mercoledì 28 ottobre 2009

GIA' ,SCOPPIANO LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL PD

CICCHITTO: Passata la prima euforia, sono gia' evidenti le contraddizioni interne al Partito Democratico

"Passata la prima euforia, sono gia’ evidenti le contraddizioni interne al Partito Democratico guidato da Bersani. Infatti, aldila’ del fiore all’occhiello costituito da Rosy Bindi ed Enrico Letta, a vincere il congresso con Bersani sono stati D’Alema e i post-comunisti del PDS".

Lo ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ha sottolineato: "La prima reazione e’ la rottura di Rutelli, ma e’ anche evidente il disagio dei post-democristiani. D’altra parte e’ evidente che Bersani cerca di realizzare la riproposizione della parola d’ordine dell’Ulivo, una grande ammucchiata dall’UDC, alla sinistra radicale, a Di Pietro. Cio’ comporta il ritorno alle contraddizioni precedenti e non si vede come l’UDC possa andare ad infilarsi in un’alleanza di questo tipo. L’unico dato positivo reale e’ che il congresso e’ stato perso da "Repubblica" che aveva puntato tutte le sue carte su Franceschini. Ma e’ notorio che Scalfari non porta fortuna agli sventurati che egli sponsorizza. E’ avvenuto che Dario Franceschini si e’ illuso con un appoggio cosi’ potente di poter rimontare alle primarie il distacco registrato al congresso degli iscritti. Invece ha avuto il bacio della morte. Anche se un po’ stagionata, la macchina da guerra costituita dagli ex comunisti, della CGIL e della Lega delle Cooperative ha prevalso sulla ’fanteria leggera’ di Franceschini e della Serracchiani".

IL BUONGOVERNO DELLA SINISTRA SI QUALIFICA SUGLI ABUSI EDILIZI

FATTI & MISFATTI Dal SITO del PdL:
Il buongoverno della sinistra: sette arresti, 44 indagati per abusi edilizi
Dopo la pagina oscura di Castello, l’unica possibile area di espansione urbanistica finita nel mirino della magistratura con conseguente dimezzamento della ex giunta Domenici, ieri la favola del "buongoverno" della sinistra fiorentina ha subito un’altra terribile mazzata: sette arresti, fra i quali l’ex capogruppo del Pd in Palazzo Vecchio Alberto Formigli, e 24 indagati per associazione a delinquere finalizzata ad abusi edilizi, corruzione, abuso d’ufficio, truffa aggravata, falso ideologico. Nei guai anche il vicepresidente dell’attuale consiglio comunale Scino, eletto nella lista del sindaco Renzi.
Il meccanismo era semplice e collaudato, secondo quanto ha ricostruito la Procura: una società di progettazione privata, la "Quadra", che ha come socio (prima palese, poi occulto) proprio Formigli, aveva conquistato il monopolio dell’edilizia pubblica fiorentina grazie all’intervento suo, di un suo compagno del Pd e di alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico comunale. Renzi si è affrettato a dire che la sua giunta non è coinvolta nella vicenda, ma gli effetti dell’inchiesta potrebbero essere pesantissimi, visto che il Piano strutturale, cioè l’intero impianto urbanistico della città per i prossimi anni, rischia di venire bloccato, essendo stato in larga parte predisposto da personaggi finiti in varie inchieste come l’ex assessore Biagi e, appunto, lo stesso Formigli.

ANCORA POLEMICHE SULLA GIUSTIZIA

BONDI: L'ANM si preoccupi dei magistrati politicizzati
"Piuttosto che rispondere sdegnata l’Associazione nazionale magistrati dovrebbe preoccuparsi seriamente che alcuni magistrati e alcune procure della Repubblica non siano considerate, purtroppo a ragione, alla stregua di sezioni di partito;
in cui si celebra non la giustizia bensi’ lo stravolgimento e l’umiliazione di cio’ che di piu’ sacro rappresenta l’amministrazione della giustizia in ossequio alle leggi e all’indipendenza da ogni appartenenza politica di ciascun magistrato". Lo ha dichiarato il coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi.

GHEDINI: La decisione della Corte d'Appello sul Caso Mills é illogica
"La decisione della Corte d’Appello di Milano nel processo Mills e’ del tutto illogica e nega in radice ogni risultanza in fatto e in diritto.
Un processo svolto in tempi record negando qualsiasi prova e rifiutando qualsiasi possibilita’ di difesa. Tale decisione non potra’ che essere annullata dalla Corte di Cassazione. Comunque, ancora una volta, si conferma che a Milano non si possono celebrare processi quando, ancorche’ indirettamente, vi sia un collegamento con il presidente Berlusconi". Lo ha dichiarato Niccolo’ Ghedini, deputato del Pdl e avvocato del presidente Silvio Berlusconi.

IMMIGRAZIONE: L'ITALIA COSTRETTA ANCORA A SUPPLIRE MALTA

Dal sito della Lega Nord riportiamo testualmente:

Immigrazione, ancora una volta l'Italia si trova a dover "supplire" Malta

''Ancora una volta l'Italia si trova ad affrontare e risolvere una situazione umanitaria rifiutata da Malta e anche dalla Libia. Tutto cio' e' assolutamente inaccettabile e l'Europa deve prendere atto dell' atteggiamento ancora una volta provocatorio e menefreghista delle autorità di La Valletta''. La senatrice Angela Maraventano condanna il rifiuto da parte sia delle autorita' maltesi sia di quelle libiche che non sono intervenute in soccorso del barcone con 200 migranti, nonostante la richiesta avanzata dal Comando generale delle Capitanerie di Porto. ''Ora e' il nostro paese che sta evitando un'altra ecatombe - aggiunge la senatrice di Lampedusa - e cio' che fa piu' rabbia e' la presenza di un pattugliature maltese che fino ad ora si e' pero' limitato a monitorare la situazione senza intervenire, in attesa che il barcone entrasse nelle acque di competenza italiana. Chiedo al ministro Frattini di intervenire nelle sedi opportune affinche' Malta rispetti gli accordi e perche' ora un'altra tragedia si sta evitando solo grazie al nostro senso di umanità''.

martedì 27 ottobre 2009

SI RAFFORZA LA LOTTA CONTRO L'EVASIONE

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Più forti contro gli evasori
Aumenta del 30% il numero delle persone denunciate dalla Guardia di Finanza per violazioni tributarie, raggiungendo nei primi nove mesi dell’anno il livello dell’intero 2008. È l’ennesima conferma, con le cifre e non con le chiacchiere, dell’impegno di questo governo nell’opera di contrasto all’evasione fiscale.
L’entrata in vigore dello scudo fiscale non ha frenato né frena le attività di accertamento, che portano con sé automaticamente un pesante danno collaterale per quanti vengono segnalati all’autorità giudiziaria: da quel momento stesso, infatti, non possono più utilizzare lo "scudo". L’agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che è sufficiente l’iscrizione sul registro degli indagati per chiudere le porte a un eventuale rientro dei capitali dall’estero.
Nei primi nove mesi dell’anno le persone denunciate dalla Guardia di Finanza sono state 8.504 (+28,1% rispetto alle 6.640 del corrispondente periodo del 2009), 95 quelle arrestate (+8%), 7.754 le violazioni accertate (+7,4%). In testa alle violazioni troviamo le dichiarazioni fraudolente, seguite dall’emissione di fatture per operazioni inesistenti e, a seguire, l’occultamento e/o distruzione di documenti contabili, l’omessa dichiarazione e la dichiarazione infedele.
Il 60% delle violazioni denunciate riguarda illeciti che potenzialmente rientrano sotto l’ombrello dello scudo fiscale, sempre che i capitali lucrati siano finiti all’estero. Ma, come già detto, la semplice apertura del procedimento impedirà a questi soggetti di usufruirne.
Anche i dati che arrivano dagli uffici giudiziari confermano il trend di un sensibile aumento dei procedimenti dei tribunali e delle denunce alle procure: soltanto a Roma circa 1400 fascicoli complessivi contro i mille dello scorso anno.

PdL

IL P.D. E LA TEORIA EGEMONICA COMUNISTA

MAURO: Con Bersani il Partito Democratico figlio della teoria egemonica comunista
Il presidente dei deputati del Popolo della Liberta’ al Parlamento europeo, Mario Mauro, commentando i risultati delle primarie del Partito Democratico ha osservato in una nota che "l’elezione di Bersani, sicuramente il piu’ preparato e il piu’ popolare dei candidati alla segreteria, ci riconsegna un Partito Democratico figlio della teoria egemonica comunista;
Dove cattolici e laici sono tutto al piu’ un fiore all’occhiello da esibire nei convegni. "Il Pd e’ il Pci e per competere con la vera novita’ della politica italiana degli ultimi anni, il Popolo della Liberta’, ha scelto il suo uomo ’migliore’. Al novello Togliatti i miei piu’ sinceri auguri di buon lavoro".

CAPEZZONE: Se Rutelli abbandona si torna al Pds
"Sarebbe davvero un fatto grave per il Pd se si concretizzasse la separazione dal partito di Francesco Rutelli e, con lui, delle componenti moderate e centriste: sarebbe la prova che il Pd e’ tornato Pds, un ritorno all’indietro inequivocabile".
Lo ha dichiarato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che ha osservato: "Ma ancora piu’ grave e’ il fatto che il Pd non sembri capace di sciogliere i legami con il giustizialismo di Di Pietro, l’estremismo di ’Repubblica’, la parte piu’ politicizzata della magistratura, e il conservatorismo e l’immobilismo sociale della Cgil. Sono questi i fattori che impediscono alla sinistra italiana di modernizzarsi".

POLEMICHE SUL CASO MARRAZZO

GASPARRI: Sul caso Marrazzo la sinistra fa finta di non capire
“La sinistra continua a far finta di non capire”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del PdL al Senato.
“I gruppi parlamentari del Popolo della Liberta’ non hanno chiesto le dimissioni del presidente della Giunta regionale del Lazio, Piero Marrazzo. Abbiamo sempre sostenuto che egli, se ritiene che ne sussistano le condizioni, puo’ e deve andare avanti nel suo mandato. Se invece non ritiene che tali condizioni vi siano, deve dimettersi e consentire lo svolgimento delle elezioni il prima possibile. Non esistono terze vie, ne’ si puo’ ricorrere all’articolo 45 comma 2 dello statuto della Regione Lazio, che in tal caso verrebbe attivato al solo scopo di rinviare la data delle elezioni, paventando impedimenti temporanei che qualcuno - un medico? - dovrebbe certificare anche in contrasto con l’evidenza dei fatti’. ’Se si perseverasse su questa strada , saremmo di fronte a un evidente abuso che non necessita di raffinati giuristi per essere ravvisato e denunciato come tale. In questo quadro, la babele che regna nel Pd laziale non aiuta a fare chiarezza. Qualche esempio bastera’ a rendersene conto.
Il 24 ottobre Piero Marrazzo comunicava la decisione di ’autosospendersi immediatamente’ e di conferire al vicepresidente Esterino Montino la delega per ’assumere la provvisoria responsabilita’ di governo’. Contestualmente, Marrazzo preannunciava di voler ’aprire un percorso’ verso le dimissioni. Il giorno successivo Montino ammetteva che la formula dell’autosospensione ’non esiste nello statuto del Lazio’, e annunciava: ’Appena il presidente Marrazzo sara’ in condizione di riprendere il suo lavoro discuteremo insieme tempi e modi delle dimissioni’. La sera stessa Nicola Zingaretti tornava al canovaccio originario: ’Marrazzo si e’ autosospeso e a breve inizieranno le procedure per lo scioglimento del Consiglio regionale’. A questo punto - incalzano i due esponenti del PdL -, un atto di serieta’ da parte del nuovo segretario del Pd si impone. Marrazzo ha due scelte davanti a se’: andare avanti se lo ritiene possibile, dimettersi se lo ritiene necessario. Ribadiamo che non siamo noi a chiedergli di fare questa seconda scelta. Cio’ che non riteniamo tollerabile e’ il ricorso al sotterfugio per evitare che la sovranita’ popolare torni rapidamente a pronunciarsi. E in questo caso confermiamo che e’ nostra intenzione attivare qualsiasi procedura e appellarci a ogni istituzione per impedire un evidente aggiramento della legge”.

