giovedì 9 ottobre 2014

IMMIGRAZIONE: INTERROGAZIONE SU CENTRO DI ACCOGLIENZA

Immigrazione, Meloni: Da FdI-An interrogazione parlamentare su centro...

...ACCOGLIENZA CORCOLLE A ROMA. «Quando ho visitato nei giorni scorsi il quartiere di Corcolle a Roma, dopo le indegne aggressioni ai danni delle due giovani conducenti di autobus Elisa e Federica...
...i cittadini e i commercianti del posto mi avevano raccontato di aver ricevuto precise rassicurazioni dagli amministratori locali sull'imminente chiusura del centro di accoglienza per immigrati di via Novafeltria. Tutto questo però non è ancora accaduto e il centro risulta essere ancora regolarmente aperto. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale chiede l’immediata chiusura della struttura, perché i cittadini del quartiere hanno bisogno di risposte concrete e pretendono il rispetto della parola data. E se questo non dovesse accadere, siamo pronti anche a presentare un’interrogazione parlamentare per sollecitare l’intervento delle Istituzioni competenti». 
È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni.

UCRAINA: LE SANZIONI ALLA RUSSIA SONO SBAGLIATE

Ucraina, le sanzioni alla Russia sono sbagliate economicamente e geopoliticamente

Bandiere(Forza Italia) La linea muscolare e intransigente adottata dal blocco occidentale Usa-Ue contro la Russia sta riportando in auge toni che appartengono ad un’altra epoca, quella della Guerra Fredda, proprio nel momento in cui le gravissime tensioni internazionali e la minaccia sempre più pressante del fondamentalismo richiederebbero una risposta unitaria.
Senza dimenticare il piano, per nulla secondario, delle pesanti ripercussioni economiche, anche per il nostro export. Le sanzioni imposte alla Russia si stanno rivelando, giorno dopo giorno, un boomerang proprio per quei Paesi che le hanno imposte. A rimetterci sono soprattutto le imprese, già duramente provate dalla crisi, dalle tasse e dalla burocrazia. Registriamo, perciò, con sollievo il fatto che finalmente anche Renzi cominci a mettere in discussione il permanere delle sanzioni e la linea seguita fino a questo momento, auspicando una ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Russia. Di più, chiediamo al governo che si faccia promotore di questo percorso, prendendo esempio dal ruolo di mediazione già svolto da Silvio Berlusconi. E’ necessario che l’Ue possa, quanto prima, prendere atto che quella intrapresa finora è una strada sbagliata, economicamente e geopoliticamente.
 Deborah Bergamini

INCHIESTA RATING SU DIMISSIONI GOVERNO BERLUSCONI


Inchiesta rating: Trani dimostra che su dimissioni governo Berlusconi c’è ancora molto da sapere. Si faccia Commissione d'inchiesta

Quello che sta emergendo nell’inchiesta di Trani sul declassamento dell’Italia da parte di S&P chiama ad una seria presa d’atto, alla quale le forze democratiche di questo Paese non possono continuare a sottrarsiDebora Bergamini
Se fosse, infatti, confermata l’accusa di manipolazione del mercato nei confronti di manager e analisti di Standard & Poor’s, se davvero qualcuno aveva deciso che il nostro Paese doveva essere declassato a tutti i costi, se già nell’agosto del 2011, in una mail interna a S&P, si parlava della possibilità di un governo tecnico in Italia, allora ci troveremmo di fronte all’ennesima tessera di un puzzle che piano piano va componendosi.
Sulle dimissioni forzate del governo Berlusconi nel 2011 c’è ancora molto da sapere e da chiarire. Qualcosa si mosse, e noi vogliamo sapere cosa, anche attraverso l’istituzione di quella Commissione parlamentare di inchiesta che chiediamo da mesi.

martedì 7 ottobre 2014

Riforma della Pubblica amministrazione

Riforma della Pubblica amministrazione, il decreto "Madia" è legge


Il decreto diventa "legge"

Equità, compensi pubblici, anticorruzione, semplificazioni ed efficienza con mobilità. Con si' definitivo della Camera dei deputati il decreto "Madia" sulla Pubblica amministrazione è diventato legge. I voti a favore sono stati 303, 163 i contrari, 9 gli astenuti.
Nella giornata del 5 agosto il Senato con 160 voti favorevoli e 106 contrari aveva approvato la fiducia sul maxi-emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge (AS 1582) di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari". Il ddl, che recepiva le modificazioni già approvate dalla Camera dei Deputati (AC 2486 approvato il 31 luglio 2014) e quelle proposte dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, è tornato ieri alla Camera in seconda lettura (AC 2486B) per l'approvazione difinitiva.
L'obiettivo del Governo, ha detto il ministro Madia intervenuta al Senato nel dibattito sul ddl, è quello di "uscire dalla rappresentazione decadente che oggi travolge la nostra amministrazione pubblica e che travolge anche il tanto di buono che c'è oggi nelle professionalità della pubblica amministrazione". Uscire dalla cultura del certificato per reimpostare il rapporto cittadino-macchina pubblica.
Di seguito alcune delle modifiche apportate rispetto al testo varato dal Consiglio dei Ministri.

Disciplina in materia di risoluzione unilaterale del contratto

Estesa anche ai dirigenti la norma, riformulata dalla Camera, che prevede il pensionamento anticipato d'ufficio per i dipendenti delle P.A., incluse le autorità indipendenti, che abbiano raggiunto il massimo dei contributi pensionistici (attualmente pari a 42 anni e 6 mesi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi per le donne) e i 62 anni di età (al di sotto della quale opererebbero riduzioni percentuali del trattamento pensionistico). Resta escluso dall'àmbito di applicazione dell'istituto il personale di magistratura e i professori universitari, metre è innalzato a 65 il limite minimo di età per i responsabili di struttura complessa del Servizio sanitario nazionale.

Mobilità obbligatoria e volontaria

I dipendenti delle PA, possono essere trasferiti in sedi della stessa Amministrazione, o di un'altra Amministrazione, collocate nel territorio dello stesso comune ovvero a distanza non superiore a 50 chilometri dalla sede in cui prestano servizio. Sono esclusi da tale obbligo i dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e i soggetto tutelati dalla legge 104/1992.

Consulenze e incarichi dirigenziali a personale in
quiescenza

Esteso anche agli Enti e alle Società partecipate il divieto di conferimento di incarichi di studio e di consulenza a titolo oneroso, a qualsiasi persona in quiescenza, si tratti di lavoratore privato o pubblico, già appartenente a quella o altra amministrazione. Gli incarichi a titolo gratuito sono invece consentiti con una durata non superiore ad un anno, non prorogabile, né rinnovabile, presso ciascuna Amministrazione.

Turn over nella Pubblica Amministrazione

Per garantire gli standard operativi e i livelli di efficienza ed efficacia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, viene autorizzata l'assunzione di 1030 unità.

Divieto di richiedere al cittadino informazioni e dati

Inserito il divieto alle PA di richiedere al cittadino informazioni e dati
già presenti entro l'Anagrafe nazionale della popolazione residente.

SBLOCCA ITALIA

Consiglio dei Ministri n.27



Il Consiglio dei Ministri si è riunito il  29 agosto  a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio.
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SBLOCCA ITALIA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Matteo Renzi e del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive.

