mercoledì 9 marzo 2011

Piano Marshall per il Mediterraneo

MAURO: Piano Marshall per il Mediterraneo
"Un piano Marshall per i Paesi del Mediterraneo, ma a precise condizioni".
A chiederlo e’ stato Mario Mauro, capogruppo del Pdl al Parlamento europeo,intervenendo all’Europarlamento a Strasburgo. "Noi parliamo di un piano Marshall per i paesi del Mediterraneo ma quando gli Stati Uniti ci hanno concesso i finanziamenti di quel piano ci hanno imposto precise condizioni: ossia cacciare i comunisti dall’Europa occidentale. Noi quali condizioni intendiamo porre ai paesi del Mediterraneo oggi? Vogliamo sostituire i dittatori con altri dittatori o invece far crescere in questi paesi istituzioni democratiche forti con una societa’ civile forte?".


MANTOVANO: No allo stravolgimento della legge Bossi-Fini e all'intervento delle toghe ideologizzate

"Nei prossimi giorni vareremo un testo applicativo, tale da rendere la direttiva europea compatibile con la disciplina italiana: non possiamo restare spettatori di fronte allo stravolgimento della legge Bossi-Fini".

Lo ha annunciato, in un’intervista a ’Libero’, il sottosegretario al ministero dell’Interno Alfredo Mantovano avvertendo la necessita’ di "un decreto contro le interpretazioni lassiste" delle norme Ue sull’immigrazione da parte di alcune procure."Gli immigrati che stavano per essere espulsi, o processati per non aver ottemperato all’ordine di espulsione, sono tornati in liberta’. Una fetta della magistratura ha provato a ridimensionare la portata dei provvedimenti in materia di immigrazione e a impedirne la piena operativita’. In Italia, la direttiva Ue e’ entrata in vigore il 24 dicembre scorso senza essere stata recepita con le norme di aggiustamento. In questo vuoto si e’ infilata la frangia piu’ ideologizzata delle toghe".


MAURO: Malta si sente abbandonata dall'Unione Europea


Malta e’ contraria a nuove sanzioni della Ue contro la Libia, che estendano il congelamento dei beni al fondo nazionale sovrano Libyan Investment Authority (Lia).

Lo ha reso noto il nostro eurodeputato, capogruppo del Pdl, Mario Mauro, durante una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo a Strasburgo, confermando cosi’ voci circolate da fonti europee. "La dichiarazione di Malta - ha sottolineato Mauro che recentemente ha fatto parte della missione Ue in Tunisia - e’ quella di un paese che si sente abbandonato da una Ue che non riesce a prendere decisioni in tempi utili. E’ la dimostrazione che c’e’ il timore che Gheddafi possa riuscire a resistere e vincere".


BONIVER: Sì agli interventi umanitari solo con l'accordo dei governi coinvolti altrimenti e' neocolonialismo

"Gli interventi umanitari vanno fatti su richiesta delle organizzazioni e in accordo con i governi coinvolti, altrimenti si incorre nel pericolo di un neocolonialismo umanitario". Lo ha affermato l’inviato speciale del ministro degli Esteri italiano, il deputato del Pdl Margherita Boniver, che ha parlato dal campo profughi di Ras Jadir.

Rispondendo alle domande dei cronisti, che hanno criticato la modestia dell’intervento italiano ed europeo e i ritardi sulla emergenza profughi, la Boniver ha risposto: "Il nostro intervento e’ calibrato, e caratterizzato da sobrieta’ e utilita’. In passato, per incomprensioni fra le organizzazioni, si e’ assistito a una sovrapposizione di interventi, con il prolungarsi di sforzi e strutture anche oltre l’emergenza. Noi siamo qui e siamo pronti a rispondere anche ad una eventuale ripresa del flusso, dovuto anche a un acuirsi del conflitto."


NAPOLI: D'Alema fuori di brocca se confronta l'Italia alla Libia


"E’ evidente che Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio e attuale presidente del Comitato parlamentare che vigila sui servizi segreti, puo’ confrontare la situazione libica a quella italiana soltanto perche’ e’ fuori di brocca".

Lo ha affermato il deputato del PdL Osvaldo Napoli, che ha commentato le parole del politico di Gallipoli: "E uso un eufemismo per descrivere il grado di cinico strumentalismo cui si spinge D’Alema per far passare l’idea di un’emergenza democratica e giustificare cosi’ le alleanze piu’ eterogenee e contraddittorie cui lavora il Pd. D’Alema scherza con il fuoco, come ben sa nel suo sconfinato cinismo. Il suo allarme per la democrazia e’ vecchio, pero’, come chi lo pronuncia: D’Alema, del resto, fuori da una strategia dell’emergenza non saprebbe cosa d’altro dire. Naturalmente il presidente del Copasir dovrebbe convocare se’ medesimo in audizione per accertare la fondatezza del suo allarme. Come direbbe Marzullo, D’Alema si faccia una domanda e si dia una risposta".

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