LA RUSSA: L'Arma sa eliminare le mele marce
"Lo sforzo quotidiano dell’Arma e’ visibile ancora oggi nel suo eliminare le mele, marce o sospette di essere tali, e questo e’ dimostrato da quello che sta succedendo in questi giorni e che rende i carabinieri degni della memoria e della tradizione di Salvo D’Acquisto".
Lo ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, nel corso di un convegno che si e’ svolto a Roma dedicato alla figura di Salvo D’Acquisto, il giovane carabiniere che venne fucilato dai nazisti il 23 settembre del 1943.

GASPARRI: Il Pd non usi trucchi fuorilegge come sospensione
La sospensione del governatore del Lazio, Piero Marrazzo, è un "trucco", una "illegalità": se vuole arrivare alla scadenza naturale della legislatura, il Pd vada avanti con lo stesso Marrazzo, ma senza mettere in campo soluzioni "fuori dalla legalità".
Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, ha ribadito: "Al vice Marrazzo e ad altri giungeranno risposte in punta di diritto. Sono fuori dalla legalità. I loro atti non hanno fondamento. Le supreme istituzioni non potranno assistere in silenzio. Non abbiamo chiesto dimissioni. Se ne hanno voglia vadano avanti con Marrazzo. Non usino però trucchi come la sospensione. Non sarà possibile sopportare palesi illegalità. O c’è già un certificato medico falso? Quale è l’impedimento? Chi lo avalla sappia che è fuori dalla legge".

L'ITALIA SESTA POTENZA ECONOMICA MONDIALE

Per i FATTI DEL BUONGOVERNO, dal sito del PdL riportiamo l'articolo:
Italia sesta potenza mondiale, sorpassata Londra

L’Italia sorpassa la Gran Bretagna e dopo 11 anni torna ad essere la sesta potenza economica mondiale. Diciamo subito che, con i venti di crisi che ancora tirano, non è il caso di abbandonarsi a facili entusiasmi. Ma certamente si tratta di un segnale importante, la conferma sia della vitalità della nostra economia e della sua capacità di reagire al momento difficile, sia delle politiche messe in campo dal governo di centrodestra per fronteggiare la crisi.
Ma c’è una piccola soddisfazione in più, chiamiamola "morale": nella corsa all’uscita dalla crisi abbiamo messo un passo davanti a quella nazione dalla quale, attraverso la sua stampa, l’Italia, il governo e il suo premier vengono da mesi messi alla berlina e sommersi da facili sarcasmi, in una campagna diffamatoria, condita da contumelie e insulti, che dura da mesi. Naturalmente amplificata, per...amor di patria, dalla sinistra nostrana.
L’orgoglio ferito dei britannici è ben illustrato dal titolo con il quale l’edizione on line del Daily Telegraph ha dato la notizia: "L’economia britannica superata dall’Italia". Un titolo che è un condensato di sorpresa e di imbarazzo: nell’essere stati scavalcati, ma anche nel dover prendere atto che "Londra sarà l’ultima a uscire dalla crisi".
Con la contrazione dello 0,4% del Pil negli ultimi tre mesi, sono sei i semestri consecutivi di calo e la Gran Bretagna è tornata ai livelli del 2005, dopo aver iniettato centinaia di miliardi di sterline di aiuti pubblici. È il periodo negativo più lungo da quando vengono registrate le statistiche sul Pil e la sterlina ha toccato i minimi assoluti contro euro e contro il pur debolissimo dollaro. Mentre nel resto d’Europa e anche in Italia si avvertono i primi segnali di uscita dalla crisi, i nostri amici di oltremanica tengono ancora ingranata la marcia indietro. Un duro colpo alla supponenza con cui guardano alla "piccola" Italia di Berlusconi.

P.D.L.: POLITICA DI RIGORE E SVILUPPO

BONDI-LA RUSSA - VERDINI: Coniugare rigore e sviluppo

Al termine del vertice avvenuto ad Arcore con il presidente Silvio Berlusconi, i nostri coordinatori hanno emesso il seguente comunicato:
"Nel corso dell’incontro con il Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, è stata espressa piena condivisione della politica economica del governo. In particolare, si è concordato sulla necessità espressa dal Presidente Silvio Berlusconi di coniugare e di contemperare due esigenze altrettanto valide, soprattutto nel momento in cui si intravedono alcuni segnali di miglioramento della crisi economica, e cioè l’esigenza inderogabile del rigore, da tutti condivisa, e quella della ripresa dello sviluppo economico. Tutto ciò in coerenza con gli impegni programmatici assunti da questo governo e dalla maggioranza che lo sostiene di fronte agli elettori”.

MATTEOLI: Tremonti chiede la certezza degli investimenti
"Tremonti chiede una cosa giustissima, la certezza sugli investimenti".
Lo ha affermato il ministro dei trasporti, Altero Matteoli, parlando del decreto interministeriale per l’aumento transitorio delle tariffe aeroportuali, legato ai piani di investimento dei grandi aeroporti come Fiumicino e Malpensa, che e’ ancora alla firma del ministro dell’Economia. Le societa’ di gestione aeroportuali "devono dare questa certezza", ha osservato Matteoli, indicando che la soluzione potrebbe essere quella di legare gli aumenti tariffari alla firma dei contratti di programma. "Si devono firmare i contratti. E’ una cosa su cui stiamo discutendo, gli aumenti si possono fare anche subito, ma i soldi arrivano quando c’e’ la firma dei contratti. Questo non e’ un punto di arrivo gia’ raggiunto, ma il senso della discussione che stiamo facendo con Tremonti".

L'EUROPA IGNORA IL PROBLEMA IMMIGRAZIONE

RONCHI: L'Europa fa finta di non vedere il problema dell'immigrazione

"L’Europa deve smetterla di essere virtuosa a parole e virtuale nei fatti. Dal vertice Ue di giovedi’ e venerdi’ prossimi ci aspettiamo un segnale forte: e’ arrivato il momento che la richiesta, formulata dall’Italia, di una condivisione degli oneri tra i 27 venga accolta e si apra una stagione nuova nella gestione dell’emergenza migratoria".
Lo ha affermato il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi, che ha osservato: "L’Italia fa il suo dovere e come sempre sceglie di far prevalere la linea umanitaria, la solidarieta’ e il senso dell’altruismo. La dimostrazione, una volta di piu’, arriva dal salvataggio dei 300 migranti in balia del mare, compiuto dalla nostra Guardia Costiera, pur in condizioni di grande difficolta’. Dispiace, pero’, dover constatare una volta di piu’ l’atteggiamento delle istituzioni europee che scelgono di voltarsi dall’altra parte e far finta di non vedere. Come hanno ribadito il presidente Berlusconi e il presidente Sarkozy nella lettera congiunta indirizzata al presidente di turno dell’Unione Europea, Fredrik Reinfeldt, e al presidente della Commissione Europea, Jose’ Manuel Barroso, e’ necessaria una forte assunzione di responsabilita’ da parte di tutti."

sabato 24 ottobre 2009

LEGA: I BAMBINI IMPARINO L'ITALIANO NON IL CORANO

I bambini imparino l'italiano non il Corano

"Cio' che serve ai bambini islamici e' imparare l'italiano, questo e' il compito delle maestre. Il Corano non e' permesso ne' dalla nostra tradizione, ne' tantomeno dalla Carta costituzionale che individua una ben precisa religione, la cattolica". Cosi' il senatore della Lega Nord, Gianvittore Vaccari sulla proposta dell'ora di islam nelle scuole. "L'integrazione e' quella del rispetto della nostra cultura, tradizione, costituzione e della lingua italiana, ma non il voto - aggiunge il senatore - e questi colpi di mano, finche' c'e' la Lega al governo, saranno rispediti al mittente".

CASO MARRAZZO E LIBERTA' DI STAMPA

LABOCCETTA: Sto preparando 10 domande al presidente Marrazzo

"I contorni e gli scenari della vicenda Marrazzo sono ben piu’ gravi di quello che appare, i giornali purtroppo, fatte alcune eccezioni mostrano una cautela che non e’ stata affatto adottata in altri casi.
Sto preparando e inoltrero’ al presidente Marrazzo dieci domande, ispirandomi a quelle del quotidiano ’Repubblica’, per sapere cosa c’era in quel video, se ha pagato e con quali soldi ha pagato e con chi intratteneva certi rapporti". Lo ha affermato Amedeo Laboccetta, deputato Pdl e componente della commissione parlamentare Antimafia. "Noto un certo doppiopesismo nella rappresentazione di fatti in cui Marrazzo potrebbe aver esposto l’istituzione che rappresenta".

CAPEZZONE: Il caso Marrazzo insegni alla sinistra ad evitare i doppiopesismi
"Da cittadino, e da cittadino che vota nel Lazio, ho mille motivi di dissenso da Piero Marrazzo, e mi auguro che dalla prossima primavera non sia piu’ Governatore regionale.Ma oggi gli esprimo totale solidarieta’.
"E` indecente che la lotta politica possa essere basata su ricatti, violazioni della privacy e invasioni nella vita privata". Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce della Pdl. "La polemica va fatta sulla politica, non certo con questi mezzi. E sarebbe auspicabile che anche la sinistra adottasse questo metodo, sia per I suoi esponenti che per I suoi avversari, senza doppiopesismi"

NAPOLI: Anche nel caso Marrazzo il Pd offre una vergognosa doppia morale
"Le palate di sabbia rovesciate in tutta fretta dal Pd sulla vicenda a luci rosse che potrebbe coinvolgere il presidente della Regione Lazio sono il sintomo di una doppia morale vergognosa e francamente maleodorante". Lo ha affermato Osvaldo Napoli, deputato del Pdl, che ha osservato:
" Elogiare Piero Marrazzo per ’l’eroismo’ mostrato nel denunciare il ricatto di quattro Carabinieri e’ vomitevole. Ma come, in questi casi il Pd non ha sempre sostenuto ’piena fiducia nell’operato della magistratura"? Allora, anche in questo caso, si lascino lavorare gli inquirenti affinche’ accertino, magari con l’aiuto dello stesso Marrazzo, se esiste o no il video in questione". E Dario Franceschini, segretario ormai "scaduto come uno yogurt, si risparmi le sue filippiche se pensa cosi’ di imbrogliare gli italiani. Nessuna condanna per nessuno: c’e’ la magistratura che indaga e fara’, si spera, un po’ di chiarezza. Ma trasformare un’eventuale debolezza umana in un’aureola di santita’, Franceschini, ma ci faccia il piacere.."

DIAMO LA SCORTA A CAPITAN ULTIMO

GERMANA': Bisogna dare la scorta al colonnello De Caprio alias "Capitano Ultimo"

"Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo, l’uomo che con la sua grande capacita’ investigativa unita a un grandissimo coraggio, arresto’ Toto Riina e’ oggi un uomo solo, abbandonato dallo Stato che ha servito".
Lo ha affermato il parlamentare del Pdl Nino Germana’ , che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno. "Per le mansioni attualmente svolte e’ senza scorta che possa tutelarlo e la mafia non dimentica. Registro che nel nostro Paese sta avvenendo con inquietante frequenza che fedeli servitori dello Stato, i quali hanno rischiato di persona per il bene comune, si trovino esposti a nuovi gravi pericoli senza la tutela dello Stato e spesso, perseguiti dal medesimo. L’assenza di una scorta a tutela del colonnello De Caprio appare tanto piu’ incredibile in un momento in cui le oscure vicende legate alla strategia stragista di Cosa Nostra negli anni 1992 - 1993 stanno riconquistando gli onori della cronaca, creando un pericoloso clima di tensione e sembrano aprire una nuova stagione di scontri e contrasti nel Paese".

venerdì 23 ottobre 2009

Lega: Indagine conoscitiva su moschee

Urge un'indagine conoscitiva su moschee e madrasse

"Chiediamo che venga fatta una indagine conoscitiva su quello che succede in moschee e madrasse prima di discutere di leggi" come quella sulla cittadinanza, sul diritto di voto agli immigrati, sulla costruzione delle moschee e sull'insegnamento della religione islamica a scuola. Questa la richiesta della Lega, annunciata per voce del capogruppo alla Camera, Roberto Cota, che è intervenuto alla presentazione del libro "Ai cani la carne degli infedeli" di Roberto Fiorentini. Presentazione che si è tenuta oggi pomeriggio nella sala del Mappamondo alla Camera e a cui ha partecipato anche il presidente della commissione Attività produttive, Andrea Gibelli. "Dobbiamo fare -ha aggiunto Cota- una riflessione vera sullo stato dell’arte dell’integrazione in Italia. Integrazione è un termine di cui si abusa. Per noi l’integrazione si ha quando un soggetto che si trova nel nostro territorio accetta gli usi e i costumi del nostro territorio e dimostra di accettare e rispettare le nostre leggi".

