giovedì 31 marzo 2011

MOLES: L'Europa dimostri di esistere

MOLES: L'Europa dimostri di esistere

"All’Europa serve uno scatto di orgoglio, uno scatto di vera solidarieta’". Lo ha affermato il deputato del Pdl Giuseppe Moles, Segretario della Commissione Difesa e membro della commissione Esteri della Camera, che ha osservato:

"I silenzi e le omissioni dimostrano come all’Unione europea manca un piano politico sul problema immigrazione e una condivisa politica dell’accoglienza. L’Europa esca dal torpore del questo silenzio ipocrita ed abbia il coraggio di dimostrare di esistere. L’Europa brilla per le sue divisioni e cio’ nonostante l’esistenza di una schiera di diplomatici dell’Unione, di sedi e di portavoce; non esiste una politica estera europea ma tante, cioe’ nessuna. Un flusso di immigranti sbarca a Lampedusa, cioe’ nell’Unione europea ma la Ue si comporta come se si trattasse di un problema italiano, riconoscendo di non esistere; l’Europa si comporta come se l’Italia si trovasse su Marte. Se l’Ue ancora esiste, e se l’Italia ancora ne fa parte, ne consegue che i cosiddetti ’migranti economici’ sono entrati in Europa, quindi e’ dovere dell’Europa oppuparsene, checche’ ne dica un portavoce che anziche’ dire quello che pensa, dovrebbe pensare a quello che dice".



MAURO: L'Italia chiede alla Ue impegno politico

"Sul fronte dell’emergenza immigrazione, l’Europa si assuma le proprie responsabilita’ politiche. L’intervento di aiuto che l’Italia chiede all’Ue non e’ una richiesta economica. Il governo italiano non chiede fondi, bensi’ un impegno politico".



Lo ha dichiarato Mario Mauro, presidente dei deputati Pdl al Parlamento europeo, intervenendo a Bruxelles. "L’Italia sta semplicemente ribadendo la richiesta di una politica di gestione dell’immigrazione che sia davvero europea e nella quale tutti paesi membri si assumano le proprie responsabilita’ che sono prima di tutto politiche. Insomma, l’Italia non puo’ assumersi da sola la gestione di quella che dovrebbe essere la politica europea di immigrazione, e l’Ue deve prendere coscienza che le migliaia di persone sbarcate nel giro di poche settimane non sbarcano in Italia per rimanere nel nostro paese, ma per poi andare in molti altri paesi d’Europa".



BONIVER: No alle mance dell'Europa ma solidarieta' fra le nazioni




"Se c’e’ una prova provata che l’Unione europea e’ praticamente assente per quello che riguarda l’emergenza immigrazione e’ lo scarno comunicato della Commissione europea di oggi che dice che l’enorme afflusso di migranti tunisini a Lampedusa e’ un problema solo italiano. In mancanza di una normativa europea comune sull’immigrazione diventa sempre piu’ macroscopica l’assenza di una solidarieta’ tra nazioni che possa far condividere l’onere e l’assistenza a queste persone su tutto il territorio dell’Unione.



Anche l’annuncio di uno stanziamento a favore dell’Italia per l’emergenza immigrazione e’ poco piu’ che una mancia per quello che riguarda i costi finanziari ed organizzativi ingenti che l’Italia da sola e’ chiamata ad assicurare". Lo ha affermato Margherita Boniver, deputato del Pdl e Presidente del Comitato Schengen.


BERTOLINI: La Francia ha deciso di infischiarsene dell'Europa: facciamolo anche noi


"La Francia ha deciso di infischiarsene dell’Europa e non si fa grandi problemi a respingere gli immigrati alla frontiera di Ventimiglia. Facciamo cosi’ anche noi".


Lo ha affermato il vicepresidente dei Deputati del Pdl, Isabella Bertolini, la quale ha sottolineato: "Se sono clandestini sul territorio europeo per i cugini d’oltralpe, non vedo perche’ debbano stare in Italia.Ci vogliono rimpatri e respingimenti per sistemare una situazione che non puo’ andare avanti cosi’. Deve passare il concetto che se arrivi in Italia fuori dalle regole sarai rispedito a casa".







NAPOLI: La Ue e' una madre matrigna che discrimina i suoi figli




"E’ un’illusione foriera di sciagure l’idea di coinvolgere l’Europa nella gestione dei flussi migratori. E’ ora anche di smetterla con certi bizantinismi da legulei: a Lampedusa non ci sono profughi e clandestini. Ci sono soltanto clandestini da rimpatriare. Punto e basta".

Lo ha affermato il vicepresidente dei deputati del Pdl Osvaldo Napoli, che ha osservato:



"L’Europa non ha risposto e mai rispondera’ per questa grave emergenza. I clandestini sono stati fabbricati dalle bombe francesi, inglesi e americane sulla Libia. Loro devono eliminare Gheddafi e papparsi i contratti energetici, mentre l’Italia dovrebbe funzionare da discarica della sofferenza umana. Gli appelli umanitari ascoltati in queste ore anche dalle piu’ alte cariche istituzionali non hanno scaldato i cuori dei lampedusani. Pochi altri leader politici prima di Sarkozy erano riusciti a dare all’Europa il volto arcigno di una madre matrigna che discrimina fra i suoi figli. Sarkozy e Cameron puntano sulla Libia ma in realta’ bombardano anche il sogno dell’Europa politica. Non a caso Londra e Parigi sono da sempre i Paesi piu’ ostili all’unita’ politica dell’Europa. Dopo la Libia viene da sorridere quando leggeremo della convocazione del vertice europeo dei Capi di Stato e di governo".



SCHIFANI: L'Europa si muova senza incertezze e ritardi

"Il Paese tutto e unito sta cercando di dare risposte efficaci e solidali" di fronte all’emergenza creatasi a Lampedusa e "cosi’ come le nostre Regioni hanno gia’ dato la loro disponibilita’, anche l’Europa deve muoversi senza incertezze e senza ritardi".


Lo ha affermato il presidente del Senato Renato Schifani, nel suo intervento a palazzo Giustiniani durante il convegno su ’Sviluppo economico e bene comune’


“L’Europa deve essere protagonista, insieme agli Stati nazionali, di un piano organico in grado di guardare lontano e la logica che vorrebbe delegare solo a chi e’ in prima linea, come l’Italia, la gestione della questione dell’immigrazione dall’Africa, non e’ condivisibile e non e’ accettabile. L’Europa non puo’ limitarsi ad assistere all’emergenza, ma deve prevenire i problemi ed affiancare con aiuti economici e politiche concrete gli Stati e le realta’ territoriali piu’ coinvolti. Nessuno puo’ permettersi di girare lo sguardo dall’altra parte. La questione dell’immigrazione, la questione di Lampedusa, appartiene all’intera Europa. Siamo davanti ad un evento storico e l’Europa deve fare sentire la sua voce".

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