mercoledì 30 ottobre 2013

Brunetta: Serve un ulteriore approfondimento sulla legge Severino

Brunetta: Serve un ulteriore 

approfondimento sulla legge Severino

La nota del capogruppo del Pdl alla Camera

Renato Brunetta
“In seguito alla pubblicazione delle motivazioni con le quali la Corte d’Appello di Milano ha ricalcolato l’interdizione dai pubblici uffici del presidente Berlusconi, é ormai chiaro a tutti come occorra un ulteriore approfondimento sull’applicabilità della legge Severino.

La Corte d’Appello, infatti, tra le righe di una motivazione sconclusionata, come del resto l’intera sentenza, dà ragione, come ha fatto giustamente notare il senatore Nitto Palma, ai dubbi avanzati dal Pdl e che fino a questo momento sono stati del tutto ignorati. La Corte milanese definisce l’incandidabilità una sanzione amministrativa, con la conseguenza, grazie ad una legge del 1981, della sua irretroattività.

La legge Severino non é dunque applicabile irretroattivamente e la Giunta per le elezioni del Senato dovrà prenderne atto disponendo nuove e più approfondite sessioni, sino al ricorso, come noi auspichiamo da tempo, alla Corte Costituzionale. Non é più possibile proseguire in modo così frettoloso e superficiale allo stesso tempo, applicando, per la prima volta ad un parlamentare della Repubblica, una legge che di giorno in giorno sta mostrando tutte le sue contraddizioni e i suoi lati oscuri”. 

Rampelli :Governo ha già deciso abrogazione reato clandestinità

Immigrati, Rampelli: Governo ha già deciso abrogazione reato clandestinità, risposta Cancellieri evasiva e mendace

«Il governo Letta ha già deciso l'abrogazione del reato d'immigrazione clandestina, cioè la rinuncia al diritto da parte dello Stato italiano di accertare l'identità degli immigrati e la compatibilità con i requisiti di permanenza legale sul territorio nazionale. La risposta del ministro Cancellieri, data oggi a una specifica interrogazione presentata da Fratelli d'Italia per conoscere le intenzioni del governo sulla materia, dopo l'approvazione nella Commissione Giustizia del Senato del noto emendamento Cinque Stelle, è stata evasiva e mendace.
Infatti il governo ha già approvato il decreto n. 120 del 2013 nel quale vengono eliminati 90 milioni di euro dal fondo rimpatri. Svuotando questo fondo si decide di disapplicare la sanzione più efficace per chi non avesse titolo a restare sul nostro territorio, quella del ritorno a casa coatto. Si  lancia così un segnale formidabile ai popoli in fuga che si consegneranno sempre più numerosi agli scafisti per provare a raggiungere le nostre coste. È quindi iniziata, attraverso la rimodulazione dei fondi, la disarticolazione della Bossi-Fini e la rinuncia italiana all'applicazione del reato di clandestinità. Il governo non ha costruito un solo accordo bilaterale con i Paesi frontalieri, non si rammentano iniziative internazionali per prevenire quel mercato di uomini di cui pare accorgersi solo a poche miglia dalle coste italiane, non è riuscito a coinvolgere compattamente l'Europa nella gestione dei flussi e nella tutela dei richiedenti asilo».
È quanto dichiara il vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

Roma, 16 ottobre 2013

IMMIGRAZIONE: LA VITTORIA DI PIRRO



“In una condizione di assoluta emergenza, non può bastare un generico richiamo alla solidarietà per far gridare alla vittoria il premier Letta.Il posticipo dei temi giuridici come l'asilo a giugno 2014, senza peraltro un esplicito richiamo alla revisione di Dublino 2, significa nella migliore delle ipotesi un altro anno di totale isolamento nella gestione dei flussi di richiedenti asilo, senza alcun programma di reinsediamento e ridistribuzione negli altri Paesi Ue.

D’altronde il governo avrebbe dovuto vigilare prima, anziché firmare senza batter ciglio gli accordi di Dublino 2, come avvenuto lo scorso 7 giugno.

