mercoledì 23 aprile 2014

IL DILEMMA TRA L'EDUCAZIONE SENTIMENTALE E L'EDUCAZIONE SESSUALE DEI GIOVANI

L'opinione

IL DILEMMA TRA L’EDUCAZIONE SENTIMENTALE

       E L’EDUCAZIONE SESSUALE DEI GIOVANI

Il problema dell’educazione sentimentale dei ragazzi viene oggi sottovalutato dalla maggior parte dei  genitori in modo  superficiale e semplicistico, alla stessa maniera  con la quale gli stessi soggetti  hanno affrontato in gioventù   la propria vita relazionale  di coppia: alcuni con un approccio  tradizionale,forse  troppo rigido, altri in modo troppo semplicistico   e disordinato oltre ogni logica. Al fine ci troviamo di fronte a risultati divergenti: da una parte abbiamo ragazzi repressi e timorosi, dall’altra abbiamo unioni che   sfociano  nel disastro più totale con i conseguenti  facili divorzi  a cui spesso fanno seguito nuovi accoppiamenti provvisori. Queste problematiche situazioni relazionali ,  sono a loro volta  la causa e l’effetto di ulteriori squilibri    e frustrazioni,sia per i genitori  che per i figli di primo e di secondo letto,  i quali  sono chiamati a subire le conseguenze  delle più  bizzarre  combinazioni  familiari e  finiscono per dover  vivere  in quei  luoghi improbabili e poco accoglienti   che  continuiamo a  chiamare  famiglie.
L’esatto concetto dell’ educazione sentimentale  è oggi  fuori moda e non si ricava certo dal romanzo  di Gustave Flaubert che riporta nel titolo tale qualificazione,   né dalla recente campagna politica per sostenere la proposta di legge del SEL che secondo gli ideatori  mira ad introdurre  nelle scuole “l’educazione sentimentale” che realizzi “la crescita educativa e culturale degli studenti in materia di parità e  solidarietà tra uomini e donne” La proposta di legge  si richiama impropriamente alla Convenzione di Istanbul che a nostro giudizio non chiede agli Stati aderenti di introdurre l’educazione sull’affettività negli  ordinamenti scolastici
Secondo il Dizionario di filosofia della Treccani l’educazione è il processo di trasmissione di un sistema di conoscenze e di valori, di norme e modelli di comportamento, finalizzato alla strutturazione della personalità umana e all’inserimento dell’individuo nella società. Nell’antichità classica il tema dell’educazione era  parte integrante del discorso sull’etica e sulla politica.
L’aggettivo  sentimentale  fa specifico riferimento  ai sentimenti ed agli affetti, soprattutto tra giovani.
Trattandosi di rapporti amorosi  fra ragazzi il riferimento alla parità ed alla solidarietà tra uomini e donne ci sembra alquanto  fuori  luogo, anche se gli insegnamenti  sull’affettività  tentano  effettivamente di  sconfinare per necessità   dall’ambito familiare per approdare  alla formazione scolastica scuola

Per  introdurre l’”educazione sentimentale” a scuola,  Sel ha lanciato  una  petizione online

Si tratta secondo i promotori  di un percorso di formazione culturale per ragazzi contro le discriminazioni per le differenze sessuali, la lotta  all’omofobia ed al bullismo e per la parità dei sessi,” contro le ingerenze della Chiesa e dei partiti”

Il  progetto è stato osteggiato  dal presidente della Cei, l’arcivescovo  Angelo Bagnasco, in quanto “ portatore  di indottrinamento a danno della famiglia tradizionale”.La petizione si riallaccia alla  proposta di legge  presentata ad agosto 2013 da  Sinistra ecologia e libertà    inserita nella” legge sul femminicidio”   non  ancora  discussa dal Parlamento e che mira ad introdurre nell’ordinamento scolastico italiano  l’educazione di genere 

