domenica 15 luglio 2012

I "fantasmi" delle agenzie di rating

Errori, inchieste e nemici di Moody's e sorelle

RASSEGNA STAMPA
da PANORAMA del  14-07-2012

di Sergio Luciano

Gli “yuppie” dell'alta finanza nemmeno sanno dov'è Trani, ma la Procura della lontanissima cittadina pugliese potrebbe diventare il sasso destinato a ingrandirsi a valanga fino a disturbare pesantemente l'attività mondiale di Moody's e Standard & Poor, le due agenzie di rating angloamericane, leader di mercato, e oggi di sospetto, sia per i contenuti che per la tempistica di molti, troppi, loro giudizi.
I pm di Trani hanno chiuso le indagini su Standard & Poor's e la prossima settimana chiuderanno anche quelle su Moody's, concludendo – secondo le anticipazioni diffuse dalle due associazioni di risparmiatori dal quale appello sono nate le indagini, Adusbef e Federconsumatori - per una richiesta di rinvio a giudizio che punterà sull'ipotesi di aggiottaggio, per l'asseribile tendenziosità speculativa dei loro voti. I magistrati contestano la “scelta mirata nei tempi» del report sull’Italia, diffuso il 6 maggio 2010 a borse aperte, che suggeriva “intenzionalmente” ai mercati “una relazione tra il rischio Grecia e la rischiosità delle banche italiane: relazione e rischiosità a quella data inesistenti e tuttavia, proprio in diretta conseguenza dell’annuncio, percepite come realmente esistenti”. Che fecero crollare i titoli bancari in Borsa...
Si vedrà, naturalmente – nei tempi biblici del caso – quale giudizio si formerà il tribunale di merito sulle accuse istruite dalla Procura. Ma il verdetto della politica contro Moody's e Standard & Poor's è già stato pronunciato ed è inappellabile, da molte autorevolissime fonti istituzionali: la Commissione Europea, la stessa Bce, e naturalmente il presidente del Consiglio italiano, Mario Monti.

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