Lo stesso potenziamento di Frontex che dovrebbe essere sancito a dicembre, diventerà operativo quando le condizioni meteo avranno ridotto i flussi e comunque non in tempo per coadiuvare l'Italia nella gestione dell'emergenza di queste settimane. Insomma, Letta gioisce ma è una vittoria di Pirro”.

 Lo dichiara Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia
Roma, 25 ottobre 2013

lunedì 28 ottobre 2013

BERLUSCONI : SI TORNA A FORZA ITALIA


Ecco il comunicato ufficiale dell’Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà.
L'Ufficio di Presidenza del Popolo della Libertà, riunito a Roma oggi, venerdì 25 ottobre 2013:

1. Denuncia la persecuzione politica, mediatica e giudiziaria in corso da vent’anni contro il Presidente Silvio Berlusconi eletto liberamente e democraticamente da milioni di cittadini italiani. Un attacco che colpisce al cuore la democrazia, lo Stato di diritto, e il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale di milioni di elettori.

2. Ritiene assolutamente inaccettabile la richiesta di estromissione dal Parlamento italiano del leader del centro-destra, sulla base di una sentenza ingiusta ed infondata e sulla base di una applicazione retroattiva di una legge penale (altresì contestata da numerosi e autorevoli giuristi), palesemente contraria ai principi della Costituzione italiana (art. 25) e della “Convenzione europea dei diritti dell’uomo” (art. 7).

3. Ribadisce l’impegno assunto solennemente dinanzi agli elettori, nella scorsa campagna elettorale, a battersi per un rilancio vero della nostra economia, in primo luogo attraverso una significativa riduzione della spesa pubblica e una corrispondente forte riduzione della pressione fiscale che grava su famiglie, imprese e lavoratori. In tal senso, i nostri rappresentanti di governo, governo a cui continueremo a dare il nostro sostegno, nel rispetto degli impegni programmatici assunti al momento dell’insediamento, i nostri deputati e i nostri senatori sono impegnati a contrastare ogni iniziativa che vada nella direzione opposta e a proporre efficaci misure per la ripresa della nostra economia in sintonia con le altre economie dei Paesi membri dell’Unione europea.

4. Ribadisce l’impegno per una riforma indifferibile della giustizia italiana, sia civile che penale, l’impegno per una riforma presidenzialista delle nostre istituzioni e l’impegno per un limpido bipolarismo, che veda un centrodestra liberale e riformatore alternativo alla sinistra italiana, come accade in tutti i Paesi dell’Occidente avanzato.

5. Ribadisce l’adesione alla grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, il Partito Popolare Europeo, con cui condivide la carta dei valori e di cui fa parte dal 1999.

6. Delibera la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, per convergere verso il rilancio di “Forza Italia” già pubblicamente annunciato dal Presidente Berlusconi con un appello a tutti gli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi.
“Forza Italia” è il Movimento a cui tanti italiani hanno legato e legano tuttora la grande speranza di realizzare una vera rivoluzione liberale e di contrastare l’oppressione giudiziaria, l’oppressione burocratica, l’oppressione fiscale

7. Ricorda che “Forza Italia” non è una parte, ma è un’idea, un progetto nazionale che unisce tutti e difende i valori della nostra tradizione cristiana, il valore della vita, della famiglia, della solidarietà, della tolleranza verso tutti a cominciare dagli avversari.

8. Affida al Presidente Berlusconi pieno mandato politico e giuridico per attivare le necessarie procedure, anche attraverso le convocazioni degli organi statutari, per l’attuazione di questa Deliberazione Politica e gli conferisce le responsabilità connesse alla guida del Movimento per definire obiettivi, tempi e modi della nuova fase di attività secondo lo Statuto di “Forza Italia”.