L'educazione sessuale scolastica, si richiama  ad un insieme di     discipline che  analizzano i rapporti tra i ragazzi nel  periodo di maturazione sessuale,facendo  riferimento specifico  alle   varie materie . Per le scienze naturali: all'anatomia ed alla fisiologia dell'apparato genitalePer la psicologia allo studio dei rapporti   tra i sessi  ed alle reazioni ed  ai  cambiamenti che avvengono durante la pubertà ed al  comportamento sessuale umano in generale.
Poi ci sono gli aspetti particolari connessi con  la filosofia e la morale
 Manca il diritto, ed  a nostro parere è una grave lacuna,in quanto non si può comprendere la struttura i fini ed i limiti  della  famiglia  e della società  senza aver appreso i rudimenti  ed  i connessi concetti  dell’ordinamento giuridico Non si può comprendere il valore dell’atto  sessuale se non si conoscono i principi  che lo Stato adotta ai fini della procreazione e della successione  . Infine in una società in fermento quale è quella attuale si deve ben conoscere la legislazione riguardante la procreazione fuori del matrimonio, la normativa relativa alle coppie di fatto, nonché  le conseguenze derivanti dalla  separazione ed dal divorzio.
Non vogliamo avere la pretesa  di voler  impartire il diritto ai ragazzi delle  ultime classi della scuola elementare, delle medie e delle superiori, ma partendo dai concetti elementari e sviluppando sempre più gli aspetti  tecnici e dottrinali si può arrivare ad una adeguata  formazione giuridica dei nostri giovani.
 Senza voler rievocare i fasti  ed i misfatti dell’Educazione Civica.
Oggi,nell’ambito della scuola media superiore,  se si escludono gli istituti tecnici i nostri ragazzi non acquisiscono nozioni di  diritto civile. Anche all’Università la formazione giuridica è limitata alle facoltà di giurisprudenza , di economia,    di scienze politiche  e poche altre
Poi ci dovrebbe essere un minimo di formazione sulle nozioni di  diritto penale, in quanto sono proprio i ragazzi  i più indifesi  contro i soprusi della società ed è bene che abbiano conoscenza, sia di alcuni fatti illeciti (reati), sia sulle conseguenze degli stessi (pene)
Ricordiamo con il Carnelutti che la funzione principale del diritto penale è quella di difesa della società  contro i reati
La trattazione delle principali leggi penali di preminente  interesse per i ragazzi è molto vasta  e và dalle nozioni di aborto, di abusi sessuali, fino agli stupefacenti.
Logicamente i programmi  dovrebbero essere calibrati in rapporto con la maturazione e con l’età degli allievi. Quindi  dovrebbero subentrare per competenza settoriale gli esperti della pedagogia, della psicologia, della filosofia e  della sociologia    
Gli insegnamenti scolastici non sono,  per quanto ne sappiamo così completi:  seguono  le indicazioni del MIUR,  delle Regioni e delle Provincie, con le loro direttive specifiche, quindi quelle  dei singoli Istituti Scolastici.
In attesa dell’auspicata riforma scolastica che trovi l’accordo di tutte le parti sociali senza sfociare nella solita demagogia , le problematiche educative dei figli e  sui rapporti di coppia, rimangono   sostanzialmente delegate alla famiglia , che le gestisce come può.  
Questo quando le coppie si sposano e vi è una famiglia tradizionale.
Poi ci sono le tante unioni di fatto , sempre più numerose, che  con superficialità  nascono e si diffondono tra i giovani che usano  definirsi  compagni, con una etichetta che vuol essere politica, per sentirsi ideologicamente   impegnati, ma che invece lascia presagire un atteggiamento lassista  verso la morale, con scarsa responsabilizzazione  verso gli impegni che   la vita di coppia richiede, con un approccio  pressappochista  ed incerto verso la società e quindi , con poche  prospettive  di stabilità  verso la vita affettiva   per cui sarebbe  meglio qualificare  tali personaggi  come compagni di  sventura .
E’ inutile negarlo i nostri giovani sono per buona parte  i nipotini di quel 68 che ha riempito le cronache del dopo guerra con le gesta  dei loro padri “impegnati” idealmente a contestare tutto, e  che non hanno mai capito che la società civile si  deve fondare  prima e soprattutto  su regole precise e condivise,    codificate  da chiare    norme  di diritto. Il contesto sociale relativo funziona bene  quando i cittadini hanno assimilato profondamente  tali  concetti e si impegnano con senso di responsabilità a far sì che tutto  il sistema sociale funzioni : dallo stato alla famiglia. Le relazioni sociali sono una serie infinita di contratti e tutto scorre  alla perfezione quando la controparte è affidabile e rispetta alla lettera  gli impegni presi
Queste regole fondamentali  spesso le dimenticano   i giovani, prima ancora  di averle assimilate,   per colpa di cattivi maestri,  e soprattutto  le ragazze in età da marito, che sono la parte più fragile  della società, in quanto per  il ruolo che sono chiamate a svolgere  come madri  e come mogli avrebbero  bisogno di certezze,  di solide basi reali, e non solo  dei sogni propagandati dai media ,  soprattutto dopo  aver compreso alla lettera  le regole per la loro tutela  quali madri e spose  .
Invece la moda della  “trasgressione” è   regola imperante nella moderna società, democratica e pluralista,  frutto di concezioni pseudo rivoluzionarie- egualitariste , che  spesso portano  a contestazioni  senza fondamento  e senza  una logica  razionale,  con i  conseguenti   guai per i  soggetti più sprovveduti e deboli della società, con tanti danni all’umanità
Per tornare alla cellula della società civile, alla famiglia, basta guardarsi attorno per vedere lo sfascio delle cosiddette famiglie allargate, con tutti gli effetti devianti  sui figli sballottati da una parte all’altra, senza le dovute attenzioni per la loro educazione, specie per  quella sentimentale.
Qualcuno sorriderà con aria di sufficienza   su queste  considerazioni . Ma c’è poco da sorridere.
Ci sono regole precise per diventare ingegnere nucleare, chirurgo, avvocato, ma nessuno ti da le regole  per scegliere l’anima gemella, su come impostare i relativi rapporti  ovvero su come crescere ed  educare i figli ai rapporti interpersonali  
 Ma torniamo a parlare di educazione sentimentale perché essa è fondamentale per l’essenza della crescita dei ragazzi   che  debbono confrontarsi spesso  impreparati con la dura realtà che li circonda, senza un chiaro indirizzo  per la formazione di un sano nucleo familiare..
In primo piano  in questa società deviata,  troviamo   per  gran parte dei giovani  il fallimento del matrimonio tradizionale come istituzione, quindi di conseguenza  anche gli affetti e le relazioni interpersonali tra i componenti non danno certezze,   si attutiscono e si dissolvono alla  prima tempesta 
I ragazzi finiscono con l’essere parcheggiati a tempo pieno negli asili o nelle scuole, “per il loro bene”, ovvero presso i nonni, in quanto l’esigenza della carriera dei genitori che debbono realizzarsi  lo impone..
In un tale contesto i nostri giovani  hanno poco da immaginare un  futuro fantastico , quando i modelli di riferimento (i genitori)si basano sempre più sull’egoismo  e su atteggiamenti   aridi e distanti dai problemi educativi  e  che  sfuggono in ogni modo  agli impegni affettivi
E non c’è Tribunale dei minori che tenga al riguardo, per una valida difesa della prole.                     
                                                                                             (Antonio Di Carlo)





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