venerdì 15 maggio 2015

EUROSTAT: 185 mila domande di asilo negli Stati membri nel 2014

EUROSTAT: 185 mila domande di asilo negli Stati membri nel 2014

EUROSTAT: 185 mila domande di asilo negli Stati membri nel 2014
Il proliferare di crisi umanitarie sempre più violente ha generato, un numero sempre maggiore di richieste di protezione internazionale in Europa, soprattutto dal sud del mondo. Nell'ottica della salvaguardia dei diritti fondamentali dell'uomo gli Stati membri dell'UE si sono adoperati per garantire alle vittime di situazioni di violenza e persecuzione una tutela internazionale così come stabilito nella Convenzione di Ginevra del 1951.
2015/05/12
Nel 2014 27 Stati membri hanno accordato uno status di protezione a 185 000 richiedenti asilo, un aumento del 50% circa rispetto al 2013.
I principali beneficiari dello status di protezione sono i siriani (68 400 persone pari al 37%) seguiti da eritrei (14 600 persone pari all'8%) e afghani ( 14100 pari all'8%).
Ad accoglierli in Europa ci sono in prima linea la Germania con 47 600 persone (circa l'82% in più rispetto al 2013), la Svezia (con 33 000 persone, +25% rispetto al 2013), la Francia (20 600 persone, +27% rispetto al 2013) e l'Italia (20 600 persone, + 42% rispetto al 2013).
Quale status è stato loro accordato e quali sono stati i numeri nel 2014?
Status di rifugiato: concesso ai cittadini di paesi terzi o apolidi che si trovino fuori dal loro paese di origine e che non vogliano o non possano farvi ritorno perché temono di essere perseguitati.
Di 185 000 richiedenti, a 104 000 (56%) è stato accordato lo status di rifugiato.
Protezione sussidiaria: accordata a coloro che non possiedono i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato, ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di ritenere che, al ritorno nel paese d'origine, correrebbero un rischio effettivo di subire un grave danno come:
-la condanna a morte o all'esecuzione della pena di morte;
-la tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante;
-la minaccia grave e individuale alla vita o alla persona derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale.
Di 185 000 richiedenti, a 61 000 persone (il 33%) è stata concessa la protezione sussidiaria.
Autorizzazione di soggiorno per motivi umanitari: rilasciata dalle autorità nazionali competenti che, laddove non sussistano i criteri per accordare la protezione internazionale, riconoscono la necessità di una protezione umanitaria.  
Su185 000 richiedenti, 20 000 (l'11%) hanno ottenuto un autorizzazione di soggiorno per ragioni umanitarie.
Infine 6 500 persone hanno beneficiato dell'accoglienza negli Stati membri UE con lo status di rifugiato reinstallato.
In cosa consistono l'asilo e il sistema europeo comune di asilo?
I primi due status sopra menzionati (status di rifugiato e protezione sussidiaria) sono disciplinati dalla normativa europea in tema di asilo.L'asilo è un diritto fondamentale e un obbligo internazionale, riconosciuto per la prima volta nel 1951 nella Convenzione di Ginevra sulla protezione dei rifugiati. 
Dal 1999 l'UE sta lavorando per la creazione e definizione di un Sistema europeo comune di Asilo (CEAS) per migliorare il quadro legislativo vigente.
Sono stati elaborati diversi strumenti per l'armonizzazione del sistema comune di asilo negli Stati membri dell'UE, tra cui:
- una procedura dettagliata che definisce ogni passaggio dalla richiesta, alla concessione e agli obblighi legati all'asilo (direttiva relativa alle procedure di asilo);
- la definizione degli obblighi degli Stati membri che accolgono un richiedente asilo, al cui va garantito l’accesso all’alloggio, al vitto, all’assistenza sanitaria e all’occupazione, nonché a cure mediche e psicologiche (direttiva sull'accoglienzapdf);
- la definizione dei requisiti per la concessione dello status di rifugiato;
- la procedura che determina lo Stato responsabile della presa in carico della domanda (regolamento di Dublino);
- l'accesso alle banche dati contenenti le impronte digitali dei richiedenti asilo, per facilitare eventuali indagini e assicurare la prevenzione dei reati più gravi come l'omicidio o il terrorismo (regolamento Eurodac).
Domani sarà presentata la nuova strategia per la gestione di flussi migratori in Europa. È possibile seguire la diretta della conferenza stampa qui.

da Notizie eu.europa

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