d’Aosta" ha infine scherzato il nostro vicecapogruppo del Pdl a Palazzo Madama.

BERGAMINI: La doppia "A" conferma la salute del governo

BERGAMINI: La doppia "A" conferma la salute del governo


"Non avevamo dubbi che le principali agenzie di rating, con oggi anche moody’s, confermassero l’ottima salute dei conti italiani. Se al titolo AA2 di piena tranquillita’, poi, aggiungiamo la crescente domanda sul mercato dei Bot nazionali, abbiamo le prove di una stabilita’ economica fra le piu’ serie d’Europa.

Gli avvoltoi si prendano una pausa, l’Italia sta bene e grazie al governo Berlusconi non solo continuera’ a restare immune dall’attuale crisi della finanza globale, ma sapra’ tornare a crescere grazie ai provvedimenti su giovani, sud e fiscalita’." Lo ha affermato Deborah Bergamini, parlamentare e presidente della Consulta Esteri del Pdl, dopo la conferma del titolo AA2 da parte delle agenzie di rating, mette in guardia le opposizioni dal mantenere atteggiamenti demagogici. "La crisi c’e’ e i fatti d’Irlanda e Portogallo lo confermano; ma da qui ad invocare un governo tecnico, il tipico governo anti-popolare che la sinistra ha gia’ sponsorizzato negli anni ’90, il passo diventa tanto lungo quanto imbarazzante. Di fronte a questi dati economici le opposizioni, interne ed esterne alla maggioranza, farebbero bene a riflettere seriamente prima di mostrare il carattere irresponsabile di certe loro fantasie politico-finanziarie".

CAPEZZONE: Wikileaks fa un tragico spot alle dittature

CAPEZZONE: Wikileaks fa un tragico spot alle dittature


"L’irresponsabile Assange e svariati altri maoisti digitali forse neppure se ne rendono conto. Ma la loro opera è un tragico spot a favore delle dittature (che non corrono i ’rischi’ dell’informazione, del libero dibattito, del confronto con l’opinione pubblica) e contro le democrazie occidentali, che invece si fanno carico di questi necessari onori e oneri di un sistema liberale e aperto".



Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "Quanto all’Italia, c’è da augurarsi che tutti siano all’altezza di questo livello di riflessione. Sarebbe paradossale se, dinanzi a questi rischi, l’opposizione e i media si attardassero sul gossip o sulle sintesi che qualche funzionario d’ambasciata fa di quel che già si legge da mesi sulle pagine di alcuni giornali".


CICCHITTO: Da Wikileaks terrorismo mediatico che a volte e' piu' efficace di quello tradizionale


"E’ evidente che esiste un terrorismo mediatico che per certi aspetti puo’ essere molto piu efficace di quello tradizionale. In Italia questo tipo moderno e sofisticato di terrorismo e’ ormai in atto da qualche tempo ed ha accentuato la sua aggressivita’ in questo periodo".

Lo ha affermato Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, in merito al caso Wikileaks. "Se risultasse vera la fuga di documenti riservati di qualita’ significativa e di quantita’ molto rilevante cio’ metterebbe in evidenza che il sistema americano preso nel suo complesso rivelerebbe incredibili elementi di crisi, addirittura inquietanti visto che si tratta della potenza leader dell’Occidente che svolge un ruolo decisivo nell’equilibrio mondiale sia dal punto vista economico finanziario sia da quello della lotta al terrorismo. In ogni caso, e’ ormai evidente che la stessa nozione di terrorismo viene ad avere una accezione molto piu’ vasta di quella tradizionale".


FRATTINI: E' in atto una strategia per danneggiare l'Italia


"Non c’e’ un complotto contro l’Italia ma elementi molto preoccupanti che sono una combinazione di informazioni inesatte e di enfatizzazione mediatica di fattori negativi per l’Italia".

Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo alle domande dei giornalisti sul comunicato di Palazzo Chigi in cui veniva espressa la sua posizione in Consiglio dei ministri. Il nostro ministro, commentando le indagini su Finmeccanica e la prossima diffusione di documenti da parte di Wikileaks, ha spiegato che "non vi e’ un unico burattinaio ma una combinazione il cui risultato e’ dannoso per l’Immagine dell’Italia".

Frattini, a margine dell’XI Foro di dialogo italo-spagnolo, ha rivolto quindi un appello "all’interesse nazionale e a difendere l’immagine della nostra Italia". Parlando della demonizzazione del nostro Paese, il ministro ha portato ad esempio "la ripetizione enfatizzata delle vicende di Napoli senza svelare da dove deriva" la questione dei rifiuti e gli attacchi dei giornali contro Finmeccanica che "rappresenta l’Italia in settori delicatissimi come l’alta tecnologia o l’industria della Difesa".

BERTOLINI: L'integralismo islamico e' incompatibile con l'Occidente

BERTOLINI: L'integralismo islamico e' incompatibile con l'Occidente


"Un’altra giovane donna fa le spese della folle ideologia integralista islamica. Un episodio che ancora una volta accade dietro l’ipocrita patina di una sedicente integrazione. La colpa e’ sempre quella: e’ vietato vivere all’occidentale". Lo ha affermato la parlamentare del Pdl Isabella Bertolini, della direzione nazionale del Pdl e coordinatrice del partito a Modena, commentando l’aggressione subita da una ragazza residente a Formigine da parte del padre perche’ ’colpevole’ di avere atteggiamenti troppo occidentali.



"L’islam radicale, che vuole le donne schiave, sottomesse, segregate e non integrate, si sta pericolosamente diffondendo all’interno della nostra societa’. Un’ impressionante propagazione agevolata e indirettamente legittimata dalla fallimentare politica multiculturale che prende per buono anche quello che e’ inaccettabile. Purtroppo questa nuova storia riporta subito al dramma di Hina, vittima della furia omicida del padre solo perche’ frequentava un ragazzo italiano. Questo grave fatto di violenza, cosi’ come il recente omicidio di Novi di Modena, smentisce il luogo comune secondo cui il radicalismo islamico sarebbe la conseguenza di una condizione di emarginazione sociale ed economica. Gli autori delle violenze lavorano, non versano in difficolta’ economica e sono apparentemente integrati all’interno della societa’ modenese. L’integralismo islamico totalmente contrario all’ emancipazione della donna e’ incompatibile con i valori e i principi della nostra comunita’. E’ tempo che le amministrazioni di sinistra ammettano che il multiculturalismo e’ fallito e che e’ necessario cambiare rotta. Continuare ad affermare che va tutto bene non solo non serve, ma produce nuovi danni. Una cosa e’ certa: fare finta di niente non risolve i problemi".

giovedì 25 novembre 2010

GELMINI: Le risorse per l'Universita' ci sono, ora variamo il disegno di legge

GELMINI: Le risorse per l'Universita' ci sono, ora variamo il disegno di legge

Il nostro ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ha rivolto un appello ai deputati che hanno sollecitato il rinvio della discussione sul disegno di legge sull’universita’ affinche’ riflettano.

"Chi chiede oggi addirittura il ritiro del disegno di legge, non so con quale reale convincimento - come se anni di dibattito, attese e proposte fossero trascorsi invano - si assume una responsabilita’ davvero enorme di fronte al sistema universitario e al Paese", ha dichiarato la Gelmini nella sua replica alla Camera al termine della discussione generale del provvedimento. "Portare il ddl a termine e’ un dovere al quale non possiamo sottrarci", ha sottolineato, "non farlo significherebbe, chissa’ ancora per quanto tempo, la continuazione di un intollerabile vuoto normativo in materia di reclutamento che fa dell’Italia oggi l’unico paese al mondo in cui non esiste un modo di diventare professori di universita’, significherebbe tenerci le mille forme di precariato non regolato, rinunciare a nuove regole chiare e trasparenti sulla valutazione. Il paradosso di aver discusso un anno per recuperare risorse che oggi ci sono e non dare a alle universita’ regole certe per spendere e investire quelle somme. Invito pertanto a una riflessione su questo punto e il mio augurio e’ che, anche in questo clima politico complicato, piu’ delle divisioni la Camera dimostri il suo interessamento per l’universita’. Dobbiamo anteporre l’importanza dell’universita’ ai legittimi interessi di parte".


GELMINI: C'e' una piena copertura per gli emendamenti di Fli

"C’e’ piena copertura per quanto riguarda l’assunzione di 1.500 professori associati per il 2011, il 2012 e il 2013. Quindi, come mi sembrava gia’ chiaro, per i tre anni c’e’ piena copertura per l’assunzione di 1.500 professori associati. Sulla premialita’, fermo restando il blocco degli scatti di anzianita’, c’e’ una misura volta a premiare i prof migliori (sulla base di alcuni criteri) e su base triennale questa misura varra’ 120milioni di euro".


Lo ha annunciato in apertura di seduta in aula alla Camera il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, a proposito degli emendamenti dei finiani sul sblocco degli scatti per i docenti e sull’assunzione dei ricercatori. Benedetto Della Vedova, vicecapogruppo Fli alla Camera, ha accettato tale soluzione e ha spiegato che adesso ci sono le condizioni per proseguire l’esame del ddl senza un rinvio in commissione. "Pero’, ha osservato che c’e’ un’aleatorieta’ perche’ il ddl di stabilita’ e’ ancora in itinere. Spero che dopo l’approvazione del ddl di stabilita’ ci sia una formulazione precisa che non possa destare alcuna aleatorieta’".

LA CRISI DEI RIFIUTI: Napoli sgovernata dalla sinistra

LA CRISI DEI RIFIUTI: Napoli sgovernata dalla sinistra


Il problema legato allo smaltimento dei rifiuti non è la Campania, ma è la città di Napoli. E il giudizio espresso dagli ispettori della commissione europea ("Tutto come due anni fa") trova rispondenza nella realtà soltanto se misurata sul capoluogo. Lo dicono le cifre: 70mila le tonnellate di immondizie per le strade di Napoli e provincia nel 2008, 8mila (un decimo) quelle accumulate fino a ieri. Quasi la metà nella sola, città sgovernata da tremilacinquecento giorni, poco meno di dieci anni, dalla giunta di sinistra il cui sindaco, Rosa Russo Iervolino, accoccolata sulla montagna di rifiuti trascorre il tempo a lamentarsi dei poteri che non ha (unico sindaco in Italia a pensarlo), ad accusare governo e quant’altri (sempre Berlusconi, ieri Formigoni) e ad inventarsi improbabili soluzioni (la spazzatura nelle cavità cittadine perché "stamm pien ’e monnezza").

