lunedì 7 novembre 2011

BERLUSCONI: Chi lascia la maggioranza tradisce il Paese

BERLUSCONI: Chi lascia la maggioranza tradisce il Paese





"Non c’e’ nessuno in questo Parlamento in grado di mettere insieme una credibile maggioranza alternativa. Ho verificato in queste ore che i numeri sono certi in parlamento, quindi, avanti tutta, smettiamola di piangerci addosso, altro che larghe intese e governi tecnici con un premier fantoccio".





Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico con una convention di ’Azione popolare’ organizzata da Silvano Moffa.





"Non si puo’ lasciare il Paese in mano a Bersani, Di Pietro e Vendola. Io credo che in questo momento tutti, maggioranza e opposizione, abbiamo il dovere dell’amore e della lealta’ nei confronti del nostro Paese che si trova a dover fronteggiare una duplice minaccia: quella che viene portata dalla speculazione sui mercati e quella di chi specula politicamente sulla crisi nel tentativo di trovare una scorciatoia e arrivare cosi’ al potere. L’approvazione delle misure concordate con l’Europa, e’ un obiettivo prioritario che tutti dovrebbero condividere. Per queste ragioni ho affermato che i nostri amici che lasciano in questo momento la maggioranza compiono un atto di tradimento non verso di noi ma verso il Paese.



Lo abbiamo verificato con precisione in queste ore, abbiamo la maggioranza nonostante queste defezioni che io continuo a ritenere che possano rientrare e me lo auguro proprio".

Berlusconi, parlando degli scontenti, ha ribadito che a suo giudizio, "alcune prese di posizioni" sono frutto del fatto che "qualcuno non si sente nella possibilita’ di prendere parte ai processi decisionali" in Parlamento "come vorrebbe. In questa legislatura non potranno esserci governi contrari al mandato uscito dalle urne nel 2008. Noi intendiamo governare fino al termine della legislatura, se questo non fosse possibile la parola non potra’ che tornare al popolo sovrano".



Berlusconi ha inoltre criticato la stampa: "Smettiamola di essere catastrofisti e di piangerci addosso, non diamo retta alla stampa disfattista e catastrofista con cui abbiamo a che fare’.Noi abbiamo la coscienza a posto perche’ abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare e nessuno avrebbe potuto fare meglio o di piu’.

E quindi noi non dobbiamo avere paura perche’ anche nello scenario peggiore che ci possiamo immaginare l’Italia resterebbe comunque solvibile, non lo dico soltanto io, ma anche il nuovo governatore della Banca d’Italia che ha sottolineato la solidita’ dei fondamentali della nostra economia."





Il premier ha elogiato Mario Draghi ed ha ringraziato il presidente degli States per la sua "preziosa collaborazione. L’Italia attuera’ le misure anti crisi in piena coerenza anche con le indicazioni della Bce e del suo presidente, il cui primo provvedimento tra l’altro, l’abbassamento dei tassi, e’ stato un atto di lungimiranza. Il presidente Obama nei suoi interventi si e’ verificato un amico prezioso nostro e alla fine anche la Cancelliera Merkel e il presidente Sarkozy hanno dovuto riconoscere il grande lavoro che abbiamo fatto e ci hanno incoraggiato ad andare avanti. Nei periodi piu’ difficili, in tutte le grandi democrazie, i partiti si sforzano di trovare dei punti di convergenza per superare l’emergenza, pur nella doverosa distinzione tra maggioranza e opposizione e questo ora e’ necessario anche da noi, dove invece nei momenti di crisi si risvegliano i vizi peggiori della vecchia politica. Senza capire che sono stati proprio il trasformismo, il consociativismo a mettere l’Italia nella condizione in cui e’ portando il debito pubblico ai livelli attuali".

Nessun commento:

Posta un commento