SBLOCCA INFRASTRUTTURE

Il decreto Sblocca Italia per quanto riguarda le opere infrastrutturali si ispira a quattro criteri:
  1. Semplificazione burocratica. Norme che sbloccano opere già finanziate in modo che i cantieri possano partire con largo anticipo rispetto alle previsioni. È il caso della AV/AC Napoli-Bari (valore 6 miliardi e 700 milioni) che aprirà i cantieri nel novembre 2015 invece che nel gennaio 2018 e del collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina (valore 5 miliardi e 200 milioni, apertura cantieri dicembre 2015). Con lo stesso criterio vengono sbloccati gli interventi sugli aeroporti (Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno per un valore complessivo di 4 miliardi e 600 milioni) e gli investimenti previsti nel contratto di programma con Rfi per la manutenzione straordinaria degli impianti (220 milioni). Rientra in questa fattispecie anche la defiscalizzazione degli investimenti privati per l'autostrada Orte-Mestre (10 miliardi 400 milioni).
  2. La cantierabilità delle opere. Vengono sbloccate opere già finanziate con immissione di nuove risorse a condizione che i cantieri (non l'approvazione del piano finanziario, non il progetto né la gara di appalto) di queste opere aprano entro date certe nell'arco di dieci mesi dall’approvazione del decreto. Questo pacchetto di interventi è finanziato con quasi 4 miliardi di euro (3 miliardi 890 milioni), di cui 841 milioni dal fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e 3 miliardi 48 milioni dal Fondo di coesione e sviluppo.
  3. L’aumento degli investimenti privati in infrastrutture autostradali attraverso la revisione e quindi l’eventuale allungamento delle concessioni (la proposta è stata notificata dal ministro Lupi alla Commissione europea) con la contestuale moderazione degli incrementi tariffari dei pedaggi autostradali. Il valore delle opere realizzabili con questa norma, e sulle quali si sono impegnate le società concessionarie, è di 12 miliardi 200 milioni.
Un'altra parte del decreto riguarda la Semplificazione edilizia.
A seguire alcuni tra i maggiori interventi in opere infrastrutturali (vedere elenco a parte) che sono articolati in:
  • Infrastrutture ferroviarie: Napoli-Bari, Palermo-Catania-Messina, Verona-Padova, Terzo Valico dei Giovi, Tunnel del Brennero, Lucca-Pistoia, soppressione dei passaggi a livello nel tratto pugliese della Bologna-Lecce;
  • Infrastrutture viarie: Trieste-Venezia, quadrilatero Umbria-Marche, statale 131 e 291 in Sardegna, pedemontana Piemontese, Statale internazionale 340 (Tremezzina), Statale Telesina e statale 212 in Campania, due lotti sulla Salerno-Reggio in Calabria, l'asse Gamberale-Civitaluparella in Abruzzo;
  • Opere nelle grandi aree urbane: Torino (passante ferroviario e metropolitana), Firenze (tramvia), Roma (metropolitana), Napoli (metropolitana);
  • Aeroporti: Malpensa, Venezia, Genova, Firenze, Fiumicino, Salerno;
  • Amministrazioni locali. Proposte pervenute dalle amministrazioni locali alla presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite la consultazione on line entro il 30 giugno 2014. Dai Comuni sono arrivate al Presidente del Consiglio 1.617 richieste, che sono state catalogate in tre categorie: sblocco del patto di stabilità interno, richiesta di fondi per completamento di opere, richiesta di sblocco procedurale. Rispetto alle richieste ricevute verrà avviata una procedura per lo sblocco del patto e il finanziamento di piccole opere immediatamente completabili entro il 2014, nonché verranno convocate Conferenze di servizi per risolvere i nodi burocratici.

FONDI EU: POTERE SOSTITUTIVO, ISPETTIVO E DI MONITORAGGIO IN CASO DI INADEMPIENZA

Potere sostitutivo del Presidente del Consiglio in materia di Fondi Europei sul tempestivo utilizzo, insieme a poteri ispettivi e di monitoraggio per accertare il rispetto della tempistica programmata, anche avvalendosi delle amministrazioni statali e regionali dotate di specifica competenza tecnica.

SBLOCCA EDILIZIA

Grandi locazioni. L’intervento è riferito alla locazione di grandi contesti e consentirà maggiore libertà nella determinazione dei termini contrattuali. Avvicinando la legislazione italiana a quella europea, le parti potranno stabilire in autonomia la durata e i termini del rapporto, incentivando investimenti nel mercato italiano rispetto ai mercati esteri e eliminando un freno allo sviluppo del mercato delle locazioni commerciali e degli immobili ad uso turistico.

SBLOCCA EXPORT

Made In Italy. Il pacchetto prevede il lancio di un “Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia” per oltre 270 milioni di euro nel triennio 2015-2017, attraverso interventi mirati di diffusione e promozione delle produzioni italiane in campo industriale e agro-alimentare. Si è scelto di legare la promozione del Made in Italy a significativi incentivi all’innovazione per le imprese coinvolte, anche attraverso l’assunzione di figure professionali specializzate nei processi di internazionalizzazione (export manager).
Si prevede la realizzazione di un segno distintivo unico per le produzioni agroalimentari Made in Italy, anche in vista di Expo 2015, e un potenziamento degli strumenti di contrasto all’Italian sounding nel mondo. Sul piano della competitività si punta alla creazione di piattaforme logistico-distributive all’estero, al rafforzamento degli accordi con le reti di distribuzione, alla valorizzazione e tutela delle certificazioni di qualità e di origine dei prodotti. Il piano di attrazione degli investimenti esteri sarà promosso dall’ICE e comprenderà la promozione delle opportunità presenti in Italia, l’assistenza tecnica agli operatori esteri e di tutto quanto possa facilitare l’investimento da parte dell’operatore estero nel territorio nazionale.

SBLOCCA RETI

Banda Ultralarga. Si è deciso che per gli operatori che decidono di investire nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato” (aree dove gli operatori non riescono a portare la banda a 100Megabit, ovvero proprio dove l’Italia è in maggiore ritardo nell’attuazione dell’Agenda Digitale Europea), è previsto un credito d’imposta a valere sui tributi IRES e IRAP per il 30% del costo dell’investimento.

SBLOCCA BAGNOLI

La misura, pensata anzitutto per l’ex area industriale di Bagnoli-Coroglio (NA), ma estensibile anche a ulteriori contesti della stessa categoria, mira a dare finalmente una prospettiva di riqualificazione e di sviluppo di un’area storicamente critica sotto il profilo ambientale e del tessuto urbano. Nel rispetto del riparto di competenze tra Stato e Regioni, la norma individua le fasi del procedimento finalizzato alla riqualificazione dell’area, individuando anche le sue linee di sviluppo e gli interventi da realizzare (polo per la nautica da diporto; parco della scienza; insediamenti residenziali, turistico-ricettivi, commerciali e produttivi avanzati).