Il fatto è che a Napoli è rimasta lettera morta la legge 123/2008 con la quale si caricavano i Comuni della responsabilità di avviare una efficiente raccolta differenziata, unico volano di un possibile ciclo virtuoso dello smaltimento. In gran parte della Campania ha funzionato, si sono raggiunti elevati livelli di differenziata e alcuni Comuni inadempienti sono stati anche commissariati. Forse, col senno di poi, troppo pochi. Sta di fatto che a Napoli non si è mossa foglia o quasi.

Così, per l’ennesima volta, la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta. Perché la differenziata non ha centrato nessun obiettivo ed è ferma poco sopra il 18%, ben lontana dal traguardo del 65% fissato per legge al 2012. I napoletani coinvolti sono meno di 200mila su 900mila. Le due aziende deputate alla pulizia e al decoro della città, Asìa e Napoli Servizi, incassano complessivamente ogni anno 232 milioni per pagare lo stipendio a 5mila persone. La prima azienda ha un deficit di 14 milioni l’anno. Rimuovere una tonnellata di rifiuti a Napoli costa mediamente 90 euro, contro i 64 della media italiana.

Ma chi occupa lo scranno di sindaco da quasi dieci anni non ha nessuna colpa e non si assume nessuna responsabilità. Sempre colpa degli altri: delle aziende del Nord che hanno mandato giù rifiuti tossici (ma non di chi se li è presi), di Formigoni che chiude le porte all’immondizia napoletana e naturalmente del governo. La parola d’ordine della Iervolino è: "nulla fare, nulla temere". Lei ferma, la città paralizzata: dal 2006 un terzo delle sedute del consiglio comunale sono andate deserte per assenza dei consiglieri della sinistra, ieri mattina è mancato il numero legale per l’ottava volta consecutiva, la maggioranza è sbriciolata. Dieci anni in mano alla sinistra e Napoli oggi è in fondo alla classifica delle città più inquinate d’Europa. Per di più, al lordo dell’immondizia di questi giorni.


CICCHITTO: Sui rifiuti di Napoli da Franceschini un intervento disgustoso


"Disgustoso". Così si e’ espresso il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, nei confronti dell’intervento del capogruppo del Pd Dario Franceschini, che ha denunciato come il decreto sull’emergenza rifiuti a Napoli approvato dal Cdm di giovedì scorso non sia ancora stato presentato dal governo alle Camere.

"Sui rifiuti il Pd viene qui a fare un indegno gioco dei bussolotti su un tema che lo vede responsabile. I decreti da sempre vengono approvati dal governo, poi affinati e successivamente presentati. Avviene anche in questo caso per un problema di copertura".

GELMINI: E' inquietante la saldatura tra baroni e manifestanti

GELMINI: E' inquietante la saldatura tra baroni e manifestanti

"E’ inquietante la saldatura tra i baroni e gli studenti che protestano contro la riforma dell’universita’. I baroni, attraverso alcuni studenti, tentano di bloccare una riforma che rende l’ universita’ italiana finalmente meritocratica, che pone fine al malcostume di parentopoli, che blocca la proliferazione di sedi distaccate inutili e di corsi di laurea attivati solo per assegnare cattedre ai soliti noti.

Non e’ un caso se tra le prime 150 universita’ del mondo non c’e’ un solo ateneo italiano. Gli studenti che manifestano, sobillati dai baroni, difendono questo tipo di universita’ e vogliono che nulla cambi". Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.


CAPEZZONE: Chi porta caschi, mazze e scudi non e' uno studente ma un teppista

"E’ veramente incredibile che, in larghi settori della stampa e anche del mondo politico, si tenda a minimizzare o a sottovalutare quello che sta accadendo in diverse citta’ d’Italia.

Chi porta caschi, mazze e scudi non e’ uno studente, ma un teppista. E se c’e’ un branco di centinaia di persone con mazze, scudi e caschi, non si tratta di studenti, ma di un branco di teppisti. Non c’e’ alcuna giustificazione ’politica’ o pseudopolitica rispetto a una chiara e programmata azione di messa a ferro e fuoco delle maggiori citta’ italiane". Lo ha dichiarato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.

CICCHITTO: Il Pd e l'Idv cavalcano irresponsabilmente la protesta studentesca
"C’e’ e’ un miliardo di euro che sta nella legge di stabilita’ gia’ approvata dalla Camera e che verra’ approvata dal Senato".

Cosi’ si e’ espresso Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl, replicando alle polemiche sollevate in aula alla Camera rispetto alla copertura degli emendamenti riformulati ieri dal governo, su sollecitazione dei finiani, relativamente al disegno di legge di riforma dell’universita’. "Piuttosto c’e’ l’irresponsabilita’ di Bersani e Di Pietro, che cavalcano la protesta arrivando allo spettacolo grottesco di salire sui tetti, mentre c’e’ una componente eversiva di questa protesta che ieri ha preso d’assalto il Senato.

"Da un lato c’e’ il tentativo di riforma dell’universita’, dall’altra parte c’e’ la protesta di una ristretta minoranza che in Parlamento e’ cavalcata insieme da Bersani e Di Pietro, il che credo rendera’ problematica la loro alleanza con l’Udc"-

Quanto ai tempi del provvedimento, "ci auguriamo che oggi sia completato l’esame degli emendamenti, quindi che ci sia il voto finale probabilmente martedi’".

GASPARRI: Una irresponsabile Finocchiaro minimizza gli scontri al Senato

"E’ davvero irresponsabile la minimizzazione degli episodi di violenza che si sono verificati oggi presso la sede del Senato".

Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Le parole di Anna Finocchiaro sono molto gravi e non tengono conto di quanto e’ accaduto. Persone coperte con passamontagna si sono avvicinate a palazzo Madama, mentre alcuni contestatori hanno addirittura forzato l’ingresso entrando nella sede dell’assemblea parlamentare con intenzioni violente, causando anche il ferimento di un funzionario delle forze dell’ordine. Incontri con delegazioni di manifestazioni che sfociano in violenza incoraggiano comportamenti inaccettabili e non c’entrano niente con la normale dialettica democratica. Nel solidarizzare con gli esponenti delle forze dell’ordine che sono rimaste vittime delle aggressioni di oggi, riteniamo che chi soffia sul fuoco alimenta un clima di odio e di violenza che deve essere respinto".

BUTTI: A Ballarò malcostume informativo

BUTTI: A Ballarò malcostume informativo

"Ieri sera a Ballarò è andato in scena l’ennesimo episodio di malcostume informativo. A farne le spese, come sempre, non sono solo i telespettatori, ma anche la completezza dell’informazione, il pluralismo delle idee, il sano e sereno confronto dialettico tra gli ospiti".
Lo ha dichiarato Alessio Butti, capogruppo Pdl in Commissione di Vigilanza. "La tecnica disturbatrice del conduttore è ormai nota, così come è nota la scaletta di un format studiato scientificamente per decretare sempre un vincitore e un vinto che noi abbiamo la supponenza di conoscere già al momento della sigla iniziale, purtroppo. Ritmi sapientemente scanditi, opinionisti e sondaggi inseriti con il tempismo e l’opportunismo degni del migliore Inzaghi in area di rigore, insomma nulla di nuovo. A chi si diletta a scovare interessanti paragoni televisivi in giro per l’Europa suggeriamo di portare la puntata di Ballarò di ieri sera quale esempio negativo di ciò che non dovrebbe accadere e che infatti, in giro per l’Europa (forse nel mondo) non accade. E’ indispensabile che la Commissione di vigilanza Rai prosegua rapidamente il lavoro iniziato sull’atto di indirizzo in materia di pluralismo e informazione perché se non si stabiliranno e rispetteranno civili regole nei format di approfondimento giornalistico, vivremo il rischio reale del far west dove la logica del più forte, o del più arrogante o del più prepotente, sia esso conduttore, opinionista, capo struttura o altro, trionfa sempre".



BONDI: I programmi come Ballaro' annientano la dignita' della politica

"L’ultima puntata di Ballarò, ma non solo, dovrebbe spingere tutte le forze politiche ad una riflessione seria sulla funzione e sui caratteri delle trasmissioni televisive dedicate all’approfondimento politico, soprattutto a partire dai programmi della televisione pubblica.

Di questo passo viene letteralmente annientata la dignità della politica e la credibilità degli esponenti politici, a qualunque schieramento appartengano. Il tenore del confronto politico e l’arricchimento della democrazia hanno bisogno al contrario sempre di più di scrutare la realtà, di approfondire il merito dei problemi, e di farlo senza scadere nella rissa urlata e nella rappresentazione infedele dell’immagine dell’Italia. Anche i conduttori televisivi di successo dovrebbero avvertire la necessità di ripensare il proprio ruolo nel rispetto di tutte le opinioni, con l’obiettivo di elevare e non di avvilire ulteriormente lo spessore della politica in Italia." Lo ha dichiarato Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl.



CALDORO: Napoli si puo' ripulire in tre giorni con l'aiuto dell'esercito

"Se, come pare, interverra’ l’esercito per accelerare la raccolta, Napoli si puo’ ripulire in tre giorni".

Lo ha affermato in un colloquio con ’Il Foglio’ il governatore della Campania Stefano Caldoro, spiegando anche che "la spazzatura e’ tornata sulle strade perche’ le proteste hanno bloccato una delle tre discariche di cui siamo dotati. Questo dimostra che il sistema di smaltimento e’ ancora fragile ma c’e’. Adesso dobbiamo costruire due nuove discariche e avviare i lavori per i termovalorizzatori, ovvero dobbiamo rafforzare il meccanismo del ciclo di smaltimento. Posso dire con certezza che la situazione non e’ paragonabile al 2008. Il non raccolto per le strade di Napoli equivale alla produzione di un giorno e mezzo di rifiuti, circa 10.000 tonnellate contro le 250.00 di due anni fa. Non e’ importante chi sia ad occuparsi di costruire gli impianti. E’ importante che si facciano bene e con procedure trasparenti. Temo, osservando certe incursioni dell’opposizione e di taluni quotidiani che una questione molto seria si trasformi in strumento di lotta politica nazionale".

martedì 23 novembre 2010

BRUNETTA: C'è una congiura contro Berlusconi

BRUNETTA: C'è una congiura contro Berlusconi

Il ministro dell’Innovazione e della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, è convinto che ci sia una "congiura" contro Silvio Berlusconi.

