martedì 16 marzo 2010

P.d.L.: Scendiamo in piazza per difendere la libertà

BERLUSCONI: Scendiamo in piazza per difenderci dagli attacchi

"Da quando sono sceso in campo, alla vigilia di ogni sfida elettorale, l’alleanza ormai scoperta tra la sinistra e una parte della magistratura interviene indebitamente nella campagna elettorale per influenzare il voto dei cittadini.

Ci hanno provato in Lombardia e a Roma dove non hanno consentito la presentazione delle nostre liste e hanno cercato di far credere a tutti che la colpa fosse dei nostri delegati. Ci provano anche con le ormai consuete accuse ad orologeria enfatizzate dai giornali compiacenti. Di fronte a questo ultimo attacco, non possiamo rimanere indifferenti, dobbiamo reagire. Per questo motivo Vi invito a mobilitarvi per il 20 di marzo, quando, tutti insieme, in piazza San Giovanni a Roma manifesteremo in difesa del nostro diritto a votare, in difesa del nostro diritto alla privacy, per ribadire i risultati del nostro Governo e per far sottoscrivere ai tredici candidati governatori dei precisi impegni di lavoro.

Si tratta ancora una volta di una scelta di campo tra il nostro Governo che fa e la sinistra delle chiacchiere, tra l’Italia che ama e quella che invidia e odia. Per questi motivi chiedo a tutti Voi, a tutti i Club della Liberta’, di partecipare alla grande manifestazione di piazza San Giovanni. E naturalmente sono sicuro del del vostro appassionato impegno per le ormai prossime elezioni del 28 e 29 marzo". Lo ha scritto il presidente Silvio Berlusconi in un messaggio elettorale indirizzato ai militanti dei Club della Liberta’.

CAPEZZONE: In piazza il 20 marzo per difendere la libertà

"Ormai il gioco e’ chiaro: qualche magistrato che apre inchieste a dir poco discutibili, i soliti giornali che rilanciano tutto, intercettazioni selvagge che finiscono illegalmente in pasto alla stampa, con l’obiettivo di aggredire la maggioranza, di impedire di discutere di cose concrete, e di tirare la volata a un’opposizione sfascista e pericolosa, ormai egemonizzata da Di Pietro".

Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "E’ per questo che la manifestazione del 20, accanto a Silvio Berlusconi, e’ un modo per difendere la liberta’ e la democrazia messe in pericolo da chi vorrebbe sovvertire le scelte fatte democraticamente dagli elettori. Il popolo dei liberali e dei moderati, con serenita’ ma con convinzione, e’ chiamato a un compito grande e delicato: far comprendere ai registi e agli interpreti della logora trama antiberlusconiana che gli italiani non sono disposti a farsi ingannare".

CAPEZZONE: Contro Berlusconi un grumo inquietante di forze
“Mi auguro che anche tanti cittadini indecisi, o magari orientati ad astenersi in una competizione amministrativa, comprendano il complesso delle cose che stanno accadendo.”
Lo ha affermato Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che ha osservato:

“Un’azione politico-giudiziaria dagli esiti parziali e selettivi, visto che - alla fine - risultano colpite le liste di centrodestra; un’iniziativa da agente provocatore di Di Pietro, che oggi arriva ad evocare Hitler per insultare Berlusconi e incendiare una piazza; un’altra clamorosa violazione del segreto istruttorio; un tentativo di linciaggio mediatico ai danni del Premier, del direttore del Tg1 e di un membro dell’Agcom; e mancano ancora due settimane al voto.

Tenendo tutto insieme, emerge un quadro fosco, un tentativo di rovesciare il Governo democraticamente scelto dagli italiani e di colpire il Premier se non fisicamente (obiettivo di Tartaglia, come di altre menti deboli allenate e allevate all’odio) almeno nell’immagine e nella possibilità di operare con serenità.

C’è un clima violento ed eversivo, alimentato da una sinistra che non ha più scrupoli. Chi ha a cuore la democrazia farà bene a sostenere Berlusconi. Il grumo di forze coagulatesi contro di lui è ormai inquietante.”

BONDI: Una cabina di regia guidata per colpire il premier
“C’è ancora qualcuno che si rifiuta di credere all’esistenza di una cabina di regia che coordina e sincronizza i vari pezzi del puzzle politico che si manifesta in questi giorni?” Lo ha affermato il nostro coordinatore nazionale Sandro Bondi, che ha osservato:

“E’ possibile pensare che l’indebita ingerenza della magistratura negli affari politici, alla stregua ormai di una terza assemblea legislativa e attraverso l’azione di un vero e proprio partito rappresentato da magistratura democratica, che la forsennata aggressione della sinistra al Presidente del Consiglio guidata da quella sorta di capitano di ventura che risponde al nome di Di Pietro, che l’assalto della Cgil al governo con lo sciopero generale, siano fatti casuali e indipendenti gli uni dagli altri? Io non lo credo, e sono certo che basterà attendere per averne la conferma definitiva.”

BONDI: Si ricreano le condizioni per un nuovo attentato a Berlusconi
"Il segno che in Italia è definitivamente scomparsa una vera classe dirigente è confermato dal fatto che si stanno ricreando le stesse condizioni che hanno reso possibile l’attentato avvenuto a Milano lo scorso dicembre nei confronti del Presidente del Consiglio.
Un clima infiammato, alimentato dalle parole e dalle dichiarazioni politiche più irresponsabili e violente, soprattutto da parte di Di Pietro e di una intera generazione educata ormai da più di un decennio alla politica della demonizzazione e dell’odio nei confronti degli avversari politici, sta degenerando e non promette nulla di buono. Se c’è ancora qualcuno a sinistra capace di intendere e di coltivare ancora la politica batta un colpo e soprattutto faccia sentire la sua voce." Lo ha affermato il nostro coordinatore nazionale Sandro Bondi

FRATTINI: C'è un clima che ricorda quello dell'attentatoa Berlusconi
"Io vedo un serio e imbarazzante pericolo dovuto a questo clima di odio, che si sta diffondendo con attacchi personali alla figura del presidente del Consiglio e con un clima di intidimidazione che, purtroppo, mi ricorda quello del mese di dicembre dello scorso anno, che poi porto’ all’attentato contro Berlusconi". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it:

"Voglio dire che il pericolo vero e’ che questa campagna elettorale sia completamente avvelenata da questo circuito aggressivo, che pone evidentemente i candidati ma anche gli esponenti politici del Popolo della Liberta’ in una situazione oggettivamente pericolosa. Perche’, a forza di istigare all’odio, poi c’e’ qualche pazzo che lo prende sul serio. Questo mi sembra l’elemento di maggiore riflessione che dovrebbe indurre veramente una reazione di rasserenamento, che purtroppo pero’ non puo’ partire unilateralmente e da una sola parte".

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