GLI SBARCHI DEI CLANDESTINI EMERGENZA EUROPEA

SANTINI: Gli sbarchi dei clandestini sono un'emergenza europea

"Il problema dell’immigrazione clandestina ed incontrollata va inserito tra le priorita’ nei programmi d’intervento a livello internazionale a favore della sicurezza".
Lo ha affermato il senatore Giacomo Santini Pdl, vicepresidente vicario della commissione per le Politiche europee del Senato, intervenuto ad Helsinki come rappresentante del Parlamento italiano ad un seminario internazionale promosso dal Consiglio d’Europa e dall’Unione dell’Europa Occidentale sui temi della sicurezza e del terrorismo. Presenti alcuni ministri degli esteri, degli interni e della difesa di diversi Paesi, il nostro parlamentare ha negato che l’emergenza immigrazione clandestina possa venir considerata ancora come un problema riguardante solo i Paesi che ne sono colpiti piu’ direttamente, cioe’ Italia e Spagna in particolare. "L’aumento incontrollato di immigrati clandestini e’ un pericolo anche per tutti i Paesi dell’Europa continentale che questi disperati anelano di raggiungere inoltre questo tema e’ strettamente connesso con altri che vengono portati avanti con interventi concreti a livello internazionale, come la lotta alla tratta degli esseri umani, al traffico di droga e allo sfruttamento della prostituzione".

giovedì 22 ottobre 2009

AZIONE PENALE OBBLIGATORIA PER CHI INCITA ALL'ODIO

ALFANO: Sono profondamente turbato dai gruppi Facebook che inneggiano all'odio contro Berlusconi

"Sono profondamente turbato dal fatto che esistano parecchi forum su Facebook, e quindi sulla rete Internet, che inneggiano all’odio nei confronti di Silvio Berlusconi e inneggiano all’omicidio nei confronti del presidente del Consiglio.
Poiche’ nel nostro Paese esiste l’obbligatorietà dell’azione penale, mi attendo che la Magistratura faccia il proprio dovere indagando perseguendo e trovando coloro i quali inneggiando all’odio e all’omicidio, commettono un reato penale e compiono un’azione disdicevole dal punto di vista morale. E’ un tema grande di sicurezza che riguarda la persona del presidente del Consiglio". Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

MELONI: E' giusto condannare le degenerazioni estremistiche di Facebook, ma non fomentiamo la caccia alle streghe
"Da parte dei giovani c’e’ bisogno di un approccio piu’ consapevole al mondo del web". Lo ha affermato il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni, a proposito delle polemiche sul gruppo che dalle pagine di Facebook inneggia all’eliminazione fisica di Silvio Berlusconi.
"Quanto e’ accaduto e’ assolutamente deprecabile, ed e’ giusto che venga stigmatizzato e perseguito secondo i termini di legge ma limitarsi alla repressione e alla condanna incondizionata non basta. La cronaca di questi giorni ha evidenziato come on-line prolifichino gruppi inneggianti all’odio e alla violenza, tanto di stampo politico quanto religioso, razziale e sessuale, che risultano poi essere frequentati per lo piu’ da giovani e giovanissimi i quali nella vita di tutti i giorni conducono esistenze normalissime e irreprensibili.
Questa e’ la cartina al tornasole di una deriva pericolosissima: troppi giovani non comprendono che i social network, cosi’ come i blog e il web in generale, non sono una sorta di ’terra di nessuno’ dove si puo’ abbandonare il rispetto delle regole del vivere civile, e dove le parole, i pensieri e le azioni sono senza peso e, quindi, restano senza conseguenze. E’ giusto condannare le degenerazioni estremistiche, ma non fomentiamo l’ennesima caccia alle streghe: i social network, cosi’ come la rete in genere, rappresentano una risorsa irrinunciabile per i giovani, e non certo una minaccia. Tutto sta ad accostarsi ad Internet con la testa sulle spalle, impiegando la giusta dose di consapevolezza e un’adeguata preparazione".

PdL : L'occupazione è un primato europeo

Dal sito del PdL per i FATTI & MISFATTI del giorno, riportiamo l'articolo: L'occupazione é un primato europeo

La tutela del posto di lavoro è stata la linea guida con la quale il governo ha affrontato la crisi economica. Una scelta non casuale, così come non casuali sono i risultati ottenuti. Uno su tutti: il più basso tasso di disoccupazione tra i Grandi Paesi europei. Vale a dire, che in Italia poco più di 7 lavoratori ogni cento cercano un’occupazione senza trovarla; mentre in Europa sono più di nove. Con punte come in Spagna, dove i lavoratori nelle identiche condizioni sono una ventina. Tradotto in percentuali, il tasso di disoccupazione italiano è al 7,5% contro una media Ue del 9,4%.
Il tessuto produttivo nazionale, grazie all’azione del governo, quindi, ha retto meglio alla crisi, rispetto al comportamento degli altri Paesi. Da qui, la previsione di Jean-Claude Trichet, presidente della Banca Centrale europea che l’Italia uscirà prima e meglio da questa congiuntura negativa. Se ciò è (e sarà) possibile, si deve essenzialmente a due fattori: la politica economica del governo, l’alto livello di risparmio degli italiani (e, specularmente, il basso livello di indebitamento delle famiglie). Proprio quest’ultimo elemento ha consentito al Presidente Berlusconi di concentrare gli sforzi maggiori verso le persone e non verso il pianeta della finanza. "nessuno verrà lasciato indietro", ha ripetuto più volte il premier. Un’impostazione che l’Italia è riuscita a far condividere anche al G-8 dell’Aquila, con un documento "people first" che punta ad esportare il modello italiano in tutti i paesi industrializzati e no. Tant’è che ora viene regolarmente citato in tutti i documenti conclusivi di ogni vertice internazionale: dal consiglio europeo al G-20 di Pittsburg.
Questa scelta di mettere le persone al centro dell’azione di governo si è tradotta in una serie di mosse.
La prima: rafforzare da un punto vista finanziario le risorse destinate agli ammortizzatori sociali, obbiettivo raggiunto anche con il coinvolgimento delle Regioni. La seconda: mettere le imprese nelle condizioni di non ridurre il personale, conservandolo in fabbrica anche attraverso soluzioni come il bonus-lavoro; che altro non è trasferire all’azienda il contributo statale della cassa integrazione. La terza: favorire la riconversione ed il rafforzamento produttivo attraverso la detassazione degli investimenti.
Grazie a questi interventi l’Italia può ora affrontare questa coda della crisi economica con quei numeri sulla disoccupazione. E con una spinta propulsiva maggiore rispetto agli ai concorrenti internazionali.

Berlusconi: Taglio all'IRAP per ridurre la pressione fiscale

VERDINI: Un'ulteriore taglio dell'Irap serve a dare fiato alle aziende e al lavoro in genere

"Un’ulteriore taglio dell’Irap serve a dare fiato alle aziende e al lavoro in genere.
Rientra nel piano del Governo insieme a tutte le altre iniziative prese a favore delle aziende". Lo ha affermato il coordinatore del Pdl Denis Verdini, commentando l’annuncio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di un intervento per la riduzione della pressione fiscale.

CICCHITTO: Il governo darà sostegno al lavoro autonomo e imprenditoriale
"La proposta va nella direzione di una riflessione che e’ in corso da tempo sul fatto che per un verso vanno tagliate le spese per fare i conti con un debito pubblico assai elevato e che per l’altro noi ci troviamo davanti l’assoluta esigenza di dare un sostegno alle attivita’ del lavoro autonomo e imprenditoriale e anche, aggiungo io, un contributo alle forze dell’ordine.
Quindi, e’ una seconda fase dell’attivita’ del governo in funzione della ripresa e della crescita". Così si é espresso Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, commentando il messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi all’assemblea della Cna sulla riduzione dell’Irap.

LA RUSSA: Da Berlusconi su Irap importante direzione di marcia
"Non ho parlato con il presidente Berlusconi, ma comprendo fino in fondo l’intendimento del presidente: è un orientamento che è tradizionale per il Popolo della libertà".
Così si é espresso Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl, commenta l’annuncio del presidente del Consiglio circa l’intenzione di ridurre l’Irap. "Lasciate che si dibatta nei luoghi giusti. Quella del presidente Berlusconi è un’importante direzione di marcia, sarà decisiva

MpA: MUSOTTO GRADIMENTO A LOMBARDO

SICILIA: MUSOTTO, GRADIMENTO A LOMBARDO CONFERMA SUA AZIONE

'La riconferma al vertice nazionale di Raffaele Lombardo per il gradimento dei presidenti di regione e' un fatto di rilevanza straordinaria se si tiene conto del divario tra Nord e Sud e del non facile contesto in cui sta operando il presidente della Regione Siciliana per affermare l'innovazione, la lotta agli sprechi e alle inefficienze come sistema di governo dell'isola'. Lo dice il capogruppo Mpa all'Ars Francesco Musotto commentando i risultati della quarta edizione di MonitoRegione, che vede al primo posto, con il 63,5% di consenso rispetto al lavoro svolto finora nella propria regione, Raffaele Lombardo (Sicilia), Roberto Formigoni (Lombardia) e Giacarlo Galan (Veneto).
'Un primato ottenuto - osserva Musotto - malgrado una parte della maggioranza che lo ha eletto abbia scelto di non volere percorrere la strada del cambiamento irreversibilmente intrapresa dal presidente Lombardo e che dimostra come il popolo siciliano apprezzi il nuovo protagonismo della Sicilia nei confronti del governo centrale, nonostante le resistenze che si sono manifestate con aggressione politiche e mediatiche proprio mentre si ponevano le basi per riformare radicalmente l'azione di governo della nostra terra'. Per Musotto 'i cittadini mostrano di apprezzare la riforma profonda della sanita', la riconsiderazione secondo criteri di razionalita' del piano rifiuti, una formazione professionale degna di tale nome, un'incisiva azione della forestale che ha impedito che si ripetessero gli incendi dolosi che hanno caratterizzato la nostra isola negli ultimi decenni, la riforma della burocrazia per agevolare efficienza ed economicita' dell'azione amministrativa e tanti altri aspetti della vita economica e sociale sui cui il presidente Lombardo e il suo governo sono fin dall'insediamento impegnati'. 'Tramite il riconoscimento a Raffaele Lombardo, viene premiato insomma - conclude Musotto - quanto di nuovo viene dalla Sicilia per imprimere quella svolta al governo dell'isola avversata solo da chi evidentemente teme di perdere i privilegi su cui ha basato la propria azione'.

MpA

L'antimafia dei fatti non delle parole

Dal sito del PdL riportiamo per FATTI & MISFATTI: L'antimafia dei fatti, non delle parole

La Commissione parlamentare Antimafia ha deciso all’unanimità di togliere il segreto - e di spedire alla procura di Caltanissetta - una lettera dell’ottobre 1992 inviata alla commissione dall’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino.


Da qui un dibattito su vicende risalenti a diciassette anni fa. In particolare si parla del "papello" e della presunta trattativa tra Stato e mafia che è stata però sdegnosamente smentita, stamani, dal generale Mori. Se fossimo in un Paese normale, dovremmo chiederci il perché di tanta attenzione su una pseudo-trattativa la cui fonte, peraltro, è al momento una fotocopia consegnata dal figlio di Ciancimino, che non è neanche un collaboratore di giustizia. Ma siccome siamo in Italia il perché è arcinoto: il circo politico-mediatico del giacobinismo d’élite sta cercando di dimostrare un vecchio e consunto teorema, ovvero il coinvolgimento di esponenti di Forza Italia fra i mandanti delle stragi mafiose dei primi anni Novanta. Nulla di nuovo: c’è una cupola dell’informazione che inventa i fatti per poterli commentare, e non importa se sono fatti appartenenti all’attualità o alla storia.


Sulla guerra alla mafia i fatti ci sarebbero, ma quasi nessuno li dice. Proviamo a ricordare, per esempio, che questo governo ha varato un complesso di norme antimafia senza precedenti nella storia della Repubblica:
il regime di carcere duro (il "41 bis") è stato inasprito e aumentato di quattro anni;
i boss saranno detenuti in carceri nelle isole e sarà reso più difficile per loro avere contatti con l’esterno;
due anni in più di carcere per chi appartiene alla mafia;
il reato di associazione mafiosa è esteso anche alle organizzazioni criminali straniere;
i mafiosi condannati non possono più avvalersi del gratuito patrocinio;
è stato disposto un aumento straordinario di 30 milioni di euro del Fondo di solidarietà alle vittime dei reati mafiosi;
gli imprenditori che non denunciano le estorsioni non potranno partecipare alle gare per gli appalti pubblici.