Intervistato alla trasmissione ’Effetto domino’ su La7, Brunetta ha affermato:

"Ricordo il 25 aprile 2009. Onna. Berlusconi è all’apice. Dal giorno dopo inizia una serie di attacchi mediatici, politici e giudiziari che colpiscono Berlusconi e l’azione del Governo. Perché? O perchè il Governo aveva fatto troppo o perchè aveva fatto troppo poco. Secondo me c’è una congiura per far saltare un Governo che sta cambiando l’Italia con il Federalismo, con la riforma della Pubblica Amministrazione, con una politica di rigore che costa caro. Questo Governo ha fatto bene e ha disturbato molti poteri forti. Penso ai tanto conservatori, penso ai giornali che appartengono a proprietà ’impure’, medie, che hanno altri interessi. Non solo imprenditori, per esempio, che fanno gli editori e basta. Sono editori impuri. Sono editori che hanno interessi parziali: e quando un Governo tocca tanti interessi...".




GASPARRI: Contro Finmeccanica attacchi televisivi e giornalistici senza un solo atto giudiziario


"Resto ancora una volta stupito per i rinnovati attacchi televisivi e giornalistici contro Finmeccanica ed il presidente Guarguaglini con ricostruzioni non suffragate da alcun atto giudiziario, ma basate solo su congetture e testimonianze mirate a screditare uno dei principali gruppi industriali mondiali che, tra l’altro, a causa di queste notizie tendenziose sta subendo forti perdite sui mercati finanziari.


Guarguaglini ha svolto un ottimo lavoro in questi anni, che ha permesso a Finmeccanica di diventare uno dei leader mondiali del settore con eccellenze internazionali difficilmente riscontrabili in altre realtà". Lo ha affermato in una nota il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, in relazione alla puntata di Report su Raitre su Pier Francesco Guarguaglini di Fimeccanica

RIFORMA DEL LAVORO: Più tutela e sicurezza

RIFORMA DEL LAVORO: Più tutela e sicurezza

Entra in vigore la riforma del lavoro. La legge 183, 50 articoli in tutto, approvata il 4 novembre scorso, prevede una serie di norme che non solo rappresentano significative innovazioni in questo settore ma mutano anche alcuni fondamentali istituti.

Queste le novità introdotte:

certificazione dei rapporti di lavoro: nuove norme per ridurre il contenzioso in caso di licenziamento individuale attraverso l’ampliamento dei soggetti delle certificazioni e una più ampia tipizzazione dei contratti individuali, che spesso prevedono delle deroghe dalle leggi e dai contratti;

apprendistato: viene abbassata l’età del lavoro dai 16 ai 15 anni, assolvendo l’obbligo di istruzione attraverso questa formula;

lavori usuranti: si accorciano i termini per la revisione pensionistica dei lavoratori che svolgono questo tipo di attività. L’operazione deve essere esercitata entro tre mesi. Una misura che era particolarmente attesa da quei lavoratori che maturano i requisiti per il pensionamento a partire dal primo gennaio 2008 e che potranno andare in pensione tre anni prima, fermi restando i limiti di 57 anni d’età e di 35 di contributi;

lavoro sommerso: inasprite le sanzioni per i comportamenti irregolari dei datori di lavoro che non assumono in maniera regolare i dipendenti;

pari opportunità: si stabilisce che le pubbliche amministrazioni debbano garantirle come anche l’assenza di discriminazioni di genere, età, orientamento sessuale, razza, disabilità, religione o lingua permettendo così un ambiente di lavoro all’insegna del benessere e dell’assenza di qualsiasi forma di violenza;



part time: per il pubblico impiego viene modificata questa disciplina al fine di una nuova valutazione dei rapporti passati dal tempo pieno al part time in epoca precedente all’entrata in vigore del decreto stesso;

intermediari: vengono riconosciuti tra quelli autorizzati per la ricerca del lavoro anche nuovi soggetti, tra i quali gli enti bilaterali e i gestori di siti internet, a condizione che svolgano attività senza scopo di lucro;

conciliazione: il ricorso a questa modalità non è più obbligatoria ma vengono inseriti strumenti alternativi rispetto al giudice del lavoro. Uno di essi è l’arbitrato, a cui si può ricorrere per le liti che nascono dal rapporto di lavoro, solo al termine del periodo di prova o dopo 30 giorni dall’assunzione, ma è esclusa la materia del licenziamento;

impugnare i licenziamenti: abbreviato nettamente il termine rispetto a prima, che sarà di 60 giorni dalla comunicazione del licenziamento o delle motivazioni. L’impugnazione potrà avvenire in modo scritto, anche con il supporto di un sindacato.

Si tratta di una vera e propria riforma nel mondo del lavoro, realizzata, a differenza di altri Paesi europei, senza scontri sociali, che il Governo ha portato a compimento. Per sostenere e tutelare i lavoratori, in sintonia con le imprese.

BRAMBILLA: In ottobre sono aumentate le vacanze degli italiani


In ottobre oltre 8 milioni di italiani hanno trascorso almeno una vacanza fuori casa, quasi il 16 per cento della popolazione, in aumento rispetto allo scorso anno quando la quota di vacanzieri è stata pari al 12 per cento. Lo ha detto il 20 novembre, agli “stati generali del turismo” di Confesercenti in corso a San Rossore (Pisa), il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, citando il rapporto mensile dell’Osservatorio nazionale del Turismo.


Più di tre quarti dei turisti -prosegue il ministro sulla base dell’indagine - hanno approfittato del lungo week-end dal 28 ottobre al 1° novembre, più lungo di quello dello scorso anno grazie alla coincidenza del giorno di festa con il lunedì. Per lo più il raggio della vacanza è stato nazionale: quasi 8 turisti su 10 hanno preferito destinazioni italiane, in media un turista in più rispetto allo scorso anno. Il 15 per cento ha scelto la Toscana. Più ricercate rispetto al 2009, le città d’arte si confermano meta preferita per la vacanza di ottobre, sia in Italia che all’estero (rispettivamente il 43,5 per cento e 69,6 per cento delle vacanze). La classifica delle scelte vede poi al secondo posto le località di mare (23,3 per cento in Italia, 29,1 per cento all’estero) e la montagna (20,7 e 9,8 per cento), quest’ultima più richiesta rispetto allo scorso anno.

Di fronte agli operatori di Confesercenti, il ministro ha ricordato che l’industria turistica italiana “si è difesa bene” in un contesto difficile. “Nel primo semestre del 2010 – ha sottolineato - gli arrivi dall’estero sono aumentati del 5,3 per cento, mentre altri competitori diretti sono rimasti indietro. Basti pensare al +0,4 per cento della Spagna e al + 2,2 della Francia, con la Grecia penalizzata dal forte disagio sociale per il rischio default. Un’autorevole conferma arriva da Bankitalia: nei primi otto mesi del 2010 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia, per 20.476 milioni di euro, sono aumentate dell’1 per cento. "

LUPI: La questione Campania posta dalla Carfagna va discussa nel Pdl

"Mara Carfagna, che stimo moltissimo, pone una questione importante nella costruzione del futuro del Popolo della liberta’. Queste cose vanno discusse all’interno del partito, vanno confrontate. E’ il grande tema della classe dirigente e di come lavorare per mantenere il Pdl sempre piu’ radicato e forte, legato ai suoi valori".

Lo ha affermato il deputato del Pdl e vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, ai microfoni di Cnrmedia. "Gli attacchi personali alla Carfagna sono sbagliati e non coerenti con la nostra idea di di politica. Spero che l’incontro con Berlusconi possa fare in modo che ciascuno di noi, all’interno del Pdl, possa dare un proprio contributo. Tutto quello che avviene fuori dal Pdl e’ secondo me un errore".


CICCHITTO: Sui rifiuti di Napoli da Franceschini un intervento disgustoso

"Disgustoso". Così si e’ espresso il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, nei confronti dell’intervento del capogruppo del Pd Dario Franceschini, che ha denunciato come il decreto sull’emergenza rifiuti a Napoli approvato dal Cdm di giovedì scorso non sia ancora stato presentato dal governo alle Camere.

"Sui rifiuti il Pd viene qui a fare un indegno gioco dei bussolotti su un tema che lo vede responsabile. I decreti da sempre vengono approvati dal governo, poi affinati e successivamente presentati. Avviene anche in questo caso per un problema di copertura".

BERLUSCONI: Andiamo avanti incuranti degli attacchi

BERLUSCONI: Andiamo avanti incuranti degli attacchi

"Il Governo ha messo a punto il Piano per il Mezzogiorno che sarà approvato nel prossimo Consiglio dei Ministri. Dopo aver varato nelle scorse settimane la legge sulla stabilità finanziaria, già approvata dalla Camera, il federalismo fiscale e il Piano per la sicurezza, il Governo incurante degli attacchi e delle polemiche, continua a lavorare con ottimi risultati sia in politica interna che in politica estera.

Per quanto riguarda le questioni all’interno del Popolo della liberta’, conto di affrontarle quanto prima, con la consueta disponibilita’ a prendere in considerazione le varie opinioni. Nel frattempo invito tutti al senso di responsabilita’, alla sobrieta’, al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi". Lo ha dichiarato in una nota il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.






ALEMANNO: Il 14 dicembre o maggioranza non risicata oppure voto


"Ci auguriamo che il 14 dicembre ci sia per il governo la maggioranza, in maniera tale da poter continuare questa esperienza e non andare alle urne. Ma non ci sono alternative: o c’e’ un governo stabile legittimato dagli elettori o bisogna tornare a votare".

Lo ha affermato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenendo sugli ultimi sviluppi della crisi politica: "Se la maggioranza in Parlamento non ci sara’ o sara’ molto risicata, credo sia giusto convocare gli elettori per un nuovo turno elettorale".

QUAGLIARIELLO: Il Paese ha bisogno di un esecutivo forte e non di formule

"Bisogna andare oltre le formule. Per ora prendiamo atto che e’ venuta meno l’idea del fronte unico contro Berlusconi e il berlusconismo. Vedremo se sara’ possibile realizzare una proposta utile per dar vita effettivamente ad un governo forte di cui il Paese ha bisogno".

Lo ha affermato Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo del Pdl al Senato, commentando la proposta di un governo di armistizio avanzata da Pier Ferdinando Casini. "Noi abbiamo e manteniamo una linea che non e’ cambiata, dall’altra parte notiamo una serie di spostamenti, che naturalmente nascono anche dall’esigenza di occupare il tempo di qui al 14 dicembre. In questo lasso di tempo capiremo se si tratta solo di dchiarazioni o se effettivamente c’e’ la possibilita’ di un’intesa. In ogni caso, ribadiamo che se non si trova una soluzione per un governo forte, meglio non perder tempo".

lunedì 22 novembre 2010

BERTOLINI: L'appello di Fini agli immigrati dimostra che Futuro e Liberta' e' come il Pd

"L’appello di Fini per chiedere agli stranieri di firmare il manifesto di Futuro e Liberta’ ci indica quali siano le priorita’ del suo partito. Se da un lato verrebbe da pensare che dalle parti di Fli sono costretti a rivolgersi agli stranieri per raccogliere adesioni, dall’altro invece questa richiesta e’ motivata dal fatto che sull’immigrazione Fli ha le stesse posizioni del Pd, che ha fatto votare gli immigrati alle primarie".



