venerdì 18 settembre 2009

Dibattito all'interno del PdL sui problemi sollevati da Fini

Sulla vicenda Fini/Feltri/Berlusconi riportiamo gli interventi più significativi degl,i esponenti del centro destra, partendo da Mario Valducci, responsabile degli Enti Locali del P.d:L:  che ha invitato  alla pacificazione, per arrivare a concludere: A cominciare da Fini tutti collaborino a costruire il partito
"Costituire un partito non e’ poi cosi’ difficile. Quello che e’ davvero complicato e’ strutturarlo e renderlo efficace.
Lo so bene. Il Popolo della Liberta’, una volta nato dall’intuizione e dalla pervicacia di Silvio Berlusconi, sta iniziando ad organizzarsi, cosa certamente piu’ difficile della costituzione. Si tratta di una fase che richiede tempo e attenzione, per non incorrere in errori che potrebbero compromettere il progetto del piu’ grande partito della storia italiana". Lo ha sottolineato  Valducci,  in un intervento sul quotidiano on line ’Il predellino’.
"E’ in questo contesto che si inseriscono le polemiche tra Fini e Berlusconi di questi giorni. Polemiche che, evidentemente, non fanno bene a nessuno e soprattutto non fanno bene al governo. L’acme lo stiamo raggiungendo proprio nel momento in cui il governo Berlusconi da’ prova di efficienza e concretezza nella ricostruzione dell’Aquila. Gli italiani ci hanno votato convintamente in forza di alcuni punti fermi e non possiamo tornare sulle nostre posizioni. Su altri, come l’organizzazione del partito, la soluzione richiede la collaborazione di tutti, a cominciare da Gianfranco Fini. Dobbiamo assolutamente evitare il gioco al massacro che avrebbe come prime vittime i cittadini italiani. A cominciare dai nostri elettori".
Per l'on.Sandro Bondi i contenuti della lettera firmata dagli ex parlamentari di An sono stati già discussi e approvati
“I contenuti della lettera firmata dai parlamentari provenienti dalla storia di Alleanza Nazionale - ha sottolineato il parlamentare -  sono assolutamente condivisibili, tanto che erano stati già discussi e approvati nel corso di un incontro avvenuto pochi giorni fa tra i coordinatori nazionali del PDL e i presidenti e vicari dei gruppi parlamentari, alla presenza del presidente Silvio Berlusconi.
Per il resto, non posso nascondere l’amarezza di chi, dal ‘gruppo di Todi’ fino ai lavori dell’assemblea costituente del partito unitario, si è sempre impegnato con la forza della politica e delle idee, per il raggiungimento di un traguardo che continuo a ritenere storico e indispensabile per il futuro dell’Italia”. Ha concluso il Coordinatore nazionale del Pdl, Sandro Bondi.
Per il Sindaco di Roma  Gianni Alemanno la lettera divide invece di unire
"Sono perfettamente d’accordo con il ministro La Russa. Lanciare oggi una lettera che, pur dicendo cose oggettivamente condivisibili, divide invece che unire il PdL, è una strada che ci allontanerebbe dalla soluzione dei problemi interni al partito". Ha affermato Gianni Alemanno, a proposito dell’iniziativa di Italo Bocchino.
"Il presidente Fini ha evidenziato giustamente la necessità di rilanciare il dibattito interno al Pdl e i coordinatori del partito hanno concordato con il presidente Berlusconi una strada per dare una risposta a questa inderogabile esigenza. Si tratta adesso di dare seguito a queste intenzioni con fatti concreti".
Per il ministro Altero MATTEOLI la lettera a Berlusconi allontana il chiarimento
"Ho avuto modo - ha precisato il parlamentare - di complimentarmi con il ministro Tremonti per l’ottima intervista rilasciata ad un importante quotidiano.
Allo stesso modo ho apprezzato le dichiarazioni distensive di alcuni colleghi parlamentari, in primis quelle di Cicchitto e Quagliarello. Ora condivido e apprezzo quanto dichiarato da La Russa. La firma sulla lettera a Berlusconi, condivisibile per i contenuti, di una parte dei deputati puo’ rappresentare un equivoco e allontanare l’indispensabile chiarimento". ha concluso il  ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Da parte sua l'on. La Russa ha sottolineato che la lettera inviata a Berlusconi e firmata solo da alcuni ex di An rischia di creare ulteriori problemi
Riguardo alla nota del coordinatore nazionale del Pdl, a commento della lettera firmata da una parte dei deputati di An e indirizzata al presidente Silvio Berlusconi, l'on. La Russa ha detto espressamente:
"Ho conosciuto il testo integrale della lettera che un gruppo di deputati ex di An potrebbe inviare al Presidente Berlusconi e ho letto anche le anticipazioni della stessa sulle agenzie. Trovo che tutto il contenuto della lettera non possa che essere pienamente condiviso non solo da una parte ma da tutti i parlamentari ex di AN.
Credo d’altronde che anche la stragrande maggioranza dei parlamentari del Pdl possa condividere a pieno lo spirito della lettera come dimostrano anche le recenti dichiarazioni sulla stampa e in aula dell’onorevole Cicchitto e del senatore Quagliariello .Voci certo non isolate. La stessa intervista di Tremonti, assolutamente condivisibile, va nella medesima direzione.
In conclusione anche a seguito delle convergenze di cui sopra ritengo che la lettera, firmata solo da una parte dei parlamentari ex An, anziche’ portare, come si vorrebbe, a una serena definizione di questa fase di tensione all’interno del Pdl che e’ inutile negare, finirebbe col favorire interpretazioni opposte e creare ulteriori problemi. D’altronde il percorso che e’ contenuto nella lettera era stato oggetto, in forma assai simile, di positiva convergenza nel recente incontro dei coordinatori e capogruppo del PDL col Presidente Berlusconi. Occorre pero’ che alle riunioni, alle dichiarazioni e alle eventuali lettere seguano effettivamente fatti concreti che confermino la volonta’ di tutti di proseguire nel positivo percorso di crescita del Pdl".
Per il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, la discussone è positiva,  e dentro il Pdl vince chi convince
"Giusto. Un computer è corpus mecanicum , che resta inerte, senza il software. E su questo campo, in que­sto mese, si è sviluppata l’azione di Fi­ni. Ed è su questo, su immigrazione, interesse nazionale, tipo di patria, glo­balizzazione, catalogo dei valori e dei principi, che non solo tra Fondazioni ma dentro il Pdl si può e si deve aprire una discussione, dove vince chi con­vince.
Una discussione preparata ma­gari anche da un nuovo centro studi. Questo non vuol dire cambiare il pro­gramma elettorale, ma capire il pro­gramma elettorale". Ha concluso l'on. Tremonti in un’intervista al Corriere della Sera.
 Utili e condivisibili sono state considerate dall'on. Bondi  le parole di Tremonti su Fini e il Pdl
"Utili, costruttive e condivisibili". Cosi’ si è espresso il coordinatore nazionale del Popolo della Liberta’  il quale è intervenuto sulle opinioni espresse dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti .
"L’intervista di Giulio Tremonti contiene analisi, proposte e sollecitazioni, anche per quanto riguarda la vita democratica interna del nostro partito, utili, costruttive e condivisibili". "Come hanno dimostrato i lavori che si sono svolti a Gubbio - aggiunge il ministro dei Beni culturali - e’ necessario attivare sedi di confronto, a partire naturalmente da quelle previste dagli organi dirigenti del partito, allo scopo di approfondire e mettere al confronto le diverse posizioni esistenti sui problemi al centro del dibattito politico".




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