Il governo ha poi fatto approvare norme che permettono di aggredire in modo più incisivo i patrimoni, impedendo agli eredi dei boss o ai pentiti di godere di beni illecitamente acquisiti, e l’introduzione di questi nuovi strumenti operativi è stata affiancata da un’azione di governo che ha permesso in un anno e mezzo di aumentare del 26% il numero degli arrestati per mafia, del 91% il numero dei latitanti mafiosi catturati, del 52% il valore dei beni sequestrati alle organizzazioni criminali (per un totale di 5372 milioni di euro) e del 304% quello dei beni confiscati (1521 milioni di euro). Per la prima volta una parte di tali beni è andata al Fondo unico della giustizia. Tutte norme, dunque, che colpiscono nel vivo gli interessi criminali. È l’antimafia dei fatti contrapposta all’antimafia dei discorsi su cui tanti politici di sinistra (i "professionisti dell’antimafia" indicati da Sciascia) hanno costruito le loro fortune. PdL

Berlusconi e Tremonti concordano sul lavoro

BERLUSCONI: Posto fisso e partite Iva sono un valore

"La polemica della sinistra sulle dichiarazioni di Tremonti e sul posto fisso e’ l’ennesima conferma della malafede di molti esponenti della sinistra. Confermo la mia completa sintonia con il ministro Tremonti". Lo ha affermato il presidente Berlusconi, che ha osservato:


"Per noi, come dimostrano i provvedimenti presi in questi mesi a tutela dell’occupazione, e’ del tutto evidente che il posto fisso e’ un valore e non un disvalore. Cosi’ come sono un ’valore’ le cosiddette partite Iva. Il governo e’ a fianco dei milioni di italiani che lavorano come collaboratori dipendenti cosi’ come e’ a fianco di milioni di italiani che intraprendono, rischiano e producono ricchezza per se’ e per i loro collaboratori, nell’interesse dell’Italia. Il governo lavora per una societa’ fatta di liberta’, di sviluppo economico e di solidarieta’. A questi principi dell’economia sociale di mercato si ispira anche la tutela della famiglia come prezioso elemento di stabilita’ sociale ed economica, in piena sintonia con la Carta dei Valori del Popolo della Liberta’, Carta che e’ esattamente la stessa della grande famiglia della liberta’ e della democrazia in Europa che e’ il Partito del Popolo Europeo".

mercoledì 21 ottobre 2009

All'Europarlamento sconfitte le forze anti-italiane

GASPARRI: All'Europarlamento sono state sconfitte le forze anti-italiane

"Direbbe Di Pietro: il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. L’iniziativa sulla presunta mancanza di liberta’ di informazione in Italia assunta nel Parlamento europeo si e’ conclusa con una clamorosa bocciatura.

I bugiardi faziosi sono stati smascherati. Il tentativo di denigrazione del nostro Paese e’ miseramente fallito. Di Pietro e la sinistra sono serviti, e si confermano forze marginali, perdenti ed anti-italiane". Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

CAPEZZONE: Il comportamento di Pd e Idv a Strasburgo é una vergogna per il Paese

"E’ una vergogna che, ancora una volta, in sede di Parlamento europeo, Pd e Idv abbiano cercato di sputtanare - questo e’ il termine che piu’ rende l’idea - l’immagine del nostro Paese.

Non ci sono riusciti, e sono stati battuti nel voto. Ma chi risarcira’ l’Italia e gli italiani per questo ennesimo danno che la cattiva politica ha cercato di procurare?". Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, commentando il voto contrario dell’Europarlamento alla condanna dell’Italia sul tema dell’informazione


MAURO: La delegazione del Pdl a Strasburgo é stata capace di spiegare

"La delegazione italiana del Popolo della Liberta’ e’ stata capace di spiegare al Parlamento Europeo che non c’era un contenuto vero dietro la risoluzione sulla liberta’ di stampa facendo capire anche alla sinistra europea che seguendo ciecamente le proposte della sinistra italiana sarebbe andata incontro ad un vero e proprio suicidio politico".

Lo ha affermato in una nota il presidente dei Deputati del Popolo della liberta’ al Parlamento europeo, Mario Mauro, dopo il voto con il quale il Parlamento europeo ha respinto la Risoluzione per la liberta’ di stampa in Italia promossa da Italia dei Valori e Pd. "Oggi il Parlamento europeo ci ha fatto fare un bagno di realismo, smantellando l’impianto accusatorio e strumentale di chi sostiene che la causa del male sia una singola persona. Dal voto di oggi e’ emerso chiaramente cio’ che sosteniamo da tempo: in tutta questa vicenda non c’e’ un contenuto vero, ma c’era solo la volonta’ di attivare con un pretesto una forte critica al governo Berlusconi. Crediamo comunque che questa debba essere l’occasione per aprire un serio dibattito sulla concentrazione dei media in Europa. Su questo la nostra disponibilita’ e’ massima".


RONZULLI: Dalla Ue un verdetto indiscutibile

"Anche l’Europa ha preso atto che l’opposizione italiana è affetta da delirio allucinogeno".

Lo ha affermato in una nota l’europarlamentare del Pdl Licia Ronzulli."Non possiamo esultare perché avremmo certamente preferito andare in assemblea e parlare dei problemi veri per i quali la gente ci chiede soluzioni. Ci consola che almeno l’Europa abbia dato un verdetto che nessuno potrà mettere in discussione. La libertà di stampa in Italia non è altro che il tentativo da parte di gruppi editoriali, magistrati e politici di delegittimare il premier Berlusconi e l’operato del suo governo. E’ di questo bavaglio che l’Italia si deve liberare".

BONIVER: A Strasburgo è uscita sconfitta l'opposizione

"Per una volta il Parlamento europeo ha mostrato buon senso respingendo l’offensiva dell’opposizione italiana che voleva far condannare l’Italia sul delicatissimo tema della liberta’ di stampa".

Così si é espressa Margherita Boniver, presidente del comitato parlamentare Schengen, che e: "Il Pe vota per dire che in Italia non ce’ il tiranno: questo dispiacera’ molto all’opposizione disfattista e anti italiana rappresentata dall’Idv che non si vergogna di esportare all’estero il suo livore e le sue ridicole accuse".

IL MANIFESTO DEL TURISMO ACCESSIBILE

Di seguito riportiamo l'intervento del ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, alla conferenza stampa di presentazione del Manifesto per un Turismo Accessibile, che si è tenuta a Torino il 9 ottobre:

"Un paese davvero civile non può non consentire ai suoi cittadini la piena accessibilità a tutte le sue strutture pubbliche e private. E questo vale a maggior ragione per un settore, quello del turismo, che vede l'Italia primeggiare nel mondo per le sue eccellenze in tutti i campi. Se il turismo vuole davvero diventare uno degli asset strategici futuri di questo paese, non può fare dei distinguo fra chi può accedere a determinate strutture e chi no. Questo principio vale, attenzione, non solo per ragioni di civiltà, ma rappresenta anche un investimento di tipo economico, perché coinvolge milioni di potenziali clienti del turismo. Chi avrà fatto meglio in termini di accessibilità, più vedrà premiati i suoi investimenti.
Per questo la Commissione recentemente costituita presso il Ministero del Turismo sul turismo accessibile ha, come primo atto, voluto elaborare un breve manifesto che rappresenti la base programmatica e culturale del suo lavoro futuro. Un lavoro a cui sono chiamati a partecipare tutti coloro che fanno parte della filiera del turismo e che sono direttamente coinvolti con i temi che la commissione ha individuato come prioritari. In primo luogo ci rivolgiamo ai Comuni Italiani che di questa sensibilità devono essere i più diretti interpreti nel territorio e che invitiamo a partecipare costruttivamente a questo lavoro.
Il principio che deve guidare la nostra azione è semplice e chiarissimo: l'individuo nella sua totalità, con i suoi bisogni che derivano da personali condizioni di salute - qualunque esse siano, dalle disabilità motorie alle intolleranze alimentari, da una gravidanza all'età avanzata - è un cittadino ed un cliente che ha diritto a fruire dell'offerta turistica in modo completo e in autonomia, ricevendo servizi adeguati a commisurati a ciò che paga. Questo principio ispiratore deve coinvolgere tutta la filiera turistica a livello nazionale e locale, dal sistema dei trasporti alla ricettività, dalla ristorazione alla cultura, lo sport, il tempo libero.
Per questo abbiamo in programma un primo monitoraggio campione sull'accessibilità che si svolgerà in un gruppo di comuni scelti, dal Nord al Sud, in tutte le regioni d'Italia. I risultati di questa indagine ci aiuteranno a capire meglio la realtà esistente.
Invito pertanto lei Presidente e tutti gli associati dell'Anci che stanno bene operando in questa direzione ad unirsi a noi in questo lavoro".

martedì 20 ottobre 2009

TREMONTI SI INTERROGA SUL PRECARIATO

BONDI: Tremonti pone una questione cruciale per il futuro

"Le riflessioni di Giulio Tremonti sul lavoro hanno il merito di avere posto una questione cruciale per il futuro della nostra societa’".

Lo ha affermato in una nota Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl. "Oggi due categorie sociali soffrono l’assenza di certezze per il proprio futuro: quella dei giovani alla ricerca del primo impiego e quella di coloro che perdono il posto di lavoro ad un’eta’ in cui e’ piu’ difficile trovare una nuova collocazione professionale. Queste situazioni determinano sofferenze e drammi esistenziali, vissuti come fallimenti personali, soprattutto rendono impossibile progettare un futuro sereno, creare legami familiari stabili, sentirsi pienamente coinvolti nell’azienda per cui si lavora. Per queste ragioni i contratti flessibili e temporanei sono utili per valutare le qualita’ professionali di una persona, e assumere a tempo indeterminato i piu’ meritevoli, come avviene di fatto nella gran parte dei casi, ma sono negativi quando vengono continuamente rinnovati in un limbo di permanente provvisorieta’ e precarieta’".

PdL : A NOVEMBRE I CANDIDATI PER LE REGIONALI

LA RUSSA: Le candidature del Pdl per le elezioni regionali verranno ufficializzate ai primi di novembre
"Le candidature del Pdl per le elezioni regionali verranno ufficializzate entro i primi di novembre". Lo ha dichiarato uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl, Ignazio La Russa, uscendo dall’incontro che i coordinatori del Pdl hanno avuto a Montecitorio co Gianfranco Fini, in merito alle candidature per le regionali.

La Russa ha annunciato anche che si terra’, sullo stesso argomento, un incontro tra i tre coordinatori del Pdl e Silvio Berlusconi. "Nei prossimi giorni incontreremo i coordinamenti delle regioni interessate o di alcune di esse per arrivare ad un quadro riassuntivo che tiene conto della valutazione di Fini come di quella di Berlusconi". Confermato che, oltre alle candidature per Lombardia e Calabria, sul resto delle regioni "non c’e’ niente di deciso"

UE: IL PAPA TORNA SULLE RADICI CRISTIANE

MAURO: Papa Benedetto XVI aiuta l'Europa a ritrovare se stessa
"In un periodo turbolento e di apparente declino del progetto chiamato Europa unita le parole di ieri di Papa Benedetto XVI richiamano provvidenzialmente ad una responsabilita’ di tutti gli europei, di tutti i cittadini e di tutti i politici a cercare nell’unita’ e nella comune ricerca della verita’ quel colpo d’ali decisivo per tornare a costruire qualcosa di importante per se’ e per le generazioni future".

Lo ha affermato il presidente della delegazione del Pdl all’Europarlamento, Mario Mauro, che ha osservato: "Se l’Europa non e’ capace di una memoria storica che le permetta di mantenere viva la sua tradizione culturale e religiosa, non potra’ pretendere di spiccare il volo. Il progresso e la civilta’ nascono dall’unita’, l’Europa e’ stata grande solo nel momento in cui ha trasmesso quei valori costitutivi che le provenivano dalla fede cristiana, avendoli fatti diventare patrimonio di cultura e identita’ di popoli. Per questo l’insegnamento di Papa Benedetto non e’ l’affermazione di un pensiero teologico rispetto ad un altro, ma e’ l’unica strada per poter vincere una sfida decisiva per un rilancio dell’Europa come potenza mondiale".

