venerdì 22 maggio 2009

Sicurezza - La polemica ONU-Italia sui clandestini

GASPARRI: L' Onu non conceda diritto di tribuna ai regimi dittatoriali Il capogruppo del Popolo della Libertà al Senato, Maurizio Gasparri, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it ha replicato in modo deciso all’affondo delle Nazioni Unite, che sul caso dei clandestini ha parlato di ’attacchi inaccettabili’.

"Riteniamo che sia ottusa la politica dei governi di sinistra, e così rispondo anche alla Finocchiaro, di totale resa ad ogni forma di illegalità e clandestinità. Noi ci muoviamo nell’ambito del diritto internazionale e dei trattati sottoscritti da vari paesi tra cui la Libia. Siamo nella legalità, abbiamo diritto di fare quello che stiamo facendo e continueremo a farlo.

L’Onu può dare un contributo importante a garantire i diritti nel mondo. E non dia più voce ad Ahmadinejad che dalla tribuna dell’Onu ha annunciato la distruzione di Israele. Sempre l’Onu, talvolta, consente a regimi dittatoriali e brutali di usare le sue tribune nelle fasi in cui quei regimi calpestano all’interno dei propri confini i diritti di interi popoli. Noi siamo per i diritti di tutti i popoli, siamo per l’asilo per i perseguitati ma per il respingimento dei clandestini. Riteniamo che l’Onu possa essere di grande aiuto all’Italia e alla comunità internazionale, solo se sarà più coraggioso di fronte ai diritti negati e violati in tante parti del mondo. E se chi guida l’Onu dica, ad esempio, ad Ahmadinejad che le sue parole sono un delirio razzista e minaccioso. Dopodiché siamo pronti a collaborare con chiunque, ma i respingimenti li faremo perché possiamo farli. E non li faremo come il centrosinistra che ci accusa di ottusità e noi invece evitiamo di chiamarli assassini per le morti nel canale di Otranto nel ’97. Non li consideriamo assassini li consideriamo ipocriti".

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