giovedì 20 giugno 2013

Immigrazione, Corsaro: Aumento sbarchi causato da messaggio lassista governo

Immigrazione, Corsaro: Aumento sbarchi causato da messaggio lassista governo

Massimo Corsaro (FdI) è intervenuto nell'aula della Camera in risposta a un'informativa urgente del ministro dell'Interno Angelino Alfano sui recenti sbarchi di migranti a Lampedusa e in altre aree costiere.
Corsaro ha ricordato al ministro che “nelle ultime settimane si è verificata un'improvvisa e pericolosa recrudescenza di sbarchi, rispetto a una continua diminuzione del fenomeno nel quinquennio precedente. Forse ciò è accaduto perché è mancato un messaggio di determinata volontà di difendere l'accesso al territorio e di esigere il rispetto delle regole dello Stato. Al contrario, il messaggio governativo, da qualche mese, sembra basato sul lassismo, sul perdonismo, sull'automatismo nell'acquisizione della cittadinanza.
Nella breve, ma fin troppo lunga, esperienza di questo governo - ha continuato Corsaro - una sua collega dell'esecutivo ha lanciato messaggi di comprensione, di perdonismo anticipato agli immigrati clandestini, legittimandoli per la difficoltà di rispettare le regole che lo Stato si è dato per il governo del territorio”.
Corsaro ha quindi invitato il ministro Alfano, anche in quanto segretario di un partito azionista del governo, ad agire in continuità di azione con il quinquennio precedente e a ricordare ai Paesi partner dell'Ue che le responsabilità in materia di immigrazione devono essere comuni.
“L'Italia - ha concluso Corsaro - è il naturale porto di approdo per gli immigrati clandestini, e non può permettersi di diventare il ricettacolo di tutta la disperazione del mondo, anche perché i suoi stessi cittadini sono in difficoltà. Dobbiamo usare le nostre forze per governare le modalità di accesso alle nostre acque territoriali. Un governo spagnolo di sinistra, l'esecutivo Zapatero, aveva usato la flotta per respingere, all'ingresso delle acque territoriali, chiunque avesse voluto entrarvi clandestinamente. Si trattava di un governo progressista, di sinistra come gran parte di questo esecutivo, e potrebbe fungere da esempio per un'azione di contrasto all'immigrazione clandestina”.
Roma, 19 giugno 2013

Fontana: Dalla Consulta pregiudiziale politica verso Berlusconi

Fontana: Dalla Consulta pregiudiziale

 politica verso Berlusconi

La nota del parlamentare del Pdl

Gregorio Fonatana
“La decisione della Corte costituzionale conferma una pregiudiziale ostilità politica nei confronti di Berlusconi, da parte di giudici della Corte.

Essa rappresenta una violazione grave del principio di ‘leale collaborazione’ tra i poteri dello Stato, invocato dagli stessi giudici della Consulta. Ma questa ennesima manifestazione di accanimento politico-giudiziario rende più forte la figura politica di Silvio Berlusconi. Tutti gli iscritti e i militanti sono oggi con più entusiasmo e determinazione al fianco del loro Presidente, per una battaglia che riguarda tutti, perché decisioni del genere minano alla base lo Stato di diritto e il sistema delle garanzie costituzionali, patrimonio di tutti gli italiani”.

Santelli: La decisione della Consulta stravolge diritto e logica

Santelli: La decisione della 

Consulta stravolge diritto e logica

La dichiarazione del Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali

santelli
"Mi chiedo in quale Paese democratico il giudice delle leggi possa affermare che sia più importante un’udienza di tribunale che presiedere un Consiglio dei ministri. Onestamente mi sembra davvero sproporzionato, anche se il tribunale in questione e’ quello di Milano, quindi per definizione il più importante Palazzo del potere italiano e si parli di Silvio Berlusconi, per andare contro il quale sembra possono essere travolte tutte le regole del diritto e della logica".

