Il documento illustra il contesto interno e internazionale nel triennio 2015-2017, il rinnovamento della cooperazione italiana, le priorità (4 settori - diritti e governance, sviluppo umano, sviluppo rurale, sostegno al settore privato - e 20 Paesi partner in cui concentrare gli interventi), la dimensione multilaterale della cooperazione allo sviluppo, l’agenda per il futuro.
Per la prima volta rispetto al passato e in coerenza con la legge 125/2014 che disciplina la
riforma della Cooperazione italiana allo sviluppo, il documento triennale costituisce un quadro di riferimento comune per le amministrazioni dello stato e
per tutti gli attori - società civile, ong, autonomie locali, università, centri di ricerca, fondazioni, sistema cooperativo, settore privato profit e no profit, comunità di migranti – finalmente
riunificati nel "sistema italiano di cooperazione".
Così come ha ricordato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo
intervento alla terza Conferenza internazionale sullo sviluppo (Addis Abeba, Etiopia, 14 luglio 2015) "la nuova legge italiana sulla Cooperazione allo Sviluppo riconosce appieno la varietà e il ruolo di questo ampio ventaglio di attori."
"Negli ultimi due anni",
ha precisato Renzi, "abbiamo aumentato il trend del nostro Aiuto allo Sviluppo (ODA). Sono determinato a continuare in questa direzione. L’Italia terrà fede alle proprie responsabilità internazionali, per affrontare le grandi sfide ai diritti umani, alla sicurezza, alla prosperità. Il Governo italiano è pertanto impegnato ad aumentare il proprio ODA e a rilanciare la propria attività di cooperazione allo sviluppo".
In tale contesto si inserisce
Expo Milano 2015: una memorabile occasione per riflettere sulla sicurezza alimentare e nutrizionale, sulla lotta agli sprechi, sull’agricoltura sostenibile e la biodiversità. Si tratta di ambiti nei quali l’Italia ha una riconosciuta leadership non solo in campo commerciale e industriale, ma anche nella capacità di partnership nelle attività di cooperazione. Una vetrina unica per far conoscere il nuovo protagonismo dell'Italia nell’ambito della cooperazione.
Fonte: Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2015-2017
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