 

venerdì 25 ottobre 2013

La legge di stabilità per il 2014

Dossier del 17 ottobre aggiornato il 23 ottobre 2013

La legge di stabilità per il 2014

La Legge di Stabilità

Presentazione

Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2013 ha approvato, su proposta del ministro dell'Economia e delle Finanze, due disegni di legge. Il primo contenente disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2014). Il secondo riguardante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 (Legge di Bilancio 2014-2016).
La Legge di Stabilità per il 2014 segna una svolta nella programmazione economico-finanziaria degli ultimi anni, realizzando le due priorità di politica economica del Governo: favorire la crescita e promuovere l’occupazione.
Infografica sulla riduzione delle tasse
Con le misure disposte nel provvedimento si avvia un percorso di riduzione del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese. La spending review che verrà progressivamente implementata nel corso del 2014 potrà ulteriormente contribuire a individuare le razionalizzazioni della spesa con le quali finanziare ulteriore riduzione della pressione fiscale.
Al tempo stesso si interrompe una attitudine a privilegiare i tagli alla spesa in conto capitale rispetto ai tagli alla spesa in conto corrente e quindi si aumentano le risorse finanziarie per effettuare investimenti, sostenendo anche così le potenzialità di crescita di cui si registrano da qualche tempo i segnali.
Inoltre vengono destinate risorse per le politiche sociali adeguate a sostenere le fasce più deboli della popolazione e aiutarle ad affrontare gli effetti della prolungata crisi, che tuttora si avvertono.
Nel dettaglio, la Legge di Stabilità prevede interventi per 27,3 miliardi di euro nel triennio 2014-2016, di cui 11,6 nel solo 2014, così suddivisi:
  • 14,6 miliardi nel triennio per sgravi fiscali (rispettivamente 9 per le famiglie e 5,6 per le imprese); i 3,7 miliardi del 2014 sono destinati per 2,5 miliardi alle famiglie (1,5 riguardano l’Irpef) e per 1,5 miliardi alle imprese;
  • 11,2 miliardi nel triennio per azioni sociali, progetti di investimento, impegni internazionali, di cui 6,2 in conto capitale; per il 2014 si prevedono 6,4 miliardi;
  • 1,5 miliardi per investimenti a livello locale e la restituzione di debiti commerciali di parte capitale.
Questi interventi sono stati programmati con soluzioni che consentono di rispettare l’impegno di contenere il deficit nell’ambito degli obiettivi comunitari e invertire la tendenza del debito pubblico.
Infografica sulle coperture della Legge di stabilità per il 2014Infatti per le coperture degli interventi programmati nel 2014 che producono minore gettito o maggiori spese, vengono reperite risorse per 3,5 miliardi da tagli alle spesa, per 1,9 miliardi da interventi fiscali privi di effetti depressivi sull’economia, per 3,2 miliardi da dismissioni, rivalutazioni, cespiti e partecipazioni, trattamento perdite.
La differenza tra il costo degli interventi e le risorse reperite a copertura degli stessi comporta il raggiungimento del deficit programmato (pari al 2,5% del PIL, superiore quindi di 0,2 punti percentuali rispetto al tendenziale registrato dal Documento di economia e finanza dell’aprile 2013).
Il Governo reputa che nel corso dei prossimi mesi il bilancio dello Stato potrà registrare ulteriori introiti che tuttavia non possono oggi essere quantificati e quindi contabilizzati. Provvedimenti per il rientro dall’estero di capitali italiani così come la rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia potranno generare nuovo gettito per le casse pubbliche da destinare agli obiettivi principali del Governo, tra i quali certamente la riduzione della pressione fiscale.
La Legge di Stabilità va quindi ad interessare cinque macro aree:

Gli interventi per persone, famiglie, società


Gli interventi per le imprese

La Legge di Stabilità

Gli investimenti

La Legge di Stabilità

Il cofinanziamento dei Fondi strutturali europei 2014-2020

La Legge di Stabilità

Il cofinanziamento dei Fondi strutturali europei 2014-2020

La Legge di Stabilità stanzia significative risorse per il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi europei e nazionali per le politiche di coesione territoriale, impegnando il Governo a fare la propria parte per i prossimi anni in modo strutturato con il concorso di Ue e Regioni. In particolare, si stanziano 24 miliardi di euro di quota di compartecipazione nazionale (che si aggiungono ai quasi 30 miliardi di fondi strutturali UE).
La Legge di Stabilità ha stanziato 54,8 miliardi di euro per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fondo Fas) per il 2014-2020 per infrastrutture, di cui l’80% in favore del Mezzogiorno.
In totale si arriva quindi a circa 110 miliardi di euro nei prossimi sette anni per le politiche di coesione territoriale.
Infografica sui Fondi strutturali europei 2014-2020

