giovedì 1 dicembre 2011

ALFANO: loro hanno perso la battaglia contro la verità

ALFANO: loro hanno perso la battaglia contro la verità



"Loro hanno perso la partita con la verità, come sempre.

Sul fronte della crisi noi abbiamo sempre detto la verità, non abbiamo mai nascosto le difficoltà. Il capo del governo, come un buon padre di famiglia cosa deve fare? Certo deve dire che siamo in difficoltà ma che ce la faremo anche questa volta. Ed è quello che ha fatto Berlusconi, ha sempre detto la verità.


Questa al convegno dei Popolari liberali è la prima uscita pubblica del presidente Berlusconi dopo la nascita del governo Monti. Questi applausi, questo entusiasmo è tutto per lei: è la prova non solo che siamo stati in campo, ma che saremo in campo per tornare a vincere e a guidare questo paese.


Le ragioni per stare in campo stanno tutte in quello che è accaduto nei mesi scorsi: nelle tante cose che abbiamo fatto giorno dopo giorno, dei tanti fiori piantati nel grande giardino che è il nostro paese, come le manovre economiche. E nelle menzogne dei nostri avversari secondo le quali ’gli spread, la crisi, in Italia, in Europa, nel mondo, erano tutta colpa di Berlusconi. Giorno dopo giorno hanno costruito sul bagnasciuga un castelletto di sabbia di menzogne , non hanno ascoltato le nostre ragioni dicendo che ’eliminando il male la crisi si sarebbe risolta’. E invece si sono accorti che è arrivata un’onda del mare forza 9 e ha distrutto quel castelletto di menzogne che avevano costruito. Gli spread salgono le Borse vanno peggio di prima e così hanno perso la partita con la verità, come sempre.

Io dico che quello che sta succedendo non è colpa del governo Monti, come prima tutto quello che accadeva non era colpa di Berlusconi.


Le cause della crisi in Europa discendono dal fatto che siamo un continente politico che non è espressione di un popolo comune perché un unico mercato e una moneta unica non hanno fatto un popolo unito. Quando Berlusconi diceva questa cose rispondevano che il problema era il nostro governo, ma si è dimostrato nei fatti che non era così. Noi sosteniamo il governo Monti: e se Berlusconi avesse fatto gli affari suoi avrebbe detto ’andiamo domani alle elezioni’. Ma ha scelto una strada diversa, meno conveniente per lui e però più convenite per l’Italia: questo è quello che fanno gli uomini che hanno passione per il loro paese, che amano l’Italia.

Tutto questo per la difesa della verità, della nostra storia, del nostro essere in campo ed è per questo che non faremo un passo indietro, difendendo il nostro onore da un lato, dall’altro sostenendo il governo Monti ma progettando il nostro futuro perché questo governo non è il nostro futuro.


Siamo qui a rivendicare le nostre ragioni per progettare il nostro futuro e il nostro nuovo successo, un successo per l’Italia fondata sui nostri valori. Crediamo nella famiglia e crediamo che la famiglia sia composta da un uomo e da una donna che tendano a fare figli. Crediamo nella persona e crediamo che la persona venga prima dello Stato; noi crediamo nella vita e non puo’ essere il Parlamento a darla o a toglierla e quando Berlusconi propose un decreto per Eluana Englaro, disse chiaramente che chi non era d’accordo era pregato di dimettersi. La vita è un valore costitutivo della nostra alleanza. Crediamo nella centralità della scuola statale, ma i genitori devono poter essere liberi di scegliere il modello educativo a loro più vicino e bisogna creare le condizioni di essere liberi di scegliere nella sanità, bisogna essere liberi di rivolgersi anche ad altre strutture,


L’Italia che vogliamo è fatta di una grande difesa delle nostre tradizioni e nel contempo di innovazione. E ci contraddistinguono rispetto alla sinistra, perché loro sono sempre gli stessi. Noi non abbiamo cambiato opinione, nonostante abbiamo votato in aula congiuntamente. Ci distingue il fatto che noi tifiamo Italia e vogliamo farla crescere piu’ libera e piu’ prosperosa.".



Angelino Alfano, Verona, 27 novembre 2011

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