venerdì 21 ottobre 2016

Osservazioni del Presidente Tusk dopo la riunione del Consiglio europeo

Osservazioni del Presidente Donald Tusk dopo il primo giorno della riunione del Consiglio europeo

    Come sapete abbiamo avuto questa sera una lunga agenda.Vorrei iniziare con la migrazione.
flussi irregolari sulla rotta del Mediterraneo centrale, dalla quale l'Africa verso l'Italia, rimangono troppo elevati e in realtà non sono cambiate negli ultimi due anni. È per questo che abbiamo discusso come migliorare la nostra cooperazione con l'Africa. L'alto rappresentante ha presentato i suoi sforzi diplomatici con cinque paesi prioritari, vale a dire il Senegal, Mali, Niger, Nigeria ed Etiopia. L'obiettivo è quello di prevenire l'immigrazione clandestina verso l'Italia e per il resto d'Europa, e per garantire rendimenti effettivi dei migranti irregolari. L'Alto rappresentante è stato dato il nostro sostegno e valuterà i progressi nel mese di dicembre.
Quando si tratta di rotta Mediterraneo orientale, la situazione è migliorata, con un calo del 98% negli arrivi rispetto allo scorso anno. È per questo che i leader potrebbero discutere di tornare a Schengen.Siamo tutti d'accordo che l'obiettivo è quello di alzare i controlli alle frontiere temporanee nel corso del tempo, che sarà accompagnato dal potenziamento delle frontiere esterne. I leader hanno anche discusso la questione della solidarietà tra gli Stati membri durante questa crisi. Noi prenderemo in considerazione proposte concrete nel mese di dicembre, ma la cosa importante oggi era d'accordo che non ci sarebbe alcuna solidarietà a la carte . Lavoreremo sulla solidarietà efficace, invece.
Questa sera abbiamo avuto un ampio dibattito sulla Russia. I leader hanno sottolineato tutti i tipi di attività russi, da violazioni dello spazio aereo, campagne di disinformazione, attacchi informatici, interferenze nei processi politici nell'UE e non solo, gli strumenti ibridi nei Balcani, agli sviluppi nelle indagini MH17. Alla luce di questi esempi, è chiaro che la strategia della Russia è quello di indebolire l'Unione europea.Abbiamo una seria valutazione di questa realtà, e non si fa illusioni.L'aumento delle tensioni con la Russia non è il nostro obiettivo. Stiamo semplicemente reagendo alle misure adottate dalla Russia.Naturalmente l'UE è sempre pronto al dialogo. Ma non riusciremo mai a compromettere i nostri valori o principi. Ecco perché i leader hanno deciso di sospendere il corso. E soprattutto per mantenere l'unità della UE.
Voglio fare un punto specifico sulla ricerca MH17. I leader hanno espresso il loro pieno sostegno al governo olandese nelle indagini in corso. Tutti i membri che sono in grado di assistere l'indagine e perseguimento dei responsabili, devono farlo.
I leader hanno anche discusso la Siria. Hanno condannato con forza gli attacchi da parte del regime siriano e dei suoi alleati, in particolare la Russia, contro i civili di Aleppo. L'Unione europea chiede la fine delle atrocità e l'immediata cessazione delle ostilità. Si prenderà in considerazione tutte le opzioni disponibili, se queste atrocità continuano. Abbiamo chiesto all'Alto Rappresentante di proseguire gli sforzi diplomatici e umanitari.
Infine, lasciatemi dire che siamo stati felici di accogliere il primo ministro maggio al suo primo Consiglio europeo. Il primo ministro maggio ha confermato che il Regno Unito sarà invocare l'articolo 50 prima della fine di marzo del prossimo anno. Non ci saranno negoziati fino a quando l'articolo 50 viene attivato dal Regno Unito in modo da non abbiamo discusso Brexit stasera. Tuttavia, i principi e le regole di base, vale a dire il mercato unico e l'indivisibilità delle quattro libertà, rimarranno la nostra azienda presa di posizione. Grazie. 