Lo ha affermato la nostra parlamentare Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale del Pdl. "Cosi’ come il partito di Bersani anche Fini vuole far votare gli stranieri alle amministrative e per questo tenta di ingraziarseli. Un calcolo sbagliato due volte, perche’ non solo non e’ possibile far votare chi non e’ italiano, ma anche perche’ gli stranieri, tra l’originale, ossia la sinistra, e chi la insegue come Fli, non sceglieranno mai una copia".







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BERLUSCONI: Radicare il Pdl con il prossimo congresso

BERLUSCONI: Radicare il Pdl con il prossimo congresso


"Abbiamo il dovere di radicare il Popolo della liberta’ con una capacita’ di coinvolgimento di tutte le culture che rappresentiamo nella complessa societa’ italiana e che con un prossimo congresso di grande rappresentanza popolare vorremmo rendere presente in tutti i Comuni d’Italia attraverso i nostri iscritti, affinche’ siano loro i veri testimoni della parola, come un tempo fecero Fanfani e Gedda che riuscirono in quell’intento con i comitati civici". Questo il passaggio fondamentale del messaggio del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi alla convention "I democratico cristiani nel Pdl". "Amici di people and liberty nel Polo delle liberta’. Voglio declinarlo come fece Don Sturzo nel ’46. Questo appellativo che denuncia un radicamento culturale italiano ed atlantico vede in voi, in quanto seguaci della tradizione democratico cristiana, oggi confluiti nel Pdl, gli originali interpreti di quella storia".

Lo scrive Silvio Berlusconi nel messaggio che ha inviato ai democratico cristiani del Pdl:

"Importanti sono stati i vostri suggerimenti per alcune battaglie di liberta’che insieme, grazie alla forza ed al consenso del nostro partito, sono state vinte. Penso alla difesa del valore della vita, dei piu’ deboli nella nostra societa’, degli anziani, di chi perde il lavoro, dei giovani, che hanno potuto contare sempre su una guida sicura, anche durante questi anni di tempesta economica che ha coinvolto l’Europa ed il mondo intero. Sono convinto che il radicamento nei valori comuni ci hanno guidato e ci guideranno per raggiungere questi obiettivi. Voglio ringraziare i membri del nostro Governo per il supporto ricevuto anche nei momenti difficili, il Ministro Rotondi, Carlo Giovanardi, che con poche risorse ha affrontato tematiche fondamentali come quella del sostegno alle famiglie, vicenda sulla quale spero di poter tornare, come richiesto da lui e da tante associazioni, con un approfondimento in Senato. Siamo certi della bonta’ delle nostre battaglie di liberta’ e della necessita’ di traguardare l’orizzonte di un futuro migliore, soprattutto per i nostri ragazzi. Infine voglio augurare a tutti voi ogni bene anche per le prossime festivita’ del Santo Natale ed in particolare desidero fare gli auguri al sen. Cutrufo, all’on. Barbieri ed all’on. Barani per gli impegni organizzativi all’interno del popolo della liberta’ che hanno assunto su mia richiesta, a fianco della squadra gia’ consolidata che lavora per tutti noi in via dell’Umilta’".

BERLUSCONI: accordo NATO-Russia frutto del mio impegno

BERLUSCONI: accordo NATO-Russia frutto del mio impegno

"Ho lavorato per una mediazione fra Stati Uniti e Russia. Ho tessuto io la tela per far avvicinare il presidente Usa Obama e il leader del Cremlino Medvedev". Cosi’ il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nella conferenza stampa conclusiva del vertice Nato di Lisbona. Il premier ha ricordato alcune tappe della sua strategia di avvicinamento e ha riferito di aver detto a Medvedev: "Con te la guerra fredda e’ alle spalle. La risposta del leader russo - ha aggiunto - e’ stata quella di voler riprendere la collaborazione nello spirito di Pratica di mare".



Oggi, ha detto ancora Berlusconi, si e’ tenuto "uno storico consiglio Nato che ha sancito una nuova collaborazione su tutti i punto di Pratica di mare". Il premier si e’ detto contento per gli esiti del consiglio Nato-Russia: "E’ una grande soddisfazione. Ho abbracciato Obama e Medvedev", ha spiegato. Berlusconi ha avuto un bilaterale con Medvedev il quale lo ha voluto ringraziare "per il ruolo sempre costruttivo e amichevole. Sei un politico di grande esperienza" gli ha detto.



Sempre in tema di politica della difesa, il premier ha ribadito che "caldeggio fortemente il progetto di difesa comune europea: in tempi di crisi, comporterebbe un risparmio fino al 50% e permetterebbe all’esercito europeo di confrontarsi alla pari con forze militari come quelle di Usa e Cina invece di essere un pigmeo che deve accodarsi alle decisioni altrui". Il tema, ha garantito il presidente del Consiglio, sara’ posto "con forza" al prossimo Consiglio Ue di dicembre da lui stesso e dal premier britannico David Cameron.



In conferenza stampa Berlusconi ha invitato i giornalisti a parlare di politica estera. Tuttavia, in merito alle domande sulla presa di posizione del ministro Carfagna, ha dichiarato: "Non mi ha fatto tribolare. E’ una cosa a cui non annetto particolare difficoltà". Semmai c’è da "stropicciare gli occhi", dice il Cavaliere, a vedere i giornali che invece di occuparsi di vertice Nato o Finanziaria, stanno lì a titolare sulla "signora Carfagna".



Sulla ’sfida’ del 14 dicembre alle Camere. Il governo - ha spiegato Berlusconi - non ha alcuna intenzione di andare a raccattare 2-3 voti in più per vivacchiare. "Avremo una buona fiducia, con buoni numeri che ci dovrebbero consentire di governare e cioè di approvare le riforme" afferma. E se così non dovesse essere "nulla - osserva - potrà opporsi al ritorno agli elettori" e a quel punto ci sarà una ottima affermazione sia alla Camera che al Senato". Anche senza Fini? "Le avremo con un’alleanza di centrodestra" chiosa il premier.

giovedì 18 novembre 2010

LA CARTA DEI VALORI DEL POPOLO DELLA LIBERTA'

CARTA DEI VALORI


26 marzo 2009 ore 14:16

Il "Popolo della Libertà" è nato dalla libertà, nella libertà e per la libertà, perché l’Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale


Noi, Popolo della Libertà, donne ed uomini d’Italia, siamo orgogliosi di essere cittadini di uno dei Paesi più avanzati del mondo. Siamo orgogliosi di appartenere ad una civiltà millenaria, una civiltà che ha dato all’umanità conquiste tra le più importanti.

Per questo vogliamo che l’Italia progredisca nel solco della sua tradizione, sempre più europea ed occidentale.

Le radici giudaico-cristiane dell’Europa e la sua comune eredità culturale classica ed umanistica, insieme con la parte migliore dell’illuminismo, sono le fondamenta della nostra visione della società.

I valori nei quali ci riconosciamo sono in specie quelli condivisi dalla grande famiglia politica del Partito Popolare Europeo: la dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà.

Questi sono i valori comuni alle grandi democrazie occidentali, fondate sul pluralismo democratico, sullo Stato di diritto, sulla non discriminazione, sulla tolleranza, sulla proprietà privata, sull’economia sociale di mercato.

Noi pensiamo che la politica debba essere al servizio dei cittadini, non i cittadini al servizio della politica e che essa debba essere fondata più sui valori che sugli interessi.

Noi crediamo che la persona - con i suoi valori ed i suoi principi, con la sua morale e la sua ragione di esistere e di migliorarsi - sia il principio ed il fine di ogni comunità politica, la sola fonte della sua legittimità.

E che non possano esistere un’autentica giustizia ed una autentica solidarietà, se la libertà di ogni singola persona non viene riconosciuta come condizione essenziale dallo Stato.

La nostra concezione della persona ripudia tanto ogni forma di collettivismo, quanto l’individualismo egoistico.

Ogni persona appartiene ad una comunità e deve subordinare il proprio interesse all’autorità legittima della comunità stessa, accettando i vincoli che sono necessari per la protezione dei diritti fondamentali e della libertà degli altri.

Senza legge e ordine non ci può essere libertà.

Noi crediamo che la vera libertà significhi autonomia congiunta con la responsabilità, non irresponsabile indipendenza.

La vera libertà rende ogni persona responsabile delle proprie azioni in accordo con la propria coscienza di fronte alla comunità a cui appartiene ed alle generazioni future.

Noi pensiamo che le generazioni future debbano essere poste nelle condizioni di vivere in armonia con l’ambiente naturale. Ogni essere umano è chiamato ad amministrare i beni naturali con saggezza e non sulla base dei suoi specifici interessi.

Le persone, le famiglie, i gruppi sociali, le comunità, i popoli, le nazioni e gli Stati devono quindi rendere conto delle loro azioni davanti ad ogni singolo essere umano, di oggi e del futuro.

Noi crediamo che la società e lo Stato debbano servire la persona ed il bene comune.

Le persone e le comunità devono avere il diritto di realizzare ciò che possono grazie alla loro iniziativa.

Ciò che le organizzazioni di dimensioni più piccole non sono in grado di realizzare deve essere affidato ad organizzazioni di livello più alto: gli Enti locali, la Regione, lo Stato, le Organizzazioni sopranazionali.

La sussidiarietà è la formula base del decentramento,del federalismo, e dell’integrazione europea. Ogni attività sociale è per sua natura sussidiaria.

Noi crediamo che la politica abbia il compito di sostenere la vita e l’attività delle persone, delle famiglie, e delle comunità intermedie, non di distruggerle o di assorbirle.

Noi crediamo che il tempo in cui viviamo imponga un cambiamento di rotta. Se non cambiamo, e in fretta, sarà infatti la realtà a cambiarci in peggio.

Noi ci richiamiamo alla più grande forza politica europea, il Partito dei Popoli europei (The European People’s Party), e con essa condividiamo un’idea spirituale dell’Europa: l’idea dei padri fondatori, che è all’origine stessa dell’Europa.

Abbiamo un lungo cammino davanti a noi. Un cammino di impegno civile, in cui diritti e doveri si ricongiungono come facce di una stessa medaglia.