SBLOCCA ENERGIA

Infrastrutture Energetiche Strategiche. Si interviene con una serie di misure che riconoscono la natura strategica delle infrastrutture di importazione, trasformazione e stoccaggio del gas. Tali opere, consentendo al Governo di procedere nel rispetto del riparto di competenze tra Stato e Regioni previsto dalla Costituzione e alla luce degli obiettivi posti dalla Strategia Energetica Nazionale.
Semplificazione Idrocarburi. Oltre alle norme sulla realizzazione di infrastrutture necessarie per aumentare e differenziare i canali di approvvigionamento dall’estero, si è proceduto anche rispetto alla valorizzazione dei non trascurabili giacimenti di idrocarburi presenti sul territorio nazionale, sbloccando cospicui investimenti (ipotizzabili in 15 miliardi di euro). Si è quindi proceduto a riconoscere il carattere strategico delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, delineando quindi procedure chiare ma commisurate alla natura di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità. In particolare, si è prevista l’introduzione di un titolo concessorio unico, comprensivo delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, rilasciato a seguito di una approfondita valutazione del richiedente, nel rispetto del principio di leale collaborazione con i diversi livelli territoriali, nonché del principio costituzionale di tutela dell’ambiente.
Basilicata. Ulteriori norme finalizzate a ottimizzare lo sviluppo delle attività estrattive all’interno del territorio nazionale riguardano la Basilicata, che costituisce una risorsa strategica per il Paese e per la Strategia Energetica Nazionale. Le misure inserite nello “Sblocca Italia” consentiranno di intervenire a correzione di un paradosso: una Regione le cui risorse di idrocarburi potrebbero soddisfare il 10% del fabbisogno nazionale versa in una condizione di difficoltà derivante anche dai vincoli del patto di stabilità interno. La deroga a quest’ultimo, triennale e relativa alle risorse derivanti dalla parte incrementale ottenuta dalle produzioni in loco, esclude dai vincoli del patto le spese sostenute per la realizzazione di interventi di crescita economica e di miglioramento ambientale, comunque compatibili con le politiche di sviluppo nazionali e con la normativa generale del settore.
Veicoli a basse emissioni. La revisione della normativa vigente punta a rendere flessibile il riparto delle risorse tra le diverse classi di incentivi, riducendo alcune rigidità e eliminando ulteriori restrizioni relative alla destinazione dei veicoli e alle modalità di fruizione del beneficio. Il fine è quello di rendere quanto più accessibili gli incentivi, favorendo la ripresa del mercato e il ricambio del parco veicoli mediante una maggiore diffusione di quelli a minori emissioni complessive.

PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

La creazione di un Fondo di servizio di natura privatistica per la patrimonializzazione delle imprese, partecipato al 20% da Cassa depositi e prestiti, consentirà alle aziende in salute ma con temporanea difficoltà finanziaria (con oltre 100 dipendenti) di avviare processi di consolidamento patrimoniale e rilancio industriale.

SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA – PROJECT BOND

Pur previsti dal Codice dei contratti pubblici, hanno trovato fino ad ora un’applicazione sporadica. Per questo nel decreto legge “Sblocca Italia” sono state individuate misure per incentivare l’utilizzo di questo strumento e garantirne una maggiore flessibilità e trasferibilità tra gli investitori. In sintesi, allineamento della definizione di investitore qualificato a quella utilizzata nella normativa fiscale; possibilità di utilizzo di titoli al portatore, per favorirne la migliore fruibilità sul mercato dei capitali; semplificazione dello strumento delle garanzie, rendendole più flessibili; applicazione in misura fissa delle imposte di registro, ipotecarie e catastali anche alle garanzie trasferite per effetto della circolazione dei project bond).
I punti salienti della riforma sono i seguenti:
  • Eliminazione della forma nominativa obbligatoria per i project bond, rendendo l’utilizzo dello strumento più fruibile nell’ambito del mercato dei capitali, soprattutto internazionale, dove tipicamente questi titoli hanno la forma di titoli al portatore.
  • Strutturale estensione del regime fiscale di favore concesso ai project bond (la cui fiscalità è allineata a quella dei titoli del debito pubblico), attraverso la rimozione della limitazione temporale originariamente prevista, che ne circoscriveva l’applicazione soltanto alle emissioni effettuate entro tre anni dall’entrata in vigore del primo decreto Sviluppo (DL n. 83/2012), ossia fino al giugno 2015.
  • Semplificazioni per la costituzione, la circolazione e l’escussione delle garanzie prestate in favore degli obbligazionisti, superando gli ostacoli collegati al trasferimento delle garanzie in caso di trasferimento delle obbligazioni (questo intervento si traduce in modifiche sia del Codice degli appalti sia del Codice civile).
  • Chiarimento che il privilegio generale può essere concesso anche nell’ambito di finanziamenti sotto qualsiasi forma (quindi anche attraverso l’emissione di obbligazioni e di titoli similari), con la specificazione che sono espressamente inclusi nell’oggetto della garanzia anche i crediti vantati dal concessionario.
  • Chiarimento che le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano in misura fissa anche alle garanzie trasferite per effetto della circolazione dei project bond. Questi titoli infatti sono fisiologicamente destinati alla circolazione sul mercato dei capitali: per tale ragione il regime fiscale in oggetto non sarebbe compiutamente agevolativo se comportasse l’imposizione indiretta proporzionale sulle garanzie nel caso di trasferimento dei titoli.
  • Previsione che le garanzie possono essere rilasciate fino alla scadenza dei titoli.
  • Chiarimento che la facoltà di designare una società che subentri al concessionario in caso di risoluzione del rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario deve intendersi estesa anche in favore dei titolari di obbligazioni e titoli similari emessi dal concessionario.
  • Chiarimento che le società e gli altri soggetti giuridici controllati da investitori qualificati devono essere a loro volta considerati come investitori qualificati, come nel caso tipico di veicoli societari costituiti per effettuare uno specifico investimento obbligazionario (modalità tipica in questo mercato).
  • Chiarimento che restano impregiudicate le disposizioni già previste per il contraente generale in materia di emissione di obbligazioni, con effetto cumulativo.

FINANZA PER LA CRESCITA

Nel decreto sono contenute molte disposizioni per implementare la missione “finanza per la crescita”, favorendo il rilancio degli investimenti pubblici e privati e della progettualità nelle infrastrutture e ad implementare la missione “Finanza per la crescita”, che rappresenta una delle priorità del semestre di presidenza della UE.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI

Nel decreto legge sono previste norme volte ad ampliare l’operatività della Cassa Depositi e Prestiti per sostenere l’economia reale. È previsto un ampliamento del perimetro di operatività della Cassa, sia della gestione separata (finanziata con risparmio postale e titoli assistiti da garanzia statale) sia della gestione ordinaria (finanziata con risorse tratte sul mercato). Per quanto riguarda la gestione separata, la norma mira a consentire l'utilizzo delle risorse di tale gestione per operazioni con finalità di interesse economico generale (nell'ambito, tra l'altro, dei settori ricerca sviluppo innovazione, educazione, protezione civile; immobiliare, energia, ambiente). Con riguardo alla gestione ordinaria, la norma consente a cdp di intervenire anche a supporto delle politiche pubbliche nazionali per progetti di investimento che contribuiscano, a titolo esemplificativo, allo sviluppo di tecnologie innovative e alla ricerca applicata in campo industriale, nel settore energetico e in quello ambientale.

SETTORE IMMOBILIARE

il decreto prevede modifiche al regime delle SIIQ (Società di investimento immobiliare quotate) per superare le rigidità normative che ne hanno frenato lo sviluppo. In particolare, si ridefiniscono i requisiti partecipativi dei soci delle SIIQ e si rende più flessibile la gestione degli investimenti. Inoltre la normativa fiscale viene uniformata a quella dei fondi immobiliari rendendo così neutra l’opzione tra i due strumenti.

