domenica 22 aprile 2012

Documento di economia e finanze 2012


Documento di economia e finanze 2012

Presentazione

"Il Paese, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi una grande vitalità, una capacità di reagire uniti nel segno della responsabilità civile, sociale e istituzionale. Questo è un patrimonio che non deve andare disperso oggi in una congiuntura interna ed internazionale che resta ancora difficile e che chiede di non rallentare l'impegno per voltare pagina e costruire un futuro di crescita e occupazione". Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, si è espresso illustrando - nel corso di una conferenza stampa al termine del Consglio dei Ministri - il Documento di Economia e Finanza approvato dal governo nella riunione del 18 aprile 2012.
Il Documento di Economia e Finanza è un passaggio chiave per la definizione della
politica economica nazionale e rappresenta uno strumento per definire una visione di come l’Italia deve evolvere in questo decennio e descrivere, anno dopo anno, un percorso di riforme concrete e verificabili negli anni successivi (Monti nella presentazione al PNR).
Questi i dati:
- nel 2013 l’Italia dovrebbe raggiungere una posizione di bilancio in valore nominale di -0,5% del Prodotto Interno Lordo;
- nel 2013 in termini strutturali verrà raggiunto un surplus pari allo 0,6% del PIL;
- l’avanzo primario (cioè il saldo al netto degli interessi sul debito pubblico) raggiungerà il 5,7% nel 2015, in significativo incremento rispetto allo 1,0% del 2011 e al 3,6% dell’anno in corso;
- il PIL nel 2013 si stima tornerà positivo (+ 0,5%) per accelerare ulteriormente nel biennio successivo (1,0 e 1,2 rispettivamente).
Il contesto
Da dicembre si è registrato un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche. Il Governo stima che il PIL nel 2012 si contrarrà di 1,2%.  Tuttavia, si è anche registrata una significativa riduzione dei tassi di interesse. Questo, unitamente alle misure già adottate e trasformate in legge, consente al Governo di confermare sostanzialmente il percorso di risanamento finanziario tracciato nei mesi scorsi. L’azione di riequilibrio finanziario è stata accompagnata dall’adozione di vari provvedimenti di riforma finalizzati a rimuovere i principali vincoli che hanno compresso il potenziale di crescita dell’Italia. In base alle stime del Governo, le riforme dovrebbero aumentare la crescita di 2,4 punti percentuali tra il 2012 e il 2020.
Il pareggio di bilancio è nella Costituzione
Con l’approvazione in via definitiva del disegno di legge costituzionale data dal Senato nella seduta del 17 aprile scorso e che modifica sostanzialmente l’art.81 della costituzione, l’impegno ad introdurre il vincolo del pareggio di bilancio nell’ordinamento è stato rispettato in anticipo rispetto alle scadenze fissate dal Fiscal Compact.

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