lunedì 21 gennaio 2013

IL PROGRAMMA POLITICO DEL P d L


IL POPOLO DELLA LIBERTA' E SILVIO BERLUSCONI

                                      SI IMPEGNANO 
A PROMUOVERE E A REALIZZARE
ENTRO LA XVII LEGISLATURA I SEGUENTI PUNTI PROGRAMMATICI
• PER LA FAMIGLIA E PER IL FUTURO DEI GIOVANI
• PER LO SVILUPPO DELLE IMPRESE E DEL LAVORO
• PER LA RIDUZIONE DEI COSTI DELLO STATO E DELLA POLITICA
• PER COSTRUIRE ISTITUZIONI PIU’ MODERNE
• PER UNA GIUSTIZIA DEGNA DI UN PAESE CIVILE 2

1. Istituzioni adeguate e moderne favoriscono lo sviluppo
del paese 

• Elezione diretta e popolare del Presidente della Repubblica
• Rafforzamento dei poteri del Governo
• Riforma del bicameralismo, Senato federale, dimezzamento del numero dei
parlamentari e delle altre rappresentanze elettive
• Revisione dei regolamenti parlamentari e snellimento delle procedure legislative, con
tempi certi per l’approvazione delle Leggi
• Riordino e ulteriore semplificazione della legislazione vigente
• Abolizione delle Province tramite modifica costituzionale
• Con la piena entrata in vigore della riforma costituzionale sul pareggio di bilancio e
della relativa Legge rafforzata, superamento del Patto di Stabilità interno per gli enti
locali

2. Dimezzamento dei costi della politica 

• Abolire il finanziamento pubblico dei partiti (nessun fondo pubblico ai partiti)
• Dimezzare tutti i costi della politica 3

3. Più Europa dei Popoli, meno euro-burocrazia 

• Superamento di una politica europea di sola austerità
• Accelerazione delle quattro unioni: politica, economica, bancaria, fiscale
• Attribuzione alla Bce del ruolo di prestatore di ultima istanza, sul modello della Federal
Reserve americana
• Euro-bond e project-bond per una rete europea di sicurezza e di sviluppo
• Esclusione delle spese di investimento dai limiti del patto di stabilità europeo
• Elezione popolare diretta del Presidente della Commissione europea, e  ampliamento
della potestà legislativa del Parlamento europeo
• Costituzione di una agenzia di rating europea
• Centralità dell’Italia nella politica Europea, nella Alleanza atlantica, nel dialogo euromediterraneo, nel rapporto con l’Est
• L’Italia in Europa e nel mondo a difesa della libertà, della democrazia, dei diritti umani,
e delle libertà religiose 4

4. Per un’Italia federale e unita: Nord, Centro e Sud 

protagonisti 

• Piena attuazione della riforma federale come da Legge 42 del 2009
• I costi per i beni e i servizi, ivi compreso il costo per il personale, in tutte le regioni e gli
enti pubblici, devono essere quelli relativi al valore più basso (costi standard)
• Abolizione degli enti inutili
• Entro la fine della legislatura:
a) istituzione di macroregioni attraverso le intese di cui all’art. 117 penultimo comma
della Costituzione
b) Attribuzione e utilizzo in ambito regionale, prevedendo la riduzione della pressione
fiscale, di risorse in misura non inferiore  al 75% del gettito tributario complessivo
degli Enti di cui all’art. 114 della Costituzione prodotto nel singolo territorio regionale
e che le risorse prodotte dal restante 25% del gettito tributario complessivo siano
utilizzate dallo Stato per sostenere le spese dell’Amministrazione relative a funzioni
non territorializzabili (p. es.: politica estera e interessi debito pubblico) e quelle
relative alla perequazione nazionale
• Rilancio del Piano Nazionale per il Sud voluto e implementato dal Governo Berlusconi
• Riordinare le priorità: turismo; infrastrutture e ambiente; università e istruzione;
innovazione, ricerca e competitività
• Utilizzare tutti i fondi comunitari disponibili attraverso il Piano di Azione e Coesione
evitando sprechi e mancati impegni delle risorse, applicando gli stessi meccanismi
sanzionatori, per le amministrazioni inadempienti, già  previsti nell’ambito del
federalismo fiscale 5

