venerdì 4 novembre 2011

BERLUSCONI: Non vedo altri che possano rappresentare l'Italia

BERLUSCONI: Non vedo altri che possano rappresentare l'Italia



"Il Fondo monetario internazionale con grande cortesia ci aveva anche offerto dei fondi. Noi abbiamo rifiutato questa offerta, ringraziando, perché non riteniamo che sia necessario un intervento di questo tipo."



Lo ha affermato il presidente del Consiglio,Silvio Berlusconi, al termine del G20 di Cannes: "Non ho la sensazione che che stia terminando questa esperienza di governo. Mi sono domandato chi potrebbe rappresentare degnamente l’Italia nel consesso internazionale e non ho trovato risposta. Siamo al governo. Abbiamo una maggioranza solida e continueremo a governare’"



Silvio Berlusconi nella conferenza stampa al termine del G20 ha sottolineato: "Noi pensiamo che sia una moda passeggera il fatto che i mercati si avventano sui titoli del debito. Il governo sta lavorando ad un disegno di legge che conterra’ numerose norme di supporto alla crescita e allo sviluppo, con semplificazioni e deregolamentazioni. Abbiamo portato a conoscenza dell’opposizione il documento consegnato all’Ue, prima della partenza per Bruxelles. Lo hanno avuto prima della Commissione europea".



Il nostro presidente del Consiglio ha avuto parole di apprezzamento nei confronti del Presidente degli Stati Uniti: "Obama si e’ mostrato preoccupato per il fatto che l’intera area dell’euro sia sotto stress. Si e’ mostrato un prezioso amico dell’Italia, abbiamo apprezzato i suoi interventi. Ha messo in luce un grande buonsenso, ha avuto un comportamento eccezionale".



Berlusconi e’ sicuro che "gli scontenti del Pdl torneranno sulle loro posizioni" ed ha aggiunto: "Abbandonare è un tradimento, non nei confronti del PdL, ma nei confronti del Paese". Quanto alla fiducia sul maxiemendamento, il premier ha commentato: "Credo sia un fatto quasi obbligatorio" dice. "Abbiamo avuto "20 voti", "credo continueremo così".



Il premier ha inoltre rammentato il peso del debito pubblico sull’economia del nostro paese e rivendica il merito di aver proposto l’introduzione dell’obbligo di pareggio di bilancio in Costituzione. "Meta’ di questo debito e’ in mano a investitori italiani. Questo debito rappresenta il 20 per cento rispetto alla totalita’ della ricchezza italiana, che per la meta’ e’ rappresentata da immobili.



Non siamo assolutamente preoccupati, forse abbiamo sbagliato in passato a sostenere che la nostra economia potesse sostenere questo debito. Richiamati sulla necessita’ di ridurre il debito, abbiamo preso l’impegno di pareggio di bilancio per il 2013 invece che nel 2014.

Ne subiamo una mancanza di credibilita’ dell’Italia nel passato, c’e’ un pregiudizio per certi comportamenti del passato". Berlusconi cita a mo’ di esempio i commenti francesi alle mancate dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi - mai nominato dal premier - dal board della Bce. Dunque si tratta di un "pregiudizio antico che ha origini antiche".



Quanto alla crisi economica, Berlusconi ha dichiarato che l’Italia non sente la crisi "nel modo spasmodico in cui la descrivono i giornali, e siamo consapevoli dell’impoverimento di fascia importante della popolazione per il cambio della lira in euro. Una volta una famiglia con due milioni di lire poteva vivere oggi con mille euro e’ difficilissimo. La colpa non e’ dell’euro, ma del cambio lira-euro che e’ stato fatto da quel governo a un livello che noi da sempre abbiamo ritenuto incongruo e penalizzante per l’Italia. Mi sembra che in Italia non si avverta una forte crisi. La vita in Italia e’ la vita di un Paese benestante. I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto".

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