giovedì 21 maggio 2009

Politica - Berlusconi non rinuncerà al lodo Alfano

GHEDINI: Silvio Berlusconi non rinuncerà al lodo Alfano “Se Berlusconi rinunciasse alla tutela del lodo Alfano, si negherebbe la possibilità di espletare in maniera completa il suo mandato perchè in un processo fatto bene, per sentire tutti i testi della difesa ci vogliono altre 50 udienze oltre a quelle già fatte. Ciò significherebbe che per un anno il presidente Berlusconi anzichè stare a governare dovrebbe stare in aula a difendersi come gli consente la Costituzione e come prevede il Codice. E poi il lodo Alfano è costruito per consentire alle alte cariche dello Stato di governare.” Lo ha affermato il deputato del Pdl ed avvocato del premier, Giancarlo Ghedini, il quale ha osservato: “Credo che i 60 milioni di italiani siano più interessati alla risoluzione dei problemi economici, dei rifiuti, dell’Abruzzo, che non al fatto che il processo Mills per Berlusconi si esaurisca oggi o domani. Credo sia un fuor d’opera, è come chiedere l’ingovernabilità". Quanto al merito delle motivazioni, Ghedini ha spiegato: "Era una sentenza annunciata, dal tipo di istruttoria dibattimentale in cui siamo stati coinvolti: come è noto sono stati negati tutti i testimoni della difesa, solo 2 su 50, e non è stato consentito di fare tutte le rogatorie che era necessario fare. Quindi si è proceduto con una tesi precostituita, a senso unico, e le motivazioni non sono altro che il commento in 360 pagine di una tesi accusatoria: null’altro. Credo che sia una decisione che verrà ampiamente ribaltata con una dichiarazione di insussistenza del fatto da parte della Corte d’Appello. Siamo molto sereni. Il giorno in cui riprenderà il processo a Berlusconi, sono sicuro che davanti a dei giudici non prevenuti si potrà addivenire ad un risultato più che positivo.”


BERLUSCONI: La sentenza Mills è scandalosa. In appello sarò assolto
"Quella su Mills e’ una sentenza scandalosa contraria alla realta".
Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi, che ha risposto ad una domanda sulle motivazioni contenute nella sentenza di condanna del legale inglese David Mills.
"Sono sereno, sono convinto che in appello saro’ assolto. E’ una vergogna - ha piu’ volte ripetuto il premier - vedrete cosa diro’ quando riferiro’ in Parlamento". In quella sede diro’ finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura



BONDI: Quattordici anni di teoremi giudiziari contro il premier avvelenano la nostra democrazia "Ancora una volta teoremi giudiziari tanto infondati quanto perseguiti con ostinazione intervengono, specialmente alla vigilia di appuntamenti elettorali, a condizionare e turbare pesantemente la vita politica italiana".
Lo ha affermato Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, a proposito delle motivazioni della sentenza Mills. "Tutto gia’ visto compresa la solita, immancabile strumentalizzazione da parte della sinistra. Quello che non torna e’ la sorte di una democrazia continuamente sottoposta alle interferenze di un potere giudiziario che avvelena il confronto politico tra maggioranza e opposizione, e sottopone da oltre quattordici anni un leader politico, sostenuto dalla maggioranza del Paese, a sofferenze personali indicibili".


CAPEZZONE: L'aggressione giudiziaria è un autogol della sinistra "In questa vicenda tutto, ma proprio tutto, era ed e’ larghissimamente prevedibile: la tempistica elettorale di certi atti giudiziari, il comportamento della solita stampa, e cosi’ via. C’e’ solo una cosa che continua a sorprendere: ed e’ il fatto che la sinistra non abbia ancora capito che le aggressioni mediatico-giudiziarie nei confronti di Berlusconi sono un autogol, un atto autolesionista per le opposizioni".

Lo ha affermato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, che ha osservato: "Gli italiani vedono e capiscono tutto: comprendono che il Pd insegue disperatamente Di Pietro, trasformandosi in una succursale dell’Idv, e che le opposizioni sono ossessionate dal Premier. E di conseguenza la stragrande maggioranza degli elettori, inclusi tanti riformisti e garantisti di sinistra, si schierano con il Governo e con il Pdl".

CICCHITTO: L'opposizione attacca, ma non ci intimidirà "E’ evidente che l’opposizione ha perso la testa e, vedendo che non aggrega consenso nel Paese, punta tutte le sue carte su un attacco frontale e personale contro Berlusconi.

Il centro-destra né si farà intimidire né accetterà provocazioni, ma darà una risposta sul terreno del governo del Paese". Lo ha affermato in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.














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