DISSESTO IDROGEOLOGICO

Parte l’opera di prevenzione e messa in sicurezza dell'Italia più fragile colpita da frane e allagamenti. Gli articoli prevedono misure per il superamento delle procedure di infrazione, accelerazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e per l’adeguamento dei sistemi di fognatura e depurazione degli agglomerati urbani nonché il finanziamento di opere urgenti di sistemazioni idraulica dei corsi d’acqua nelle aree metropolitane interessate da fenomeni di esondazione e alluvione.

ROCCE DA SCAVO

Adeguamento allo standard europeo, anche in questo caso con una forte semplificazione e snellimento burocratico, per quanto riguarda la disciplina del deposito preliminare alla raccolta e della cessazione della qualifica di rifiuto delle terre e rocce da scavo e per la gestione delle terre e rocce da scavo con presenza di materiali di riporto e delle procedure di bonifica di aree con presenza di materiali di riporto.
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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha approvato sette provvedimenti sulla giustizia, di cui uno in co-proponenza con il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Oltre ai provvedimenti per la giustizia civile, è stato approvato anche il disegno di legge su “Modifiche alla normativa penale, sostanziale e processuale e ordinamentale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi, oltre che all'ordinamento penitenziario per l’effettività rieducativa della pena”.

PROCESSO CIVILE

Interventi in materia di degiurisdizionalizzazione e processo civile – decreto legge
Di seguito i punti principali del provvedimento:
  • Decisioni delle cause pendenti mediante il trasferimento in sede arbitrale forense. Sia nelle cause civili pendenti in primo grado che in grado d’appello le parti potranno congiuntamente richiedere di promuovere un procedimento arbitrale (secondo le ordinarie regole dell’arbitrato contenute nel codice di procedura civile espressamente richiamate).
  • Conciliazione con l’assistenza degli avvocati (negoziazione assistita). Si vuole realizzare una procedura cogestita dagli avvocati delle parti e volta al raggiungimento di un accordo conciliativo che, da un lato, eviti il giudizio e che, dall’altro, consenta la rapida formazione di un titolo esecutivo stragiudiziale.
  • Negoziazione assistita nelle cause di separazione e divorzio. Sono regolate le convenzioni di negoziazione assistita da un avvocato per le soluzioni consensuali in tema di separazione personale, di cessazione degli effetti civili o di scioglimento del matrimonio (nei casi di avvenuta separazione personale), di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
  • Ulteriore semplificazioni dei procedimenti di separazione o divorzio (accordo ricevuto dall’ufficiale dello stato civile) Con ulteriori disposizioni per la semplificazione dei procedimenti di separazione personale e di divorzio è previsto che i coniugi possano comparire innanzi all’ufficiale dello stato civile del Comune per concludere un accordo di separazione, o di scioglimento del matrimonio, o di cessazione degli effetti civili o, infine, di modifica delle condizioni di separazione o di divorzio.
  • Modifica al regime della compensazione delle spese: chi perde rimborsa le spese del processo Nonostante le modifiche restrittive introdotte negli ultimi anni, nella pratica applicativa si continua a fare larghissimo uso del potere discrezionale di compensazione delle spese processuali, con conseguente incentivo alla lite, posto che la soccombenza perde un suo naturale e rilevante costo, con pari danno per la parte che risulti aver avuto ragione.
  • Passaggio dal rito ordinario al rito sommario: le cause semplici richiedono un processo semplice. L’intervento è volto a consentire, per le cause meno complesse e per la cui decisione è idonea un’istruttoria semplice, il passaggio d’ufficio, previo contraddittorio anche mediante trattazione scritta, dal rito ordinario di cognizione al rito sommario.
  • Dichiarazioni rese al difensore: l’avvocato può sentire i testimoni fuori dal processo. Con la finalità di accelerare e razionalizzare le procedure di assunzione delle prove (prospettiva che si assume complementare all’ampio spazio concesso nel presente intervento normativo alla risoluzione stragiudiziale delle controversie), si introduce una specifica norma mediante la quale si realizza la tipizzazione delle dichiarazioni scritte rese al difensore, quali fonti di prova che la parte può produrre in giudizio sui fatti rilevanti che ha l’onere di provare.
  • Dimezzamento dei termini di sospensione feriale dei procedimenti. È stato stabilito che il periodo feriale nei tribunali sia compreso dal 6 agosto al 31 agosto (anziché dal 1 agosto al 15 settembre).
  • Ritardo nei pagamenti: chi non paga i propri debiti dovrà pagare più interessi Al fine di evitare che i tempi del processo civile diventino una forma di finanziamento al ribasso (in ragione dell’applicazione del tasso legale d’interesse) - e dunque che il processo stesso venga a tal fine strumentalizzato - andrà previsto uno specifico incremento del saggio di interesse moratorio durante la pendenza della lite.
  • Automatizzazione dei registri informatici di cancelleria relativi al processo di esecuzione. Spetta al creditore a trasmettere per via telematica in cancelleria la nota di iscrizione a ruolo, unitamente all’atto di pignoramento, al titolo esecutivo e al precetto.
  • Modifiche alla competenza territoriale del giudice dell’esecuzione. È previsto che, per tutti i soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, la competenza per i procedimenti di espropriazione forzata di crediti verrà radicata presso il tribunale del luogo di residenza, domicilio, dimora o sede del debitore.
  • Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare. L’intervento in materia di ricerca dei beni da pignorare è volto a migliorare l’efficienza dei procedimenti di esecuzione mobiliare presso il debitore e presso terzi in linea con i sistemi ordinamentali di altri Paesi europei. La strada seguita è quella dell’implementazione dei poteri di ricerca dei beni dell’ufficiale giudiziario, colmando l’asimmetria informativa esistente tra i creditori e il debitore in merito agli asset patrimoniali appartenenti a quest’ultimo.
  • Eliminazione dei casi in cui la dichiarazione del terzo debitore va resa in udienza
  • Obbligo di ordinare la liberazione dell’immobile con la pronuncia dell’ordinanza di vendita
  • Provvedimenti circa i mobili estranei all’esecuzione per rilascio
  • Infruttuosità dell’esecuzione Viene introdotta una fattispecie di chiusura anticipata del processo esecutivo per infruttuosità (art. 164-bis disp. att. c.p.c.) quando risulta che non è più possibile conseguire un ragionevole soddisfacimento delle pretese dei creditori, anche tenuto conto dei costi necessari per la prosecuzione della procedura, delle probabilità di liquidazione del bene e del presumibile valore di realizzo.

PATRIMONI ILLECITI
Contrasto a criminalità organizzata e ai patrimoni illeciti – disegno di legge

Lo schema di disegno di legge (co-proponente il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano) introduce modifiche al codice penale, di procedura penale ed in materia di misure di contrasto alla criminalità organizzata e ai patrimoni illecitamente accumulati. L’articolato comprende una serie di disposizioni finalizzate a rendere più efficace l’azione di contrasto alla criminalità organizzata ed alla costituzione di patrimoni illeciti, utilizzabili anche per la commissione di reati diversi, ad esempio contro la pubblica amministrazione.
Per quanto riguarda il reato di cosiddetto “falso in bilancio” l’intervento tende a recuperare effettività repressiva.

