sabato 23 maggio 2009

Sicurezza- I respingimenti più umani dei Centri

I respingimenti sono più umani della permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione.E' questo il parere del Ministro La Russa, che ha precisato . "Quello che e’ cambiato non e’ la legge ma l’atteggiamento della Libia; la novita’ sta nel fatto che quello che non era riuscito ad Amato e Prodi, e’ riuscito a Berlusconi, cioe’ convincere la Libia e Gheddafi a riprendersi i barconi nel porto da cui erano partiti. Il merito, quindi, e’ solo dell’accordo che Berlusconi e’ riuscito ad ottenere con la Libia. Non e’ una legge nuova, e’ un atto che se l’avesse fatto la sinistra ce l’avrebbe venduto come il piu’ umanitario del mondo".

Lo ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, nel corso del suo intervento nella trasmissione ’Mattino Cinque’.

"Anziche’ - ha osservato il ministro della Difesa- come sostiene la sinistra, ma non solo la sinistra, imbarcarli, portarli in Italia, far fare loro un lungo viaggio, tenerli alcuni mesi rinchiusi nei centri di identificazione e di espulsione, e poi espellerli. Non si capisce perche’ questa sia una pratica umana e invece sia considerata inumana quella invece umanitaria che hanno fatto i nostri marinai che e’ quella dell’antica legge del mare: intercettare chi e’ in difficolta’ e riaccompagnarlo senza l’uso della forza da dove e’ partito". Quanto all’apparente contraddizione a cui si assiste in Italia, per cui di fronte a gravi episodi di cronaca si chiedono norme piu’ severe, salvo poi contestarle una volta che esse vengono attuate, La Russa ha osservato che cio’ è dovuto al fatto che, "in Italia il confronto politico e’ molto basato sulla polemica e sulla presunta ignoranza di chi ascolta

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