martedì 31 marzo 2015

Crisi libica e arrivi migranti

Crisi libica e arrivi migranti, la Presidente Boldrini ha 

incontrato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg

La Presidente Boldrini ha incontrato nei giorni scorsi  a Montecitorio il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in visita in Italia. Tra i vari temi al centro del colloquio, la crisi libica e gli arrivi di migranti attraverso il Mediterraneo.
"Al momento un intervento militare della Nato in Libia non è in agenda", ha detto il Segretario generale, "si tratta piuttosto di sostenere gli sforzi di mediazione attualmente in atto da parte delle Nazioni Unite e del rappresentante speciale León. Gli interventi militari - come quello svolto dalla Nato in Libia nel 2011 su mandato delle Nazioni Unite - possono avere effetti limitati. E' indispensabile fare seguire a tali interventi un'azione di ricomposizione politica che, nel caso della Libia, non è stata portata avanti dalla comunità internazionale con sufficiente energia".
La Presidente Boldrini ha affermato che "la comunità internazionale non può rimanere inerte di fronte al deteriorarsi di situazioni che poi si trasformano in minacce per tutti. Per combattere il terrorismo bisogna evitare di abbracciare la tesi dello scontro fra le civiltà, demonizzando l'intero mondo islamico. Il terrorismo si combatte, al contrario, cercando di costruire le alleanze più vaste possibili anche con il mondo musulmano." Un'impostazione che il Segretario generale Stoltenberg ha assicurato di condividere pienamente: "le prime vittime del terrorismo sono proprio i musulmani, mentre le responsabilità per gli atti violenti sono sempre di carattere personale."
Particolare attenzione è stata dedicata al tema delle operazioni di salvataggio dei profughi in mare. "Col peggiorare della situazione in Libia - ha ricordato la Presidente della Camera - il timore è che all'usuale flusso di migranti di varie nazionalità possano aggiungersi anche cittadini libici, e dunque è importante che l'operazione Triton di pattugliamento in mare venga rafforzata in termini di mezzi, risorse e aree di intervento."
Il Segretario generale Stoltenberg ha replicato sottolineando di condividere la preoccupazione per l'immane tragedia umanitaria in corso nel Mediterraneo e il sostegno all'azione svolta dall'Italia, il paese più esposto alla crisi. Quanto al ruolo della Nato, ha affermato, "ci sono interventi volti a migliorare la stabilità e la sicurezza dei paesi della regione, come la Giordania, l'Iraq e la Tunisia. La Nato si sta adattando ad affrontare nuovi compiti, come quelli riguardanti il contrasto al terrorismo internazionale e al fenomeno dei "foreign fighters".

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