RESPONSABILITA’ MAGISTRATI
Riforma della disciplina riguardante la responsabilità civile dei magistrati – disegno di legge

L’intervento normativo persegue le finalità esposte mediante: ampliamento dell’area di responsabilità, superamento del filtro, certezza della rivalsa nei confronti del magistrato, coordinamento con la responsabilità disciplinare.

PROCESSO CIVILE
Delega al Governo recante disposizioni per l’efficienza del processo civile – disegno di legge

L’intervento normativo, in forma di disegno di legge-delega, persegue i seguenti obiettivi: migliorare efficienza e qualità della giustizia, in chiave di spinta economica, dando maggiore organicità alla competenza del tribunale delle imprese consolidandone la specializzazione; rafforzare le garanzie dei diritti della persona, dei minori e della famiglia mediante l’istituzione di sezioni specializzate per la famiglia e la persona; realizzare un processo civile più lineare e comprensibile; speditezza del processo mediante la revisione della disciplina delle fasi di trattazione e di rimessione in decisione. La prevedibilità deve riguardare, oltre che l’esito, anche la durata del processo.

MAGISTRATURA ONORARIA
Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace – disegno di legge

La proposta normativa prevede, tra l’altro, la predisposizione di uno statuto unico della magistratura onoraria, applicabile ai giudici di pace, ai giudici onorari di tribunale e ai vice procuratori onorari, attribuendo ai primi due le medesime competenze collocandoli all’interno del medesimo ufficio, rappresentato dall’attuale articolazione giudiziaria del giudice di pace.

ESTRADIZIONE
Delega al Governo per la riforma del Libro XI del Codice di procedura penale. Modifiche alle disposizioni in materia di estradizione per l’estero: termine per la consegna e durata massima delle misure coercitive – disegno di legge

Il disegno di legge intende valorizzare, nei rapporti tra Stati membri dell’Unione europea, il meccanismo della trasmissione diretta all’autorità giudiziaria competente all’esecuzione della rogatoria, assicurando la trattazione immediata delle rogatorie urgenti. E’ previsto il superamento del preventivo vaglio della Corte di Cassazione sulla competenza, che provoca un ulteriore rallentamento delle relative procedure.
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APPALTI PUBBLICI

Attuazione di direttive europee su contratti di concessione e appalti pubblici – disegno di legge delega

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha approvato un disegno di legge delega al Governo per l’attuazione della direttiva europea 2014/23 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva europea 2014/24 sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva europea 2014/25 sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE attuandole in un sistema più ampio e variegato mediante la compilazione di un Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche.
L’attuale sistema codicistico in materia raggruppa infatti al suo interno anche disposizioni risultanti dell’elaborazione legislativa e giurisprudenziale che ha caratterizzato tutto il procedimento di “evidenza pubblica” dalla fase della programmazione sino alla fase di conclusione della esecuzione dei contratti pubblici. La redazione di questo nuovo codice supererà e abrogherà l’attuale codice dei contratti pubblici del 2006, prevedendo un adeguato regime transitorio. Questi i criteri a cui è ancorata la delega conferita al Governo dal disegno di legge:
  • divieto di introduzione e mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie; compilazione di un unico testo normativa denominato “Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche”, volto anche a garantire l’effettivo coordinamento con le ulteriori disposizioni normative in vigore nelle medesime materie, nel rispetto del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
  • razionalizzazione del quadro normativa in materia di appalti e delle concessioni pubbliche;
  • semplificazione e armonizzazione delle disposizioni in materia di affidamento degli appalti e delle concessioni, attraverso anche la promozione di soluzioni innovative in materia di insediamenti nazionali produttivi strategici e in materia di rispetto dei vincoli idrogeologici;
  • trasparenza e pubblicità delle procedure di gara;
  • riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti e semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti;
  • riduzione delle stazioni appaltanti e razionalizzazione delle loro attività;
  • razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato;
  • revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza;
  • razionalizzazione dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi al rimedio giurisdizionale, anche in materia di esecuzione del contratto;
  • miglioramento delle condizioni di accesso al mercato per le piccole e medie imprese e per le imprese di nuova costituzione;
  • previsione di una disciplina organica della materia delle concessioni pubbliche e individuazione, in tema di procedure di affidamento, di modalità volte a garantire i livelli minimi di concorrenzialità, trasparenza e parità di trattamento richiesti dalla normativa europea;
  • definizione di un quadro regolatorio volto a rendere trasparente la partecipazione dei portatori qualificati di interessi nell’ambito dei processi decisionali finalizzati all'aggiudicazione di appalti e concessioni pubbliche.
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IRAQ

Discussione sulla situazione irachena
Il Consiglio ha esaminato e discusso la situazione irachena riaffermando la necessità di combattere, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e con l’ordinamento internazionale, le minacce alla pace internazionale ed alla sicurezza causate da atti terroristici; ha poi preso atto delle comunicazioni rese dai Ministri degli Esteri, Federica Mogherini, e della Difesa, Roberta Pinotti, in Parlamento il 20 agosto scorso ed ha ribadito l’impegno assunto dal Governo in Parlamento a dare attuazione a quanto deciso dal Consiglio straordinario dei Ministri degli Esteri della U.E. il 15 agosto, al fine di contribuire con i partners europei e transatlantici alle richieste di aiuto umanitario e supporto militare delle autorità regionali curde, con il consenso delle autorità nazionali irachene.
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MIBACT

Riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DPCM di riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, presentato dal Ministro, Dario Franceschini. Il provvedimento rende l’amministrazione dei beni culturali più snella, efficiente e economica attraverso: l’ammodernamento della struttura centrale e la semplificazione di quella periferica; l’integrazione definitiva tra cultura e turismo; la valorizzazione dei musei italiani (20 musei e siti archeologici di interesse nazionale dotati di piena autonomia gestionale e finanziaria con direttori altamente specializzati e selezionati con procedure pubbliche); il rilancio delle politiche di innovazione e formazione; la valorizzazione delle arti contemporanee; la revisione delle linee di comando tra centro e periferia (semplificazione delle procedure per ridurre i contenziosi) ed il taglio delle figure dirigenziali (37 dirigenti in meno).
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MOVIMENTO DEI PREFETTI

Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il prefetto di Reggio Emilia, Antonella DE MIRO, è stata nominata Prefetto di Perugia.
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Leggi Regionali

(omissis)

Programma di Governo, online monitoraggio al 17 settembre

Programma di Governo, online monitoraggio al 17 settembre


19 Settembre 2014
È stato pubblicato oggi sul sito dell’Ufficio per il Programma di Governo l’aggiornamento al 17 settembre 2014 dello stato di attuazione del Programma.
Il rapporto si riferisce ai provvedimenti adottati dal 22 febbraio – data di insediamento del Governo Renzi - fino al 17 settembre 2014. Nel periodo considerato, si sono svolte 28 sedute del Consiglio dei Ministri e sono stati deliberati 87 provvedimenti legislativi (14 in più rispetto al precedente rapporto del 7 agosto). Nel dettaglio il Consiglio dei Ministri ha deliberato 33 disegni di legge; 20 decreti legge, di cui 16 già convertiti in legge; 34 decreti legislativi, di cui 26 approvati in via definitiva. Dei provvedimenti varati, 44 sono già pubblicati in Gazzetta Ufficiale e, di essi, 15 non prevedono ulteriori interventi attuativi, mentre i restanti 29 rinviano a 240 provvedimenti da emanare da parte delle Amministrazioni centrali.
Nel rapporto è anche riportato lo stato di avanzamento dei provvedimenti di attuazione degli interventi legislativi riferiti ai due precedenti esecutivi. Al 22 febbraio scorso le leggi riferite ai Governi Monti e Letta avevano bisogno di 889 decreti per poter essere attuate, oggi quei decreti sono scesi a 516, di cui 316 rientrano tuttora nei termini previsti per la loro adozione, ovvero sono privi di termine espresso.