FERMARE I SERMONI PER ASPIRANTI KAMIKAZE

DE CORATO: Il ministro dell'Interno fermi i sermoni dell'imam di viale Jenner
Il vice sindaco di Milano e assessore alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha chiesto al ministro dell’Interno Roberto Maroni di allontanare in fretta dall’Italia Abu Imad, imam del centro islamico milanese di viale Jenner, a causa delle sue condanne per terrorismo.
"Qualunque spazio per esercitare il luogo di culto non può prescindere da chi occupa quello spazio. Perché se la guida è un imam condannato per aver praticato il lavaggio del cervello per preparare aspiranti kamikaze tutte le discussioni sono inutili. Il ministro Maroni dovrebbe intervenire con rapidità e allontanare per motivi di sicurezza pubblica Abu Imad, lasciandogli scontare la pena nelle galere dell’Egitto, già conosciute, tra l’altro, per il coinvolgimento nell’assassinio del presidente Sadat il 6 ottobre 1981, come ha scritto Magdi Allam. A Milano, non dimentichiamo, ci sono ancora 80 chilogrammi di materiale esplosivo in circolazione, magari ancora nelle mani di altri attentatori legati alla cellula terroristica
Oggi stesso, in una lettera apparsa sul free press ’Metro’, un frequentatore di viale Jenner denuncia come i sermoni in quel luogo di culto siano improntati all’odio verso l’Occidente e l’Italia, bollata come ’Paese di miscredenti’. Miscredenti che secondo Abu Imad dovrebbero essere ’trasformati in maiali’, come riportano le cronache di alcuni celebri interventi dell’imam. Parole che possono avere un peso su squilibrati e aspiranti kamikaze. E che non vengono cancellate da presunte ’dannazioni’ invocate venerdì scorso dal predicatore per i responsabili dell’attentato alla caserma lanciate, guarda caso, alla presenza della stampa".

CITTADINANZA E VOTO NON SONO NEL PROGRAMMA

CICCHITTO: Il diritto di cittadinanza e quello di voto non sono nel programma
"Il governo e la sua maggioranza parlamentare sono impegnati ad attuare nel corso di questa legislatura le riforme istituzionali - superamento del sistema bicamerale perfetto, riduzione del numero dei parlamentari, maggiori poteri per il premier - e la riforma della giustizia - separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, modalita’ di elezione dei componenti del Csm - che fanno parte del programma su cui il Pdl e la Lega Nord hanno ottenuto nelle elezioni del 2008 il consenso degli elettori."
Lo ha affermato in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che ha spiegato: "Su una serie di altri temi, tutti meritevoli di approfondimento e di un confronto all’interno del Pdl, ma che non fanno parte del programma - come cittadinanza, voto agli immigrati per le elezioni amministrative, ora di religione per i mussulmani ed altro ancora - e’ opportuno procedere con la massima cautela, equilibrio e, soprattutto, evitando fughe in avanti promuovendo addirittura intese bipartisan concretizzate con proposte di legge, ancor prima di averne discusso nei gruppi parlamentari e nel partito".

LEGA: iL VOTO AGLI STRANIERI CONTRARIO AL VOLERE DELLA GENTE

Voto agli stranieri, proposta lontana dal volere della gente

“Un primo effetto i firmatari lo hanno già ottenuto ed è quello di dimostrarsi sempre più lontani dalle esigenze reali del Paese.” Lo afferma il vicepresidente vicario dei deputati della Lega Nord alla Camera, Luciano Dussin, in merito alla proposta di legge, presentata dagli onorevoli Veltroni, Perina, Rao, Leoluca Orlando e Salvatore Vassallo, che riconosce il diritto di voto per le elezioni amministrative ai cittadini extracomunitari. “L’unica nota positiva di questa proposta, così come di quelle sulla cittadinanza facile agli stranieri e sull’ora di religione islamica nelle scuole – continua Luciano Dussin - riguarda il fatto che consentirà ai cittadini elettori di valutare la qualità del lavoro di chi dovrebbe rappresentarli. La Lega Nord - conclude - non si presterà a giocare partite truccate come queste, perchè rispettosa da sempre dei programmi elettorali che ha sottoscritto con il proprio elettorato.”

LA NOSTRA NOTA
Sull'argomento condividiamo la netta presa di posizione della Lega Nord, ritenendo che sia appena il caso di sottolineare che la cittadinanza italiana si può acquisire dopo dieci anni di regolare permanenza in Italia. A nostro giudizio la domanda di richiesta di cittadinanza, dovrebbe essere suffragata da una certificazione dei redditi regolarmente presentate,per ogni anno di permanenza nel bel Paese, con un reddito imponibile di livello superiore all'autosuffiucienza economica.
Solo così i nuovi cittadini dimostreranno di avere pieno titolo alla cittadinanza italiana, in quanto a fronte dei tanti diritti vantati con il nuovo status, avranno assolto ad uno dei pochi doveri che la nostra carta Costituzionale ci impone: pagare le imposte in rapporto alla propria capacità contributiva!

lunedì 19 ottobre 2009

SI ALLARGANO LE CARCERI PIENE DI STRANIERI

ALFANO: Venti mila nuovi posti nelle carceri con il modello L'Aquila
"Abbiamo messo a punto un piano che sara’ licenziato a breve e su cui stiamo lavorando con il presidente del Consiglio Berlusconi per usare la sua esperienza del modello L’Aquila e che portera’ alla realizzazione di oltre 20mila nuovi posti nelle carceri e in un lasso di tempo molto breve".
Lo ha affermato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, in visita al carcere Pagliarelli di Palermo dove ha partecipato alla presentazione di un progetto con l’Universita’.Commentando la denuncia del sindacato della polizia penitenziaria del sovraffollamento delle carceri, il nostro ministro ha osservato:
"Noi denunciamo il sovraffollamento delle carceri insieme al sindacato degli agenti penitenziari. Non possiamo avere la bacchetta magica, siamo vicini al sindacato, sia i singoli agenti che ringrazio. Ringrazio i 40mila agenti di polizia penitenziaria che, con grande abnegazione, contribuiscono al sistema di sicurezza del nostro Paese e fanno si’ che le nostre carceri siano piu’ dignitose che altrove.
La prova e’ che oltre 24mila detenuti stranieri non vogliono tornare nelle carceri dei loro Paesi d’origine, quindi vuol dire che stanno meglio nelle carceri italiane. Ma questo non vuol dire che stiano bene. Stiamo lavorando su tre grandi obiettivi: ottenere dall’Europa che i detenuti stranieri vadano a scontare i loro residui di pena nei Paesi di origine. Il secondo elemento e’ uno strutturale rinnovamento delle nostre carceri. Infine, stiamo lavorando per far si’ che attraverso il lavoro nelle carceri si riesca a far diminuire il caso di recidivi e quindi di detenuti. Solo il 10% dei detenuti che lavorano in carcere tornano a delinquere"

BOCCIARDO: Il sistema carcerario é al collasso per colpa dei detenuti stranieri
‘’I dati forniti dal sindacato autonomo di polizia, che riprendono i dati già diffusi dal Ministero, sottolineano la situazione di difficoltà in cui versa il sistema carcerario in Italia”. Lo ha affermato Mariella Bocciardo, membro PdL della Commissione Affari Sociali della Camera.
‘’Oltre un terzo dei detenuti è composto da stranieri, fondamento che rafforza, una volta di più, la proposta lanciata dal Ministro della Giustizia Alfano, in sede europea, di lavorare per rimpatri nei paesi d’origine con lo scopo di farvi scontare le pene commesse in Italia.
I dati del Sappe ci indicano come in talune realtà, soprattutto al nord, la presenza di detenuti stranieri risulti elevatissima. L’Ue non può far finta di nulla di fronte ad un’emergenza che sta raggiungendo livelli insopportabili di affollamento e che costano ai contribuenti, è bene ricordarlo, oltre 2 miliardi di euro all’anno”.

L'ORA DI RELIGIONE ISLAMICA NON E' UNA PRIORITA'

LA RUSSA: La questione dell'ora di religione islamica non é una priorità
"Capisco la ragione, mi spiego le motivazioni ma personalmente non credo che oggi in Italia questo sia un problema prioritario".
Cosi’ si é espresso il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha commentato la proposta di introdurre un’ora di religione islamica nelle scuole, lanciata da Adolfo Urso. "Pur capendo la ragione che e’ quella di fare in modo che un ragazzino di religione islamica non sia messo in mano a chi vuole indottrinarlo negativamente, non credo che tocchi alla scuola fare questo. Ci sono altre istituzioni i comuni le province, le regioni, che fanno dei corsi a cui puo’ iscriversi chiunque. D’altronde l’ora di religione non e’ un’ora di cattolicesimo ma, appunto, di religione e credo che gia’ comprenda un po’ di storia delle religioni".

VALDUCCI: Gli italiani non vogliono l'ora i religione islamica a scuola

"Basta andare in giro per l’Italia per rendersi conto che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini e’ contraria all’insegnamento della religione islamica a scuola.

E’ una cosa che non e’ nella nostra tradizione, non e’ nel programma di governo e presenta anche problemi pratici-organizzativi di non poco conto. Per avere contezza dei numeri ho lanciato un sondaggio sul sito dei Club della Liberta’ in cui si chiede ai cittadini se siano favorevoli o meno a questa nuova materia, anche se ritengo che l’esito sia scontato. Se cosi’ fosse sarebbe da monito per tutti: bisogna tenere conto delle esigenze e delle aspettative degli italiani." Lo ha dichiarato in una nota Mario Valducci, deputato del Pdl e presidente della commissione Trasporti della Camera.

IL PATTO TRA MOSCA E PECHINO

BERGAMINI Il patto siglato fra MoSCA E PECHINO
" L'Europa non lasci Mosca nelle mani cinesi. Il Patto siglato tra Mosca e Pechino rientra in una normale ottica economica, dove entrambi i colossi tentano di differenziare i propri acquirenti, di idrocarburi gli uni, di liquidita’ gli altri. Tuttavia non va sottovalutata la chiave strategica dell’accordo, che rivela finalita’ geopolitiche e militari. E’ un segnale che l’Europa deve interpretare".
Lo ha affermato Deborah Bergamini, deputata e Presidente della Consulta Esteri del Popolo della Liberta’, che ha analizzato cosi’ il patto bilaterale fra Russia e Cina, per un valore di oltre 3 miliardi e mezzo di dollari, correlato da una nuova linea privilegiata sul lancio di missili balistici."Anzi, proprio l’Unione europea, a seguito dell’imminente entrata in vigore del Trattato di Lisbona che rafforza l’unita’ delle politiche estere comuni, dovra’ ricalcare i recenti sforzi del Governo italiano tesi ad ancorare la Russia allo spazio economico e politico del Vecchio continente. Lasciare Mosca nelle mani cinesi signfica rinunciare, non solo ad un vitale equilibrio energetico, ma soprattutto ad una possibile area di liberta’ e democrazia dai comuni caratteri culturali".

sabato 17 ottobre 2009

FAO: AUMENTA LA FAME NEL MONDO

BOCCIARDO: Preoccupazione per i dati Fao sulla fame nel mondo
E’ forte la preoccupazione per i dati forniti dalla Fao che evidenziano il numero di affamati nel mondo in oltre un miliardo di persone”.
Così si é espressa Mariella Bocciardo, membro della Commissione Affari Sociali della Camera.“Nel nostro Paese sono ben 3 milioni i cittadini che vivono sotto il livello di povertà, soprattutto nel mezzogiorno, dove le difficoltà legate ad una occupazione stabile sono più marcate.La crisinon ha certamente aiutato, con un calo deciso dei flussi finanziari e commerciali che hanno causato la diminuzione degli investimenti. Ora, però, dobbiamo essere più attenti a non bruciare inutilmente altre risorse, l’occidente in questo è colpevole, per non rendere ulteriormente impossibile il futuro di chi vive nelle zone più difficili del pianeta”.