5. Famiglia 

a) La persona e la famiglia sono al centro del nostro programma. La difesa e il sostegno
alla famiglia, comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna, la
promozione della dignità della persona e la tutela della  vita, della libertà economica,
educativa e religiosa, della proprietà privata, della dignità del lavoro, la solidarietà e la
sussidiarietà saranno i punti di riferimento della nostra azione legislativa
• Un fisco favorevole alla famiglia: a parità di reddito paghino meno tasse le famiglie più
numerose (quoziente familiare)
• Bonus bebè
• Piano di sviluppo degli asili nido
• Buono (o credito di imposta) per scuola, università per  favorire libertà di scelta
educativa delle famiglie
• Rendere totalmente detraibili dall’imponibile fiscale le spese per l’educazione e
l’istruzione dei figli
• Sostegni straordinari alle famiglie per  l’assistenza ai disabili e agli anziani non
autosufficienti 6

6. Riforma fiscale  

a) Abbassare le tasse è fondamentale per lo sviluppo del paese:
• Eliminazione dell’IMU sulla prima casa
• No alla patrimoniale
• No all’aumento Iva
• Tendenziale azzeramento (in 5 anni) dell’Irap, a partire dal lavoro, con priorità alle
piccole imprese e agli artigiani
• Diminuzione della pressione fiscale di 1 punto all’anno (5 punti in 5 anni)
• Detassazione degli utili reinvestiti in azienda
• Innalzamento limite uso del contante, con riferimento ai livelli medi europei
• Fiscalità di vantaggio come politica di sviluppo economico territoriale
b) Fisco amico e non nemico del contribuente:
• Assistenza preventiva degli uffici finanziari
• “Contrasto di interesse” i contribuenti possono scaricare dall’imponibile fatture e
ricevute
• Concordato fiscale preventivo
• Revisione e riduzione dei poteri di Equitalia
• Revisione radicale del redditometro
• Costituzionalizzazione dei diritti del contribuente
• Compensazione tra crediti verso la PA e debiti fiscali, per le famiglie e per le imprese
• Generale semplificazione  degli adempimenti fiscali delle PMI, degli artigiani e dei
lavoratori autonomi senza struttura o con struttura di piccole dimensioni 7

7. Le banche hanno avuto tantissimo, ora diano 

• Irrevocabilità di mutui e finanziamenti già erogati
• Moratoria su rate di mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi, con adeguamento del piano
di ammortamento alle capacità economiche del debitore
• Favorire nuovo accesso al credito per famiglie, giovani e imprese
• I finanziamenti della Banca Centrale Europea alle banche italiane devono essere
destinati prioritariamente al credito per famiglie, giovani e imprese
• Separazione e/o specializzazione tra banche di credito e banche di investimento, anche
attraverso opportuni incentivi e disincentivi fiscali
• Rivedere Basilea III: parametri troppo rigidi alimentano la stretta creditizia
• Favorire le nuove forme di finanziamento e sostegno alle imprese:  private equity,
venture capital
• Valorizzare i Confidi con relativa patrimonializzazione dei fondi di garanzia
• Eventuali salvataggi bancari devono essere solo a tutela dei risparmiatori e non degli
azionisti di controllo
• Valorizzazione del sistema bancario a vocazione territoriale 8

8. Dalla parte delle imprese, dalla parte del lavoro, dalla parte
delle professioni 

• Riconoscimento alle imprese, per le  nuove assunzioni di giovani a tempo
indeterminato, di una detrazione (sotto forma di credito d’imposta) dei contributi relativi
al lavoratore assunto, per i primi 5 anni
• Centralità delle PMI nel modello di sviluppo italiano
• Sostituzione dell’attuale sistema dei sussidi alle imprese  con contestuale ed
equivalente riduzione delle tasse sul lavoro e sulla produzione
• Passaggio dalle autorizzazioni ex ante ai controlli ex post
• Pagamenti più rapidi della  pubblica amministrazione, in applicazione della direttiva
europea sui ritardi di pagamento
• Utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti,  con particolare attenzione alle vocazioni
territoriali degli azionisti, per finanziare  l’innovazione e garantire i crediti alle
esportazioni
• Sviluppo dei distretti e delle reti d’impresa
• Tutela e valorizzazione delle imprese commerciali di piccola dimensione, al fine della
salvaguardia e della coesione sociale delle comunità locali
• Apertura al mercato dei settori chiusi, in particolare dove persistono monopoli o
oligopoli statali, a partire da scuola, università, poste, energia e servizi pubblici locali
• Sviluppo di meccanismi concorrenziali e di vigilanza per contrastare accordi di cartello
nel settore assicurativo
• Favorire le imprese di giovani imprenditori: per 3 anni, vantaggi fiscali per le imprese di
under 35
• Valorizzare le libere professioni, riconoscendone le funzioni sussidiarie di pubblico
interesse
• Ritorno alla Legge Biagi per uno “Statuto dei Lavori”
• Risoluzione della questione esodati 9
• Sviluppo della contrattazione aziendale e territoriale (ex art. 138 D.L. 138/2011)
• Detassazione del salario di produttività
• Sostegno all’occupazione giovanile attraverso la totale detassazione dell’apprendistato
fino a 4 anni
• Buoni dote per la formazione
• Maggiore trasparenza per i sindacati su iscrizioni e bilanci
• Tetto alle pensioni d’oro
• Incoraggiamento a indirizzare quote di risparmio su pensioni integrative
• Sviluppo del telelavoro
• Partecipazione agli utili da parte dei lavoratori
• Revisione dei premi Inail, con particolare riferimento alle PMI e agli artigiani, in funzione
del rischio reale, sulla base di un criterio bonus-malus