La nuova Service Tax

La Legge di Stabilità

La nuova Service Tax

"Vedo, pago, voto". Con la Legge di Stabilità arriva finalmente il riordino del sistema di tassazione locale che pone l’Italia in linea con gli standard europei.
Nel complesso l’operazione consentirà un alleggerimento del carico tributario sugli immobili pari ad 1 miliardo di euro.
La cifra verrà infatti trasferita dallo Stato ai Comuni che dunque non subiranno perdite di risorse. Saranno i sindaci a decidere le modalità attraverso le quali applicare gli sgravi.
La nuova Service Tax avrà due gambe:
  • La tassa che serve a coprire i costi del servizio di raccolta rifiuti (TARI).
    È calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti e la versa chi occupa l’immobile.
  • La tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni (TASI).
    È calcolata sul valore catastale ed è pagata dai proprietari. Nel caso di immobili affittati il conduttore partecipa per una piccola quota, tra il 10 e il 30%.
Sulla prima casa al posto di IMU e TARES si verserà la tassa sui servizi municipali. Per la parte riferita ai servizi indivisibili, per il 2014 l’aliquota massima è fissata al 2,5 per mille.
Per le altre proprietà immobiliari il Comune potrà riscuotere l’imposta relativa ai servizi indivisibili insieme all’IMU, ma la somma tra le due non potrà essere superiore alla cifra prevista applicando l’attuale aliquota massima dell’IMU.
La Service Tax vuol dire piena autonomia: una tassa locale pagata ai Comuni per pagare i servizi dei Comuni.
Infografica sulla nuova Service Tax

Contro il traffico di esseri umani al via "Mare Nostrum"

Contro il traffico di esseri umani al via "Mare Nostrum"

Per evitare nuove tragedie come quella di Lampedusa il Governo ha avviato lunedì 14 ottobre un'operazione militare ed umanitaria che prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare.


"Abbiamo dato il via all'operazione Mare Nostrum". Lo ha annunciato il vice presidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice di Palazzo Chigi dedicato all'emergenza immigrazione. "Sarà un'operazione militare ed umanitaria – ha spiegato il ministro della Difesa, Mario Mauro - che prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare".
Mare Nostrum vedrà l’utilizzo per la prima volta di una nave anfibia per il comando e controllo delle operazioni con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Saranno impegnate anche altre quattro navi della Marina, due pattugliatori e due fregate, e diversi velivoli.
L’operazione "avrà un effetto deterrente molto significativo per chi pensa di fare impunemente traffico di esseri umani, effetto che - assicura Alfano - sarà garantito dall'azione di pattugliamento, con la possibilità di intercettare i mercanti di morte e l'intervento delle procure che già in due circostanze ha portato al sequestro delle navi e all'arresto dell'equipaggio".
Come si finanza Mare Nostrum? "Ci sono i bilanci dei rispettivi ministeri – ha risposto Alfano in conferenza stampa - che servono a coprire anche questa operazione. Così l'Italia rafforza la protezione della frontiera esterna e, quando si calcolano i costi, bisogna capire anche quali sarebbero i costi in assenza di questa missione".

venerdì 11 ottobre 2013

Le misure del Governo per contenere il deficit


Le misure per contenere il deficit

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che consente di contenere il deficit del bilancio 2013 entro un valore non superiore al 3% del Prodotto interno lordo. Per farlo il decreto prevede delle disposizioni urgenti in materia di finanza pubblica e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
Tutti i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri del 9 ottobre nel comunicato stampa


