giovedì 28 aprile 2011

Sul reato di clandestinita' sbaglia l'Europa, non l'Italia

 
GASPARRI: Sul reato di clandestinita' sbaglia l'Europa, non l'Italia

"A volte si ragiona in modo astratto, mentre alla politica di accoglienza dei flussi programmati va necessariamente affiancata una politica di fermezza e rigore nei confronti dei clandestini.

L’Italia deve mantenere una linea chiara. Certe sentenze sono un incoraggiamento per i clandestini e l’Italia dovra’ far sentire chiara e forte la sua voce a tutti i livelli europei e internazionali. Sbaglia l’Europa, non l’Italia". Così si e’ espresso il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri, commentando la bocciatura della Corte di giustizia europea della norma italiana che prevede il reato di clandestinita’ e punisce con la reclusione gli immigrati irregolari.


BONIVER: Nessuna bocciatura da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea


"Nessuna bocciatura da parte della Corte di giustizia dell’Unione europea, ma solo la risposta a un ricorso con una sentenza, di fatto, ’double face’".

Cosi’ si e’ espressa Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen, commentando la sentenza dei giudici di Lussemburgo sulla norma italiana che introduce il reato di clandestinita’ prevedendo la reclusione per gli immigrati irregolari. "La Corte di giustizia ha emesso questa sentenza su richiesta di un ricorso di un tribunale italiano a favore di un cittadino straniero". Si tratta dell’algerino, Hassen El Dridi, condannato dal Tribunale di Trento ad un anno di reclusione nel 2010 per non aver rispettato l’ordine di espulsione. Dunque, la Corte "rispondendo a questo ricorso ha emesso una sentenza in cui non c’e’ nessuna bocciatura, ma, per l’appunto, solo la risposta a un ricorso. C’e’ un passaggio esilarante dove la Corte ricorda ’se e’ vero che la legislazione penale rientra in linea di principio nella competenza degli Stati membri e che la direttiva rimpatri lascia questi ultimi liberi di adottare misure anche penali nel caso in cui le misure coercitive non abbiano consentito l’allontanamento, gli Stati devono comunque fare in modo che la propria legislazione rispetti il diritto dell’Unione. Insomma, abbiamo ragione sia noi che loro, e’ una sentenza ’double face’, perche’, se da un lato riconosce il diritto di ogni stato dall’altro dice che diritto nazionale non puo’ confliggere con la direttiva europea. Questa sentenza puo’ esser letta in modi diversi e Maroni ha gia’ detto che dara’ disposizioni per adeguare le norme alla direttiva europea, che non e’ conflitto totale. Non c’e’ nessun conflitto, nessuno schiaffo, nessuna sentenza definitiva, non siamo stati condannati a morte dall’Europa. In questo quadro il coro dell’opposizione non sorprende".


BERTOLINI: La sentenza della Corte di Giustizia Ue e' un passo indietro sulla strada della sicurezza

"La sentenza della Corte di Giustizia Ue e’ un errore. Bocciare il reato di clandestinita’ e’ un passo indietro sulla strada della sicurezza e della legalita"’. Lo ha affermato la parlamentare del Pdl Isabella Bertolini, che ha osservato:


"Chi sta nel nostro Paese senza averne diritto compie un reato. Non c’e’ nulla che violi i diritti umani in tutto questo. Dopo i giudici italiani che negli scorsi mesi si sono distinti per avere vanificato, disapplicandole, le leggi in materia di immigrazione si aggiungono ora quelli europei con una sentenza che portera’ solo effetti negativi. E’ veramente inspiegabile il giubilo degli esponenti della sinistra che cosi’ sposano la scellerata via della circolazione indiscriminata di tutti gli stranieri clandestini sul territorio italiano. Non e’ certo quello che vuole la maggioranza degli italiani, che hanno sostenuto le politiche dell’immigrazione del Governo".

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