venerdì 18 dicembre 2009

Varato dal CdM il Federalismo Demaniale

“E’ stato approvato nella seduta odierna del Consiglio dei Ministri il primo decreto attuativo del federalismo fiscale, riguardante l’introduzione del cosiddetto federalismo demaniale.
Si tratta della prova provata che il federalismo fiscale lo stiamo facendo sul serio.
Con il federalismo demaniale si rivoluziona la logica per cui, oggi, esistono beni di cui non si interessa nessuno: così finisce la 'mano morta' ovvero il patrimonio abbandonato e improduttivo.
Con il federalismo demaniale, infatti, la proprietà di questi beni passa ai territori che hanno la competenza e la capacità di valorizzarli nell’interesse dei cittadini.
Per fare un esempio concreto una caserma dimessa, attraverso una variante urbanistica, potrà quintuplicare, o persino decuplicare, il suo valore, diventando un albergo, una scuola o un impianto polifunzionale.
In questo modo si produce ricchezza per i cittadini, sfruttando beni che, altrimenti, resterebbero improduttivi.
In conseguenza di questa riforma una massa di beni, del valore di qualche miliardo di euro, oggi di proprietà dello Stato, passerà a Comuni, Province e Regioni.
Gli enti locali che ricevono tali beni dovranno, però, indicare sui propri siti internet i processi di valorizzazione cui intendono sottoporli, garantendo così un procedimento assolutamente trasparente e sotto gli occhi di tutti.
Un’amministrazione dello Stato che, viceversa, non vorrà trasferire un proprio bene al territorio dovrà pubblicamente indicare e motivare le ragioni per cui lo trattiene in proprietà.
Grazie al federalismo demaniale finisce quindi l’era del patrimonio inutilizzato o sottoutilizzato.
Le nuove entrate per comuni, province e regioni, pertanto, non saranno più generate soltanto da nuove tasse ma dalla capacità da parte degli stessi enti locali di gestire con modernità ed efficacia questi beni.
I beni culturali, infine, verranno salvaguardati.
La logica del federalismo demaniale è quella di attribuire la proprietà dei beni a chi dimostra di saperli meglio valorizzare, dunque non si tratterà di un trasferimento alla cieca.
I beni demaniali che verranno trasferiti agli enti locali non sono soltanto immobili, ma tante altre cose oggi sottoutilizzate o sottovalorizzate, che passeranno agli enti territoriali in grado di valorizzarli adeguatamente a vantaggio della gente”.
Lo afferma in un comunicato stampa il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord

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