La Presidenza del Consiglio comunica che:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi alle ore 18.20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi.
Il Consiglio ha approvato, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, un decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di finanza pubblica, di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
In particolare il decreto legge contempla misure che consentono di contenere il deficit del bilancio 2013 entro un valore non superiore al 3% del Prodotto interno lordo.
Per far fronte ai problemi indotti dal fenomeno dell’immigrazione, il Governo ha disposto la costituzione di un Fondo presso il Ministero dell’Interno con una dotazione di 190 milioni di euro per l’anno 2013.
Inoltre ha incrementato di 20 milioni di euro il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (il fondo è stato istituito con l’articolo 23, comma 11, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, quinto periodo).
I complessivi 210 milioni di euro a copertura dei provvedimenti provengono per 90 milioni di euro dal Fondo rimpatri; per 70 milioni di euro dalle entrate dell’INPS derivanti dalla regolarizzazione degli immigrati; per 50 milioni di euro mediante corrispondente riduzione del «Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura».

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Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, uno schema di decreto legislativo che si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione dei titolari di protezione internazionale (rifugiati e titolari di protezione sussidiaria), consentendo il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo alle medesime condizioni previste per gli altri cittadini stranieri anche ai rifugiati che ad oggi ne sono esclusi.
Il decreto legislativo è stato predisposto in attuazione della direttiva 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 maggio 2011, che modifica la direttiva 2003/109/CE del Consiglio per estenderne l’ambito di applicazione ai beneficiari di protezione internazionale.
È previsto inoltre che:
  • I titolari di protezione internazionale con permesso di “lungo-soggiorno” potranno stabilirsi, a determinate condizioni (ad esempio, per motivi di lavoro), in un secondo Stato membro;
  • per favorire l’integrazione del titolare di protezione internazionale, oltre ad attribuirgli uno status ulteriore di soggiornante di lungo periodo, si prevede che questo può essere mantenuto anche in caso di cessazione della protezione internazionale;
  • viene eliminata, per gli stranieri beneficiari di protezione internazionale ed i loro familiari l’onere di documentare la disponibilità di un alloggio idoneo e non ci sarà più l’obbligo di superare un test di conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Il provvedimento verrà trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti per il parere prescritto.

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Il Consiglio ha avviato il complesso iter di definizione dei restanti regolamenti di attuazione del decreto legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito nella legge 11 maggio 2012, n. 56, recante “Norme in materia di poteri speciali nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni” (meglio noti come “Golden Power”). In particolare si è proceduto all’esame preliminare di tre schemi di decreto del Presidente della Repubblica di seguito indicati:
  • Su proposta dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, e di concerto con i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e degli Affari Esteri, Emma Bonino, sono stati individuati gli attivi nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, a norma dell’articolo 2, comma 1, del decreto-legge.
  • Su proposta dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, e di concerto con i ministri dell’Interno, Angelino Alfano, degli Affari Esteri, Emma Bonino, dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e della Difesa, Mario Mauro, sono state definite le procedure per l’attivazione dei poteri speciali nei settori della difesa e sicurezza nazionale, a norma dell’articolo 1, comma 8, del decreto-legge.
  •  Su proposta dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, e di concerto con i ministri dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, dell’Interno, Angelino Alfano, e degli Affari Esteri, Emma Bonino, sono state definite le procedure per l’attivazione dei poteri speciali nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni, a norma dell’articolo 2, comma 9, del decreto-legge.
Gli schemi dei suddetti decreti saranno trasmessi al Parlamento e al Consiglio di Stato, e con riguardo allo schema di cui al punto 3 anche alle Autorità indipendenti di settore, per i pareri di competenza.