CONSIGLI DEI MINISTRI DEL 06 OTTOBRE 2014

CONSIGLI DEI MINISTRI DEL 06 OTTOBRE 2014
Doppia seduta il  6 ottobre 2014, a Palazzo Chigi per il Consiglio dei Ministri.
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Il Consiglio dei Ministri n. 32 si è riunito dalle 18.40 alle 19.40 sotto la presidenza del Presidente
del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano
Delrio. Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
MODIFICHE AL CODICE ANTIMAFIA
Decreto legislativo con disposizioni integrative e correttive al Codice delle leggi antimafia
(esame definitivo)
Su proposta dei Ministri dell’Interno, Angelino Alfano, della Giustizia, Andrea Orlando e per la
Semplificazione e Pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, è stato approvato in via definitiva,
il decreto legislativo contenente ulteriori disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6
settembre 2011, n. 159, recante Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché
nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
n. 136 del 2010.
Il nuovo correttivo che modifica il Codice Antimafia nella parte concernente i controlli
amministrativi sugli appalti e su concessioni, erogazioni e finanziamenti pubblici, tiene alto il
livello di vigilanza su tale settore e, anzi, ne rafforza l’incisività consentendo di emettere una
documentazione interdittiva in tutti i casi in cui siano interessate imprese border-line, che oggi
eludono gli accertamenti antimafia più rigorosi, operando sotto soglia.
Il provvedimento semplifica alcuni passaggi della procedura, eliminando oneri amministrativi
superflui, come ad esempio gli accertamenti a carico dei figli minori e semplificando alcuni termini
procedimentali per il rilascio della documentazione antimafia, specie nei casi di urgenza.
Viene, inoltre, semplificata la norma sulla competenza territoriale. Con l’approvazione del decreto
legislativo sarà esclusivamente competente al rilascio della documentazione antimafia il prefetto del
luogo ove ha sede l’operatore economico, a tutto vantaggio della completezza, dell’efficacia e
dell’approfondimento dei riscontri informativi.
L’intervento normativo approvato oggi dal Consiglio dei Ministri troverà il suo completamento con
la prossima pubblicazione del regolamento sul funzionamento della Banca dati nazionale unica
della documentazione antimafia, che ha recentemente concluso il suo iter formativo.
NOMINA DEL DIRETTORE DELL’ISIN
Al fine di acquisire i pareri delle Commissioni parlamentari competenti e su proposta del Ministro
dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, il Consiglio ha avviato la
procedura per la nomina di Antonio AGOSTINI, consigliere dei ruoli della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, a Direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la
radioprotezione (ISIN).2
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(omissis)

mercoledì 20 agosto 2014

Gli accordi per la crescita e il rilancio dell'economia


Gli accordi per la crescita e il rilancio dell'economia

Italia-Cina, firmato l'accordo tra Cassa depositi e prestiti e China State Grid

Riportiamo il DOSSIER del Governo sull'accordo Italia-Cina

Due miliardi di euro per un investimento di lungo periodo. Tanto vale l'accordo tra Cdp Reti e State Grid International Development (Sgid) per la cessione ai cinesi del 35% di Cdp Reti a Sgid, società interamente controllata da State Grid Corporation of China.
Il valore della cessione ammonta a circa 2,1 miliardi di euro e verrà destinato al sostegno dell'economia nazionale. Si tratta dell'investimento più importante realizzato da un'azienda cinese in Italia e del più importante in Europa, e il 10° al mondo, in una società finanziaria non quotata. Il closing dell’operazione è atteso entro fine anno, a seguito delle approvazioni governative e antitrust.
La cerimonia della firma
La firma dell'accordo si è svolta il 31 luglio 2014 a Palazzo Chigi, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. A firmare l'accordo l'Amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini, e il Presidente e Amministratore delegato del braccio internazionale del gruppo cinese State Grid International Development Limited (Sgid), ZhuGuangchao. Presenti alla cerimonia il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, il Presidente di Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini, il Presidente di Grid Corporation of China, LiuZhenya e l'ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu.
L’accordo in dettaglioCdp Reti è una società interamente di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti che detiene una partecipazione pari al 30,000% del capitale sociale di Snam Spa, il gruppo italiano integrato che presidia le attività regolate del settore del gas. Prima del closing della cessione, Cdp conferirà a Cdp Reti la propria partecipazione in Terna Spa (pari al 29,851% del capitale sociale), operatore italiano leader nelle reti di trasmissione di energia elettrica.
In connessione con l’operazione, è prevista la concessione di un finanziamento a Cdp Reti per un importo pari a 1.500 milioni di euro (finanziato per il 45% dell’importo complessivo da Cdp e per il restante 55% da un pool di banche terze).
In virtù di questo accordo, Snam e Terna potranno avere in futuro anche margini di azione sul mercato cinese.
A Sgid saranno riconosciuti diritti di governance a tutela del proprio investimento nella società. In particolare, Sgid potrà nominare due amministratori su cinque del Consiglio di amministrazione di Cdp Reti e un membro su tre del collegio sindacale della società. Sgid godrà inoltre di un diritto di veto rispetto all’adozione - sia da parte del Consiglio di amministrazione di Cdp Reti, sia da parte dell’assemblea dei soci di Cdp Reti - di alcune particolari delibere.
Al fine di rafforzare la cooperazione fra le parti, Cdp e Sgid hanno stabilito che, sulla base delle esigenze operative di Cdp Reti, State Grid International Development possa proporre il nominativo di uno o due candidati che concorrano alla gestione operativa della società. La decisione finale in merito spetterà, in ogni caso, all’organo competente di Cdp Reti.
Inoltre Sgid avrà diritto a designare un amministratore nei consigli di amministrazione di Snam e Terna.
Le parti si sono accordate per un divieto reciproco di trasferimento delle partecipazioni in CDP RETI per un periodo di due anni a partire dal closing; dopo tale data i trasferimenti delle partecipazioni saranno soggetti al diritto di prima offerta dell’altro socio.
Infine, la Cassa depositi e prestiti e la sua omologa cinese, la Cina Development Bank hanno firmato unMemorandum of Understanding finalizzato ad una collaborazione per investimenti in Italia. «Un accordo quadro tra Cdp e Cdb per investimenti in Italia, risorse per crescita e occupazione», ha detto il presidente di Cdp Franco Bassanini.
Le società firmatarie
Cassa depositi e prestiti è una Spa a controllo pubblico: 80,1% MEF; 18,4% Fondazioni bancarie; 1,5% azioni proprie. Gestisce una parte consistente del risparmio nazionale, il risparmio postale, che rappresenta la principale fonte di raccolta. Impiega le sue risorse per il finanziamento degli investimenti della PA, lo sviluppo delle infrastrutture; il sostegno dell’economia e del sistema imprenditoriale nazionale. CDP è il principale azionista di ENI Spa, TERNA Spa e SNAM Spa.
State Grid Corporation of China, fondata il 29 Dicembre 2002, è una società a controllo statale. Classificatasi settima nella graduatoria delle 500 più grandi società del mondo “2014 Fortune Global 500”, è la più grande utility al mondo. La missione della società è quella di fornire energia elettrica sicura, economica, pulita e sostenibile per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. Il core business dell'azienda è la costruzione e la gestione della rete energetica che copre 26 province, regioni autonome e municipalità cinesi. State Grid opera su circa l’ 88% del territorio nazionale, con oltre 1.500.000 dipendenti per servire una popolazione di oltre un miliardo di persone. SGID è una società interamente controllata da SGCC e rappresenta l’unico veicolo per concludere operazioni e investimenti di capitale all’estero per conto di SGCC. SGID ha già realizzato investimenti nelle Filippine, Brazile, Portogallo, Australia e Hong Kong.

