giovedì 25 giugno 2009

Sicurezza-Pugno duro su chi affitta ai clandestini

Pugno duro su chi affitta ai clandestini.E' la richiesta del Gruppo Lega Nord al Governo
''Nonostante la chiarezza su chi dà alloggio ad uno straniero privo di titolo di soggiorno punendolo con la reclusione da sei mesi a tre anni, non sono mancate interpretazioni giurisprudenziali che hanno limitato l'operativita' della norma, escludendo in particolare la ricorrenza del reato nei casi in cui il canone di locazione richiesto allo straniero clandestino fosse da giudicarsi equo o di mercato come si e' espressa la Corte di Cassazione con la sentenza del 7 maggio scorso. Chiedo al ministro Maroni se non ritenga opportuno assumere iniziative, anche di carattere legislativo, volte ad assicurare l'efficace applicazione delle norme''. E' quanto si legge in una interrogazione al ministro Maroni del deputato leghista, Massimo Bitonci, sindaco di Cittadella riferendosi al testo unico sulla disciplina dell' immigrazione relativo all' affitto di immobili a clandestini. Il Gruppo Lega Nord, scrive ancora Bitonci nella sua interrogazione ''rileva come non è la prima volta che modifiche legislative attuate da questo Governo, soprattutto quelle che volgono al contrasto dell´immigrazione clandestina, vengano osteggiate ancor prima della loro approvazione o interpretare in maniera, diciamo creativa, da parte della magistratura. La volontà del legislatore va nella direzione del colpire tutte quelle situazioni di degrado e di illegalità oramai all´ordine del giorno nelle nostre città, come l´occupazione di edifici e magazzini, trasformati in fatiscenti alloggi, affittati a clandestini''. Nel ringraziare il ministro Maroni per far in modo di "assicurare l´applicazione della norma", Bitonci fa l'esempio dei laboratori cinesi: ''negli stessi locali clandestini e regolari dividono angusti spazi, lavorando e dimorando su turni di 24 ore su 24. Ho potuto constatare di persona - continua Bitonci - queste situazioni con i Carabinieri, la GDF, e l´Ispettorato del lavoro. Questo perche' - conclude Bitonci - i proprietari, pur di lucrare un maggiore affitto, magari in nero, sono disposti a violare la legalità, e il rispetto all´uguaglianza e ai diritti umani e civili''.

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