"Quella su Mills e’ una sentenza scandalosa contraria alla realta".
Lo ha affermato il presidente Silvio Berlusconi, che ha risposto ad una domanda sulle motivazioni contenute nella sentenza di condanna del legale inglese David Mills.
"Sono sereno, sono convinto che in appello saro’ assolto. E’ una vergogna - ha piu’ volte ripetuto il premier - vedrete cosa diro’ quando riferiro’ in Parlamento". In quella sede diro’ finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura
BONDI: Quattordici anni di teoremi giudiziari contro il premier avvelenano la nostra democrazia "Ancora una volta teoremi giudiziari tanto infondati quanto perseguiti con ostinazione intervengono, specialmente alla vigilia di appuntamenti elettorali, a condizionare e turbare pesantemente la vita politica italiana".
Lo ha affermato Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, a proposito delle motivazioni della sentenza Mills. "Tutto gia’ visto compresa la solita, immancabile strumentalizzazione da parte della sinistra. Quello che non torna e’ la sorte di una democrazia continuamente sottoposta alle interferenze di un potere giudiziario che avvelena il confronto politico tra maggioranza e opposizione, e sottopone da oltre quattordici anni un leader politico, sostenuto dalla maggioranza del Paese, a sofferenze personali indicibili".
CAPEZZONE: L'aggressione giudiziaria è un autogol della sinistra "In questa vicenda tutto, ma proprio tutto, era ed e’ larghissimamente prevedibile: la tempistica elettorale di certi atti giudiziari, il comportamento della solita stampa, e cosi’ via. C’e’ solo una cosa che continua a sorprendere: ed e’ il fatto che la sinistra non abbia ancora capito che le aggressioni mediatico-giudiziarie nei confronti di Berlusconi sono un autogol, un atto autolesionista per le opposizioni".
Lo ha affermato il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, che ha osservato: "Gli italiani vedono e capiscono tutto: comprendono che il Pd insegue disperatamente Di Pietro, trasformandosi in una succursale dell’Idv, e che le opposizioni sono ossessionate dal Premier. E di conseguenza la stragrande maggioranza degli elettori, inclusi tanti riformisti e garantisti di sinistra, si schierano con il Governo e con il Pdl".
CICCHITTO: L'opposizione attacca, ma non ci intimidirà "E’ evidente che l’opposizione ha perso la testa e, vedendo che non aggrega consenso nel Paese, punta tutte le sue carte su un attacco frontale e personale contro Berlusconi.
Il centro-destra né si farà intimidire né accetterà provocazioni, ma darà una risposta sul terreno del governo del Paese". Lo ha affermato in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto.
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