Chiediamo il sostegno di tutti gli italiani, di tutte le donne e di tutti gli uomini che amano la libertà e che vogliono restare liberi, chiediamo il loro voto per garantire questi valori e per realizzare il nostro programma.

Noi vogliamo una società che si prenda veramente cura dei più poveri e dei più deboli. Noi non vogliamo una società divisa tra ricchi e poveri, tra forti e deboli.

Noi vogliamo una società nella quale tutti possano godere di un livello di vita adeguato.

Noi crediamo che le persone abbiano il dovere di provvedere a se stessi e secondo il principio morale della responsabilità, ma che in base a questa debbano anche aiutare il prossimo in difficoltà.

Crediamo che sia dovere fondamentale, sia della società che dello Stato, aiutare coloro che non raggiungono questo obiettivo.

Noi pensiamo in particolare che siano necessarie forti azioni positive per assicurare l’effettiva parità tra uomo e donna, per accrescere l’accesso delle donne all’istruzione, al lavoro e ai posti di più alta responsabilità nel mondo pubblico e privato.

Una maggiore eguaglianza effettiva tra uomo e donna renderà il nostro Paese non solo più giusto ma anche più prospero.

Noi pensiamo che la famiglia sia il nucleo fondamentale della nostra società. Oggi le famiglie e la società sono sempre più frammentate.

Noi pensiamo che sia invece necessario riconoscere chiaramente il ruolo attivo della famiglia, nella consapevolezza che questa non può essere sostituita da altre figure sociali.

In una situazione difficile come quella attuale, le famiglie sono anche un prezioso elemento di stabilità sociale ed economica perché si affiancano alle strutture pubbliche compensandone i limiti nell’attuazione delle politiche sociali.

Non possiamo ignorare che molte famiglie non riescono più ad avere "una tranquilla e quieta vita, in piena dignità".

La famiglia va dunque difesa, anche perché è fondamentale per le persone più deboli, per gli anziani, per i diversamente abili, per i giovani senza lavoro.

Non solo. Noi crediamo che la famiglia abbia il dovere ed il compito insostituibile di educare i bambini e gli adolescenti.

In questa prospettiva noi pensiamo che buoni risultati possano essere conseguiti riducendo il carico fiscale per le famiglie in rapporto al numero dei familiari, a partire dai bambini.

Noi sappiamo che i valori umanistici e cristiani si confrontano con i risultati del progresso scientifico, in particolare in ambito biomedico.

Tale progresso ha contribuito in maniera straordinaria alla salute ed al benessere di tutti i cittadini. Lo vogliamo affermare con forza.

Noi pensiamo che la libertà e il progresso della ricerca biomedica vadano quindi salvaguardati e per questo debbano essere coniugati con i principi della protezione e della promozione della dignità umana, con il diritto alla vita, l’unicità di ogni vita umana, l’eguaglianza di tutti gli esseri umani, la tutela della salute.

Riconoscersi nel principio della dignità della persona umana comporta infatti che la scienza debba sempre essere al servizio della persona, ed esclude che la persona possa essere al servizio della scienza.

Noi pensiamo che la politica internazionale debba basarsi sul valore della libertà, e sul fondamentale rapporto tra pace, libertà e diritti. È ciò che abbiamo fatto, ciò che abbiamo finora difeso e promosso, ed è ciò che riteniamo faccia parte delle aspirazioni e delle possibilità di tutti i popoli.

In un mondo sfidato dal terrorismo e attraversato dal rischio dello scontro tra le civiltà, noi poniamo la costruzione della pace e il dialogo tra i popoli come fondamentale dovere della nostra politica internazionale.

A questo dovere sono ancorate le nostre alleanze e relazioni, le nostre missioni all’estero e più in generale la strategia del nostro Paese sullo scacchiere mondiale.

In questo contesto restano fondamentali le scelte europeiste ed atlantiche.

È su questo confine, tra passato, presente e futuro, che si staglia la differenza tra due visioni della vita e del mondo. La visione della sinistra e la nostra visione.

Noi pensiamo che si debba aggiungere alla libertà un altro valore, ad essa complementare: la sicurezza della nostra identità davanti all’immigrazione.

Proprio per questo dobbiamo e possiamo aprire al nuovo, ma senza rinunciare a noi stessi, rafforzando insieme le nostre tradizioni, la nostra identità, la nostra libertà.

Perché solo conservando i valori oltre la crisi dei valori, si conservano l’identità e la sicurezza e si vive la libertà.

In questa strategia lo Stato nazionale e federale, somma dei nostri valori comuni e sede del nostro comune destino, ha un ruolo fondamentale. Un ruolo sussidiario e riequilibratore tra passato e futuro, tra interno ed esterno.

Questo è il cuore del nostro programma.

Questo è il centro del nostro disegno, tanto sul lato politico quanto sul lato economico, tanto in Italia quanto in Europa: la difesa dei principi morali e dei valori, civili e religiosi, la difesa della famiglia e delle nostre radici,l’impegno a rispettare la nostra civiltà da parte di chi entra, la difesa delle nostre imprese, del nostro lavoro.

Il "Popolo della Libertà" è nato dalla libertà, nella libertà e per la libertà, perché l’Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale.

Noi sappiamo che i nostri valori sono radicati nella migliore tradizione politica del nostro Paese e della nostra società. Nel "Popolo della Libertà" si riconoscono infatti laici e cattolici, operai ed imprenditori, giovani e anziani. Si riconoscono donne ed uomini del nord, del centro e del sud.

Siamo orgogliosi di questo nostro carattere popolare, perché ci conferma nel nostro disegno, che è quello di unire la società italiana, e di condurla tutta insieme verso un futuro migliore.

Noi proponiamo agli italiani una società fatta di libertà, di sviluppo economico, di solidarietà. Proponiamo una società basata sui valori liberali e cristiani, sulla famiglia naturale fondata sul matrimonio, formata dall’unione di un uomo e di una donna, nella quale far nascere, crescere ed educare i figli.

Proponiamo un’Italia rispettata e forte nel mondo.

Proponiamo una Patria nella quale tutti gli italiani si riconoscono e che tutti amano, perché è la casa comune di tutti, senza distinzioni.

All’opposto la sinistra ha sempre dato all’Italia incertezza, divisioni, odio sociale, povertà. La sinistra fa politiche che distruggono la famiglia, e che non rispettano i valori morali del popolo italiano, i valori della nostra tradizione.

Per quello che è sempre stata ed è nel suo profondo, la sinistra vuole dividere i lavoratori dagli imprenditori, gli uomini dalle donne, i padri dai figli, i giovani dagli anziani, gli italiani del nord dagli italiani del sud.

La sinistra vede nemici ovunque. Noi vediamo ovunque dei simili, come noi.

Pur affrontando difficoltà enormi, ci siamo sempre preoccupati del benessere di tutti gli italiani, senza distinzioni tra destra e sinistra.

Perché il governo è il governo di tutti gli italiani, non soltanto di chi lo ha votato. Questa è la vera moralità della politica.

Noi vogliamo un’Italia di persone libere e responsabili, in grado di prendere in mano il loro futuro, di potersi scegliere un buon lavoro, di far crescere i figli secondo i propri valori e le proprie idee.

Noi vogliamo una società nella quale tutti i giovani, senza distinzione di ceto sociale, vadano a scuola per conseguire un diploma o una laurea di qualità. Vogliamo una società nella quale i giovani abbiano un lavoro, che permetta loro di essere subito indipendenti e di formarsi una famiglia.

Noi vogliamo una società nella quale nessuno rimanga indietro. Perché ogni persona ha un valore inestimabile, e perché il benessere di ogni cittadino significa il benessere di tutti i cittadini, il benessere di tutta la società.

Noi vogliamo una economia forte e vitale, fondata su imprese moderne ed efficienti, sulla creatività e sull’innovazione, perché senza crescita economica non si possono risolvere i problemi sociali e non si possono garantire a tutti i cittadini i servizi ai quali hanno diritto.

Noi crediamo che il tempo in cui viviamo imponga un cambiamento di rotta. Se non cambiamo, e in fretta, sarà infatti la realtà a cambiarci in peggio.

Noi ci richiamiamo alla più grande forza politica europea, il Partito dei Popoli europei (The European People’s Party), e con essa condividiamo un’idea spirituale dell’Europa: l’idea dei padri fondatori, che è all’origine stessa dell’Europa.

Abbiamo un lungo cammino davanti a noi. Un cammino di impegno civile, in cui diritti e doveri si ricongiungono come facce di una stessa medaglia.

Chiediamo il sostegno di tutti gli italiani, di tutte le donne e di tutti gli uomini che amano la libertà e che vogliono restare liberi, chiediamo il loro voto per garantire questi valori e per realizzare il nostro programma.

SONDAGGI: Maggioranza sopra quota quaranta

SONDAGGI: Maggioranza sopra quota quaranta


Settimana dopo settimana, chi dalle polemiche estive fino al caso Ruby si aspettava un tracollo del Popolo della libertà, passando per la costituzione del gruppo finiano, è rimasto deluso.

Il Pdl tiene la posizione di primo partito italiano e la Lega ha consolidato l’aumento di consensi registrato dalle politiche del 2008 nelle successive elezioni europee e regionali. Insieme, secondo l’ultimo sondaggio di Nicola Piepoli, sono al 41% delle intenzioni di voto, che l’European Research di Alessandra Ghisleri incrementa a oltre il 42%. Un traguardo di sicurezza per conquistare la maggioranza dei voti alla Camera e quindi il premio di maggioranza in numero di seggi. Difficile, infatti, che si possa cambiare la legge elettorale dopo la fissazione del calendario della verifica al 14 dicembre. L’opposizione è divisa su quale modello di legge proporre. Per cui un cambiamento della legge elettorale potrebbe avvenire solo per iniziativa dell’attuale maggioranza.

I sondaggi non sono altrettanto beneauguranti per le opposizioni. Il Partito democratico è al 25,5%, cioè 7,7 punti in meno rispetto al risultato del 2008. La vittoria di Pisapia nelle primarie per designare il candidato-sindaco di Milano ha costretto il vertice del Pd a fare propria questa candidatura, ma obbligandosi a tagliare i ponti con l’area centrista. Il partito di Bersani si trova pertanto sospinto nella sua area naturale, quella della coalizione di tutte le forze d’opposizione, con il rischio di perdere altri elementi sul fianco destro e la quasi certezza di subire un’ulteriore emorragia a sinistra. Il partito di Vendola, Sel, sale infatti al 6,5% mentre l’Idv si stabilizza all’8%. Infine, il modesto valore assegnato al partito di Fini, Fli, e cioè il 5%, registra la riluttanza di questo segmento di elettorato anche alla lontana eventualità di un’intesa con il Pd, e il rigetto delle offerte che un Bersani pre-Pisapia aveva messo in campo. Non si muove nemmeno l’Udc, al 5,5%, vittima della sua intransigente richiesta delle dimissioni di Silvio Berlusconi prima di avviare qualsiasi discorso.