9. Infrastrutture 

• Uso della leva fiscale (sotto forma di  credito d’imposta) per lo sviluppo delle
infrastrutture e project financing
• Piano generale per la mobilità urbana sostenibile
• Potenziamento della logistica e del trasporto merci
• Nuova legge obiettivo “Infrastrutture per l’Italia”:  azioni mirate per snellire le procedure
e approvare più velocemente le infrastrutture necessarie per il paese
• Progetto “Adotta una infrastruttura”: chi finanzia un progetto infrastrutturale, di un
elenco stabilito dallo Stato, può detrarre dalle imposte il 90% del contributo e
partecipare alle attività di controllo della realizzazione dello stesso
• Realizzazione, nei tempi europei, delle linee ferroviarie ad alta velocità, a partire dalla
Torino-Lione e potenziamento della rete ferroviaria nazionale
• Completamento del processo di regionalizzazione dell’ANAS
• Rilancio dell’iniziativa di liberalizzazione e privatizzazione delle reti infrastrutturali e dei
pubblici servizi, come da D.L. 138 del 13 agosto 2011 10

10. Turismo: il nostro petrolio 

• Abbassamento dell’IVA nel settore turistico, coerentemente con la normativa
comunitaria
• Valorizzazione e stabilizzazione delle concessioni balneari al fine di garantire il rilancio
degli investimenti
• Politica più incentivante dei visti turistici
• Sviluppo del turismo sociale, favorendo la destagionalizzazione
• Strategia strutturata Stato-regioni per la promozione turistica all’estero
11. Agricoltura
• Eliminazione dell’IMU sui terreni e i fabbricati funzionali ad attività agricole
• Rilancio della imprenditoria giovanile in campo agricolo attraverso la riduzione fiscale
per i giovani che aprono imprese agricole e attribuzione di appezzamenti del demanio
agricolo per creare nuove imprese
• Maggior tutela degli interessi italiani nel  negoziato per la Politica Agricola Comune
(PAC)
• Tutela delle produzioni italiane tipiche dalla contraffazione
12. Pubblica Amministrazione
• Favorire le progressioni di carriera per merito rispetto a quelle per anzianità
• Semplificare le procedure delle gare d’appalto e dissuadere i ricorsi immotivati
• Incentivare la produttività  nella Pubblica Amministrazione  e  definire sanzioni per il
mancato rispetto dei tempi di risposta a famiglie e imprese
• Appalti a km zero, a parità di costo, soprattutto per le PMI
• Piena applicazione delle norme attinenti la mobilità obbligatoria nel pubblico impiego
• Previsione, anche per la PA, solo di mandati dirigenziali a tempo determinato
rinnovabili 11
13. Energia
• Piano energetico nazionale: deve tenere conto dello sviluppo delle fonti  rinnovabili,
dello stato della rete, degli impianti previsti
• Diminuzione delle tasse (accise) che incidono sul costo dell’energia
• Nuove azioni per favorire la concorrenza nel settore energetico e contrastare gli
oligopoli
• Sviluppo del sistema di incentivi per le energie rinnovabili evitando di creare rendite di
posizione dannose
• Più incentivi per gli investimenti in nuove tecnologie finalizzate alla riduzione dei
consumi energetici
• Incrementare gli investimenti per la realizzazione della  smart grid, finalizzati ad
aumentare l’efficienza delle reti di trasmissione di energia elettrica

