la Nostra Rassegna Stampa
da Il Giornale
L'Italia sborsa 48,2 miliardi
per sostenere i piani dell'Ue
E rischia anche il contagio
Il crac della Grecia, gli aiuti a Irlanda e Portogallo, il maxi prestito
alla Spagna: stare in Europa ci costa davvero caro. E il Fondo
"salva Stati" è già quasi vuoto
di Andrea Indini - 11 giugno 2012
Una sberla da 503 miliardi di euro. I Paesi dell'Eurotower sta pagando
a peso d'oro ilsalvataggio dei Paesi in bancarotta. Dalla Grecia
all'Irlanda, dal Portogallo alla Spagna: non mandare a gambe all'aria i
cosiddetti Pigs è costato caro ai membri dell'Unione europea.
Spulciando i dati della Banca d'Italia si scopre che nel corso del
2010 il sostegno ai Paesi in difficoltà è costato all'Italia 3,9 miliardi,
pari allo 0,3% del prodotto interno lordo. Il 2 giugno del 2010 il
Fondo Efsf ha versato nelle casse di Atene 110 miliardi, mentre
il 29 ottobre ne ha versati altri 85 in quelle dell'Irlanda. Nel 2011
la somma degli aiuti italiani è salita a 9,2 miliardi, pari allo 0,6%
del prodotto interno lordo
Il 16 maggio dello scorso anno sempre il Fondo Efsf ha, infatti
erogato i 78 miliardi al Portogallo. Il 2012, invece, è l'anno -
almeno per il momento - della Grecia e del Portogallo.
Il 14 marzo è scattata la seconda tranche degli aiuti ad Atene:
nelle casse elleniche sono finiti 130 miliardi di euro.
Con la promessa di 100 miliardi per le banche iberiche sorge
però un problemino. Il Fondo europeo di stabilità, detto anche
fondo "salva Stati", è stato creato nel 2010 ma ha già quasi
svuotato la sua disponibilità iniziale.
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