mercoledì 17 agosto 2011

UNO STRUMENTO EFFICACE PER AFFRONTARE LA CRISI


RASSEGNA STAMPA
da IL SOLE 24 ORE
del 17.08.2011



Merkel-Sarkozy: un governo per l'euro e tassa sulle transazioni


di Marco Moussanet


PARIGI - Il messaggio politico, ancora una volta, c'è tutto. Sui contenuti, le misure concrete, i dettagli operativi restano dubbi e perplessità. In particolare per la rinnovata bocciatura delle obbligazioni europee, da molti ritenute lo strumento ideale per rispondere efficacemente alla sfiducia dei mercati.

L'attesissimo vertice tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, andato in scena ieri pomeriggio all'Eliseo, ha insomma confermato le attese della vigilia, senza riservare particolari sorprese. Anche se la Merkel ha detto che nella difesa della moneta unica e nel rafforzamento della cultura della stabilità «siamo entrati in una fase nuova». Di «integrazione economica rafforzata» della zona euro, ha specificato Sarkozy.
Tra le  tre proposte concrete formulate segnaliamo .
La terza proposta,sull'istituzione di una tassa europea sulle transaioni finanziarie. Entro settembre i ministri delle Finanze dei due Paesi dovranno mettere a punto i particolari: entità del prelievo, base imponibile, modalità di applicazione. Non si tratta certo di una novità. Francia e Germania sono da tempo schierate fianco a fianco su questo fronte e recentemente la stessa Commissione Ue ha immaginato di 'fare' il proprio bilancio anche grazie a una tassa dello 0,01% sugli scambi di derivati e dello 0,1% su quelli di titoli di debito sovrano. Ma c'è sempre stato il 'no' della Gran Bretagna, che difende la piazza finanziaria di Londra. Merkel e Sarkozy hanno comunque dichiarato che per loro si tratta di «una priorità assoluta».
Quanto agli eurobond, Merkel e Sarkozy hanno risposto all'unisono: non oggi.
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Da parte nostra riteniamo che la tassa sugli strumenti derivati e sui contratti speculativi di borsa è
l'unico strumento efficace e tempestivo per affrontare la crisi finanziaria internazionale e non richieda vertici tra capi di stato. E' la misura che i  ministri dell'economia dei singoli stati possono attuare in modo autonomo
in rapporto alla situazione  dei singoli mercati finanziariari . Non si comprende pertanto perchè già dal 2008
gli Stati Uniti non sono intervenuti con tale misura che avrebbe risolto molti problemi per i risparmiatori.


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