Immigrati, Rampelli: Governo ha già deciso abrogazione reato clandestinità, risposta Cancellieri evasiva e mendace
«Il
governo Letta ha già deciso l'abrogazione del reato d'immigrazione clandestina,
cioè la rinuncia al diritto da parte dello Stato italiano di accertare
l'identità degli immigrati e la compatibilità con i requisiti di permanenza
legale sul territorio nazionale. La risposta del ministro Cancellieri, data oggi
a una specifica interrogazione presentata da Fratelli d'Italia per conoscere le
intenzioni del governo sulla materia, dopo l'approvazione nella Commissione
Giustizia del Senato del noto emendamento Cinque Stelle, è stata evasiva e
mendace.
Infatti il governo ha già approvato il decreto n. 120
del 2013 nel quale vengono eliminati 90 milioni di euro dal fondo rimpatri.
Svuotando questo fondo si decide di disapplicare la sanzione più efficace per
chi non avesse titolo a restare sul nostro territorio, quella del ritorno a casa
coatto. Si lancia così un segnale formidabile ai popoli in fuga che si
consegneranno sempre più numerosi agli scafisti per provare a raggiungere le
nostre coste. È quindi iniziata, attraverso la rimodulazione dei fondi, la
disarticolazione della Bossi-Fini e la rinuncia italiana all'applicazione del
reato di clandestinità. Il governo non ha costruito un solo accordo bilaterale
con i Paesi frontalieri, non si rammentano iniziative internazionali per
prevenire quel mercato di uomini di cui pare accorgersi solo a poche miglia
dalle coste italiane, non è riuscito a coinvolgere compattamente l'Europa nella
gestione dei flussi e nella tutela dei richiedenti asilo».
È quanto dichiara il vicepresidente dei
deputati di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.
Roma, 16 ottobre 2013
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