mercoledì 2 novembre 2011

Popolazione mondiale: superati i 7 miliardi di persone, ma siamo sempre più vecchi

 Comunicati Stampa Online



Popolazione mondiale: superati i 7 miliardi di persone, ma siamo sempre più vecchi


by moniatrentarossi on 1 novembre 2011

Il nostro pianeta è sempre più popoloso: è nato infatti il bambino che ci ha fatto superare il traguardo dei 7 miliardi di popolazione.

Ma è un mondo sempre più vecchio, dove entro il 2050 le persone con più di 60 anni saranno più dei bambini, arrivando a ben 2 miliardi, contro gli attuali 650 milioni.

Dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

L’invecchiamento però è un fenomeno che non riguarda solo i paesi ricchi.

Entro il 2050 circa l’80% degli anziani vivrà infatti nei paesi meno sviluppati e i dati dell’Oms dimostrano che già dal 2005 l’aspettativa di vita in Paesi come Francia e Giappone ha superato gli 80 anni, ed è cresciuta anche in Stati più poveri come Cile, Costa Rica, Giamaica, Libano, Sri Lanka o Thailandia.

Non mancano tuttavia vistose differenze. Sia tra i vari stati (da un lato c’è il Giappone con l’aspettativa di vita più alta a 82,2 anni e l’Africa con meno di 40 anni), sia all’interno dello stesso Paese. Negli Usa ad esempio le classi più ricche vivono in media 20 anni di più di quelle svantaggiate.


Secondo gli studiosi la crescita demografica, che ha portato la popolazione mondiale a raggiungere i 7 miliardi, continuerà ancora per 30-40 anni. ”La popolazione dovrebbe stabilizzarsi a 8-9 miliardi nei prossimi 30-40 anni – spiega Giuseppe Gesano del Cnr.

Il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale porrà, sempre di più, dei problemi di salute. Con l’età cresce infatti il rischio di malattie, nonchè le spese per la cura.


Entro il 2050 l’80% di tutte le morti avverrà nelle persone over 60 e per l’Oms è venuto il momento di agire: per questo motivo, in vista del World Health Day 2012, l’Oms si sta concentrando nel formare gli operatori della salute e a preparare le società ad andare incontro ai bisogni della popolazione più anziana, agendo sulla prevenzione.

Fonte: ANSA

Oltre 40 % delle cause di morte in Italia è strettamente legato al regime di vita.

Fumo, alcool, sovrappeso, scarsa attività fisica, ipertensione, colesterolo ai limiti o sopra, ansia- stress-depressione… accorciano l’aspettativa di vita mediamente di 10,6 anni per l’uomo (68 anni) e 11,1 per la donna (73 anni).

Al contrario, una condotta sana e attenta a questi stessi aspetti, può aggiungere fino ad altri 8,4 anni (87 anni) per l’uomo, e oltre 4 per la donna (89 anni).

Inoltre, il 49.4 % delle cause di morte è prevedibile con mesi o anni di anticipo. Si può calcolare che, mediamente l’esecuzione di controlli medici periodici regala mediamente 4-6 anni di vita, e molti di più a coloro (si stima oltre un terzo) che incorrono in patologie precoci e, grazie ai controlli, le identificano in tempo.

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