31 Dicembre 2013
LEGGE DI STABILITA’ 2014 Che cosa
c’è da sapere
Dal sito del Governo italiano, riportiamo la sintesi sulla Legge di Stabilità 2014
- La Legge di Stabilità 2014 va letta nel quadro più ampio delle iniziative di
politica economica che il Governo sta perseguendo sin dal suo insediamento. Un
tassello importante (non l’unico) della politica economica del Governo,
incentrata su quattro grandi pilastri:
- Legge di Stabilità, definita nel segno della serietà e della
concretezza, che, segna una decisa inversione di tendenza rispetto agli anni
passati: non solo mantiene finanze pubbliche sane, ma avvia il taglio delle
tasse sul lavoro e riprende ad investire;
- Piano per la competitività del Paese con l’obiettivo di rafforzare le
nostre imprese e attrarre gli investimenti esteri (Destinazione
Italia);
- Piano di privatizzazioni che intende non certo “svendere”, ma dare,
alle imprese coinvolte, opportunità di sviluppo e, agli investitori interessati,
opportunità di investimento, salvaguardando comunque la strategicità di alcuni
asset;
- Piano per la revisione della spesa pubblica più “aggressivo” ed
efficace che consenta di ridurre la spesa improduttiva e di liberare risorse per
lo sviluppo.
- Il Governo, sin dall’inizio del ciclo di programmazione del bilancio ha
assegnato alla legge di stabilità 2014 una particolare rilevanza (una legge,
appunto, di discontinuità).
- Il Disegno di Legge presentato ad ottobre esprimeva uno schema chiaramente
orientato a coniugare tre impegni:
- l’impegno a conseguire gli obiettivi di finanza pubblica concordati con
l’Ue;
- l’impegno a sostenere ulteriormente la crescita;
- l’impegno a diminuire la pressione fiscale, con particolare riferimento al
lavoro.
- Il Disegno di Legge, a seguito dell’iter parlamentare di approvazione, è
divenuto un testo sicuramente più complesso (e difficile da leggere), ma
estremamente più ricco:
- ha rafforzato alcune scelte indicate dal Governo (si pensi, ad esempio, al
cuneo fiscale, che è stato concentrato sui redditi più bassi);
- ha introdotto nuove importanti misure, soprattutto sul fronte sociale (si
pensi, ad esempio, alle borse di studio per gli studenti
universitari).
- Il Parlamento ha quindi giocato un ruolo importante e costruttivo.
- Il quadro macroeconomico: la salvaguardia degli impegni assunti con
l’Ue
- Le scelte sono state compiute avendo sempre ben presente il perimetro dato:
il che se, da un lato, non ha consentito al Governo di soddisfare pienamente
tutte le istanze, ha certamente ancora una volta confermato la serietà con la
quale intende agire.
- Una serietà che paga: con la riduzione dei tassi e degli spread nel corso
del 2013 l’Italia ha risparmiato oltre 5 miliardi in un anno!
- La Legge di Stabilità reca le misure necessarie a conseguire gli obiettivi
di consolidamento dei saldi di finanza pubblica indicati nella Nota di
aggiornamento del Documento di economia e finanza 2013.
- La Legge di Stabilità permetterà di ridurre debito, deficit, tasse e spesa
pubblica:
il debito scenderà già nel 2014 e continuerà a scendere nei prossimi anni,
anche grazie alla ritrovata crescita (aspetto spesso dimenticato, ma decisivo);
il deficit è al 3% quest’anno e sarà al 2,5% il prossimo;
- le tasse scenderanno anno per anno;
- la spesa pubblica scenderà.
- Le azioni qualificanti: il binomio crescita /
equità
La Legge di Stabilità contiene misure di vario genere, alcune molto rilevanti
perché hanno un effetto significativo o un alto valore politico per conseguire
due fondamentali obiettivi:
E’ necessario non disperdersi nei mille rivoli di un testo tradizionalmente
molto complesso e complicato e concentrare l’attenzione su alcun misure davvero
qualificanti che danno chiaramente il senso di una decisa inversione di
tendenza.
- Imprese e lavoratori: meno tasse, più
credito
La Legge di Stabilità affronta i due principali fattori di criticità del
sistema produttivo: l’alto costo del lavoro e la difficoltà di accesso al
credito.
