lunedì 21 novembre 2016

Brunetta: UE, “Bilancio approvato, e veto Renzi-Gozi? Era imbroglio, vergogna!

Brunetta: UE, “Bilancio approvato, e veto Renzi-Gozi? Era imbroglio, vergogna!

Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:
“Caro Matteo Renzi e caro sottosegretario Gozi, adesso ammettete la presa in giro dell’ultima settimana sul veto sul bilancio europeo: tutta una finzione mediatica per accalappiarvi il consenso dei cittadini che ne hanno le scatole piene di questa Europa. Ma non è con l’imbroglio che si risolvono i problemi.
Avete ventilato un veto che vi abbiamo detto in tutti i modi che non potevate esercitare, perché quello che si vota all’unanimità in Europa è il budget pluriennale di cui non si discuterà prima del 2020 mentre quelli di cui si parlava questi giorni erano semplici aggiustamenti rispetto ai quali il voto contrario del governo italiano si sarebbe dimostrato irrilevante.
Cosa che è puntualmente avvenuta: l’Italia si è astenuta ma il bilancio è stato comunque approvato. Fossi in voi, Renzi e Gozi, non mi farei più vedere in giro per la vergogna. Con il presidente del Consiglio che dichiara di essere pronto a porre il veto nel prossimo bilancio.
Uno: con questa sua frase ha dichiarato di fatto la sconfitta di oggi. Due: prova comunque sempre a rilanciare e a buttare la palla in avanti, usanza tanto consolidata che potremmo chiamare “metodo Renzi”. Tre: non si faccia troppi programmi perché nel 2020 lui non ci sarà più, in quanto i cittadini lo manderanno a casa il 4 dicembre votando No al referendum. Il trucco di Renzi è stato svelato anche oggi.
Ormai non gliene va più bene una: le sue tecniche truffaldine sono state decodificate dagli italiani e dall’Europa. Nessun veto poteva essere messo in questi giorni, nessuna battaglia poteva essere fatta, Renzi ha inventato tutto di sana pianta e i suoi ineffabili membri del governo lo hanno assecondato nella menzogna. Vergogna per tutti”.

RENZI : Per referendum fa l’euroscettico, peccato che in consiglio europeo vota sempre sì

Per referendum fa l’euroscettico, peccato che in consiglio europeo vota sempre sì


L’Italia si è astenuta sul voto per il bilancio UE. A pochi giorni dal referendum, con una piroetta degna di un saltimbanco, Renzi si scopre euroscettico, minaccia veti e alza la voce con la Commissione europea.
Peccato che in Consiglio europeo il Governo Renzi abbia votato finora a favore nel 100% dei casi. Questo vuol dire che ha sempre dato il suo totale sostegno allo status quo europeo che ora finge di contestare. Nessuno ci crede perché gli italiani non sono scemi. Per questo il 4 dicembre seppelliranno lui e le sue ridicole riforme sotto una valanga di no.
Giorgia Meloni


RENZI : Per referendum fa l’euroscettico, peccato che in consiglio europeo vota sempre sì

Per referendum fa l’euroscettico, peccato che in consiglio europeo vota sempre sì


L’Italia si è astenuta sul voto per il bilancio UE. A pochi giorni dal referendum, con una piroetta degna di un saltimbanco, Renzi si scopre euroscettico, minaccia veti e alza la voce con la Commissione europea.
Peccato che in Consiglio europeo il Governo Renzi abbia votato finora a favore nel 100% dei casi. Questo vuol dire che ha sempre dato il suo totale sostegno allo status quo europeo che ora finge di contestare. Nessuno ci crede perché gli italiani non sono scemi. Per questo il 4 dicembre seppelliranno lui e le sue ridicole riforme sotto una valanga di no.

LOTTA ALL'ISIS : SANZIONI UE PER LA SIRIA

Siria: L’UE aggiunge 17 ministri e il governatore della Banca centrale all’elenco delle sanzioni

  • 14.11.2016
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  • Comunicato stampa
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  • Sicurezza e difesa
  • Affari esteri e relazioni internazionali
Il 14 novembre 2016 il Consiglio ha aggiunto 17 ministri e il governatore della Banca centrale della Siria all'elenco delle persone oggetto di misure restrittive dell'UE nei confronti del regime siriano in quanto responsabili della violenta repressione contro la popolazione civile in Siria, o in quanto traggono vantaggio dal regime o lo sostengono e/o sono associate a tali persone.
Tale decisione fa seguito alle conclusioni del Consiglio del 17 ottobre 2016 e alle conclusioni del Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre 2016. La decisione porta a 234 il numero totale di persone oggetto di divieto di viaggio e congelamento dei beni a causa della repressione violenta contro la popolazione civile in Siria.
Inoltre, 69 entità sono oggetto di congelamento dei beni. Più in generale, le sanzioni attualmente in vigore nei confronti della Siria includono un embargo sul petrolio, restrizioni su alcuni investimenti, un congelamento dei beni della banca centrale siriana nell'UE, restrizioni all'esportazione di attrezzature e tecnologie che potrebbero essere usate a fini di repressione interna nonché di attrezzature e tecnologie per il monitoraggio o l'intercettazione delle comunicazioni telefoniche o online. Le misure sono state prorogate da ultimo il 27 maggio 2016 e sono in vigore fino al 1º giugno 2017.
L'UE ribadisce il suo impegno a trovare una soluzione duratura al conflitto in Siria, in quanto non vi è soluzione militare alla guerra civile siriana. È determinata a salvare vite umane e prosegue i suoi intensi sforzi diplomatici a fini umanitari per fornire aiuto ad Aleppo e ovunque sia necessario e per evacuare i feriti.
Gli atti giuridici adottati dal Consiglio, compresi i nomi delle persone in questione, sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 14 novembre 2016.

