sabato 4 agosto 2012

Ecco perché Draghi ha germanizzato la Bce

RASSEGNA STAMPA
DA LA STAMPA

ECONOMIA
04/08/2012 - IL GIORNO DOPO A FRANCOFORTE

Ecco perché Draghi
ha germanizzato la Bce



Il presidente è cauto perché
oggi è pericoloso rompere
con Berlino. Entro fine anno acquisti bond, taglio tassi e liquidità per banche e aziende

TONIA MASTROBUONI
La Bce è stata «attendista, cauta, e ha posto condizioni». In altre parole, è diventata «un bel po' tedesca». Il commento della Süddeut-la dice lunga sulla svolta di Mario Draghi. Il principale quotidiano tedesco smentisce la vulgata dell'isolamento di Jens Weidmann, e spiega che «improvvisamente si intravede di nuovo un po' di Bundesbank» nell'azione dell'Eurotower. Draghi ha scelto infatti la via opposta al suo predecessore: invece di rompere con i tedeschi, come fece JeanClaude Trichet nel 2010, l'italiano ha «germanizzato» l'Eurotower. Convinto, non a torto, che in questo momento sia pericoloso entrare in rotta di collisione con la banca centrale tedesca. E più ancora con la Germania.

Così, mentre Trichet nell'estate del 2011 aveva cominciato a comprare titoli spagnoli e italiani senza porre vincoli ai governi, Draghi lo ha escluso: prima dovranno sottoporsi ai programmi di aiuti, poi beneficeranno dell'«antispread» di Francoforte. Mentre Trichet dal 2010 ha sempre agito come «avanguardia», ha attivato misure straordinarie senza attendere che l'Europa facesse progressi verso l'integrazione fiscale e politica, Draghi vuole agire in concomitanza con il fondo salva-Stati e pressa i paesi perché attivino gli strumenti e le istituzioni promesse nei vertici europei.

Nessun commento:

Posta un commento