Pagano: Incredulità e preoccupazione per sentenza politica

Pagano: Incredulità e preoccupazione

 per sentenza politica

La nota della parlamentare del Pdl

Alessandro Pagano
“Prendiamo atto che contro Silvio Berlusconi è stata emessa l’ennesima sentenza politica.

La decisione della Consulta è di una gravità inaudita: anzitutto perché di fatto concorre a realizzare l’estromissione di un libero cittadino, ancorché si chiami Silvio Berlusconi, dal diritto/dovere di svolgere attività politica, consolidando ulteriormente il predominio del potere giudiziario su quello esecutivo. Il ‘disegno’ di ‘eliminare’ Berlusconi è chiaro, così come sono chiari il sostegno e l’affetto nei suoi confronti di milioni di italiani, increduli e sgomenti di fronte a tutto ciò, e il profondo senso di responsabilità che lo spinge a continuare a sostenere lealmente il governo per il bene del Paese. Presidente siamo con te!”.

Matteoli: La decisione della Consulta lascia allibiti

Matteoli: La decisione della Consulta

 lascia allibiti

La nota del senatore del Pdl

Matteoli
“La decisione odierna della Corte costituzionale lascia allibiti. Se neppure presiedere il Consiglio dei ministri costituisce legittimo impedimento siamo fuori dal buon senso e dalla realtà.

Ciononostante é evidente che la decisione della Consulta nulla ha a che vedere con il giudizio di legittimità che la Corte di Cassazione dovrà emettere sul cosiddetto processo Mediaset. Confido che i giudici di terzo grado verificheranno con serenità e indipendenza gli atti del processo senza condizionamenti e senza spirito persecutorio assolvendo Silvio Berlusconi da reati che non ha potuto commettere. Considero la reazione di Silvio Berlusconi alla decisione della Consulta di grandissimo valore politico oltre che umano. Gli elettori di centrodestra l’apprezzeranno ed il Pdl sarà ancor più unito attorno al suo leader”

Schifani: Preoccupazione e stupore per la sentenza della Consulta La nota del senatore del Pdl

Schifani: Preoccupazione e stupore

 per la sentenza della Consulta

La nota del senatore del Pdl

SCHIFANI
“Scopro oggi con preoccupazione e stupore di vivere in un Paese in cui presiedere il Consiglio dei ministri non costituisce causa di legittimo impedimento. C’é da interrogarsi molto su questo strano principio sono vicino con affetto al presidente Berlusconi, anche a nome dei senatori del Popolo della Libertà, e attendo con molta fiducia il pronunciamento finale della Cassazione. Convinto sempre più che il nostro leader sia totalmente estraneo rispetto ai fatti che gli vengono contestati sul caso Mediaset. Ancora una volta comunque il presidente Berlusconi conferma il suo profilo di autentico statista, garantendo che il pronunciamento di oggi non avrà alcun riflesso sulla stabilità di governo".

Berlusconi: La decisione della Consulta contro il buon senso

Berlusconi: La decisione della

 Consulta contro il buon senso

La nota del Presidente

Silvio Berlusconi
"Dalla discesa in campo ad oggi, la mia preoccupazione preminente è sempre stata ed è il bene del mio Paese.

Perciò anche l’odierna decisione della Consulta, che va contro il buon senso e tutta la precedente giurisprudenza della Corte stessa, non avra’ alcuna influenza sul mio impegno personale, leale e convinto, a sostegno del governo né su quello del Popolo della Libertà. E ciò nonostante continui un accanimento giudiziario nei miei confronti che non ha eguali nella storia di tuttii Paesi democratico. Questo tentativo di eliminarmi dalla vita politica che dura ormai da vent’anni, e che non è mai riuscito attraverso il sistema democratico perché sonompre stato legittimato dal voto popolare, non potrà in nessun modo indebolire o fiaccare il mio impegno politico per un’Italia più giusta e più libera."