Il sondaggio, in conclusione, premia la ferma determinazione di Berlusconi di andare avanti con l’azione di governo o, se questo venisse sfiduciato alla Camera, di andare al voto anticipato.

SCHIFANI A MARONI: Congratulazioni per l'arresto di Iovine

SCHIFANI A MARONI: Congratulazioni per l'arresto di Iovine





Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha inviato un telegramma al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, per esprimere "le piu’ sincere congratulazioni" per l’arresto del latitante Antonio Iovine, boss del clan dei casalesi. "Questo ulteriore e rilevante successo - scrive il Presidente Schifani - conferma ancora una volta l’efficacia e l’impegno delle Istituzioni nell’azione di contrasto alla criminalita’ organizzata di stampo camorristico.



Un ringraziamento particolare va alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e alla Polizia di Stato per l’importante risultato di oggi e per l’instancabile lavoro a tutela della sicurezza e della legalita’ nel nostro Paese. Anche questa ulteriore cattura dimostra che lo Stato c’e’, che le Istituzioni sono unite nella lotta al crimine e la cultura della legalita’ e’ nei fatti concreti e quotidiani il fondamento della nostra democrazia". Il Presidente Schifani ha inviato un telegramma di congratulazioni anche al Procuratore distrettuale antimafia di Napoli, Giovandomenico Lepore.


SALTAMARTINI: Ora Saviano chieda scusa a Maroni


"L’arresto di Antonio Iovine rappresenta un traguardo importante per la giustizia e la legalita’. Un plauso ed un ringraziamento vanno al ministro Maroni ed alle forze dell’ordine che con il loro lavoro quotidiano rendono il nostro Paese libero dai nemici dello Stato.


L’operazione conclusa oggi dimostra maggiormente che quanto affermato da Saviano sia inaccettabile e che lo scrittore a questo punto debba le sue scuse a chi lotta da sempre contro il crimine organizzato". Cosi’ si e’ espressa la parlamentare Barbara Saltamartini, responsabile per le Pari opportunita’ del Pdl.



GASPARRI A SAVIANO: La cena della 'ndrangheta di Desio si svolse nella sede dell'Arci


"Perche’ Saviano non ha detto dove si era svolta la cena di appartenenti alla malavita calabrese di cui ha mostrato le immagini nel corso del suo programma? Oggi, leggendo il Corriere della Sera, si viene a sapere che questo summit si e’ svolto in una sede dell’Arci paradossalmente dedicata a Falcone e Borsellino. Una sede che era stata inaugurata da Salvatore Borsellino nel 2008.


Tutti sappiamo a quale area politico-culturale appartiene l’Arci, cioe’ quella di sinistra del Pd. Sempre sul Corriere della Sera si legge che a servire ai tavoli i commensali alla cena di Paderno Dugnano c’era Arturo Baldassarre, gia’ consigliere comunale del Pd. Del resto il Pd non e’ nuovo a queste performance. A Castellammare di Stabia un suo consigliere fu ucciso da un suo iscritto camorrista. Pero’ tutto questo Saviano non lo ha detto, ha solo fatto vedere le immagini. Hanno ragione quanti dicono che se la sede della cena fosse stata non un circolo vicino alla sinistra ma un circolo vicino al centrodestra ci sarebbe stato ben altro clamore. E la vicenda di Arturo Baldassarre dimostra come dal Nord al Sud il Pd abbia qualche problema nel selezionare i rappresentanti sul territorio. Dispiace davvero che Saviano non abbia detto questa verita’. Allora, oltre che parlare dei governi di centrosinistra Ciampi-Conso che nel ’93 hanno revocato centinaia di provvedimenti sul carcere duro, sarebbe bene che nella prossima puntata dicesse esattamente come e dove si sono svolti i fatti che oggi anche lui puo’ agevolmente leggere a pagina tre del Corriere della Sera". Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.

ALFANO: Con la crisi di Governo sarebbe a rischio la lotta alle mafie

"Questo governo si e’ qualificato sull’antimafia, con la grande lotta alle mafie, coronata da grandissimi risultati. Non vorremmo che la caduta di questo governo significasse anche l’interruzione di questo circuito magico di leggi contro le mafie".

Cosi’ si e’ espresso il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in visita alla Questura di Napoli per incontrare i poliziotti che hanno arrestato il boss Antonio Iovine. "Questo e’ un governo che si e’ qualificato per la grande lotta all’antimafia che e’ stata coronata da grandissimi successi. Noi stiamo parlando con i fatti",

BERLUSCONI: Il 14 dicembre l'Italia decidera' se avere stabilita'

BERLUSCONI: Il 14 dicembre l'Italia decidera' se avere stabilita'





"Il 14 dicembre sara’ il giorno che decidera’ se l’Italia puo’ continuare ad avere quella stabilita’ che e’ assolutamente importante per resistere in una situazione di una crisi economica che non e’ ancora passata".



Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a margine della cerimonia al Quirinale per i nuovi Cavalieri del Lavoro.

"Abbiamo assolutamente bisogno di stabilita’ e c’e’ da parte del governo tutto l’impegno possibile per continuare con quella stabilita’ che consideri tutto il lavoro che abbiamo fatto da inizio governo fino ad oggi, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti".



E se dovesse avere la fiducia a una sola delle Camere? Hanno chiesto i giornalisti.

"Non credo, sono abituato a prendere in considerazione situazioni che considero probabili. Non perdo tempo a pensare su situazioni che non credo possibili.

L’apertura di una crisi di governo sarebbe una iattura assoluta perche’ soltanto con assoluta irresponsabilita’ si puo’ pensare di mettere in crisi un governo che fino a qualche tempo fa era il piu’ solido e il meglio piazzato in Europa. Se ci sara’ la fiducia andremo avanti a lavorare, se non ci sara’ la fiducia andremo al voto". Quanto alla possibilita’ di un Berlusconi bis, il nostro presidente ha dichiarato:

"Non credo ci si possa arrivare abbiamo bisogno di un Governo solido e non possiamo contare su chi non garantisce il massimo di lealta’ al programma approvato dagli elettori".


FRATTINI: Le prospettive per il governo sono positive, non ci faremo logorare


"Non ci sono alternative: o il 14 dicembre Berlusconi ottiene una fiducia chiara, limpida, oppure decidono gli elettori.

Le prospettive per il governo sono positive. Ma il nostro non è un governo che si vuol far logorare". Lo ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini, il quale a chi gli ha fatto notare che secondo il sondaggio pubblicato oggi da ’Repubblica’ il centrosinistra avrebbe superato il centrodestra ha replicato: "C’è anche un sondaggio che dice che il Pdl sta guadagnando". Secondo Frattini, "ci sono tante indicazioni che poi non si traducono in consensi. Io penso a quello che dicono i cittadini, che francamente di questa crisi non hanno proprio capito niente. Non hanno capito che cosa è successo, se non il fatto che vi sia una difficoltà personale a continuare ad andare avanti da parte del presidente della Camera perché il programma è quello e i cinque punti hanno appena avuto la fiducia a settembre. Spiegateci che cosa di nuovo è successo".


GIOVANARDI: Da sinistra una campagna mistificatoria

"Di fronte ai micidiali colpi che il governo e Forze dell’ordine stanno assestando alla criminalita’ organizzata, da Saviano a Vendola la sinistra sta orchestrando una mirata e scientifica campagna mistificatoria per far credere che il problema siano la Lombardia e la Lega".

Cosi’ si e’ espresso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi. "Mi domando perche’ questi personaggi non citino mai l’Emilia Romagna, dove procure Antimafia, polizia e carabinieri stanno denunciando da tempo una massiccia infiltrazione della criminalita’ organizzata di stampo camorristico, in particolare il clan dei Casalesi, e della ’ndragheta, dai Cutresi a Reggio Emilia alle ’Ndrine dell’area reggina a Modena, particolarmente attive nel traffico della droga, nell’edilizia e nelle estorsioni. La verita’ e’ che la criminalita’ organizzata attecchisce e prospera ovunque ci sia benessere e ricchezza ma nessuno e’ cosi’ becero da dare la colpa al presidente Obama o alla Cancelliera Merkel, o al presidente Errani dell’Emilia Romagna, ed ai loro partiti, per le infiltrazioni e i crimini delle cosche".
CICCHITTO: Una opposizione strabica ci accusa di compavendita dei parlamentari


"L’opposizione e’ un po’ strabica. Quando c’e’ un parlamentare della maggioranza che esce dalla maggioranza e’ un fatto di grande democrazia, se succede l’inverso allora e’ un fatto di compravendita".

Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, commentando le accuse di compravendita che vengono rivolte alla maggioranza da parte dell’opposizione. "L’opposizione mi sembra composta da tanti smemorati che dimenticano che il primo governo presieduto da un post comunista, quello di D’Alema, nacque perche’ parlamentari provenienti da Forza Italia si spostarono e votarono per quel governo. In quel caso non fu compravendita, ma un’operazione nobilissima. Se succede l’inverso si tratta di mercato delle vacche, e’ una visione leggermente unilaterale".

martedì 16 novembre 2010

CICCHITTO: Media in silenzio sulle frasi di Conso Guardasigilli con Ciampi

CICCHITTO: Media in silenzio sulle frasi di Conso Guardasigilli con Ciampi


"Come mai le affermazioni dell’ex ministro della Giustizia Conso non vengono tenute in adeguata considerazione dai mass media? Su vicende cosi’ delicate come le questioni della sicurezza nazionale, dei servizi e della mafia non e’ accattabile ne’ la politica dei due pesi e delle due misure, ne’ quella della strumentalizzazione politica.



Riteniamo quanto mai urgente che la Commissione Antimafia convochi l’ex Guardasigilli Conso per acquisire quegli elementi utili a fare chiarezza e a dipanare ogni ombra sui rapporti Stato-mafia". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, intervenendo sulle rivelazioni del ministro della Giustizia del governo Ciampi, Conso, il quale ha dichiarato all’Antimafia la settimana scorsa che nell’autunno del ’93 decise di sospendere il carcere duro, il 41-bis, per 140 mafiosi con l’intento di attenuare la strategia stragista della Mafia.

