giovedì 1 settembre 2011

BUONGOVERNO: Disoccupazione giovanile in calo


BUONGOVERNO: Disoccupazione giovanile in calo




A luglio 2011 il tasso di disoccupazione si attesta all’8 per cento, è stabile rispetto al mese recedente e in calo dello 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo rileva l’Istat.

In particolare il tasso di disoccupazione giovanile scende al 27,6 per cento con una diminuzione congiunturale di 0,2 punti percentuali.

Il numero dei disoccupati, pari a 2,009 milioni, su base annua registra una diminuzione del 3,5 per cento (-74 mila unita’). Tale flessione riguarda sia la componente maschile, sia quella femminile.


A luglio gli occupati sono 22,956 milioni, in aumento dello 0,2 per cento (+36 mila unita’) rispetto a giugno. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione fa registrare un aumento dello 0,4 per cento (+88 mila unita’). Le variazioni positive riguardano sia la componente maschile, sia quella femminile. Il tasso di occupazione si sia attesta, come nei due mesi precedenti, al 56,9 per cento e risulta stabile nel confronto mensile che annuo. (PdL)







SACCONI: L'andamento dell'occupazione e' positivo nei limiti della ripresa in atto



"Gli occupati crescono di 36 mila unita’ rispetto a giugno scorso e di 88 mila rispetto al luglio del 2010 cosi’ come scendono gli inattivi e i disoccupati tra i giovani. Allo stesso tempo molti cassintegrati sono rientrati al lavoro come ci dicono i dati dell’Inps e non si riverberano sui dati Istat perche’ avendo mantenuto il rapporto di lavoro figurano come occupati".



Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commentando la periodica rilevazione Istat, combinata con i dati sulla cassa integrazione:

"Il Governo conferma l’obiettivo di alzare la propensione ad assumere o a mantenere persone nel rapporto di lavoro a parita’ di crescita economica attraverso gli incentivi nel Mezzogiorno, i contratti di inserimento delle donne, il nuovo apprendistato e l’evoluzione delle relazioni industriali con particolare attenzione alla contrattazione aziendale".  (PdL)



















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