mercoledì 17 giugno 2015

MELONI: MARINO SI DIMETTA, EVITI LA VERGOGNA DEL COMMISSARIAMENTO

                              MELONI: MARINO SI DIMETTA, EVITI LA
                               VERGOGNA DEL COMMISSARIAMENTO
Il sindaco Marino abbia la decenza di evitare alla Capitale d’Italia la vergogna di essere commissariata per mafia. Si dimetta e si torni alle urne il prima possibile. Ma non solo: il Parlamento discuta e voti subito la proposta di legge di Fratelli d’Italia per istituire una commissione d’inchiesta sui rapporti tra coop e politica e fare definitivamente chiarezza. Siamo stati i primi a denunciare lo scandalo del business legato all’accoglienza degli immigrati: un sistema ignobile di potere, nel quale degli schifosi corrotti senza scrupoli si arricchiscono sulle spalle dei disperati con i soldi degli italiani.


                                 MELONI: DA ORFINI SOLO IGNORANZA,
                                  NESSUN ESPONENTE FDI ARRESTATO
Spero proprio che quella di Orfini non sia malafede ma solo ignoranza. Segnalo al presidente del Pd che nessun esponente di Fratelli d’Italia è stato arrestato: Gramazio non è mai stato di Fratelli d’Italia e rappresenta un altro partito. Alemanno, che è solo indagato e che siamo certi dimostrerà la sua estraneità, non era di FdI quando governava Roma e da mesi si è sospeso da tutti gli incarichi del nostro movimento. Sono tanti invece i consiglieri e gli amministratori del Partito Democratico, presieduto da Orfini, che figurano nella lista degli arrestati. Tra questi: Coratti, Ozimo, Tassone, Pedetti. Addirittura ai vertici del sistema “Mafia Capitale” comparirebbero esponenti della sinistra storica, come Odevaine, braccio destro del sindaco del Pd Veltroni e collaboratore dei governi Letta e Renzi fino al momento dell’arresto. Né il Pd non può affermare che con l’avvento di Marino in Campidoglio la tendenza a foraggiare le cooperative di Buzzi si sarebbe invertita: nel primo semestre della giunta Marino ad esempio i finanziamenti destinati alla cooperativa “29 giugno” sono aumentati del 67% rispetto agli ultimi sei mesi dell’amministrazione di centrodestra. Se il Pd fosse un partito serio sarebbe il primo a chiedere le dimissioni di Marino per consentire a Roma attraverso nuove elezioni di ripulirsi dal marciume. E se il Pd considera Marino estraneo a questo sistema, sarà perfettamente libero di ricandidarlo Sindaco. Purtroppo invece siamo sempre di fronte alla solita sinistra abbarbicata al potere e molto nervosa per non poter continuare a sbandierare una superiorità morale che non ha mai avuto.

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