14. Ambiente, green economy e qualità della vita 

• Nuovo piano per il riassetto idrogeologico del Paese
• Messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, da realizzare attraverso benefici fiscali e
finanziamenti agevolati
• Rifiuti: realizzare cicli integrati regionali di smaltimento, con l’obiettivo
dell’autosufficienza; incentivare la raccolta differenziata e la riduzione della produzione
dei rifiuti
• Valorizzare il sistema dei parchi e delle aree protette, attraverso l’uso della leva fiscale,
per favorire nuove imprese e occupazione
• Green economy: puntare su quattro settori strategici: eco-innovazione, fonti rinnovabili,
riciclo dei rifiuti e mobilità sostenibile
• Tutela degli animali da compagnia e affezione e cancellazione delle spese relative agli
stessi dal redditometro
• Misure contro gli abbandoni degli animali come strumento di lotta al randagismo
• Smart Cities: dare impulso allo sviluppo delle città “intelligenti”, coinvolgendo capitali
privati e utilizzando stimoli fiscali
• Nuovo rapporto sinergico ambiente-turismo 12

15. Scuola, università e ricerca 

• Raddoppio detassazione utili reinvestiti in ricerca
• Credito di imposta automatico sugli investimenti relativi a innovazione di prodotti,
processi, organizzazione
• Piena implementazione del Fondo per la concessione di un credito  di imposta per la
ricerca e lo sviluppo istituito con l’ultima Legge di Stabilità, con particolare riferimento
alle PMI
• Prestito d’onore - credito allo studio
• Esenzione fiscale totale sulle borse di studio sia per il beneficiario che per chi le
finanzia
• Autonomia delle scuole nella  scelta degli insegnanti, negli organici e nella gestione
efficiente dell’offerta scolastica e formativa
• Valutazione di scuole, docenti e università al fine di favorire la meritocrazia
• Avvio e sviluppo dell’agenda digitale nella scuola
• Favorire rapporto scuola-impresa anche sostenendo i percorsi di formazione
professionale, sul modello delle scuole tecniche tedesche
• Razionalizzare la distribuzione territoriale degli istituti e degli insegnamenti universitari
• Agganciare la distribuzione  del fondo di finanziamento ordinario per le università a
parametri strutturati di qualità
• Inizio del percorso educativo a 5 anni
• Sviluppo e valorizzazione dell’inglese come lingua di insegnamento nei corsi di laurea 13

16. Welfare 

• Modello di welfare basato sulla tradizione sussidiaria italiana e incentrato sul valore
della persona, della famiglia, del lavoro e del rapporto con il territorio
• Buono-dote o credito di imposta per la libera scelta nei servizi del welfare
• Stabilizzazione e raddoppio del 5 per mille
• Misure per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie
• Revisione e potenziamento degli strumenti previsti dalla Legge 328 del 2000, tramite
incremento dei fondi ad essi destinati
• Revisione Legge 180 del 1978 (emergenza salute mentale)
• Ripristino delle opportunità di accesso ai  servizi pubblici a domanda individuale per i
cittadini italiani

17. Casa e edilizia 

• Favorire l’acquisto e il riscatto da parte degli inquilini delle case degli enti pubblici
• Nuovo piano casa:
a) realizzare alloggi di edilizia convenzionata, popolare, libera, in affitto agevolato
attraverso incentivi fiscali, premi volumetrici, semplificazione delle procedure per il
recupero di aree già edificate o dismesse
b) incentivare e agevolare il recupero del  patrimonio immobiliare italiano per
l’adeguamento a criteri di risparmio e di efficienza energetica e messa in sicurezza
antisismica
• Ripristino delle condizioni di parità per i cittadini italiani nelle assegnazioni degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica
• Sospensione per due anni dell’imposta di registro sulla vendita tra privati di immobili
utilizzati come prima casa e dimezzamento per gli altri immobili 14

18. Agenda digitale 2013-2017  

• Piena applicazione, a ogni livello della PA, del Codice dell'Amministrazione Digitale
• Scuola: compimento progetto “Scuola 2.0”
• Rivedere i criteri per la definizione di start up  innovative e creazione di zone franche
urbane nei capoluoghi di provincia dotati di adeguate infrastrutture
• Libero accesso alle reti
• Realizzare il portale “Italia intelligente: il modello italiano”, dove raccogliere le migliori
esperienze italiane e straniere
• Portare a compimento la strategia di  Open government e  Open data avviata dal
governo Berlusconi nell'ottobre 2011
• Portare a compimento la realizzazione del principio generale di trasparenza assoluta
della Pubblica Amministrazione, con il coinvolgimento attivo dei cittadini
• Promuovere l'utilizzo del cloud computing nella pubblica amministrazione, per ridurre i
costi dell’ICT e avere capacità di erogare servizi online a tutti
• Diffondere capillarmente la banda larga e larghissima
• Fatturazione elettronica  15