IL TIMES FA IL GIOCO DEI TERRORISTI


FRATTINI: Il Times fa il gioco dei terroristi, non ci stiamo

"Questo e’ esattamente il gioco dei terroristi". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commentando le accuse di aver pagato le milizie talebane in Afghanistan, rivolte dal Times al nostro paese. "Ho sentito il ministro degli Esteri afghano, Spanta, e gli ho detto che l’Italia e’ profondamente indignata di queste accuse che sono del tutto false, si tratta di accuse che sono strumento di disinformazione dei terroristi e dei talebani. Se io fossi un talebano, farei una strategia di disinformazione per dividere gli alleati". Frattini ha confermato che la Francia ha gia’ detto correttamente che "nulla di tutto questo e’ dimostrato" e "ovviamente" gli Stati Uniti hanno detto che "a loro non risulta nulla". Frattini ha informato che domani il governo afghano fara’ un comunicato ufficiale "in cui esprimera’ la stessa opinione". "A farla breve, al di la’ delle querele che stiamo valutando, questo e’ esattamente il gioco dei terroristi e al gioco dei terroristi noi non ci prestiamo".

BERLUSCONI: CAMBIEREMO LA COSTITUZIONE

BERLUSCONI: Cambieremo la Costituzione, siamo pronti al referendum
"Io sono per una riforma costituzionale che proprio prenda il toro per le corna e che faccia del nostro paese una democrazia vera non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale".
Lo ha affermato il presidente Berlusconi che ha spiegato: "Nel momento in cui e’ stata abolita l’immunita’ dei parlamentari sono i giudici e non i cittadini a decidere chi puo’ continuare a fare il parlamentare o meno e chi puo’ continuare o meno a governare il paese. Questo non credo che faccia parte di una vera democrazia e sono fortemente intenzionato a cambiare le cose in Italia. Credo che a questo punto valga la pena di rivisitare la costituzione attraverso appunto una legge costituzionale. Se avremo numeri per farlo in parlamento lo faremo in parlamento e allora sara’ piu’ veloce, se non avremo i numeri in parlamento la faremo con un ricorso agli elettori".
Della bocciatura del lodo Alfano da parte della Consulta, il nostro premier ha osservato:"E’ stata una decisione assolutamente non condivisibile, cioe’ la Corte praticamente ha detto ai PM rossi di Milano: riaprite la caccia all’uomo nei confronti del presidente del Consiglio". Rispondendo poi ad una domanda su Santoro, Silvio Berlusconi ha sottolineto: "Possono restare a vita in televisione ma non possono fare un uso criminoso della televisione. Non ci si deve meravigliare che siano sempre di piu’ gli italiani che non pagano il canone. Credo che ci saranno delle brutte sorprese per il bilancio della RAI."
GASPARRI: Il Pdl farà le riforme in coerenza con il programma elettorale
"Il Popolo della liberta’, coerente con il proprio programma elettorale e con il mandato ricevuto dagli elettori, deve accelerare in questa fase la stagione delle riforme."
Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, che ha osservato: "Da quelle che riguardano l’economia a quelle sulla giustizia, realizzando finalmente l’elezione diretta dei vertici dell’esecutivo ed il superamento del bicameralismo perfetto, all’universita’. Sono tanti i temi sui quali nel Parlamento e nel paese dobbiamo aprire una fase di confronto, ma anche di decisione. Agendo sia con leggi ordinarie sia con le modifiche della Costituzione che gia’ nel passato il Parlamento discusse, ma che poi non entrarono in vigore. Si apre una fase importante della legislatura che ci vedra’ impegnati su questo versante dopo le decisioni gia’ prese in materia economica, di sicurezza, di federalismo fiscale e di lotta alle mafie. Il Pdl e’ il partito della decisione e della modernizzazione dell’Italia".
QUAGLIARIELLO: La sinistra vuole la "democrazia degli ottimati"
"Invece di prodursi in abusate formule retoriche e gridare a presunte ’derive’ o inesistenti ’golpe’, l’opposizione farebbe bene a riflettere sulla realta’ dei fatti".
Così si é espresso Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, che ha osservato: "Berlusconi intende assumersi di fronte al Paese la responsabilita’ politica di condurre in porto la lunga transizione italiana, aggiornando un’architettura istituzionale ormai antiquata e rendendo il sistema giudiziario piu’ equilibrato ed efficiente. Con le sue parole, ha voluto assumersi di fronte al popolo la responsabilita’ di questo progetto di riforma, qualora esso non dovesse raccogliere la maggioranza dei due terzi necessaria a evitare il referendum. Si tratta della giusta sottolineatura del principio per il quale e’ il popolo a legittimare le scelte di chi governa, in una situazione in cui coloro che parlano di deriva e si sciacquano strumentalmente la bocca con la parola democrazia sono i primi che, un po’ puntando sulle istituzioni sovranazionali, un po’ confidando nelle Procure come attori impropri della lotta politica, un po’ ricorrendo ai tribunali per veder affermare per sentenza diritti positivi che non trovano soddisfazione nelle istituzioni rappresentative, un po’ tentando di restringere gli spazi d’intervento delle maggioranze parlamentari, vorrebbero instaurare una democrazia degli ottimati contro la maggioranza degli italiani".

venerdì 16 ottobre 2009

SI ALIMENTA UN CLIMA D'ODIO VERSO BERLUSCONI

BERTOLINI: Il Pd rifletta seriamente sul clima d'odio verso Berlusconi

"Le dimissioni e le doverose scuse del giovane dirigente Pd e la cancellazione della frase incriminata su Facebook non tolgono nulla alla gravita’ di quanto e’ successo."
Lo ha affermato Isabella Bertolini, deputato e coordinatore provinciale del Pdl di Modena, commentando le dimissioni del coordinatore del Pd di Vignola, Mattero Mazzadri, dopo che su facebook aveva pubblicato una grave frase contro il presidente del Consiglio

"La frase di Mezzadri e’ purtroppo solo un simbolo evidente della violenta campagna di delegittimazione e del clima di odio, da sempre fomentato dalla sinistra fuori e dentro la rete, nei confronti del Presidente del Consiglio. Un clima che evidentemente anche nel nostro territorio trova terreno fertile". . "Il fatto che gli attacchi pubblici di chi sogna di eliminare Berlusconi non con le armi della politica, ma con le pistole interessino non solo le frange estreme e antagoniste radicali, ma anche un dirigente del Partito Democratico dovrebbe fare riflettere seriamente - conclude - una certa sinistra, che di democratico evidentemente ha solo il nome".

VITO: Possibili gesti violenti di mitomani contro il premier

"Il presidente del Consiglio e’ stato informato della possibilita’ che per la sua esposizione mediatica possa essere oggetto di contestazioni che non escludono gesti violenti di mitomani isolati, come e’ gia’ avvenuto in passato".
Lo ha affermato il ministro dei Rapporti con il Parlamento Elio Vito, nel corso del question time alla Camera. Comunque al momento, ha sottolineato Vito, "non vi sono riscontri informativi" da parte dei servizi di sicurezza relativi ad un pericolo imminente per il premier. "Il presidente del Consiglio e’ stato sensibilizzato sulla necessita’ di evitare contatti con il pubblico in circostanze occasionali", non potendo garantire la sicurezza in questi casi. "Il governo esprime l’auspicio che la sicurezza delle piu’ alte cariche istituzionali sia comunque sottratta a qualsiasi polemica politica".

LA STAMPA ESTERA CALUNNIA I NOSTRI SOLDATI

BONIVER: Le accuse del Times sono infamanti

"Infamanti le accuse del ’Times’ rivolte al nostro Paese, colpevole a suo dire di ’pagare i talebani’, accuse che mettono cosi’ a repentaglio l’incolumita’ delle truppe alleate.
Siamo di fronte ad un ennesimo caso di cannibalismo mediatico contro l’Italia privo di qualsiasi supporto e volto a sminuire l’essenziale ruolo militare nella ricostruzione che il nostro contingente svolge in modo eccellente pur pagando un altro tributo di sangue". Lo ha affermato il presidente del comitato Schengen, Margherita Boniver, la quale ha sottolineato: "Accuse stantie che ricordano analoghe considerazioni rivolte sempre ai nostri governi negli anni ’80, accusati di essere conniventi con il terrorismo palestinese per mettere a riparo il nostro territorio".

La RUSSA: Denunceremo il "Times" per le offese ai nostri soldati in Afghanistan

"La notizia, riportata dal ’Times’, secondo cui i servizi italiani avrebbero pagato i talebani per evitare attacchi contro i militari è prima di tutto offensiva per i nostri morti e feriti in Afghanistan, per il quotidiano impegno dei nostri soldati, ora come in passato".
Lo ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha spiegato di aver "proceduto al doveroso accertamento, anche presso i servizi segreti, e ho la conferma, ma per la Difesa già potevo metterci le mani sul fuoco, che nessun organo dello Stato ha operato nei modi descritti dal ’Times’. E’ vergonognoso che questo giornale, che si sta distinguendo in campagna anti italiana, abbia pubblicato questa spazzatura senza consultarci, raccogliere un parere, verificare l’informazione".

GLI ITALIANI HANNO SFIDUCIA NELLA MAGISTRATURA

CAPEZZONE: Gli italiani hanno sfiducia nella magistratura

"Non conosco il giudice Mesiano, che immagino persona integerrima e dedita al lavoro senza soste, inclusi i weekend. Ho letto in questi giorni, sulla stampa, sintesi e osservazioni (probabilmente molto lacunose e tendenziose) sulla sua attivita’ precedente alla sentenza sul Lodo Mondadori, con riferimenti a chiusure di bar, manutenzione di strade, e cosi’ via."
Lo ha affermato il portavoce del Popolo della Liberta’ Daniele Capezzone, che in una nota ha osservato: "Immagino senz’altro che la carriera di questo magistrato abbia offerto al Csm tante altre ragioni, nell’arco degli anni, per meritare un riconoscimento cosi’ alto. Ne’ mi permetto di sollevare obiezioni o insinuazioni sulla tempistica della sua piu’ recente decisione, e ora sulla tempistica della scelta del Csm. Mi domando solo se, al Csm, qualcuno si chieda se decisioni come questa non facciano altro che creare sconcerto nell’opinione pubblica, oltre ad alimentare interrogativi amari sull’imparzialita’ della giustizia italiana. Non dubito che in tanti ci spiegheranno che, invece, lo sconcerto e’ immotivato e gli interrogativi infondati. A tutti costoro suggerisco di leggere e rileggere inchieste e analisi sulla sfiducia degli italiani nel sistema giustizia. Una lettura sempre assai utile".
VERDINI: La medaglia a Mesiano é la prova regina

"Mi sorprendo che ci sia ancora chi si sorprende per la promozione di Mesiano da parte del Csm. Ma come? Sono anni che parliamo di persecuzione giudiziaria nei confronti di Berlusconi, di eccessiva politicizzazione della magistratura, di un Csm costantemente ’armato’ contro il leader del centrodestra. E adesso ci stupiamo per la decisione del Csm di premiarlo per aver scritto la sentenza-monstre contro Berlusconi?
Oggi è una grande giorno, perché il Consiglio superiore della magistratura ci ha fornito su un piatto d’argento la prova regina che avevamo ragione, che Berlusconi aveva ragione: al ’soldato Mesiano’ è stata puntata al petto una medaglia per meriti conseguiti sul campo di battaglia. Il Csm lo ringrazia di fatto per il lavoro svolto. E noi ringraziamo il Csm per aver dato anche agli osservatori più scettici la dimostrazione di ciò che sta facendo la magistratura per abbattere Berlusconi". Lo ha affermato il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini

GASPARRI: Nel caso Mesiano umorismo involontario
"A volte si assiste a casi di umorismo involontario. Capita vedendo che il Csm ha promosso oggi all’unanimita’ il giudice Mesiano, autore della nota sentenza secondo la quale la Fininvest dovrebbe dare cifre faraoniche a De Benedetti".
Lo ha affermato, in una nota, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Il Csm sottolinea l’indipendenza, l’imparzialita’ e l’equilibrio di Mesiano. La tempistica della promozione, all’indomani dell’incredibile sentenza, e’ ovviamente frutto del caso. Ma il tutto, come in certe commedie televisive meriterebbe l’accompagnamento di risate del pubblico. Di Mesiano si loda anche la laboriosita’. Testimoniata dal fatto che ha emesso la sentenza di sabato e senza ricorrere a perizie. Il Csm meriterebbe una menzione speciale. Altri commenti sarebbero superflui. Per evitare querele e perche’ la realta’ incredibile supera ogni fantasia e ogni giudizio".