CGIA DI MESTRE: PAGHIAMO 950 € DI TASSE IN PIU’ DEGLI EUROPEI

PAGHIAMO 950 € DI TASSE IN PIU’ DEGLI EUROPEI

Cosa accadrebbe se l’Italia avesse la pressione fiscale allineata con il dato medio presente in Ue ? Ogni italiano pagherebbe 946 euro di tasse in meno all’anno. A segnalarlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha comparato la pressione fiscale registrata l’anno scorso nei principali paesi europei; dopodiché ha misurato il differenziale di tassazione esistente tra gli italiani e i contribuenti dei più importanti Paesi dell’Unione.

Dal confronto emerge che la pressione fiscale più elevata si registra in Francia. A Parigi, il peso complessivo di imposte, tasse, tributi e contributi previdenziali è pari al 48 per cento del Pil. Seguono il Belgio con il 46,8 per cento, l’Austria con il 44,3 per cento, la Svezia con il 44 per cento e, al quinto posto, l’Italia……

Raggiunto un accordo sul bilancio dell'UE per il 2017

Raggiunto un accordo sul bilancio dell'UE per il 2017 
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    • 17.11.2016
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    • Comunicato stampa
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    Il 17 novembre 2016 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo su un bilancio dell'UE per il 2017 che rispecchia fortemente le principali priorità politiche dell'UE. Il totale degli impegni è fissato a 157,88 miliardi di EUR e quello dei pagamenti a 134,49 miliardi di EUR.
    "La forza del bilancio dell'UE per il 2017 risiede nell'accento posto su misure prioritarie quali la gestione della migrazione, anche affrontandone le cause profonde, e la promozione degli investimenti quale mezzo per contribuire a stimolare la crescita e creare posti di lavoro. In questo modo si massimizza l'impatto del bilancio a vantaggio dei contribuenti dell'UE e delle imprese e dei cittadini europei. E si rispettano i costanti sforzi degli Stati membri intesi a risanare le loro finanze pubbliche", ha dichiarato Ivan Lesay, sottosegretario di Stato delle finanze slovacco e presidente del Consiglio.

    Maggiori fondi per la migrazione e la sicurezza

    Il fatto che siano stati concordati impegni per 5,91 miliardi di EUR implica, rispetto al 2016, un aumento di circa l'11,3% dei fondi disponibili per affrontare la crisi migratoria e rafforzare la sicurezza. I fondi saranno utilizzati per aiutare gli Stati membri a reinsediare rifugiati, creare centri di accoglienza, sostenere misure d'integrazione e rimpatriare quanti non hanno diritto di soggiorno. Serviranno anche a potenziare la protezione delle frontiere, la prevenzione della criminalità e le attività contro il terrorismo, nonché a proteggere infrastrutture critiche.

    Investire nella crescita e nell'occupazione

    Sono stati approvati impegni per 21,3 miliardi di EUR per stimolare la crescita economica e creare nuovi posti di lavoro nell'ambito della sottorubrica 1a (Competitività per la crescita e l'occupazione). Ciò rappresenta un aumento di circa il 12% rispetto al 2016. Questa parte del bilancio riguarda strumenti come Erasmus+, che aumenta del 19% passando a 2,1 miliardi di EUR, e il Fondo europeo per gli investimenti strategici, che aumenta del 25% passando a 2,7 miliardi di EUR. Il bilancio dell'UE per il 2017 comprende anche 500,00 milioni di EUR in impegni per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per aiutare i giovani a trovare lavoro. Altri 500,00 milioni di EUR sono stati approvati a sostegno dei produttori di latte e di altri allevatori, con misure di sostegno aggiuntive annunciate a luglio.
    Alla stregua degli sforzi di risanamento compiuti dagli Stati membri a livello nazionale, il Consiglio e il Parlamento hanno ricordato a tutte le istituzioni dell'UE di completare la riduzione del personale del 5% entro il 2017, come concordato nel 2013.
     RubricheBilancio dell'UE per il 2017 (in milioni di EUR)
      ImpegniPagamenti
     1. Crescita intelligente e inclusiva74.89856.521
     - 1a Competitività per la crescita e l'occupazione21.31219.321
     - 1b Coesione economica, sociale e territoriale53.58737.201
     2. Crescita sostenibile58.58737.101
     3. Sicurezza e cittadinanza4.2843.787
     4. Europa globale10.1879.483
     5. Amministrazione9.3959.395
     Strumenti speciali534390
     TOTALE157.883134.490

    Prossime tappe

    Il bilancio dell'UE per il 2017 dovrebbe essere adottato formalmente dal Consiglio il 29 novembre e dal Parlamento europeo il 1º dicembre.