mercoledì 9 marzo 2011

BERLUSCONI: Giovedì riforma epocale della giustizia

BERLUSCONI: Giovedì riforma epocale della giustizia


"Affronteremo le elezioni amministrative con una maggioranza piu’ coesa di prima e siamo in condizioni di portare a compimento tutte le riforme per le quali gli italiani ci hanno dato il consenso elettorale".


Lo ha affermato Silvio Berlusconi, collegato telefonicamente dal Teatro di Don Orione ad Avezzano, intervenendo alla convention di ’Noi riformatori’.



"La maggioranza in Parlamento e’ assolutamente autosufficiente ed abbiamo i numeri per andare avanti. Anche i sondaggi ci danno primi con il 30,6% dei consensi. Nessun Governo ha fatto cosi’ tanto e cosi’ bene."





Berlusconi ha parlato della riforma federale, del piano per il sud, della ricostruzione dell’Aquila sottolineando la tempestivita’ dell’intervento di emergenza, degli investimenti per 15 miliardi di euro gia’ stanziati. "Per quanto riguarda il centro storico -ha sottolineato il premier- e’ il Comune che deve interessarsi: ogni edificio ha la sua storia ed e’ il Comune che deve decidere come intervenire".



Poi ha parlato anche della necessita’ di rilanciare il nucleare per ridare competitivita’ alle imperse italiane" che oggi pagano l’energia piu’ di altri Paesi industrializzati. Sulla scuola pubblica Berlusconi ha ribadito che le famiglie devono essere aiutate perche’ possano decidere liberamente su come educare i figli e, riferendosi ad un suo precedente intervento, ha sottolineato di aver solo ribadito "il ripudio dell’indottrinamento politico ed ideologico. Non ho mai attaccato la scuola pubblica, ho semplicemente detto, parlando dei cattolici, che bisogna aiutare quelle famiglie cattoliche che si trovano ad avere un insegnante che cerca di inculcare nei loro figli dei valori e dei principi diversi da quelli in cui loro credono, con un buono scuola in modo che anche le famiglie meno abbienti abbiano la possibilita’ di mandare i loro figli a una scuola privata".



Il nostro presidente ha confermato quello che gia’ aveva annunciato il ministro della Giustizia Alfano: giovedi’ prossimo il Consiglio dei Ministri discutera’ la riforma costituzionale della giustizia, "sara’ una riforma "epocale". Infine, ha lanciato una stoccata all’opposizione definendola "palla al piede dell’Italia". "La sinistra non e’ riuscita a diventare socialdemocratica nel nostro Paese. Mi accusano di provocare conflitti istituzionali ma dimenticano che sono io che subisco attacchi da 17 anni senza soluzione di continuita’". L’ultima battuta Berlusconi l’ha riservata alle intercettazioni telefoniche: "Non siamo un Paese libero perche’ quando alziamo il telefono si e’ quasi certi di essere intercettati".

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