giovedì 16 novembre 2017

CONTI PUBBLICI: BRUNETTA, PADOAN NON DICE LA VERITÀ A ITALIANI E A EUROPA


Dichiarazione dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia:
“Ormai sulle bugie economiche raccontante dal ministro Pier Carlo Padoan si potrebbe scrivere un libro. Davvero stupisce vedere come il titolare di via XX Settembre, l’illustre professor Padoan, perseveri incessantemente ad inventarsi una falsità dietro l’altra sullo stato dei conti pubblici italiani. L’ultima è giusto di questa mattina, in risposta alle dichiarazioni allarmate rilasciate ieri dal vice-presidente della Commissione Europea Jyrki Katainen, che ha accusato esplicitamente il Governo Gentiloni di ‘non dire la verità agli italiani sul reale stato dei conti pubblici’. Cosa che, ha aggiunto l’alto funzionario europeo, i politici sarebbero invece tenuti a fare.
Il ministro Padoan avrebbe dovuto, a quel punto, rendere noti agli italiani i veri numeri della nostra finanza pubblica. Invece, non solo ha dichiarato che non ha alcuna intenzione di rispondere al vice-presidente della Commissione ma, in una intervista all’emittente CNBC, ha favoleggiato una ‘decisa riduzione del debito italiano in tempi brevi, grazie alla più alta crescita del Pil nominale’. Nessun problema debito per lui, quindi.  
Evidentemente, il ministro Padoan ignorava però che nella stessa mattina la Banca d’Italia avrebbe pubblicato i dati sull’andamento del debito italiano. Ecco che, allora, pochi minuti dopo le sue dichiarazioni, via Nazionale lo ha subito sbugiardato, riportando come lo stock di debito, lo scorso settembre, sia salito a 2.283 miliardi di euro, in aumento di +4,4 miliardi rispetto al mese precedente. Altro che diminuzione! Un dato che, probabilmente, condannerà l’Italia ad una procedura di infrazione per debito eccessivo, soprattutto se il Governo Gentiloni non sarà in grado di fornire le giuste rassicurazioni, cosa che il ministro Padoan ha, appunto, deciso di non fare.
La Commissione Europea ha già dichiarato di voler rinviare al prossimo maggio il giudizio, a questo punto quasi certamente negativo, sullo stato dei conti pubblici italiani, per evitare una potenziale svendita di titoli di Stato da parte dei mercati finanziari prima delle prossime elezioni. Tuttavia, una tale scelta potrebbe mettere il nuovo Governo nell’obbligo di dover varare subito una manovra finanziaria correttiva, che a Bruxelles già stimano in 3,5 miliardi. Da questo punto di vista, sarebbe il caso che anche la Commissione punisca subito le bugie del Governo Gentiloni, evitando al prossimo esecutivo di dover rimediare ai buchi lasciati da questo irresponsabile governo”.

Nessun commento:

Posta un commento