BONDI: Fini in contraddizione tra il suo ruolo istituzionale e quello di capo partito

BONDI: Fini in contraddizione tra il suo ruolo istituzionale e quello di capo partito




"L’onorevole Fini non lesina in ogni occasione lezioni di carattere morale e politico.



Nello stesso tempo sorvola sulla contraddizione sempre piu’ stridente e clamorosa fra il proprio ruolo istituzionale e quello di capo partito. E’ lecito percio’, e perfino doveroso, chiedere a Fini se nell’incontro al Quirinale di oggi non rischi di prevalere il ruolo politico rispetto a quello istituzionale". Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi


GASPARRI: Fini da Fazio ha svolto un tema da quinta elementare



"Un tema da quinta elementare". Così si e’ espresso Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Popolo delle Liberta’, commentando l’intervento di Gianfranco Fini alla trasmissione di RaiTre ’Vieni via con me’.


"Nulla piu’ che un tema da quinta, peraltro scadente: si e’ dimenticato di parlare del contrasto alla clandestinita’, della difesa della vita, della famiglia, ma del resto Fini ha abbandonato le posizioni della destra: la destra siamo noi".

Quanto all’intervento, sempre alla trasmissione di Fazio e Saviano, del leader del Pd, Pierluigi Bersani, il capogruppo del Pdl al Senato ha osservato: "In quel caso mi e’ sembrato addirittura un tema da quarta elementare, con tutta una serie di banalita’ su cui non si poteva non essere d’accordo".



PROMEMORIA: Le contraddizioni di Futuro e Libertà

1. Il governo avrebbe disgregato la coesione sociale del Paese: perfino i sindacati hanno riconosciuto esattamente il contrario (i 35 miliardi di ammortizzatori sociali che hanno tenuto legati i lavoratori alle aziende in crisi ne sono la prova lampante).



2. Identità nazionale da preservare: i parlamentari di Fli hanno presentato un disegno di legge con la sinistra per svendere la cittadinanza italiana agli immigrati.



3. I cinque punti per il rilancio del governo che Fli ha votato compattamente alle Camere poche settimane fa vengono rinnegati, ponendo altre condizioni sulle quali si potrebbe tranquillamente discutere se non fossero palesemente pretestuose;



4. Fini ha chiesto le dimissioni di Berlusconi ma non si è minimamente posto il problema insieme politico e istituzionale di un presidente della Camera che chiede la crisi di governo, novità assoluta nella storia della Repubblica (e probabilmente anche del Regno).



5. Fini ha definito "una vergogna" l’attuale legge elettorale che lui stesso votò.



6. Si dicono bipolaristi e stanno per fondare il terzo polo con Casini e Rutelli.



7. Invocano un patto sociale allargato alla Cgil, come se il ministro Sacconi non ci avesse ripetutamente provato in questi due anni, ricevendo sempre come risposta dei no ideologici.



8. Il manifesto di Futuro e Libertà è quello di una forza tendenzialmente di sinistra, che ha totalmente cancellato la tradizione della destra italiana.



9. Dicono di essere un partito nuovo e adoperano modi e tattiche della prima Repubblica, come ad esempio il rimettere il mandato nelle mani di un leader di partito, come fatto dalla delegazione di governo finiana.



10. Dicono di essere di centrodestra e vogliono abbattere il premier e il governo scelto dagli elettori di centrodestra e con il quale hanno governato fino a venerdì scorso.

lunedì 15 novembre 2010

LUPI: Il Presidente della Camera sara' imparziale?

LUPI: Il Presidente della Camera sara' imparziale?


"Con quale criterio Fini prendera’ delle decisioni alla Camera dei Deputati? Come presidente della Camera o come leader politico?".



Cosi si e’ espresso il deputato del Pdl Maurizio Lupi, intervistato da Radio 24, esprimendo la sua perplessita’ sull’imparzialita’ di Fini come uomo politico e come rappresentante delle istituzioni e prosegue: "Chi decidera’ nelle prossime settimane se affrontare le discussioni sulla mozione di sfiducia o di fiducia al governo? e chi decide ha l’oggettivita’ dell’interesse dei cittadini? L’intera Camera e’ parziale o imparziale?".



CAPEZZONE: Fini che va al Colle e' umiliante per le istituzioni


"Lo spettacolo che andra’ in scena domani e’ una grande umiliazione per chi crede in un minimo di tutela delle istituzioni, al di la’ degli scontri politici contingenti". Lo ha dichiarato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl.



"Dunque domani salira’ al Colle, per esprimere un parere (immaginiamo: super partes...), lo stesso Gianfranco Fini che e’ stato causa ed artefice della crisi, e che l’ha provocata proprio facendo leva sulla sua funzione di terza carica dello Stato. In sessant’anni in cui pure l’Italia ha visto tante anomalie, mai si era arrivati a questo punto, a uno strappo di simile gravita’". "Non so se il presidente Fini se ne renda conto: ma il precedente che ha creato consentira’ ad ogni futuro presidente di un ramo del Parlamento qualunque tipo di scorribanda faziosa e di parte".





BERTOLINI: Le dimissioni di Fli tradiscono la volontà degli italiani



"Con le ingiustificate dimissioni dei componenti finiani dal governo Berlusconi si sta arrivando a quel tradimento della volonta’ popolare, gia’ avviato mesi fa e lucidamente perseguito fino ad oggi.

La scelta della compagine di Fini, interamente eletta nella liste del Popolo della liberta’, va contro la chiara e precisa indicazione degli elettori, che hanno voluto Silvio Berlusconi alla guida del Paese". Lo ha affermato la parlamentare del Pdl Isabella Bertolini, della direzione nazionale del Popolo della liberta’. "Il maggior pregio della Seconda Repubblica e’ stato quello di aver sottratto a partiti e politicanti le sorti del governo. Con l’inspiegabile gesto di oggi Gianfranco Fini fa ripiombare indietro di quasi vent’anni la politica italiana ai tempi della prima repubblica. Futuro e liberta’ si sta rivelando come un cavallo di Troia della sinistra sconfitta alle elezioni che, grazie al tradimento finiano, sta vergognosamente tentando di arrivare alla guida del Paese attraverso intrighi di palazzo. Questi signori hanno fatto male i loro conti perche’ gli Italiani puniranno severamente chi tradisce il voto delle urne e chi non ha esitazioni nel ribaltare la volonta’ popolare".

BONDI: Belusconi e' solo? Sì, a combattere la vecchia politica

BONDI: Belusconi e' solo? Sì, a combattere la vecchia politica




Riportiamol’intervento di Sandro Bondi in risposta all’editoriale di Ernesto Galli Della loggia, pubblicato domenica 14 novembre, dal titolo "Solitudine di un leader"



Gentile Direttore,

praticamente è dal 1994 ad oggi che discuto con Ernesto Galli Della loggia sul ruolo di Berlusconi e del “berlusconismo” nella politica e nella società italiana.





Mi rincresce che sia stato in qualche modo un dialogo tra sordi. Non credo che vi sia una avversione personale da parte di Galli Della Loggia nei confronti di Silvio Berlusconi, piuttosto un puntiglio intellettuale che nasce dalla delusione tra lo scarto fra una meta astratta e il corso effettuale della politica in Italia nel corso di questi ultimi decenni.

Certo questo puntiglio appare ossessivo e soprattutto sembra corrispondere alla logica propria dell’ideologia, cioè la conferma delle proprie convinzioni più radicate.

Anche nel suo ultimo editoriale, l’analisi sfuma nello psicologismo e indulge nei colori letterari del tramonto di un esponente politico, la cui solitudine politica sarebbe il risultato di una profonda solitudine umana.

Non voglio negare una sofferta solitudine, che è propria di tutti gli uomini e può diventare esperienza dolorosa nelle grandi personalità della storia.





In realtà, per quanto posso capire io, l’indole di Berlusconi non è ripiegata su se stesso, al contrario è un’indole gioiosa e positiva, che, come insegna Spinoza, aumenta l’amore per la vita e la nostra forza vitale.

Se c’è una solitudine nella vita di Berlusconi, a me pare che essa sia di natura eminentemente politica.

Mai come in questi giorni, questa solitudine politica appare evidente e emblematica.

Da cosa si evince la solitudine politica di Berlusconi? Rispetto alla sinistra, la cui unica ragion d’essere politica è ormai da anni solo l’antiberlusconismo viscerale? Rispetto alla cultura dominante di questo Paese, mossa da tic ideologici e dalla difesa dei propri privilegi di casta? Rispetto ai grandi gruppi industriali e finanziari, che non hanno mai avvertito i doveri derivanti dal costituire la classe dirigente di una Nazione? Rispetto a Fini, un uomo politico proveniente dalla tradizione neo fascista che ha fatto il suo ingresso nell’area di governo ed è assurto alle più alte responsabilità istituzionali grazie a Berlusconi mallevadore? Rispetto a uomini politici come Casini e Rutelli che, con tutto rispetto, sono dei galoppini della politica, al pari di me, con la differenza, se mi è permesso, che nella mia vita c’è l’apertura anche ad altre dimensioni della vita.





Chi ragioni politicamente e razionalmente, non può non vedere che la supposta solitudine di Berlusconi sia in realtà una sua insopprimibile estraneità alla vecchia politica.

Paradossalmente Berlusconi nel 1994 ha salvato dal naufragio una parte di questa vecchia politica, nobilitandola e riportandola in auge.

Oggi questo vecchio personale politico ringalluzzito e riverniciato, con il cinismo proprio di una politica priva di valori e di umanità, pensa sia venuto il momento di dare il calcio dell’asino a Berlusconi.

Per fortuna la loro protervia non li induce a considerare i dati della realtà.





I dati della realtà sono evidenti almeno per chi abbia uno sguardo sgombro da risentimenti e da ideologie per vederli: Berlusconi gode di un consenso maggioritario nell’opinione pubblica perché è giudicato come l’unico leader politico capace di modernizzare l’Italia; la sinistra è divisa e priva di un leader credibile, a meno che non si voglia considerare Vendola un possibile uomo di governo; al centro si affolla una schiera di aspiranti leader in aspra competizione fra di loro e in nome di una concezione della politica che, come ha scritto l’onesto Cacciari, si riassume nello “stato dei partiti” e nel “parlamentarismo bloccante”; Montezemolo è tentato di scendere in campo ma dovrebbe chiedere a Casini, Fini e Rutelli di farsi da parte; l’alleanza fra la Lega di Bossi e il Pdl di Berlusconi è l’unica alleanza in grado di cambiare l’Italia.

Insomma, tutti coloro che sgomitano per il potere, senza avere il consenso, come ha detto l’ottimo Daniele Capezzone, devono ancora aspettare il dopo-Berlusconi. Il dopo non è oggi. Dovranno ancora aspettare ancora. Speriamo che nel frattempo il vecchio si consumi definitivamente e emerga qualcosa di nuovo.