Riduzione del cuneo fiscale, che significa meno tasse per le
imprese (utile per la competitività) e maggiori risorse in busta paga per i
lavoratori (utile per migliorare le condizioni di vita delle
famiglie e – aspetto, questo, spesso trascurato - sostenere la domanda interna)
- “ è il cuore della politica di crescita”. L’intervento è modulato in
modo da assicurare un effetto trasversale e un effetto selettivo, in modo da
incentivare nuova e più stabile occupazione.
- per le imprese, deduzioni IRAP per l’incremento di
base occupazionale. In particolare, viene prevista la possibilità, per i
soggetti passivi IRAP, di dedurre il costo del personale, ove stipulino
contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato ad incremento d'organico a
decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2014;
- per i lavoratori, aumento detrazioni IRPEF e
riduzione dei premi e contributi INAIL. Da segnalare l’intervento del Parlamento
che ha concentrato il beneficio sui redditi più bassi (che hanno maggiori
difficoltà e una maggiore propensione al consumo);
- istituzione del Fondo per la riduzione della pressione
fiscale, alimentato da risparmi di spesa derivanti dalla Spending
review e da entrate derivanti dalla lotta alla evasione, finalizzato già
nel 2014 alla riduzione del costo del lavoro.
Una critica che ci viene rivolta
- “La riduzione è insufficiente”. Noi riteniamo che è quanto ora possibile e
comunque costituisce solo l’inizio.
Accesso al credito, che è una vera priorità soprattutto per
le PMI (che dalla fine del 2011 ad oggi hanno registrato una diminuzione del
credito di circa l’8%, vale a dire oltre 70 miliardi):
- introduzione del “sistema nazionale di garanzia”, con la
finalità di facilitare l’accesso al credito delle imprese e delle famiglie. In
tale sistema sono compresi:
- il Fondo di garanzia per le PMI;
- la sezione speciale "Progetti di Ricerca e Innovazione", istituita
nell'ambito del medesimo Fondo;
- ulteriore finanziamento del Fondo di garanzia per le PMI
pari a 200 milioni per ciascuna annualità 2014-2016, a valere sulle
disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con la previsione di
ulteriori 600 milioni che potranno essere assegnati dal CIPE;
- estensione dell’ambito operativo della Cassa Depositi e
Prestiti, che potrà intervenire in favore di tutte le imprese e potrà
anche acquistare titoli emessi nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione
concernenti crediti verso piccole e medie imprese (ciò, peraltro, permetterà di
alleggerire i bilanci delle banche, consentendo loro l’erogazione di nuovi
finanziamenti).
- Occupazione: altre misure in favore dei
giovani
La legge di stabilità contiene misure in favore dell’occupazione giovanile
che danno comunque il senso di una continuità nell’impegno del Governo su questo
delicato fronte.
- prevede, ai fini del potenziamento di misure e iniziative in favore di
giovani, lavoratori disoccupati e svantaggiati, che l’incentivo
straordinario volto all’assunzione e la stabilizzazione di giovani fino a 29
anni possa essere ulteriormente finanziato dalle regioni e dalle province
autonome;
- prevede la proroga di determinate fattispecie contrattuali
(strettamente indispensabili per l’attività di gestione dei fondi strutturali
europei) da parte delle province, in vista dell’avvio della cd. Youth Guaranteee
per consentire il regolare funzionamento dei servizi per l’impiego;
- per favorire i giovani imprenditori agricoli prevede che:
gli interventi per l’accesso al mercato dei capitali debbono prioritariamente
essere indirizzati ai giovani imprenditori agricoli che abbiano un’età tra i 18
ed i 40 anni; alla scadenza della concessione o di un contratto di affitto,
qualora vi sia una manifestazione d’interesse da parte di un giovane
imprenditore agricolo che abbia un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni,
l’assegnazione dei terreni avvenga al canone base indicato nell’avviso pubblico
o nel bando di gara;
- prevede l’istituzione di un Fondo per l'incentivazione di iniziative
per la partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle
imprese e per la diffusione dei piani di azionariato per lavoratori
dipendenti.
- Investimenti materiali: non solo grandi
opere
La legge di stabilità continua ad occuparsi dei grandi investimenti
strategici, ma ad essi unisce un forte impegno per i piccoli e medi investimenti
in grado di rilanciare la crescita (perché più facilmente realizzabili) e di
migliorare la qualità della vita dei cittadini.
