mercoledì 2 settembre 2009

BERLUSCONI: SULL'IMMIGRAZIONE FAR TACERE I PORTAVOCE U.E.

Il ministro degli Esteri ex commissario dell’Unione europea Franco Frattini corre in soccorso al presidente del Consiglio dopo che Silvio Berlusconi ha chiesto ai commissari europei di tacere e ai loro portavoce di non intervenire pubblicamente su alcun tema:

"Il portavoce del presidente della commissione Ue ha detto che c’è stata una richiesta di chiarimenti, non c’è stata una critica". Così si è espresso il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un’intervista al Gr1 Radio Rai a proposito del commento del nostro premier sugli interventi pubblici del portavoce e degli stessi commissari europei.
"Se ogni precisazione di un portavoce non fosse lo strumento per le opposizioni per strumentalizzare quelle parole e per fare una polemica, non vi sarebbero problemi - ha osservato Frattini - ma visto che le prese di posizione di portavoce e commissari sono lo strumento per innescare polemiche domestiche, credo che il presidente della commissione ed il suo portavoce possano assumere un più forte coordinamento verso i mezzi di informazione". Quanto alle polemiche sollevate dal Pd, Frattini ha commentato: "Il partito democratico fa la solita polemica interna, ed è quella che ha giustificato proprio le parole di Berlusconi. Se non si tirasse sempre per la giacchetta, ora l’Ue, ora l’Onu, ora l’Alto commissariato per i rifugiati per sterili polemiche interne, non ci sarebbe bisogno dei richiami di Berlusconi".
"La linea del Governo sull’immigrazione e’ premiata dai dati. Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha perfettamente ragione: solo il rigore consente una vera e reale integrazione.
Il fenomeno immigratorio deve essere governato e non subito, come ai tempi dei Governi della sinistra. Ce l’hanno chiesto gli Italiani e ce lo ha imposto il buon senso". Lo ha affermato in una nota Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale del Pdl che ha osservato: "La politica cara alla sinistra delle porte aperte a chiunque ha prodotto solo una montagna di danni. Il rigore, la legalita’ e la lotta alla clandestinita’ sono l’unica strada possibile per l’immigrazione. Peccato che a sinistra continuino a tifare per il buonismo, la clandestinita’ e l’illegalita".

"Come sempre la realta’ e’ molto diversa da come viene raccontata. Il presidente Berlusconi ha chiesto e ottenuto che la Ue esprima una posizione chiara e univoca sul tema dell’immigrazione. E, come volevasi dimostrare, non c’e’ alcuna critica ne’ richiamo nei confronti dell’Italia".

Lo ha affermato Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera e deputato del Pdl. "Invece di stracciarsi le vesti, quindi, i rappresentati dell’opposizione dovrebbero chiedere scusa al presidente del Consiglio. La verita’ e che a differenza di quanto accaduto nell’ultima legislatura, oggi l’Italia ha un governo autorevole che lavora per risolvere i problemi del nostro paese e che, soprattutto, e’ capace di far sentire al propria voce a livello europeo. I fatti ci danno ragione le chiacchere le lasciamo volentieri a chi non sa fare altro che strumentalizzare ogni cosa per attaccarci".

"Quello di Berlusconi e’ stato un monito, o se vogliamo parole di stimolo, per cercare di spronare l’Europa". Cosi’ si eì espresso il ministro delle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi, commentando il botta-risposta tra il premier e Bruxelles sull’immigrazione, in un’intervista al Corriere della Sera. "Non c’e’ un caso politico-diplomatico. Il cuore del problema e’ un altro: l’impotenza dell’Europa nel contrastare l’immigrazione illegale. Questi sono altri dettagli, concentriamoci sul tema".
Per Ronchi, dall’accoglienza che avra’ il piano del Commissario europeo Jacques Barrot sul diritto di asilo "si capira’ quanti paesi hanno realmente a cuore l’Europa, e quanti puntano soltanto all’ennesima figuraccia dell’Europa". "Finora l’Europa ci ha lasciati soli. Sull’immigrazione e’ molto indietro, tanto e’ vero che solo ora si rende conto che e’ un problema di tutti 27 Paesi. Nonostante Sarkozy avesse inserito il tema come priorita’ della presidenza francese,e’ stata assente e sorda". E anche "colpevole perche’ ha glissato lasciando esplodere il problema".
In Europa, "ci sono Paesi molto egoisti, che non si sentono coinvolti da questo problema. Lo voglio denunciare con forza. E se l’Europa non trovera’ un’intesa ognuno fara’ un po’ come vuole. Noi siamo un paese che ha dimostrato solidarieta’ e parla per noi il numero di accoglienze, di persone salvate in mare. Mi aspetto un atto di coraggio dagli altri Paesi perche’ altrimenti la strada e’ segnata e l’Europa rischia di essere doppiamente colpevole".

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