19. Giustizia 

• Separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti
• Vera responsabilità civile dei magistrati
• Carriera dei magistrati basata più sul merito che sulla anzianità.
• Norme più liberali e garantiste su intercettazioni
• Divieto di pubblicazione delle intercettazioni
• Inappellabilità delle sentenze di assoluzione
• Revisione e limitazione degli incarichi extragiudiziari dei magistrati
• Limitazione della carcerazione  preventiva, maggior dignità  per i cittadini detenuti e
incentivazione del lavoro nelle carceri
• Piena e totale implementazione dell’informatizzazione della giustizia e processo
telematico
• Riduzione dei tempi della giustizia civile, penale e tributaria
• Attuazione del giusto processo, con pari dignità tra accusa e difesa
• Potenziamento della legislazione sui reati contro il patrimonio (furti in appartamenti e
ville, rapine)
• Istituzione di una sezione distaccata del Consiglio di Stato al Nord 16

20. Sicurezza 

• Prosecuzione dell’opera del Governo Berlusconi nel contrasto totale alla criminalità
organizzata e piena e totale implementazione dell’Agenzia per i beni confiscati
• Incremento della lotta per la  legalità, per il contrasto ai fenomeni della immigrazione
clandestina, della criminalità predatoria
• Potenziamento delle forze dell’ordine, assicurando il massimo sostegno sia economico
che logistico e attuando la specificità per gli operatori della sicurezza
• Realizzazione di un efficace presidio del territorio, attraverso il coinvolgimento di regioni
ed enti locali nei “Patti territoriali per la sicurezza”
• Valorizzazione della risorsa tecnologica sia  per le forze dell’ordine sia incentivando i
privati e gli enti locali
• Rafforzamento degli accordi bilaterali fra stati  per l’attuazione di politiche di rimpatrio
effettivo degli immigrati clandestini e definizione degli accordi bilaterali per scontare la
pena detentiva nei paesi d’origine
• Nuova legislazione per combattere il degrado nelle aree metropolitane e incentivazione
della cooperazione tra tutte le forze di polizia presenti con programmi di prevenzione
situazionale
• Maggiore impegno dello Stato  sul fronte del reintegro sociale di chi è sinceramente
intenzionato a cambiare condotta e a scegliere in maniera definitiva la via della legalità 17

21. Cultura, sport e spettacolo 

• Non può esserci un taglio indiscriminato delle risorse pubbliche, ancora essenziali nel
settore, ma neppure una irragionevole chiusura all’apporto dei privati
• Finalizzare gli introiti prodotti dai beni culturali agli investimenti sulla cultura
• Valorizzare “l’esistente invisibile”: i musei italiani svuotino le cantine
• Avviare la sperimentazione dell’affidamento in concessione ai privati dei musei più in
difficoltà
• Riforma organica della fiscalità delle associazioni sportive dilettantistiche per la
promozione dello sport di base
• Agevolazioni fiscali per investimenti di privati nella costruzione di impianti sportivi di
riconosciuto interesse generale
• Separazione tra cultura e spettacolo nell’assegnazione di risorse pubbliche

22. Grande attacco al debito pubblico. Far dimagrire lo Stato, i 

cittadini danno già troppo: per la sostenibilità delle proposte
programmatiche sopra esposte  

• In 5 anni, rapporto debito-Pil sotto quota 100%
• Attacco complessivo al debito pubblico da 400 miliardi, basato su: vendita di immobili
pubblici; messa sul mercato anche di partecipazioni azionarie pubbliche sia statali che
locali;  valorizzazione delle concessioni demaniali; convenzioni fiscali con la Svizzera
per le attività finanziarie detenute in quel Paese
• Tendenziale dimezzamento degli oneri del servizio del debito in 5 anni
• Costituzione di un grande fondo obbligazionario a cui lo Stato conferisca parte del suo
patrimonio pubblico
• A tutela degli interessi nazionali, rigoroso criterio di reciprocità con gli altri Paesi, per
evitare attacchi a danno delle aziende strategiche; privatizzare sì, svendere no 18

23. Piano di attacco alla spesa pubblica eccessiva e
improduttiva 

• Intervento di forte riduzione della spesa pubblica, per un risparmio di almeno 16 miliardi
all’anno
• Riduzione di una quota pari al 3% delle attuali Tax expenditures
• Ogni legge di spesa deve avere una scadenza (Sunset legislation)
Questo programma è il nostro impegno nella legislatura 2013-2018 per promuovere lo
sviluppo, la crescita e la modernizzazione del Paese.
Roma, 12 gennaio 2013

Nessun commento:

Posta un commento