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Il Consiglio dei Ministri si è impegnato a onorare le vittime del naufragio di migranti al largo delle coste dell’isola di Lampedusa con funerali solenni.
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Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei Ministri ha esaminato ventuno leggi regionali e delle Province autonome. Per le seguenti leggi regionali e delle Province autonome si è deliberata la non impugnativa:
1) Legge Provincia di Trento n. 16 del 9/08/2013 “ Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale 2014)
2) Legge Regione Liguria n. 26 del 7/08/2013 “Interventi di razionalizzazione amministrativa in materia di cultura.”
3) Legge Regione Liguria n. 27 del 9/08/2013 “Norme per la prevenzione, la diagnosi e la cura del diabete mellito.”
4) Legge Regione Liguria n. 28 del 9/08/2013 “Modifiche alla legge regionale 3 agosto 2012, n. 26 (Modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche).
5) Legge Regione Liguria n.29 del 9/08/2013 “Modalità gestionali, organizzative e di funzionamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106            (Riorganizzazione  degli enti vigilati dal Ministero della Salute, a norma dell’articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183).
6) Legge Regione Piemonte n. 17 del 12/08/2013 “ Disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l'anno 2013.”
7) Legge Regione Piemonte n. 18 del 12/08/2013 “ Modifiche alla legge regionale 18 giugno 2007, n. 14 (Interventi in favore della prevenzione della criminalità e istituzione della 'Giornata regionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie).
8) Legge Regione Toscana n. 47 del 9/08/2013 “ Legge di manutenzione dell'ordinamento  regionale 2013.”
9) Legge Regione Abruzzo n. 22 del 9/08/2013 “ Recupero e restauro dei borghi antichi e centri storici minori nella Regione Abruzzo attraverso la valorizzazione del modello abruzzese di ospitalità diffusa. Disciplina dell'albergo diffuso”.
10) Legge Regione Abruzzo n. 23 del 9/08/2013 “ Norme per l'esercizio, la tutela e la valorizzazione dell'apicoltura nella Regione Abruzzo ed altre disposizione normative”.
11) Legge Regione Abruzzo n. 24 del 9/08/2013 “Modifiche all'art. 33 della L.R. 28.12.2012, n. 68, modifiche alla L.R. 10.8.2010, n. 40 alla L.R. 21.10.2011, n. 36, alla L.R. 28.5.2013, n. 12, e alla L.R. 16.9.1998, n. 86”.
12) Legge Regione Abruzzo n. 25 del 9/08/2013 “ Modifica dell'art. 8, comma 4, della L.R. 9.5.2001, n. 18 e modifica   dell'art. 8 della L.R. 9.5.2001, n. 17”.
13) Legge Regione Abruzzo n. 26 del 9/08/2013 “Valorizzazione del Turismo Naturista.”
14) Legge Regione Abruzzo n. 27 del 9/08/2013 “ Modifiche alla legge regionale 20 ottobre 1996, n. 96 (Norme per l'assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione) e altre disposizioni in materia di ATER.”
15) Legge Regione Abruzzo n. 28 del 9/08/2013 “ Partecipazione della Regione alla Fondazione Michetti di Francavilla al                     Mare, finanziamento a sostegno del Premio letterario "Città di Penne--Mosca", Celebrazioni Centenario terremoto della Marsica e iniziative in favore del Teatro dei Marsi”.
16) Legge Regione Marche n. 23 del 2/08/2013 “ Modifiche alla Legge Regionale 28 Aprile 1994, N. 15: “Norme per l’Istituzione e Gestione delle Aree Protette Naturali” e alla Legge Regionale 14 Maggio 2012, N. 13: “Riordino degli Enti di Gestione dei Parchi Naturali Regionali. Modifiche alla Legge Regionale 28 Aprile 1994, N. 15: ‘Norme per l’istituzione e la Gestione delle Aree Protette Naturali’”.
17) Legge Regione Marche n. 24 del 2/08/2013 “Modifiche alla Legge Regionale 23 Novembre 2011, N. 22: “Norme in Materia di Riqualificazione Urbana Sostenibile e Assetto Idrogeologico e Modifiche alle Leggi Regionali 5 Agosto 1992, N. 34 ‘Norme in Materia Urbanistica, Paesaggistica e di Assetto del Territorio’ e 8 Ottobre 2009, N.       22 ‘Interventi della Regione per il Riavvio delle Attività Edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l’occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici”.
18) Legge Regione Marche n. 25 del 2/08/2013 “ Modifiche alla Legge Regionale 5 Gennaio 1995, N. 7 “Norme per la Protezione della Fauna Selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”.
19) Legge Regione Marche n. 26 del 2/08/2013 “ Disposizioni per gli Enti del Servizio Sanitario Regionale”.
20) Legge Regione Marche n. 27 del 2/08/2013 “ Approvazione dell’intesa tra le Regioni Emilia - Romagna e Marche concernente l’istituzione del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello”.
21) Legge Regione Abruzzo n. 29 del 28/08/2013 “ Modifiche alla L.R. 14 giugno 2012, n.26 (Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e uomini), modifiche alla L.R. 14.09.1999, n.77 e   modifica alla L.R. 28.01.2004, n.10.

