giovedì 18 febbraio 2010

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Cresce il prodotto interno

La crescita del Pil italiano nel triennio è rivista ora al rialzo: all’1,1% nel 2010 e al 2% nei due anni successivi. Il dato è contenuto nell’aggiornamento al Patto di stabilità approvato dal Consiglio dei ministri e che il Tesoro si appresta a trasmettere a Bruxelles. Si sa cosa pensa Tremonti delle previsioni a medio e lungo termine (“Non sono un fanatico dei decimali ed è noto come la pensi sugli indovini”), ma con tutte le cautele del caso le nuove cifre meritano di essere comunque accolte con moderato ottimismo.

In settembre la relazione revisionale e programmatica aveva indicato per il 2010 un +0,7%, recentemente rivisto al rialzo da Tremonti all’1% ed ora corretto positivamente, sia pure di un solo decimale. I miglioramenti per i due anni successivi, corretti al 2%, indicano chiaramente che il vento della ripresa dovrebbe soffiare finalmente con maggiore forza: non ci troviamo davanti a crescite su livelli asiatici, ma si tratta comunque di una velocità doppia rispetto all’attuale.


L’obiettivo di un deficit 2010 del 5% resta invariato, con una parabola decrescente fino al 3,9% del 2011. Corretto e depurato delle una tantum, il deficit di quest’anno si attesterà al 3,1% per rientrare nel 2012 al di sotto del tetto massimo del 3%.

Il documento non si nasconde la fragilità della ripresa e i segnali di incertezza sulla strada dell’uscita dalla crisi. Pur tuttavia il tasso di disoccupazione si dovrebbe mantenere ampiamente sotto le due cifre, che pure rappresentano la media europea: dall’8,4% dell’anno in corso si passerebbe all’8,3% e poi all’8% nel 2012. E’ uno dei tassi più bassi dell’Ue, grazie all’approccio del governo che ha messo a disposizione, anche in accordo con le Regioni, larghe risorse per gli ammortizzatori sociali, allargando anche la sfera di intervento degli stessi.

Quanto alla pressione fiscale, dovrebbe scendere gradualmente dal 42,9% del 2009 al 42,5% del 2010, per poi attestarsi al 42,1% nei due anni successivi. Il Governo intende adottare alcune misure “calibrandole attentamente”: un occhio quindi alla ripresa e l’altro alla vigilanza sull’equilibrio dei conti pubblici. Saranno dunque possibili piccoli aggiustamenti, mentre si metterà mano con serietà a quella grande riforma fiscale, in senso federale, per la quale Berlusconi e Tremonti hanno dato appuntamento agli italiani per fine legislatura.

PdL

Nessun commento:

Posta un commento