mercoledì 2 settembre 2009

BERLUSCONI : L'ITALIA NON PUO' ACCOGLIERE CHIUNQUE

"Se vogliamo davvero procedere a una politica vera di integrazione, dobbiamo essere rigorosi per non aprire l’Italia a chiunque". Lo ha affermato il presidente Berlusconi, commentando gli ultimi sbarchi e la politica dei respingimenti a Tripoli, dove si trovava per il Giorno dell’amicizia fra Italia e Libia.
Il premier italiano nel corso della stessa giornata ha partecipato insieme al Colonnello Muammar Gheddafi alla posa della prima pietra dell’autostrada nella località di Shabit Jfarai, 45 chilometri circa da Tripoli. Silvio Berlusconi, descrivendo la futura autostrada litoranea che collegherà la Tunisia all’ Egitto, ha affermato che sarà realizzata in Libia a titolo di risarcimento italiano del passato coloniale grazie al Trattato di amicizia e cooperazione firmato l’anno scorso a Bengasi.
"Un’impresa storica, che servirà alla pace tra tutti i Paesi, perché collega tutti i Paesi del Maghreb.E’l’inizio di un lavoro concreto ad appena un anno dall’accordo. C’è già un progetto - ha sottolineato il nostro premier - c’è già tutto".
Sulla necessità di difendere le proprie frontiere, quale diritto-dovere dei cittadini italiani era già intervenuta l'on. Margherita Boniver.
"Il respingimento, che tecnicamente sarebbe piu’ corretto chiamare riaccompagnamento, degli immigrati clandestini al porto di imbarco, e’ stato possibile grazie agli accordi bilaterali che il nostro Paese ha stretto con la Libia e con altri paesi dell’Africa settentrionale.
Va sottolineato, ancora una volta, il pieno diritto-dovere di ogni paese a difendere le proprie frontiere marittime esattamente come avviene con quelle terrestri ed aeroportuali". Lo ha affermato in una nota Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen.
"Ha ragione il presidente Berlusconi quando dice che l’immigrazione va governata al meglio delle proprie capacita’ perche’ aprire le porte indiscriminatamente finirebbe solo per indebolire l’integrazione di quella vasta comunita’ di extracomunitari presenti regolarmente sul nostro territorio che sono essenziali per la nostra economia".

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