Infine, per la seguente legge regionale, si propone la rinuncia parziale all’impugnativa:
1) legge Regione Abruzzo n. 10 del 24/04/2013 recante “Modifiche alle leggi regionali n. 29 dell’11.8.2011 (Razionalizzazione e rideterminazione dei Servizi di Sviluppo Agricolo), n. 2 del 10.1.2013 (Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale 2013-2015 della Regione Abruzzo - Legge Finanziaria Regionale 2013), n. 3 del 10.1.2013 (Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 - Bilancio pluriennale 2013-2015), n. 6 dell'11.3.2013 (Misure urgenti per lo sviluppo del Settore dell’Agricoltura e della Pesca in Abruzzo), n. 143 del 17.12.1997 (Norme in materia di riordino territoriale dei Comuni: Mutamenti delle circoscrizioni, delle denominazioni e delle sedi comunali. Istituzione di nuovi Comuni, Unioni e Fusioni) e altre disposizioni normative”.
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Il Consiglio ha avuto termine alle ore 20.35


lunedì 7 ottobre 2013

Naufragio, Rampelli: Governo revochi firme Italiane al trattato di Dublino

Naufragio, Rampelli: Governo revochi firme Italiane al trattato di Dublino

«Se siamo tutti d’accordo nel considerare una vergogna il trattato europeo di Dublino sul diritto d’asilo in Europa firmato da Andreotti e De Michelis negli anni Novanta, il governo Letta revochi simbolicamente le firme italiane e ne faccia scrivere un altro. L’Italia deve costringere Bruxelles a promuovere politiche sull'immigrazione giuste e accordi multilaterali onerosi di investimenti nei Paesi poveri per aiutarli a non morire con la fuga delle migliori intelligenze e delle persone più aperte, coraggiose e giovani. Perché non c’è niente di umanitario nel consegnare immigrati alla malavita organizzata e nel vedere uomini, donne e minorenni sfruttati dal racket della prostituzione o dormire negli anfratti, nei parchi, sotto le pensiline e vicino ai portoni.
È ora di rimettere seriamente le mani sulla cooperazione internazionale, per riformarla e rilanciarla, perché è semplicemente folle pensare che una Nazione con oltre 2 mila miliardi di debito e la disoccupazione giovanile al 40% sia in grado di dare una soluzione a questa tragedia con i soli canali umanitari o con l’abolizione del reato di clandestinità. La strage di Lampedusa ci ha colpito tutti ma il governo non deve legiferare sotto i colpi dell’emotività, magari accogliendo visioni demagogiche e dannose sia per l’Italia ma soprattutto per quelle Nazioni che avremmo l’illusione di aiutare. Noi dobbiamo regolamentare e non spalancare le frontiere. Lo Stato italiano è una grande famiglia, generosa e che sente di volersi impegnare. Ma bisogna avere il coraggio di dire, con chiarezza, che non esiste alcuna beneficenza senza capienza, perché moltiplica la povertà e alimenta solo lo sfruttamento». 
È quanto dichiara il vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.
Roma, 04 ottobre 2013 ( FdI)

I partiti di destra sotto le insegne di Alleanza Nazionale ?

I partiti di destra sotto le insegne di Alleanza Nazionale ?