BONDI: Con la promozione di Mesiano la realtà supera la fantasia

"In relazione alla decisione del Csm, bisogna proprio dire che la realta’ supera l’immaginazione.
e si pensa poi alle motivazioni, si sfiora addirittura il surreale". Cosi’ si é espresso Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, commentando il riconoscimento da parte del Csm al giudice Mesiano

mercoledì 14 ottobre 2009

IL CSM PROMUOVE IL GIUDICE DEL LODO MONDADORI

Riportiamo alcuni commenti di esponenti di centro-destra alla promozione da parte del Consiglio Superiore della Magistratura  del giudice Mesiano, che ha emesso la sentenza sul Lodo Mondadori

PECORELLA: E' inopportuna la promozione del giudice del lodo Mondadori
"Non conosco la vita e la carriera professionale del giudice Mesiano. Ma dopo quella sentenza sul Lodo Mondadori, questa promozione e questo riconoscimento mi sembra una cosa forse poco opportuna, anche se non entro nel merito della decisione del Csm".
Lo ha affermato Gaetano Pecorella, deputato del Pdl e legale del presidente Berlusconi, commentando la decisione del plenum del Csm di dare una promozione a Raimondo Mesiano, il giudice del tribunale civile di Milano che ha condannato la Fininvest al risarcimento di 750 milioni di euro a favore della Cir di De Benedetti per la vicenda del Lodo Mondadori.

LUPI: Il CSM promuove Mesiano perché anti-Berlusconi
"Finalmente abbiamo in Italia un’istituzione che si fonda sul merito. La promozione del giudice Mesiano da parte del Csm dimostra che in Italia fanno carriera non solo i ’figli di’, anche un semplice magistrato puo’ ambire al successo. Il segreto? Basta colpire Berlusconi. E pensare che c’e’ qualcuno che ha la faccia tosta di dire che la magistratura e’ indipendente". Cosi’ si é espresso Maurizio Lupi, deputato del Pdl e vicepresidente della Camera.

BONDI: Con la promozione di Mesiano la realtà supera la fantasia

"In relazione alla decisione del Csm, bisogna proprio dire che la realta’ supera l’immaginazione.
Se si pensa poi alle motivazioni, si sfiora addirittura il surreale". Cosi’ si é espresso Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, commentando il riconoscimento da parte del Csm al giudice Mesiano

CAPEZZONE: Gli italiani hanno sfiducia nella magistratura

"Non conosco il giudice Mesiano, che immagino persona integerrima e dedita al lavoro senza soste, inclusi i weekend. Ho letto in questi giorni, sulla stampa, sintesi e osservazioni (probabilmente molto lacunose e tendenziose) sulla sua attivita’ precedente alla sentenza sul Lodo Mondadori, con riferimenti a chiusure di bar, manutenzione di strade, e cosi’ via."
Lo ha affermato il portavoce del Popolo della Liberta’ Daniele Capezzone, che in una nota ha osservato: "Immagino senz’altro che la carriera di questo magistrato abbia offerto al Csm tante altre ragioni, nell’arco degli anni, per meritare un riconoscimento cosi’ alto. Ne’ mi permetto di sollevare obiezioni o insinuazioni sulla tempistica della sua piu’ recente decisione, e ora sulla tempistica della scelta del Csm. Mi domando solo se, al Csm, qualcuno si chieda se decisioni come questa non facciano altro che creare sconcerto nell’opinione pubblica, oltre ad alimentare interrogativi amari sull’imparzialita’ della giustizia italiana. Non dubito che in tanti ci spiegheranno che, invece, lo sconcerto e’ immotivato e gli interrogativi infondati. A tutti costoro suggerisco di leggere e rileggere inchieste e analisi sulla sfiducia degli italiani nel sistema giustizia. Una lettura sempre assai utile".

GASPARRI: La promozione di Mesiano é un caso di umorismo volontario

"A volte si assiste a casi di umorismo involontario. Capita vedendo che il Csm ha promosso oggi all’unanimita’ il giudice Mesiano, autore della nota sentenza secondo la quale la Fininvest dovrebbe dare cifre faraoniche a De Benedetti".
Lo ha affermato, in una nota, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. "Il Csm sottolinea l’indipendenza, l’imparzialita’ e l’equilibrio di Mesiano. La tempistica della promozione, all’indomani dell’incredibile sentenza, e’ ovviamente frutto del caso. Ma il tutto, come in certe commedie televisive meriterebbe l’accompagnamento di risate del pubblico. Di Mesiano si loda anche la laboriosita’. Testimoniata dal fatto che ha emesso la sentenza di sabato e senza ricorrere a perizie. Il Csm meriterebbe una menzione speciale. Altri commenti sarebbero superflui. Per evitare querele e perche’ la realta’ incredibile supera ogni fantasia e ogni giudizio".











Alfano a U.E.:I detenuti stranieri scontino la pena in patria

ALFANO: I detenuti stranieri scontino la pena in patria

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano - a Bruxelles per incontrare il commissario europeo alla Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot e il presidente della commissione europarlamentare Libertà pubbliche, Lopez Aguilar - ha chiesto all’Ue di lavorare affinché sia possibile rimpatriare nei paesi di origine, per scontarvi la pena, i detenuti stranieri oggi nelle carceri italiane.
"Ho esposto la posizione del governo italiano, richiamando la necessità che l’Europa si occupi del sovraffollamento delle carceri in Italia, derivante dalla presenza di detenuti stranieri. Su 64mila detenuti per 43mila posti 20mila sono stranieri; se ci fossero solo italiani starebbero larghi. Perche’ cio’ possa accadere e’ necessario che alcuni trattati che l’Italia ha stipulato con alcuni Paesi europei vengano effettivamente applicati. E cosi’ non e’, viste le insormontabili difficolta’ che abbiamo incontrato nel percorso. Per questo, vogliamo che l’Europa si faccia carico di stipulare nuovi trattati, ergendosi l’Europa medesima, nella nuova fase che l’attende, a garante della stipula in alcuni casi o dell’adempimento in altri. Aggiungo inoltre che laddove la cosa risultasse possibile, l’Europa possa concedere una mano d’aiuto per la realizzazione di carceri in quei Paesi come l’Italia che patiscono il sovraffollamento risultante dalla presenza di detenuti stranieri".
Lo stesso Alfano, intervenuto ai microfoni dell’emittente tv Europanews, ha parlato del progetto di riforma del codice penale: "La riforma del codice penale sara’ per legge ordinaria, poi per la giustizia in senso piu’ ampio si procedera’ a una riforma costituzionale. "E’ una legge ordinaria la riforma del codice penale poi si giungera’ ad una riforma costituzionale che ha come missione proprio quella di assicurare il giusto processo con la perfetta parita’ tra accusa e difesa e non si puo’ fare se non intervendendo sulla Costituzione. Peraltro gia’ 11 anni fa, con la Bicamerale codiddetta D’Alema, il Parlamento aveva ravvisato d’urgenza di far guarire il malato giustizia intervenendo sulla Costituzione e non credo che in undici anni il malato sia guarito, anzi e’ peggiorato".





lunedì 12 ottobre 2009

Bertolaso aquilano per scelta

BERTOLASO: Io aquilano per scelta


Proponiamo la lettera aperta agli aquilani scritta dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, pubblicato dal periodico "Vita" in occasione dei sei mesi dal sisma

"Sono centinaia, dopo sei mesi, le famiglie che abitano case nuove e confortevoli. Sono migliaia i ragazzi che hanno ripreso la scuola spesso in strutture realizzate a tempo di record. Sono sempre meno coloro che ancora non hanno trovato una sistemazione buona almeno per l’inverno. In sei mesi l’Italia intera ha partecipato a realizzare, all’Aquila, strutture che in occasione di altri terremoti non si sono mai viste o hanno richiesto anni per essere completate. La Protezione Civile e tutte le sue componenti e strutture operative, decine e decine di imprese al lavoro, hanno trasformato L’Aquila e i Comuni del cratere in un cantiere aperto giorno e notte per dare casa e servizi a un’intera città disastrata. I primi risultati si vedono, sono concreti, sono reali, ma la realtà, che pure registra record assoluti di tempestività ed efficienza, sembra sempre in ritardo rispetto al tempo della nostra impazienza, della stanchezza che arriva alle ossa perchè abbiamo bisogno di un’aria diversa per respirare, senza misurarci ogni istante col tempo che, a seconda dei casi e dei ruoli, si traveste da soffio o diventa eterno sulla nostra pelle . Scrivo queste cose, a sei mesi dalla catastrofe, perchè non mi sento ma sono aquilano, non mi sento ma sono terremotato, perchè vivo da quel giorno gli stati d’animo, le ansie e anche le speranze di chi vive qui, nelle condizioni che il sisma del 6 aprile ha disegnato.

Chi lavora con me da sei mesi , impegnato ogni giorno per rimediare ai guasti del terremoto, vive questa contraddizione di sentire che il tempo, i giorni, sono sempre troppo pochi e troppo lunghi, troppo pochi per arrivare a tutto, troppo lunghi perchè non si vede bene la fine del tunnel della precarietà nel quale nessuno, lo abbiamo giurato a noi stessi, deve restare intrappolato. Non siamo terremotati perchè il sisma ci ha colpito ma perchè abbiamo scelto di esserlo con gli aquilani , siamo venuti da fuori e siamo rimasti, con l’idea forse banale e semplicistica che stava a noi per primi non andarcene, restare e lavorare senza risparmio di energie per dire coi fatti ai cittadini dell’Aquila che non erano soli, che lo Stato c’era e c’è, che il terremoto non ha lasciato nessuno senza percorsi possibili verso un futuro vivibile. Sono andato via dall’Aquila solo quando la tragedia, il disastro, hanno colpito altre parti d’Italia, a Viareggio, a Messina in queste ultime ore.
Viaggi da una catastrofe ad altre, da un dolore che conosco ad altre sofferenze e altre amarezze. Per questo non ho bisogno di leggere i giornali, di ascoltare dichiarazioni, di scorrere reportage, di prender parte al gioco inutile delle polemiche per sapere che il nostro compito in Abruzzo non è ancora finito, che dobbiamo mettere in conto ancora giorni e giorni passati lavorando senza badare alla fatica, spendendoci per limare un pò di tempo all’eternità di chi aspetta e far stare più cose nel soffio di ogni giorno a nostra disposizione . Chiedo al tempo, in questo giorno, di non impedirci di vedere ciò che abbiamo fatto e di gioirne, insieme a quanti per primi sono arrivati a godere dei risultati dell’enorme sforzo che ogni giorno si compie in queste terre. Chiedo al tempo che ci conceda una sua piega, per ricordare quanta strada abbiamo fatto in sei mesi, dai primi soccorsi alle esequie delle vittime, dalla visita del Papa alle decisioni del Governo per far fronte all’emergenza, dal G8 ai piani per le nuove costruzioni, dalle prime case finite a quelle che stanno sorgendo, dai giorni della mobilitazione solidale degli italiani fino all’oggi, che vede ancora migliaia di persone al lavoro, che hanno stabilito con l’Abruzzo e la sua gente un rapporto destinato a durare. Chiedo al tempo, infine, di lasciarci vedere il termine dell’attesa .

