martedì 30 marzo 2010

La vittoria del PdL cambia il quadro politico dell'Italia

VERDINI: la nostra vittoria cambia il quadro politico del Paese
"In queste elezioni ci siamo giocati la sostanza del Pdl, e Berlusconi la sua persona. Il risultato cambia la fisionomia politica del paese consegnandoci un risultato straordinario e dandoci la maggioranza nella Conferenza Stato-Regioni, che e’ l’organismo non costituzionale piu’ importante nel nostro Paese, abbiamo ribaltato la maggioranza. Adesso noi siamo in maggioranza all’interno dell’organismo stesso e non mi smebra una cosa da poco sommata al 51%, quindi la maggioranza delle province italiane, e quasi una parita’ nei comuni capoluogo, nei comuni sopra 15 mila abitanti. Dato che si tratta anche di elezioni di medio termine, se paragonate ad altri Paesi, fanno vedere un grande successo per il governo Berlusconi in questa tornata elettorale".
Lo afferma Denis Verdini, coordinatore del Pdl, commentando l’esito dei risultati elettorali. "Nel Lazio abbiamo raggiunto un risultato strepitoso, nonostante mancasse il nostro simbolo. Siamo stati bravi a trasferire i voti alla lista della Polverini. La mancanza della lista su Roma, equivale a un 3,5% quindi noi superiamo il 30%", ha aggiunto Verdini precisando che "trasferire circa il 27% del voto sulla lista Polverini, al di la’ dell’intervento di Berlusconi che ha dato il ’la’ a questa cosa, e’ stato un altro dato straordinario. Questo dimostra che il Pdl c’e"’.
Parlando delle alleanze Verdini aggiunge: "al nord Cota e Zaia e’ normale che abbiano portato dei benefici alla lista della Lega ma il tutto resta all’interno dell’alleanza, un’alleanza consolidata e solida".
Quanto all’Udc il coordinatore del Pdl sottolinea: "i centristi e’ da un po’ di tempo che ci danno del rammarico e in queste elezioni hanno strapazzato il loro elettorato, che e’ un elettorato moderato orientato sul centrodestra".

BONDI: Berlusconi determinante. L'Italia si conferma moderata
"Il nostro e’ l’unico Governo in Europa che nel pieno di una crisi economica, a differnza di altri, come Francia e Germania, subisce un incremento di consensi piuttosto che un segnale di sfiducia. C’e’ stato un ruolo determinante del presidente del Consiglio". E’ quanto ha detto il ministro per i Beni Culturali e coordinatore del Pdl, Sandro Bondi, durante Porta a Porta. "E’ stato determinante l’impegno di Berlusconi nelle due ultime settimane. Il voto dimostra anche che la forza rappresentata da Pdl e Lega e’ estremante potente nel Nord Italia. In Italia, la sinistra e’ forza minoritaria e i moderati -ha sottolineato- sono maggioranza nel Paese".
"Non sono soddisfatto del risultato del Pdl", Secondo Bondi questa e’ pero’ una conseguenza del ruolo svolto dal Pdl nel governo che e’ paragonabile a quello che un tempo e’ stato della Dc e che "paga il prezzo nei confronti delle forze minori e paga il prezzo degli attacchi concentrici anche di questi ultimi tempi. Abbiamo avuto una flessione rispetto alle scorse regionali ed europee",

LA RUSSA: da miracolo a Milano a miracolo a Roma
"Aggiorniamo i titoli del film: non piu’ miracolo a Milano ma miracolo a Roma". Queste le parole pronunciate dal ministro della Difesa Ignazio La Russa in piazza del Popolo dove il Pdl sta festeggiando i risultati elettorali del Lazio.
"Nel Lazio c’e’ stata una prevaricazione senza precedenti...La Corte d’Appello di Roma ha deciso di non accettare la presentazione della vittoria". Cosi’ il ministro della Difesa Ignazio La Russa, a piazza del Popolo per festeggiare la candidata del centrodestra alle regionali del Lazio Renata Polverini, ha ironizzato sulle vicende che si sono susseguite in campagna elettorale e che hanno portato all’esclusione della lista del Pdl da Roma e Provincia.

CAPEZZONE: L'astensione è frutto di tre mesi di campagna d'odio contro Berlusconi
"Siamo dinanzi ad un dato di astensione massiccio e per questo esprimo preoccupazione. Io sono tra quelli che dice che gli elettori hanno sempre ragione e se hanno scelto cosi’ avranno i loro motivi".
Cosi’ Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, commenta i dati sull’astensione alle elezioni regionali. Il portavoce del partito si trova a via dell’Umilta’ dove e’ stata allestita la sala stampa per attendere i risultati definitivi. "La mia lettura - prosegue Capezzone - e’ che usciamo da tre mesi di odio con il presidente Berlusconi oggetto di una pressione costante. Credo che di fronte a questo tanta gente non ossessionata dalla politica e tanti moderati abbiano pensato che, se questo e’ il rodeo, non si partecipa.
Comunque ogni Regione in piu’ e’ un risultato importantissimo perche’ noi partiamo da 11 a 2 per il centrosinistra quindi ogni conquista e’ fondamentale".

FORMIGONI: Abbiamo sconfitto tutto e tutti
"I primi dati mi sembrano positivi, e’ una conferma del buon governo del centrodestra. Secondo le proiezioni, confermiamo Lombardia e Veneto dove gli abitanti apprezzano le politiche e le riforme fatte, conquistiamo Calabria e Campania e siamo in vantaggio in Piemonte e testa a testa in Lazio. Il centrosinistra conferma le sue roccaforti, regioni che amministrano quantita’ di cittadini molto inferiori". . Tutti gli indicatori vanno nella nostra direzione":
Questo il primo commento fatto al Tg1 dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni: "L’astensionismo ci ha penalizzato, soprattutto ci ha penalizzato il grave torto subito dalla Corte d’appello di Milano che ha escluso la nostra lista per una settimana".
Formigoni ringrazia tutti i cittadini lombardi e ricorda che si tratta "della quarta vittoria consecutiva. Abbiamo ottenuto piu’ voti anche senza l’Udc, abbiamo sconfitto l’attacco di chi diceva che i nostri dirigenti non sapevano neanche contare le firme, abbiamo raddoppiato il distacco dalla sinistra. Grazie a tutti i lombardi".

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