La  manifestazione a Roma  per il 9 novembre

"Nel momento peggiore per la politica nazionale; nelle contorsioni e giravolte che caratterizzano i partiti, a cominciare da Pd e Pdl, non e' piu' possibile esitare. E possiamo annunciare che ha preso forma una federazione di forze politiche che hanno deciso un percorso comune per la costruzione di una nuova destra nel paese, con la volonta' di ritrovarsi anche con Fratelli d'Italia". Lo sottolinea  Francesco Storace,  su 'Il Giornale d'Italia': "Il 9 novembre – precisa il leader de La Destra  - nella data che simboleggia il crollo del muro di Berlino, ci ritroveremo a Roma con La Destra, Fli, la Fiamma Tricolore e Io Sud, assieme ad altre associazioni, fondazioni, circoli, per rilanciare il messaggio della sovranita', ripartendo da Alleanza nazionale. E' il suggello del mandato che ricevetti al comitato centrale di Orvieto del luglio scorso".
"L'altra sera, assieme a Roberto Buonasorte - quale  editore de Il Giornale d'Italia, da mesi ' in prima fila per la riunificazione di un mondo che sembra stentare a ritrovarsi - ci siamo visti con Roberto Menia per Futuro e Liberta', Luca Romagnoli per la Fiamma e Adriana Poli Bortone, per Io Sud. Con noi, Domenico Nania, Antonio Buonfiglio, Salvatore Tatarella, Oreste Tofani. Ci siamo visti per affermare il dovere - sottolinea  il comunicato approvato alla fine dell'incontro - di 'unire le diverse anime della destra italiana, oggi divise'".

"L'intesa si fonda sul manifesto politico programmatico lanciato nello scorso mese di luglio dagli intellettuali della destra, richiama nello spirito e nel simbolo di Alleanza Nazionale il terreno comune e unificante da cui ripartire, con l'obiettivo dichiarato di riunire in un unico soggetto tutti i segmenti della destra italiana; e' un'iniziativa dunque che va a sommarsi e non a collidere con l'Officina di Fratelli d'Italia. In questo spirito e' stata indetta una grande manifestazione per il 9 novembre a Roma, con cui nascera' ufficialmente la federazione tra i soggetti promotori e tutti quelli che, partiti o associazioni, vi vogliano aderire. L'invito e' a partecipare con tricolori e bandiere di AN". 

sabato 5 ottobre 2013

Lampedusa, FdI: Governo si faccia sentire in Ue per riforma protocollo Dublino


Lampedusa, FdI: Governo si faccia sentire in Ue per riforma protocollo Dublino

“Dopo la tragedia di Lampedusa delle ultime ore, tutti fanno giustamente appello all’Europa, che si dimostra ancora una volta lontana e insensibile al grido di aiuto dei Paesi europei colpiti dal triste fenomeno degli sbarchi clandestini e dell'Italia in particolare. In pochi dicono però che è stato proprio l'attuale Governo, nella persona del Ministro degli Interni Alfano, a luglio di quest’anno, a firmare il nuovo Protocollo di Dublino, che lascia ancora una volta in capo agli Stati di primo arrivo tutta la responsabilità per la gestione dei rifugiati. Se la stabilità tanto invocata deve servire per essere più forti in Europa, si cominci con la revisione immediata degli accordi di Dublino sulla gestione dei richiedenti asilo.
(da FRATELLI D'iTALIA)

La Russa, Italia prona ad Europa

Governo: La Russa, Italia prona ad Europa e Letta garante della Merkel

"Il voto in Parlamento, quello che e' accaduto nel Pdl e soprattutto le dichiarazioni del ministro Saccomanni rafforzano la linea di chi concepisce un'Italia a sovranita' economica limitata, prona ad un'Europa dove la Francia puo' raggiungere un rapporto deficit/Pil del 4,1 e l'Italia viene bacchettata per essere al 2,9. Un'Italia che deve subire le scorribande dei raider finanziari che si impossessano di suoi storici marchi ed asset produttivi. Un'Italia dove il lavoro e l'impresa vengono puniti a favore di opache rendite finanziarie. Le ragioni dell'opposizione al governo Letta, garante della Merkel, trovano in questi fatti una puntuale conferma rendendo ancor più necessario il lavoro intrapreso di costruzione di un polo nazionale capace di dialogare con altri gruppi moderati in una prospettiva di un nuovo centrodestra".

 
Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d'Italia.
 
Roma, 3 ottobre 2013