lunedì 18 agosto 2014

"Spiagge sicure": il Piano contro la contraffazione


"Spiagge sicure": il Piano contro la contraffazione


12 Agosto 2014
Firmata lo scorso 8 agosto dal ministro dell’interno, Angelino Alfano, la nuova direttiva ”Spiagge sicure” dedicata alla prevenzione e al contrasto dell'abusivismo commerciale e della contraffazione a partire dalle località balneari e dai luoghi delle vacanze estive, ma che durerà tutto l'anno per tutelare il made in Italy.
Dal primo gennaio 2013 al 30 giugno 2014 sono stati sequestrati 113.938.244 tra prodotti pericolosi e pezzi falsamente etichettati come 'made in Italy': 98.702.051 le merci sequestrate perché potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori (sfuggite alla normativa comunitaria sulla sicurezza, come per esempio i giocattoli); 15.230.193 quelle requisite perché vendute falsamente come prodotte in Italia.
L’operazione parte contro i venditori abusivi sulle spiagge ma proseguirà per il resto dell'anno per tutelare la produzione italiana e salvaguardare la salute degli acquirenti e punta a colpire anche i fornitori, a prosciugare chi rifornisce il venditore abusivo.
I prefetti dovranno impartire nell'ambito dei comitati provinciali di ordine e sicurezza pubblica direttive in linea con le indicazioni dal Viminale per potenziare i controlli delle Forze dell'ordine contro venditori abusivi e di articoli falsi.
La prima verifica dell'attuazione della direttiva si farà a metà ottobre, a 60 giorni dalla sua adozione.
Fonte: Ministero dell'interno




Finanza di progetto, Relazione sull’attività svolta

Finanza di progetto, Relazione sull’attività svolta

Riportiamo il testo  del comunicato stampa della Presidenza del Consiglio del 6 agosto 2014 relativo alla Relazione sull'attività svolta per la Finanza di progetto

L’Unità tecnica finanza di progetto (UTFP), incardinata presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE), entro il 31 luglio di ogni anno, redige la Relazione analitica sull’attività svolta nell’anno precedente, da sottoporre al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), il quale - dopo averne preso atto - la trasmette ai due rami del Parlamento.
La Relazione UTFP sull’attività svolta nell’anno 2013 presenta i seguenti contenuti:
  • l’analisi del mercato europeo e italiano del partenariato pubblico privato (PPP) per la realizzazione di opere pubbliche e di pubblica utilità e delle principali criticità e potenzialità riguardanti, in particolare, la fase post-aggiudicazione delle operazioni;
  • l’attività di monitoraggio delle più importanti modifiche legislative e regolamentari intervenute nel quadro normativo di riferimento del PPP nazionale e comunitario;
  • il supporto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ai sensi dell’articolo 163 del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 163/2006) e, nell’ambito delle competenze di settore, al DIPE, per la valutazione di piani economico finanziari delle opere comprese nel Programma delle infrastrutture strategiche;
  • l’attività di monitoraggio dell’impatto, sull’indebitamento e sul debito delle amministrazioni pubbliche, dei contratti di PPP comunicati dalle amministrazioni aggiudicatrici all’Unità, ai sensi dell’articolo 44, comma 1-bis, del decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 28 febbraio 2008, n. 31 e della successiva Circolare del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 marzo 2009;
  • le azioni di promozione e diffusione, all’interno della Pubblica Amministrazione, dell’utilizzo di modelli di PPP per la realizzazione e gestione di opere pubbliche o di pubblica utilità; l’attività di collaborazione con istituzioni, enti e associazioni operanti nei settori di interesse per l'azione dell'UTFP, a vario titolo coinvolti in operazioni di partenariato pubblico-privato.


mercoledì 13 agosto 2014

OPERAZIONE MARE NOSTRUM: ASSISTITI CIRCA 15.000 MIGRANTI

 OPERAZIONE MARE NOSTRUM:  ASSISTITI CIRCA 15.000 MIGRANTI

Dal 21 giugno 2014, data dell’avvio della collaborazione con la Marina Militare nell’ambito dell’Operazione MareNostrum, i dirigenti medici degli Uffici centrali e periferici del Ministero della Salute hanno partecipato alle attività di controllo sanitario su circa 15.000 migranti, recuperati in mare aperto dalle navi della Marina Militare o da altre navi mercantili in navigazione nel Mediterraneo e successivamente sbarcati in porti siciliani e calabresi, mentre continuano le ordinarie attività di vigilanza sanitaria transfrontaliera messe in atto dagli Uffici di Sanità Marittima del Ministero della salute in caso di arrivi di barconi direttamente sulle coste italiane.
Ordinariamente i medici del Ministero della Salute che partecipano all’Operazione Mare Nostrum sono presenti su tre navi a rotazione della Marina Militare, con  turni della durata di una settimana circa.  Alla data del 24 luglio 2014, 12  medici del Ministero della Salute si sono già imbarcati  sulle navi militari  effettuando anche, in situazioni di emergenza, trasbordi su altre unità sia della stessa Marina Militare che della Guardia Costiera.
A seconda dell’itinerario seguito dalle navi, i punti di imbarco e sbarco dei medici del Ministero  della salute sono solitamente  Augusta, Catania,  Lampedusa, Pozzallo, Taranto, ovvero le località maggiormente interessate dai flussi migratori irregolari, oppure i porti militari in cui è possibile effettuare sbarchi in sicurezza.
Il Ministero della Salute sta valutando l'opportunità di prolungare fino alla fine di ottobre la propria partecipazione all’Operazione Mare Nostrum, inizialmente programmata per il periodo 21 giugno – 31 agosto  2014.