- Rifinanziamento infrastrutture strategiche, tra cui
l’autostrada Salerno Reggio Calabria, il Mose di Venezia, alcuni assi ferroviari
di primaria rilevanza;
- Manutenzione straordinaria, mediante finanziamento dei
contratti di servizio e di programma con Rete Ferroviaria Italiana e Anas, con
priorità alle opere stradali;
- Acquisto di materiale rotabile per 500 milioni da destinare
al trasporto pubblico locale;
- Ammodernamento dell’impiantistica sportiva, attraverso
misure di accelerazione delle procedure e di realizzazione con il concorso dei
privati.
- Investimenti sulle Intelligenze: nuovi finanziamenti e borse di
studio
La Legge di Stabilità rafforza ulteriormente le misure già varate in favore
della scuola, dell’università e della ricerca.
- Rafforzamento del Fondo di finanziamento ordinario delle
Università per ulteriori 150 milioni per il 2014: con questo
stanziamento, nel 2014 per la prima volta dopo tanti anni il Fondo registrerà un
aumento;
- Rafforzamento delle borse di studio per studenti
universitari per ulteriori 50 milioni da destinare nel 2014 (da sommare
ai 100 previsti nel decreto legge Istruzione);
- Rifinanziamento scuole di specializzazione di medicina per
30 milioni nel 2014 e 50 milioni a partire dal 2015.
- Investimenti e impegno Ue: al via la nuova programmazione dei
Fondi strutturali
La legge di Stabilità dà avvio al nuovo ciclo di programmazione europeo e
nazionale 2014 – 2020, confermando un forte impegno nell’ambito delle politiche
di coesione territoriale in favore del Mezzogiorno, ma anche delle aree del
Centro – Nord, per un ammontare superiore ai 110 miliardi. È il più importante
intervento di investimento nel Paese dei prossimi anni
- Stanziamento della quota di cofinanziamento nazionale che
si aggiunge alla quota dei Fondi strutturali Ue pari a circa 30 miliardi da
destinare prevalentemente al Mezzogiorno;
- Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione (ex Fas) per
54, 8 miliardi da destinare a interventi per lo sviluppo, anche di
natura ambientale, da ripartire per l’80 per cento alle aree del Mezzogiorno e
per il 20 per cento alle aree del Centro-Nord.
- Fisco: il definito superamento dell’Imu sulla prima
casa
La Legge di Stabilità supera il sistema di imposizione immobiliare locale
incentrato sull’Imu, introducendo l' Imposta Unica Comunale
(IUC) che alleggerisce il carico tributario per 1
miliardo complessivo. La IUC si basa su due presupposti impositivi:
- uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e
valore (IMU), che non colpisce le abitazioni principali;
- l'altro collegato all'erogazione e alla fruizione di servizi comunali (TASI
e TARI).
IMU:
- escluse abitazioni principali, salvo quelle di lusso.
- sugli immobili strumentali è deducibile
- i fabbricati rurali ad uso strumentale sono esenti
- la pagano i proprietari
TARI:
- tassa rifiuti sul modello TARES
TASI:
- servizi indivisibili
- soggetto passivo è il possessore o il detentore dell’immobile
- aliquota massimo 2,5 per mille
Seconda rata IMU 2013
- posticipo dal 16 al 24 gennaio 2014 cd. mini IMU 2013, ovvero la quota (40
per cento) dell’eventuale differenza tra l'IMU deliberata (aliquota e
detrazione) dal comune di riferimento per l'anno 2013 e, se inferiore, quella
risultante dall'applicazione dell'aliquota e della detrazione di base previste
dalle norme statali.
Altre misure in materia fiscale
- a fini di equità, proroga, per gli anni 2014, 2015 e 2016,
il contributo di solidarietà sul reddito nella
misure del 3 per cento sulla parte eccedente il reddito complessivo di 300.000
euro;
- sempre a fini di equità, introduce un contributo di
solidarietà sulle pensioni, per il triennio 2014-2016, nella parte
eccedenti determinati limiti, secondo le seguenti aliquote: 6% per parte
eccedente l’importo superiore a quattordici volte il trattamento minimo Inps;
12% per la parte eccedente venti volte il trattamento stesso e 18% per la parte
eccedente l'importo di trenta volte il medesimo;
- sempre a fini di equità, eliminato, dal 2014, il
bollo fisso di 34,20 euro sui conti correnti e il conto titoli
minimi. A beneficiarne saranno tutti i correntisti con giacenze medie
sotto i 17 mila euro. Contemporaneamente aumenta il carico impositivo
sui correntisti ricchi (tra i 250 mila e i 500 mila
euro).
