martedì 2 marzo 2010

Il golpe dell'esclusione delle liste del PdL

BONIVER: L'esclusione della lista del Pdl in Lazio ha un sapore vagamente golpista
"Non si e’ mai vista una vicenda simile come quella della mancata presentazione delle liste del Pdl a Roma.
Sospetto che non sia solo materia per civilisti ma si tratti di un episodio ben piu’ grave di teppismo politico al limite dell’eversione. Confido che si trovi una soluzione giusta perche’ l’esclusione del partito di maggioranza relativa e’ inaudita e vagamente golpista". Lo ha affermato Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen.

ABRIGNANI: Il Pdl presenterà ricorso in Appello per le liste escluse


Nessuna rassegnazione, sulle liste Pdl sara’ ancora battaglia. Dopo la bocciatura della sua lista romana alla regionali del Lazio, il Pdl convoca una conferenza stampa al comitato elettorale di Renata Polverini in via Imbriani, e promette il ricorso amministrativo. La candidata del centrodestra fa appello al capo dello Stato Giorgio Napolitano perche’ "garantisca a tutti i cittadini, anche quelli del Pdl, di esprimere il proprio voto". A indicare i prossimi passi e’ Ignazio Abrignani, responsabile elettorale del Pdl nazionale: lunedì il partito presentera’ "ricorso all’ufficio centrale regionale presso la Corte d’appello e mercoledi’ dovremmo avere gia’ delle risposte". Intanto si annuncia anche il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato. In caso di respingimento del ricorso da parte della Corte d’appello "il Tar -ha spiegato sempre Abrignani- dovrebbe fissare un’udienza nel giro di una settimana". Dunque "non ci sara’ bisogno" di rinviare le elezioni, precisando anche che "e’ stato costituito un gruppo di avvocati insieme a un penalista, Grazia Volo", rimarcando la linea che si sostiene in casa Pdl sulla presentaziuone delle liste: "Un nostro delegato si e’ allontanato per due minuti. Siamo stati lesi in pieno. Non ci fermeremo finche’ non avremo giustizia".

"Gli uffici non possono impedire la presentazione delle liste -ha detto Abrignani- Dietro questo impedimento stiamo valutando azioni penalmente rilevanti e non ci fermeremo finche’ non avremo avuto giustizia". E’ invece il coordinatore del Pdl del Lazio, Vincenzo Piso ad annunciare che "il 4 faremo una grande mobilitazione di popolo contro chi vuole escludere il nostro partito dalle elezioni regionali". Nel corso della conferenza stampa, e’ stato distribuito un documento in cui si riepilogano le vicende di sabato: "Intorno alle 11 e 25 i nostri delegati di lista, Giorgio Polesi e Alfredo Milioni, entravano nel tribunale di piazzale Clodio per consegnare agli uffici preposti la documentazione e la connessa lista provinciale di Roma del Pdl. Intorno alle 12 e 35 Milioni si e’ avvicinato a Polesi per dargli il cambio all’interno dell’area delimitata e a quel punto alcuni soggetti che erano all’interno della stessa, urlando in maniera scomposta e invocando non meglio precisati brogli, creavano un forte clima di tensione e confusione. Al seguito del parapiglia i nostri due rappresentanti, venivano a trovarsi per pochi minuti al di fuori dell’area circoscritta. Il caos venutosi a creare determinava l’intervento del presidente della Commissione elettorale il quale dava indicazione alle forze dell’ordine di bloccare l’accesso a chiunque. Nel contempo, alcune persone, rappresentanti di liste contrapposte politicamente al Pdl, si sdraiavano per terra per impedire ai nostri rappresentanti di rientrare all’interno dell’area preposta per la presentazione delle liste". "La documentazione, rimasta nel suo originale posizionamento sotto la visione delle forze dell’ordine nella serata di ieri e’ stata recuperata, sigillata e consegnata al comando dei carabinieri del tribunale di piazzale Clodio".

VERDINI: I delegati del Pdl di Roma hanno presentato le liste in orario

"Al di la’ delle polemiche pretestuose e strumentali da parte di chi ha la consapevolezza di perdere le elezioni nella Regione Lazio e cerca ogni pretesto, al di fuori delle regole, per vincere la partita nell’unico modo possibile, cioe’ senza che l’altra squadra scenda in campo, in questa vicenda della lista proporzionale della Provincia di Roma valgono solo i fatti. E i fatti hanno accertato, oltre ogni dubbio, che i delegati del Pdl erano all’interno del Tribunale almeno mezzora prima della scadenza dei termini, senza mai uscire dagli uffici".

Lo ha affermato Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, a proposito dell’esclusione della lista provinciale del Pdl.

"Si sono solo allontanati dalla stanza per pochi minuti per poi essere ostacolati al rientro da rappresentanti delle forze politiche avverse che volevano impedire la presentazione delle liste. Prova ne e’ che gran parte dei documenti e’ rimasta sempre all’interno della stanza. Quindi, ci aspettiamo che gli organi preposti riconoscano i fatti e permettano l’integrazione dei documenti mancanti, impedita da un comportamento antidemocratico dei rappresentanti radicali. Non chiediamo nessun favore ma solo il riconoscimento dei fatti e dei nostri diritti. Ci aspettiamo di conseguenza, dalle altre forze politiche, un leale comportamento. Se tutto cio’, infatti, fosse capitato a parti invertite, saremmo gia’ in presenza di uno sciopero della fame e della sete da parte del duo Pannella-Bonino pronti a protestare contro la lesione della democrazia che impedisce al principale partito italiano di partecipare alle elezioni".

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