LEGGE DI BILANCIO 2017

 15 OTTOBRE 2016
 Il Consiglio dei ministri si è riunito sabato 15 ottobre 2016, alle ore 17,05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti

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                       LEGGE DI BILANCIO 2017

 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (disegno di legge)
 Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019. Si tratta di una manovra di politica economica volta a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. La manovra vale 27 miliardi. La manovra si compone del disegno di legge di Bilancio e di un decreto legge che contiene misure aventi carattere di particolare urgenza, tra le quali l’avvio del processo di chiusura di Equitalia. Di seguito, i punti qualificanti del provvedimento:

COMPETITIVITA’: la manovra prevede prima di tutto misure di sostegno alla competitività e di stimolo agli investimenti secondo la strategia “Industria 4.0” con un effeto di mobilitazione di risorse di 20 miliardi. Tra gli strumenti, la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e l’iperammortamento, ovvero una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. E ancora, 1 miliardo al Fondo di Garanzia per le PMI che significa fino a 25 miliardi di credito per le piccole e medie imprese e la proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini”, nonché misure di sostegno alle start-up innovative. Infine, è previsto un rafforzamento della detassazione dei premi di produttività
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 TASSE: si conferma la riduzione dell’Ires già disposta nella Legge di Stabilità del 2016 e la progressiva riduzione del carico fiscale. Grazie alla disattivazione della clausola di salvaguardia prevista in precedenti leggi di stabilità, si evitano aumenti per circa 15 miliardi di euro di Iva e accise. Per il triennio 2017-2019 viene abolita la cosiddetta “Irpef agricola”: i redditi dominicali e agricoli non concorrono cioè alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. E per gli agricoltori under 40 è prevista la decontribuzione. Inoltre, il reddito d’impresa degli imprenditori persone fisiche viene assoggettato all’aliquota Iri del 24%, la stessa dell’Ires, anziché essere ricompreso nel reddito complessivo ed essere sottoposto alla progressività 2 dell’Irpef: in questo modo l’imposta scenderà significativamente. La manovra prevede anche interventi a favore delle Partite Iva.

 PENSIONI: sette miliardi in tre anni a sostegno delle pensioni più basse, con l’introduzione e il rafforzamento della quattordicesima e la possibilità di andare in pensione prima. Aumenta la no tax area per i pensionati anche di età non superiore a 75 anni. L’Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che abbiano almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”. Queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione. Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%. L’APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma i costi dell’operazione del prestito saranno a carico dell’azienda. Tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei contributi ai fini della pensione anticipata e di vecchiaia.

SANITA’: si conferma il finanziamento al Servizio sanitario nazionale e vengono introdotte finalizzazioni per cure avanzate (farmaci oncologici, per l’epatite C etc) e per la stabilizzazione di giovani medici e infermieri. 113 miliardi (2 in più del 2015).

 SOCIALE: sono previste misure a sostegno della povertà. Dal 2018, con risparmi “istituzionali”, ci saranno 500 milioni di aumento del Fondo per la lotta alla povertà. Da subito, 50 milioni al Fondo dedicato alla non autosufficienza. Alle politiche per la famiglia vanno 600 milioni.

 PARI OPPORTUNITA’: 60 i milioni destinati al piano antitratta, a quello contro la violenza alle donne e a sostegno dell’impresa femminile.

 TERREMOTO: 4,5 i miliardi che vanno alla ricostruzione di Accumoli, Amatrice, Arquata e degli altri territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016.

 INCENTIVI: 3 miliardi in tre anni per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento di quelli per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.

 INVESTIMENTI: 12 miliardi aggiuntivi in tre anni per gli investimenti pubblici dalle infrastrutture all’ambiente e alle attività produttive, a partire dall’attuazione del Masterplan per il Mezzogiorno.

 PERIFERIE: 2,1 miliardi finalizzati al recupero delle periferie (120 i progetti presentati al bando periferie).

 3 PUBBLICO IMPIEGO: 1,9 i miliardi impegnati per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione, per le retribuzioni di forze armate, dei corpi di polizia e per nuove assunzioni.

 SCUOLA E UNIVERSITA’: oltre 800 milioni per il sostegno agli studenti, al diritto allo studio e il rafforzamento della Buona Scuola.

ENTI TERRITORIALI: 3 miliardi a supporto dei bilanci di Regioni, Comuni, Enti territoriali.

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 Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 17,56.