- Webtax: dall'1 luglio 2014 i soggetti passivi che intendano
acquistare servizi di pubblicità on line, anche attraverso centri media ed
operatori terzi, saranno obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di
una partita IVA italiana.
- Politiche sociali e per il lavoro: ammortizzatori sociali,
esodati e categorie deboli
La Legge di Stabilità contiene numerose misure in favore delle fasce
deboli.
- Rifinanziamento ammortizzatori sociali in deroga, contratti
di solidarietà e cassa integrazione guadagni straordinaria;
- Estensione della platea dei lavoratori, quelli che vengono chiamati
esodati, includendovi ulteriori 23.000 lavoratori, esclusi dai
precedenti interventi di salvaguardia;
- Rifinanziamento del Fondo per le non autosufficienze per
275 milioni di euro, per l'anno 2014, ivi inclusi quelli a sostegno delle
persone affette da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e di ulteriori 75 milioni
di euro, sempre per il 2014, come aggiunta alle risorse ordinariamente previste
dal Fondo, da finalizzare per interventi di assistenza domiciliare per le
persone affette da disabilità gravi e gravissime, ivi incluse quelle affette da
sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
- Incremento del Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori
stranieri non accompagnati per 20 milioni, per ciascun anno 2015 e
2016;
- Potenziamento della carta acquisti ordinaria. Estensione
soggettiva e territoriale della platea dei beneficiari;
- ripristina l'aliquota IVA ridotta del 4 per cento - anziché del 10
per cento - per le prestazioni socio-sanitarie o educative, comprese
quelle di assistenza domiciliare o ambulatoriale o in comunità, in favore di
anziani ed inabili adulti, di tossicodipendenti e malati di AIDS, di
handicappati psicofisici, di minori, anche coinvolti in situazioni di
disadattamento e di devianza, rese da cooperative sociali e loro consorzi, sia
direttamente sia in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in
generale;
- istituzione del Fondo per le politiche attive del lavoro,
per la realizzazione di iniziative, anche sperimentali, volte a potenziare le
politiche attive del lavoro, tra le quali la sperimentazione regionale del
contratto di ricollocazione;
- autorizzazione di una spesa complessiva pari a 126 milioni di euro in favore
dei lavori socialmente utili (LSU) nei territori di Napoli,
Palermo e della regione Calabria, nonché nei comuni con meno di 50.000 abitanti.
Inoltre, vengono introdotte norme volte a definire le risorse che finanziano le
convenzioni con i lavoratori socialmente utili e la loro assegnazione ai comuni,
con l'obiettivo di razionalizzare e rendere più efficiente il sistema.
- Prevenzione e gestione delle emergenze e delle calamità
naturali
La Legge di Stabilità si fa carico della gestione di emergenze passate e in
atto, ma al contempo agisce sul lato della prevenzione.
- destina quota parte delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione al
finanziamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio, di
bonifica di siti di interesse nazionale (SIN), e di altri
interventi in materia di politiche ambientali;
- reca un’articolata disciplina volta a destinare risorse già esistenti o allo
scopo finalizzate a interventi contro il dissesto idrogeologico
immediatamente cantierabili; al riguardo, è stato precisato che le risorse
devono essere prioritariamente destinate agli interventi integrati finalizzati
alla riduzione del rischio, alla tutela e al recupero degli ecosistemi e della
biodiversità. Si prevede, inoltre, un nuovo stanziamento di risorse e una nuova
disciplina delle modalità di finanziamento di tali interventi;
- istituisce il Fondo per il finanziamento di un piano straordinario
di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente
a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani, con una dotazione
complessiva di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016;
- istituisce il Fondo per il finanziamento di un piano straordinario
di bonifica delle discariche abusive individuate dalle competenti
autorità statali in relazione alla procedura di infrazione europea. Il Fondo
ammonta a 60 milioni di euro per il biennio 2014-2015;
- prevede che le risorse del Fondo per la tutela dell’ambiente e la
promozione dello sviluppo del territorio siano destinate
prioritariamente ad interventi di messa in sicurezza del territorio (comma 248,
come modificato nel corso dell’esame in sede referente);
- proroga al 1° dicembre 2013 la sospensione per i residenti