Delrio su Fondi UE: stiamo chiudendo l'accordo

Fondi UE

Delrio su Fondi UE: stiamo chiudendo l'accordo


13 Agosto 2014
“I 40 miliardi dell’Accordo di partenariato 2014-2020: un’occasione per spenderli tutti”
Il sottosegretario Delrio sull’intesa  in chiusura con la Commissione per i Fondi Ue
“ I 40 miliardi di Fondi Ue dell’Accordo di partenariato ancora da stipulare rappresentano oggi semmai l’opportunità di spenderli tutti fino all’ultimo centesimo e non il rischio di perderli”. Così il sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio smentisce l’allarme lanciato rispetto alle osservazioni della Commissione europea del luglio scorso riguardo l'Accordo di partenariato 2014-2020 sui Fondi Ue: osservazioni commentate  a suo tempo dallo stesso Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio in una nota del 10 luglio e oggetto dei successivi colloqui con il Commissario Johannes Hahn nella visita in Italia del 17 e 18 luglio con il sopralluogo a Pompei.
“Le osservazioni non hanno messo in discussione l'impianto della proposta di Accordo italiana – aggiunge Delrio -  che anzi la Commissione ci ha invitato a rispettare ma suggerendo, in un dialogo costante con il Governo italiano,  affinamenti e precisazioni, molto spesso completamente condivisibili”.
L’ incontro del governo italiano con il Commissario Hahn del  luglio scorso ha consentito di chiarire i punti più rilevanti della posizione della Commissione.
“Sulla base dell'intenso lavoro svolto in queste settimane posso affermare che siamo ormai prossimi alla chiusura del testo definitivo dell'Accordo di Partenariato a settembre, nel rispetto della tabella di marcia che ci eravamo dati” continua Delrio.  Il lavoro ha consentito di precisare meglio, tra l'altro, l'impegno sul rafforzamento della capacità istituzionale, “che verrà attuato attraverso la predisposizione di appositi Piani di Riorganizzazione amministrativa, da parte di tutte le amministrazioni titolari dei fondi strutturali”.
Molti di questi Piani sono già in avanzato stadio di definizione: la Commissione e il Dipartimento per le politiche di sviluppo faranno il punto su questo esercizio con tutte le Regioni e i Ministeri a metà settembre. 
È stata anche data puntuale risposta alle richieste riguardanti la precisazione di alcune tipologie di intervento, ad esempio nel campo degli aiuti alle imprese, chiarendo l'esigenza di adottare, fra gli altri, strumenti che possano consentire di ampliare la platea delle imprese innovatrici, raggiungendo anche quelle di piccola dimensione.
Siglato l’accordo, il primo step di verifica sarà  il  31 dicembre 2017. 
C'è quindi l'opportunità di utilizzare questa programmazione e l'intesa con la Commissione europea  per sostenere la realizzazione dei programmi, superando incrostazioni che si sono stratificate da anni nel Paese. “Vanno nel senso di una maggiore efficacia la definizione di strategie nazionali -  afferma Delrio -   come quelle sui Trasporti, sull'Agenda Digitale, la specializzazione intelligente,  sulla quale il Paese sconta un vuoto di programmazione di anni,  e anche il calendario dettagliato per la piena attuazione di alcune importanti direttive comunitarie. Tra queste, quella relativa al servizio idrico, civile e irriguo, per la quale è richiesta l'azione congiunta di Governo e Regioni”.

domenica 27 luglio 2014

La proposta di Berlusconi per il nuovo centrodestra

La proposta di Berlusconi per il nuovo centrodestra



La lettera che Silvio Berlusconi ha inviato ieri ai leader dei partiti del centrodestra.






Cari amici,

una semplice lettura dei più recenti risultati elettorali è sufficiente per cogliere un dato di assoluta evidenza: in Italia centrodestra e centrosinistra sono competitivi, e quindi è possibile un bipolarismo maturo, di tipo europeo, solo se il centrodestra è capace di darsi un assetto unitario.


Per questo, come leader della forza più votata del centrodestra, sento fortemente la responsabilità di proporvi una riflessione sul tema dell'unità politica intorno ai valori che ci accomunano.
L'evidenza dei numeri è un presupposto logico, ma naturalmente non è una ragione sufficiente.
Guai anzi se pensassimo a riprendere la strada delle sommatorie numeriche, utili solo a sconfiggere l'avversario: uno strumento che spesso la sinistra ha utilizzato con i risultati che sappiamo, ma un errore che anche noi, per quanto in misura minore, abbiamo forse commesso in passato. Questa è, probabilmente, la ragione principale del fatto che - pur avendo realizzato tante cose importanti insieme - non siamo riusciti a compiere fino in fondo quel percorso riformatore che il Paese si aspettava da noi.
Negli ultimi anni il cammino politico del centrodestra in Italia ha visto prevalere le tendenze centrifughe. Non è questa la sede per approfondirne le ragioni, ma credo di non sbagliarmi asserendo che siano state ragioni di metodo più che di merito. Non è venuta meno cioè la condivisione di valori fondanti, in nome della quale dal 1994 al 2006 abbiamo compiuto insieme un percorso importante, sia al governo che all'opposizione.
Naturalmente oggi non si tratta di tornare al passato: la situazione è profondamente mutata, diverse e più pressanti sono le attese degli elettori, è cambiata l'offerta politica per effetto della nascita di un fenomeno distruttivo come Grillo, ma anche e soprattutto in conseguenza della diversa caratterizzazione che Renzi ha dato al maggior partito della sinistra italiana.
Una caratterizzazione più moderna e dinamica nello stile e nel linguaggio, e quindi più in sintonia con le emozioni del Paese, ma non per questo più compatibile in prospettiva futura con la visione dell'uomo, della società e della politica che il centrodestra nel suo insieme rappresenta.
Io credo che la nostra sia un'area politica tuttora maggioritaria nel Paese, una buona parte della quale si è rifugiata nell'astensione.
Le ragioni della disaffezione di una parte significativa dell'elettorato di centrodestra sono complesse, ma una delle principali è certamente la nostra divisione, l'esasperazione dei particolarismi, le scelte di convenienza e la sensazione di debolezza e di confusione che ne deriva.
Per questo mi rivolgo a Voi tutti: credo che abbiamo una responsabilità comune nei confronti dell'Italia che rappresentiamo.
Sono convinto che sia giunto il momento di riprendere, per gradi e nel rispetto delle storie di ciascuno, la strada per costruire non un cartello elettorale, che non servirebbe a nulla, ma una piattaforma politica comune in vista delle prossime scadenze elettorali.
So benissimo che fra noi ci sono delle differenze, anche significative, di linguaggio, di metodo e di contenuti. È naturale che sia così: non siamo lo stesso partito e non immaginiamo di diventarlo.
Tuttavia queste differenze non escludono un minimo comun denominatore, che è il nostro tratto distintivo rispetto alla sinistra: la centralità della persona, dell'uomo, del cittadino rispetto allo Stato, la richiesta pressante di uno Stato più leggero e quindi anche più efficiente, che imponga meno tasse e meno burocrazia e garantisca più libertà.
Non è poco, è ciò su cui nelle grandi democrazie si distinguono destra e sinistra. Tutto il resto, contenuti specifici, linguaggi, insediamenti elettorali, è importante ma viene dopo.
E ancora dopo vengono le questioni di leadership, di candidature, di liste o di organigrammi. Questo è il punto d'arrivo, non quello di partenza, di un percorso lungo e graduale, che abbiamo il dovere di intraprendere.
Gli italiani, d'altronde, non vogliono formule, vogliono sentirsi dire, in modo pragmatico e credibile, cosa vogliamo fare, quando, come e con chi. Per questo vi rivolgo un appello: su questi temi possiamo ricominciare a lavorare insieme, perché sono temi che appartengono a noi e sui quali la sinistra ha risposte molto diverse dalle nostre. Ricominciare senza rivendicare primogeniture, non da un accordo fra vertici di partiti, ma dal basso, dal territorio, fra la gente.
Credo che la maggioranza degli italiani sarà pronta ad ascoltarci e a partecipare, se sapremo essere credibili.
Con amicizia.
                                Silvio Berlusconi