Storace : E ADESSO E’ DA PAZZI DIRE NO AD AN
Non
si può giocherellare più. Il videomessaggio di Silvio Berlusconi
e' stato, come era ovvio, di solare chiarezza. È rivolto al
popolo sovrano, che chiama (politicamente) alle armi di nuovo con la bandiera
di Forza Italia.
Il cavaliere non si pone il problema se il
nome sia un ritorno al passato; ne' gli si poteva chiedere di ammettere il
fallimento targato Pdl. Anzi, fa un passo in avanti e riprende in mano il
timone con coraggio.
Più che nel '94, Forza Italia può
attrarre anche a destra, visto che i troppi egoismi
di aspiranti leader frenano da mesi il progetto di
ricostruzione di Alleanza nazionale come partito degli italiani. Che
non chiuse i battenti causa scandali, ma per l'imperizia di una classe
dirigente che decise improvvisamente che era finito il tempo della
bandiera da issare con orgoglio al governo.
Di quella classe dirigente
ne è rimasta una parte fuori dai confini del Pdl, dispersa in
vari rivoli. E' da pazzi, lo voglio dire anch'io con chiarezza,
dire ancora di no alla rinascita di quel partito: sarebbe
l'unico soggetto federatore per moltissimi di noi.
E' legittimo che ci sia a chi non piaccia
piu' quell'esperienza e si illuda sul rinnovamento anagrafico. Ma non si
ha il diritto di precludere a chi torna a crederci di poterci provare. E chi
sta nella fondazione An ha il dovere di restituire il simbolo al popolo che lo
ha amato.
Se questo non
accade, sarà complicato dare torto a quegli ex An che accettano
la proposta di Berlusconi passando dal Pdl a Forza Italia. Se a destra non si è
capaci di umilta', il messaggio del cavaliere sara' attrattivo per molti.
Non abbiamo bisogno di un
centrodestrino. Abbiamo bisogno di una forza di destra capace di
attrarre anche elettori di centro, ma non i loro orfani di un seggio
parlamentare. Ci vuole tanto a capirlo?
Francesco Storace
Nessun commento:
Posta un commento