Oggi è il sei ottobre 2009. Sei mesi dal sei aprile. Sei mesi, che sono un soffio e un’eternità insieme . Un soffio, per chi prepara progetti e li mette in atto, scontrandosi con la realtà dei "tempi tecnici" necessari per fare qualsiasi cosa. Un’eternità, per chi aspetta una normalità che sembra non arrivare mai, costretto a una vita da rifugiato anche se ha scelto di vivere a pochi metri da casa, obbligato a far passare il tempo senza avere il comando dei propri giorni per decidere come viverli. Come capita sempre nella vita, a distruggere basta un attimo, per costruire serve tempo. Una città, un territorio sono come una famiglia, un’impresa, una qualsiasi altra realizzazione sociale dell’uomo. Quando l’amore non è coltivato ogni giorno, quando si lavora oggi senza pensare a domani, quando si sta insieme per motivazioni che un giorno erano chiare, ma sulle quali non si è avuto la prudenza di lavorare, qualsiasi crisi può sfasciare tutto quello che abbiamo costruito, su cui abbiamo scommesso, che abbiamo considerato un bene acquisito una volta per sempre.
Le famiglie si dividono, le imprese falliscono. Comincia, inevitabile, una stagione di ripensamenti, spesso di accuse agli altri perchè non ci hanno capito, non hanno riconosciuto le nostre ragioni, hanno mandato a rotoli i nostri progetti. Chi resta da solo e senza risorse, chi si ritrova dall’oggi al domani senza lavoro, chi si accorge che il racconto delle proprie esperienze di dramma, col loro strascico di paure e incubi notturni, ottiene un’attenzione sempre minore, distratta, svogliata: sono queste le sole persone che possono capire cosa sono sei mesi nella vita di chi se l’è vista distrutta. Il terremoto, la distruzione: nulla è più come prima, niente lo sarà mai più. Il terremoto parte dalla terra e arriva dentro ciascuno, dentro le famiglie, le comunità, le città, si installa come un ospite non voluto che è impossibile allontanare. Una presenza che cambia peso e intensità col passare dei giorni .
I primi sono quelli del lutto, dei soccorsi, dei senzatetto da mettere al riparo. Poi ci sono quelli della solidarietà, tra chi è venuto ad aiutare e chi ha trovato rifugio, dell’accoglienza, della voglia di far festa per ogni piccolo segno di vita buona, come una scuola che riapre o la nascita di un bimbo che diventa simbolo di speranza per tutti. Poi ci sono i giorni duri del tempo che rallenta, delle televisioni che non hanno più inviati, della routine dei campi che si vive con il fastidio crescente di essere come separati, da quei teli blu, dal resto del mondo e dal proprio futuro. Adesso è il periodo del tempo che non passa, perchè ogni entusiasmo si è raffreddato, e ogni attesa provoca dolore, perchè, costretti dalle cose ad essere realisti, a guardare in faccia la realtà per com’è, arriviamo a non sopportarla più. Anche i fatti positivi che pure accadono intorno a noi sono condivisi con riserva, se riguardano altri e non il proprio futuro".



Guido Bertolaso

Berlusconi: Ed ora la riforma del processo penale

BERLUSCONI: Ed ora la riforma del processo penale


"La riforma del processo penale avrà la separazione dei giudici che debbono giudicare, dagli avvocati dell’accusa.
Sapete bene che oggi un cittadino accusato di aver commesso un reato quando entra in una sala del tribunale guarda i giudici con preoccupazione e vuole scoprire dalla sua faccia se è coraggioso e capace di comportamenti eroici perchè oggi i giudici vivono in sintonia totale con accusatori e pubblici ministeri e ciò significa che quando vanno a sentenza se devono dire no al teorema accusatorio del Pm, devono fare un atto di coraggio". Lo ha affermato, in un passaggio del suo discorso, il presidente Berlusconi alla festa della Libertà di Benevento.

GASPARRI: La riforma della giustizia è una priorità per il Governo e il Pdl

"Governo Berlusconi e maggioranza procedono in totale sintonia. I temi economici sono in testa alla lista come sempre, ma e’ importante una struttura giudiziaria senza lentezze e senza cupole partigiane che la orientano verso strategie politiche non piu’ tollerabili".
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, assicurando che la maggioranza incomincerà a lavorare per la riforma della Giustizia. "Finanziaria, uso delle risorse proveniente dallo scudo fiscale, riforma dell’Universita’, riforma della giustizia, piano per il Sud, elezione diretta del premier. Queste le priorita’ del Pdl che rendera’ ancora piu’ incisiva l’azione riformista e innovativa. E il nostro progetto per l’Italia, che e’ alla base della fiducia degli elettori, a fronte della campagna dell’astio e del rancore alimentate da altri settori".

Cicchitto: Il PD affida il ruolo di opposizione a Di Pietro

CICCHITTO: Il Pd consegna il ruolo di opposizione a Di Pietro,''Repubblica'' e magistrati

"Con i tre discorsi pronunciati all’assise del Pd c’e’ stata una innovazione nella geometria piu’ che nella politica: le parallele che non si incontrano mai sono diventate tre. Quelli di Bersani, Franceschini e Marino sono stati tre discorsi collocati su dimensioni cosi’ lontane da non essere chiari ne’ gli eventuali punti in comune ne’ le ragioni del dissenso".
Lo ha affermato il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ha osservatO: "Si tratta di tre posizioni autoreferenziali determinate, specie le prime due, quella di Bersani e di Franceschini, ad uno scontro di potere tra spezzoni contrapposti degli apparati nazionali e specialmente locali. Ognuna delle due posizioni in corsa per la segreteria ha organizzato pezzi provenienti dall’ex Pci e dall’ex Dc anche se poi l’origine di Bersani e di Franceschini da’ il senso e il segno di quale sarebbe il riferimento storico prevalente a seconda della vittoria dell’uno o dell’altro. Nessuno dei tre ha delineato una piattaforma realmente e seriamente alternativa a Berlusconi e al centrodestra. Anche da cio’ emerge la sensazione che la vera lotta a Berlusconi e’ abbandonata a Di Pietro, al partito ’Repubblica’, ad un nucleo di magistrati inquirenti e apparati statuali che la conducono con il ricorso a mezzi impropri che con la politica non hanno nulla a che fare".

Via al Piano Carceri

ALFANO: A giorni prenderà il via il piano carceri per 20 mila nuovi posti

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ha annunciato che nei prossimi giorni prendera’ il via il piano carceri del governo che prevede ventimila nuovi posti. "Dal maggio 2008 al 31 dicembre 2009 il Ministero ha gia’ aperto o aprira’ 1.409 nuovi posti nelle carceri. Allo stato attuale siamo tornati, come popolazione carceraria, al periodo preindulto.
Ci siamo accorti che dal 1948 al 2008 sono stati varati circa 30 provvedimenti di indulto ed amnistia che hanno svuotato le carceri ma solo temporaneamente perche’ i detenuti, ai quali evidentemente non si e’ insegnato a lavorare, sono tornati a delinquere e sono stati nuovamente arrestati. Pensando ad un piano per risolvere la questione carceraria abbiamo deciso, prima di tutto, cosa non dovevamo fare, cioe’ procedere sulla via vecchia. E’ per questo che variamo il piano da ventimila posti per evitare che chi perde la liberta’ perda anche la dignita’. Lo Stato non cerca la vendetta nei confronti dei detenuti". Alfano ha poi ricordato che un terzo dei detenuti e’ di nazionalita’ straniera ed ha ribadito l’esigenza che anche l’Unione Europea si faccia carico del problema.

La guerra delle donne

DE GIROLAMO: La Serracchiani si vergogni della sua doppia morale

"La Serracchiani si vergogni della sua doppia morale". Così si é espressa la parlamentare dela Pdl Nunzia De Girolamo, componente della Direzione Nazionale del PdL e coordinatrice provinciale del Partito nel Sannio, a proposito delle accuse della deputata del Pd rivolte al presidente Berlusconi per aver usato, nel suo intervento a Benevento, il termine ’sputtanano’.
"Il Presidente,chiedendo scusa prima di pronunciare la parola ’sputtanano’, ha detto una verità assoluta: una certa stampa fa male all’immagine dell’Italia. Queste verità la sinistra, che fa solo danni al nostro Paese, non vuole sentirsele dire ed ecco che sulla scena compare la solita maestrina Serracchiani, che addirittura accusa il presidente Berlusconi di dire stupidaggini e volgarità. La Serracchiani la smetta col dare pagelle e giudizi ed abbia rispetto per il presidente del Consiglio e per i milioni di elettori che lo hanno votato e che continuano a sostenerlo.
Dalla Serracchiani, che dice di essere giovane, mi sarei aspettata non parole sconce contro il premier ma un duro monito a quel gruppo di manifestanti di sinistra che ha aggredito con parolacce e volgarità diversi militanti del Popolo della Libertà che lasciavano il Palatedeschi di Benevento. Questa è la sinistra, una sinistra comunista che addirittura vuole impedire la libertà di partecipare ad una manifestazione politica. Come ha detto il presidente Berlusconi noi siamo diversi, da liberali non gridiamo e non impediamo ad alcuno di protestare o manifestare. Questa è la sinistra con la doppia morale che gli elettori hanno bastonato e che continua a perdere voti. Con il presidente Berlusconi andiamo avanti forti del sostegno popolare e del consenso, la sinistra estrema è già scomparsa, per il Pd i tempi non sono migliori".

MELONI: La sinistra difende soltanto le sue donne

"Non andro’ alla guerra delle donne". Cosi’ si é espresso il ministro della Gioventu’, Giorgia Meloni, dalle pagine de ’Il Giornale’ che ha pubblicato un suo intervento in merito alla polemica scaturita dalle parole di Silvio Berlusconi su Rosy Bindi ’lei e’ piu’ bella che intelligente’.
E non lo fara’, ha spiegato Meloni, "innanzitutto perche’ mi scoccia profondamente la solidarieta’ a senso unico. Quella che chiama all’adunata generale per una battuta poco elegante del premier, ma non si smuove mai per le volgarita’ e il violento disprezzo che quotidianamente si riversano sulle donne che hanno scelto di votare o di impegnarsi nel Pdl. Anzi, ci si sghignazza sopra, ci si rotola dentro, ci si accuccia sotto. Sono anni che perfino le donne che scelgono semplicemente di votare Pdl o di militare nel centrodestra vengono svillaneggiate, dipinte come stupide borghesi o povere schiave di ’Beautiful’ o della ’Ruota della fortuna’.
Cionostante, queste donne non hanno mai chiesto solidarieta’ a nessuno, ne’ si sono mai abbandonate all’odio per chi votata un altro partito". Alla guerra delle donne, ha osservato Meloni, non andra’ "anche per solidarieta’ nei confronti del capo del governo, liberamente eletto dal popolo italiano. Perche’ e’ legittimo contestare la battuta di Berlusconi a Rosy Bindi e io stessa ne sono dispiaciuta, ma allora si deve avere anche l’onesta’ intellettuale di prendere le distanze dall’uso quotidiano di insulti che viene fatto nei confronti del premier".

Protesta per la grave ingerenza del Times

L'AMBASCIATORE ITALIANO NEL REGNO UNITO: Dal Times grave ingerenza

L’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Giancarlo Aragona, ha duramente replicato al Times, che l’8 ottobre, commentando la decisione della corte costituzionale sul Lodo Alfano, aveva scritto che il premier Silvio Berlusconi "dovrebbe dimettersi".
"Viviamo in un mondo interconnesso - si legge nella lettera dell’ambasciatore - in particolare all’interno dell’UE. Siamo quindi interessati nei nostri rispettivi sviluppi interni, nella condotta delle nostre politiche estere e nella gestione dell’economia. Tuttavia, questo legittimo interesse non dovrebbe spingere un giornale a chiedere le dimissioni di un capo di governo straniero. Spetta ancora ai cittadini di ogni Paese scegliere chi deve guidarli. Suppongo che il dibattito complesso ed infuocato in corso in Italia abbia causato qualche confusione - prosegue la lettera - Mi consenta di tentare di evidenziare alcuni fatti.
Dopo la decisione della corte costituzionale, le procedure che coinvolgono il primo ministro saranno riaperte, ma nessuno può prevedere il loro esito. Come il suo giornale ammette, una persona dovrebbe essere considerata innocente fino a quando non sia definitivamente provata colpevole: e quest’ultima circostanza non è mai accaduta a Silvio Berlusconi. Nel valutare le prospettive politiche in Italia, non bisognerebbe dimenticare la considerevole maggioranza di cui gode il governo in Parlamento, e i risultati dei più recenti sondaggi d’opinione che indicano chiaramente il sostegno di cui gode nel Paese".

PdL: La sinistra non riconosce il verdetto del popolo

Testo integrale del documento finale approvato dall’Ufficio di presidenza del Popolo della Liberta’ riunitosi giovedì 9 ottobre 2009.




"La sinistra non ha mutato linea rispetto al passato. Invece di riflettere sui propri errori e di proporre al Paese un progetto politico concorrente, alternativo e credibile rispetto a quello dell’attuale governo, schiava della propria crisi culturale e ideale, ha continuato a disconoscere il verdetto democratico del popolo.

Tanto piu’ la crisi della sinistra e’ apparsa evidente quanto piu’ essa ha cercato e cerca di utilizzare tutti i mezzi a sua disposizione, compresi quelli piu’ subdoli, per attaccare il governo legittimo del Paese e in particolare il presidente del Consiglio che gode del consenso piu’ alto nella storia del Paese e rispetto a tutti gli altri leader europei. Da mesi la sinistra ha sposato e alimentato una violenta campagna di stampa contro il presidente del Consiglio, tanto infondata quanto palesemente diffamatoria in parte anche per coprire responsabilita’ penalmente, moralmente e politicamente accertare da esperti della sinistra stessa".