nell’isola di Lampedusa degli adempimenti e versamenti
dei tributi, nonché dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei
premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie
professionali, in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti
ai Paesi del Nord Africa;
- prevede una serie di interventi per fronteggiare lo stato di emergenza
dichiarato nella regione Sardegna in conseguenza degli
eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di novembre 2013, anche
ai fini dell’esclusione dal patto di stabilità interno di talune spese e del
ripristino della viabilità interrotta o danneggiata, nonché della
delocalizzazione in aree sicure degli edifici localizzati in aree a rischio
idrogeologico elevato. Sono state, inoltre, inserite ulteriori previsioni, per i
territori della regione Sardegna colpiti dagli eventi alluvionali del mese di
novembre 2013, destinate, tra l’altro, a consentire maggiori spazi finanziari ai
comuni colpiti da tali eventi, nonché a garantire l’erogazione dei servizi
sanitari;
- disciplina l’erogazione dei contributi per gli interventi di ricostruzione
privata e privata nei comuni interessati dal sisma in Abruzzo
del 6 aprile 2009;
- autorizza uno stanziamento di risorse in conto capitale per il completamento
degli interventi di ricostruzione connessi al sisma in Calabria
e Basilicata del 26 ottobre 2012 disponendo, nel contempo,
l’esclusione dal patto di stabilità interno dei relativi pagamenti;
- stabilisce le modalità di calcolo, per l’anno 2014, del complesso delle
spese complessive per la regione Molise, ai fini
dell’applicazione del patto di stabilità interno, al fine di escludere, dalla
somma delle spese correnti e di quelle in conto capitale risultanti dal
consuntivo, quelle effettuate per la ricostruzione e il ripristino dei danni
causati dagli eventi sismici dell'ottobre e del novembre
2002;
- con riguardo alle zone (nei territori dell’Emilia Romagna, Lombardia
e Veneto) colpite dagli eventi sismici del maggio
2012: reca, tra l’altro, un allentamento e incide sulla disciplina
dell’esclusione delle spese dal patto di stabilità interno; posticipa, fino al
termine del periodo di ammortamento, il pagamento delle rate 2013 e 2014 dei
mutui concessi agli enti locali interessati; consente l’estensione degli
interventi previsti per le zone colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio
2012 ai comuni limitrofi alle zone medesime, come definite dalle disposizioni
vigenti, in cui deve essere accertata l’esistenza di un nesso causale tra danni
subiti ed eventi sismici; estende l’applicazione dei criteri per la concessione
dei contributi per la ricostruzione e la riparazione degli immobili ad ulteriori
tipologie di soggetti beneficiari.
- Le coperture: razionalizzazione della spesa e del patrimonio
pubblico
- Dismissioni patrimonio pubblico
- prevede la definizione da parte del Governo di un programma
straordinario di cessioni di immobili pubblici, compresi quelli
detenuti dal Ministero della difesa e non utilizzati per finalità istituzionali.
Tale programma, da definire entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge in esame, dovrà consentire introiti per il periodo 2014-2016 non
inferiori a 500 milioni di euro annui
- Rafforzamento della spending review
- Reca una serie di misure di razionalizzazione e di revisione della spesa
pubblica, mediante cui viene affidato al Commissario straordinario
per la spending review, il compito di
assicurare una riduzione della stessa non inferiore a complessivi 3.520 milioni
nel periodo 2014-2017, disponendo nel contempo, in attesa della definizione di
tali interventi correttivi, alcuni accantonamenti delle spese rimodulabili dei
Ministeri, per 256 milioni nel 2015 e 622 milioni annui a decorrere dal 2016. Le
misure di risparmio dovranno operare anche nei confronti delle regioni, per 344
milioni a decorrere dal 2015, nonché degli enti locali, per 344 milioni a
decorrere dal 2016. Viene inoltre prevista l'emanazione, entro il 15 gennaio
2015, di un D.P.C.M. recante riduzioni delle agevolazioni e detrazioni
fiscali e riduzioni della misura delle agevolazioni e detrazioni tali
da assicurare maggiori entrate per 3.000 milioni nel 2015, 7.000 milioni nel
2016 e 10.000 milioni dal 2017; cui peraltro potrà non
procedersi (in tutto in parte) qualora entro il 15 gennaio 2015,
vengano emanati provvedimenti che reperiscano risorse mediante la
riduzione della spesa pubblica
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