lunedì 19 settembre 2011

QUAGLARIELLO: Contro il premier attentato al diritto di difesa

QUAGLARIELLO: Contro il premier attentato al diritto di difesa

"Nel tentativo di liquidare Silvio Berlusconi, e con lui una storia di diciassette anni come evidenziato dal segretario Alfano, fra le innumerevoli illegalita’ e violazioni delle regole stiamo assistendo a un vero e proprio attentato allo Stato di diritto e alla sacralita’ del diritto di difesa".

Lo ha affermato Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato riferendosi alle intercettazioni depositate al Tribunale di Bari a chiusura del’ inchiesta su Tarantini e le escort. Quagliariello ha criticato "la grande stampa che santifica chi calpesta ogni regola e mette alla gogna gli uffici giudiziari che semplicemente rispettano la legge e lo fanno verso ogni colore politico. Assistiamo in queste settimane a un ulteriore e sistematico smantellamento delle garanzie del procedimento penale.

Dalla custodia cautelare al rapporto tra assistito e difensore, dallo status di testimone, parte lesa o indagato alla competenza territoriale: la puntuale disamina svolta dall’Unione delle Camere Penali a partire dall’inchiesta di Napoli sul caso Tarantini evidenzia la gravita’ della situazione e deve essere presa nella massima considerazione, anche laddove sollecita senza giri di parole la classe politica a procedere lungo la strada delle riforme per sottrarre il sistema penale all’arbitrio e alla sostanziale ingiustizia. Ha ragione Mario Sechi sul Tempo di oggi l’offensiva in corso va ben al di la’ del momento contingente. Non e’ un problema che riguarda una sola persona, e far finta di niente significherebbe condannare l’Italia per i decenni a venire".

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