VERDINI: Prima la Finanziaria, poi la verifica della maggioranza in Parlamento

VERDINI: Prima la Finanziaria, poi la verifica della maggioranza in Parlamento



"Oggi si realizza quello che Fini aveva preannunciato: ci sara’ un rimpasto di governo e dovremo affrontare al Senato e alla Camera la tenuta della maggioranza attraverso un voto parlamentare". Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, intervistato da Maurizio Belpietro a ’Mattino Cinque’.



"E’ strano che le opposizioni non chiedano di andare alle elezioni. E’ da tempo che c’e’ questa discussione aperta, io capisco le prerogative del capo dello Stato, sappiamo che costituzionalmente e parlamentarmente si puo’ fare tutto, pero’ credo che politicamente si debba fare la cosa giusta: se questa maggioranza non c’e’ piu’ io credo che si debba andare alle elezioni con molta serenita’ e, in un Paese normale, le opposizioni questo dovrebbero chiedere". Sulla dichiarazione di Bocchino (che si e’ detto pronto a fare un governo con la sinistra, ndr), Verdini ha osservato che "si torna al passato: si prendono i voti in un certo modo - e tutti noi abbiamo preso i voti sotto il simbolo ’Berlusconi presidente’ - dopodiche’ quello che accade in Parlamento e’ un gioco parlamentare ma che non corrisponde alla volonta’ del Paese.



Anche su questo tema si gioca molto. Io penso che gli italiani non siano cosi’ sciocchi: con questa legge elettorale vince chi prende un voto in piu’, ma ci sono altri sistemi gia’ adottati nel nostro Paese, come quello dell’uninominale, in cui con meno voti si possono vincere le elezioni. Io credo che tutte le leggi possano andare bene, soltanto deve vincere chi prende un voto in piu’. Non serve un ritorno al passato, ci vuole un filo diretto tra gli elettori e il presidente del Consiglio; la sovranita’ popolare e la democrazia moderna si distinguono anche per questo. Questa legge puo’ essere anche migliorata, e la mia proposta e’ in tal senso, perche’ io credo in una democrazia governante, non in una democrazia balbettante. Io vorrei ricordare che nel bipolarismo delle ultime elezioni politiche, quelle del 2008, i due grandi partiti hanno preso oltre il 70%. Da allora tutte le elezioni sono state fatte col sistema bipolare e il Pdl ha sempre avuto successo. La presunzione di chi sostiene che tutto sia finito io credo che vada verificata davanti agli elettori".



Per il nostro coordinatore nazionale il terzo polo di Fini, Casini e Rutelli "e’ un’aggregazione che, a mio modo di vedere, non sta insieme per la storia di ognuno di loro, ma che potrebbe avere anche un successo, ma questo successo facciamolo verificare agli elettori, altrimenti diventa un ’salotto’, un club, una riunione di amici. Io credo che tutto sia legittimo se e’ verificato e certificato sul piano elettorale". Riguardo gli sviluppi politici delle prossime settimane, Verdini ha sottolineato che "la cosa piu’ importante, in questo momento di gravissima difficolta’ internazionale, sia portare in fondo la Finanziaria, perche’ riguarda il centrodestra e il centrosinistra, ma in particolare i cittadini di questo Paese, che sono sottoposti a misure severe per evitare cose piu’ gravi". Per i tempi del voto di fiducia "dipende, perche’ la Finanziaria deve passare alla Camera e al Senato, ma io questa urgenza non la vedo: se la maggioranza non c’e’, non c’e’ ne’ oggi ne’ tra dieci giorni. Prima bisogna completare la Finanziaria e poi fare queste verifiche".

BERLUSCONI: Avremo la fiducia. Oppure si scioglierà solo la Camera

BERLUSCONI: Avremo la fiducia. Oppure si scioglierà solo la Camera





Se il governo venisse sfiduciato alla Camera si scioglierebbe solo quel ramo del Parlamento.



Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel suo collegamento telefonico con la manifestazione Pdl al Teatro Nuovo di Milano. "Andremo avanti a governare - ha detto Berlusconi - con la fiducia che ci verrà data al Senato e, penso, anche alla Camera. Se non ci verrà data andremo a votare per la Camera".



Commentando la situazione Silvio Berlusconi ha detto che "ci sono professionisti della politica ormai vicini all’età in cui grandi leader come Bush e Blair scrivono le loro memorie che possono aspirare alla presidenza del Consiglio o della Camera solo attraverso decisioni di palazzo quindi agendo come se la gente non esistesse. Ma questa non e’ democrazia, è solo partitocrazia.

Quindi siccome noi siamo democratici e nel nostro Paese deve valere la democrazia, cioè quello che decide la gente...tutte le cose che stanno succedendo rafforzano il convincimento degli italiani che vogliono restare liberi che dobbiamo andare avanti contro una sinistra non ancora democratica".



Infine il premier ha ricrodato che "la maggioranza degli italiani è con noi e non si fa turlupinare da trasmissioni televisione pagate con i nostri soldi. E’ indegno avere una tv pubblica di questi tipo...

Non leggete i giornali, descrivono una situazione che non c’e’ e che e’ indipendente dagli elettori, descrivono posizoni politiche partitocratiche. La verita’ e’ che gli elettori esistono e che al 60% sono con me".


BERLUSCONI: approvata la finanziaria chiederò la fiducia al Senato e poi alla Camera





13/11- Berlusconi chiederà la fiducia in Parlamento, prima al Senato e poi alla Camera, dopo l’approvazione definitiva della Finanziaria.

Lo scrive il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una lettera inviata questa mattina ai presidente di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. Berlusconi intende "rendere comunicazioni presso il Senato della Repubblica sulla situazione politica - anche alla luce del preannunciato ritiro della componente di Futuro e Libertà per l’Italia dal Governo da me presieduto - immediatamente dopo la definitiva approvazione della Legge di stabilità e del bilancio dello Stato. Adempimenti, questi ultimi, la cui inderogabile necessità ai fini di una positiva stabilizzazione del nostro quadro economico e finanziario è stata da più parti, anche in modo estremamente autorevole, sottolineata".



"Su tali comunicazioni - prosegue la lettera del premier - il Governo ha intenzione di verificare il permanere del rapporto di fiducia da parte del Senato e, immediatamente dopo, da parte della Camera dei deputati". "La richiesta che avanzo - aggiunge il presidente del Consiglio - tiene naturalmente conto del fatto che le mie ultime comunicazioni sulla situazione politica - con relativa richiesta del voto di fiducia - vennero da me rese in data 29 settembre prima presso la Camera dei deputati e quindi, il giorno successivo, presso il Senato della Repubblica".

LEGGE FINANZIARIA: Sintesi delle principali misure

LEGGE FINANZIARIA: Sintesi delle principali misure




È stata approvata dalla Commissione Bilancio la legge di stabilità, un maxiemendamento che prevede misure per un valore complessivo di 5,7 miliardi, finanziate per 2,4 miliardi dall’asta delle frequenze, per 500 milioni dalla stretta sui giochi e per altrettanti dalla lotta all’evasione fiscale e, infine, per 1,7 miliardi da prelevare dal fondo che fa capo direttamente alla Presidenza del Consiglio.

Martedì l’Aula avvierà l’iter e per il giorno successivo è atteso il via libera al bilancio.



Ecco le principali misure contenute.



Università: arriva un finanziamento di 1 miliardo. E 25 milioni per le quelle private.

Scuole paritarie: i fondi, inizialmente previsti a 150 milioni, salgono a 245 milioni.

Cinque per mille: 100 milioni serviranno alla «proroga della liquidazione del 5 per mille».

Ammortizzatori: rifinanziati per il 2011 quelli sociali per 1,5 miliardi.

Accertamenti: l’amministrazione in caso di accertamento terrà conto del rischio evasione e gli uffici potranno procedere a quelli parziali. Riduzione delle sanzioni per chi aderisce al ravvedimento operoso.

Salari: detassata con un’aliquota del 10 percento la parte del salario legata alla maggior produttività.

Ticket sanità: proroga dell’esenzione sulle visite specialistiche per il 2011, ma solo per 5 mesi e per un ammontare di 347,5 milioni.

Treni locali: possibili aumenti per i biglietti che servirebbero per il «sostentamento dei costi relativi al materiale rotabile per le regioni a statuto ordinario».





Ambiente: oltre 130 milioni in 3 anni per il ministero. Serviranno a pagare il personale degli enti parco e alla ricerca.

Fas: i fondi (1,5 miliardi per l’edilizia sanitaria pubblica) andranno per l’85% al sud e per il 15% al centro-nord.

Camera: solo per il 2013 è previsto un finanziamento di 15 milioni per il suo funzionamento. Contributo anche per l’Istat e il Demanio.

Missioni internazionali: sono prorogate per il «primo semestre 2011» con un fondo di 750 milioni.

Immobili: proroga di un anno dell’esenzione dall’Iva per immobili invenduti, e imposte anticipate per chi li acquista in leasing. Imposta sostitutiva relativa ai contratti in essere che dovrebbe portare maggior gettito per 173 milioni.

Giochi: in arrivo una stretta, con un piano di controlli straordinari da parte dell’amministrazione. Dovrebbe fruttare 500 milioni.

Editoria: oltre 100 milioni per il sostegno all’editoria e altri 45 per tv locali.

Patto di stabilità: si attenua il taglio previsto con il decreto di luglio. Sblocco del turnover del personale per i micro comuni per garantire servizi essenziali in linea con quanto previsto dal federalismo. Per i comuni esclusione dal computo ai fini del patto delle dismissioni di una o più società partecipate.





Comuni virtuosi: 60 milioni serviranno per il pagamento degli interessi passivi maturati per il ritardato pagamento dei fornitori. Stretta sulle indennità e i gettoni degli amministratori locali che portano i loro territori in rosso.

Rimborso Ici: 344 milioni da attribuire ai Comuni dopo l’abolizione dell’Ici sulla prima casa (a valere sul 2008).

Carabinieri: 30 milioni per l’ammodernamento delle auto a loro disposizione. Rifinanziata per 6 mesi l’operazione «strade sicure» con uomini dell’esercito e polizia.

Agricoltura: proroga delle agevolazioni contributive per le imprese agricole delle aree sottoutilizzate e di montagna. Confermate le agevolazioni fiscali per i coltivatori diretti.

Autotrasporto: 400 milioni per interventi nel settore.

Tav: quasi 50 milioni sbloccati per la Tav.