venerdì 15 luglio 2011

Sulle pensioni il governo ha agito in modo equilibrato

CAZZOLA: Sulle pensioni il governo ha agito in modo equilibrato

"Per come e’ posto nel maxi-emendamento l’intervento in materia di pensioni e’ sicuramente equilibrato ed equo". Lo ha affermato Giuliano Cazzola deputato del Pdl e vice presidente della Commissione Lavoro.

"Per quanto riguarda la perequazione automatica, per le pensioni di importo fino a cinque volte il minimo Inps non cambia nulla rispetto alla normativa previgente (e quindi fino a tre volte opera la rivalutazione del 100 per cento, fra tre e cinque volte quella del 90 per cento), ai trattamenti al di sopra delle cinque volte (2.380 euro lorde mensili) non sara’ concessa rivalutazione nei prossimi due anni, tranne che per la fascia compresa fino a tre volte il minimo (circa 1450 euro mensili lordi) dove operera’ una rivalutazione del 70 per cento. In sostanza, anche i trattamenti piu’ elevati percepiranno comunque una rivalutazione piena fino all’importo di tre volte il minimo. Sono poi previsti tagli importanti sulle pensioni molto elevate. Si e’ poi rafforzata - a mio avviso si sarebbe potuto fare di piu’ - la parte piu’ debole della manovra in materia di pensioni, quella riguardante l’innalzamento della eta’ pensionabile. Positivo e’ certamente l’allungamento di quattro mesi a regime della "finestra" prevista per il pensionamento di anzianita’ con 40 anni di contribuzione e a prescindere dalla eta’ anagrafica, dal momento che questa via di uscita consente a chi e’ entrato presto nel mercato del lavoro di andare in pensione prima dei 60 anni. E’ passata sotto silenzio la norma sulla reversibilita’ cosiddetta antibadanti (che colpisce anche i cittadini italiani). Vuol dire che ci pensera’ la Consulta".

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