mercoledì 7 luglio 2010

MAZZONI: Positivo il piano Maroni contro la mafia cinese

"Il piano nazionale di contrasto alla criminalita’ cinese annunciato oggi da Maroni e’ un’ottima notizia per Prato, insieme alla consapevolezza che i sindaci non possono essere lasciati soli. Ma il ministro e l’intero governo devono avere un’altra cruciale consapevolezza, cioe’ che e’ proprio Prato il vero crocevia della criminalita’ cinese in Italia, e che e’ li’ che vanno concentrati gli sforzi per debellare una enorme sacca di illegalita’ che negli ultimi mesi ha assunto defintivamente contorni mafiosi".

Lo ha affermato, in una nota, il deputato del Pdl Riccardo Mazzoni, coordinatore provinciale Pdl-Prato. "Siamo di fronte a organizzazioni che hanno gia’ ampiamente dimostrato di saper realizzare una proficua sinergia fra il livello criminale e quello economico-finanziario. Non sorprende che il governo cinese si sia rifiutato di sottoscrivere l’accordo per il rimpatrio dei clandestini, perche’ ambasciata e consolati non hanno mai collaborato fattivamente alla loro identificazione, pregiudicando cosi’ il lavoro delle forze dell’ordine. Il governo Berlusconi e la giunta Cenni di Prato hanno gia’ saputo dare segnali importanti per il ripristino della legalita’, ma ora e’ necessario un ulteriore salto di qualita’, e al tavolo nazionale che Maroni intende aprire, Prato - che ospita la seconda comunita’ cinese in Europa dopo Parigi - dovra’ avere un ruolo di primo piano".


BERTOLINI: Brutto segnale la scarcerazione dei marocchini accusati di terrorismo
"Con l’assoluzione e la conseguente scarcerazione dei due marocchini accusati di organizzare attacchi terroristici in Italia, la Corte di Assise di Roma lancia davvero un brutto segnale. Dopo l’attacco terroristico messo a segno da integralisti islamici alla Caserma Santa Barbara di Milano, era necessaria una risposta dura ed esemplare, anche sul fronte della prevenzione. Ancora una volta, ci troviamo invece di fronte alla decisione della magistratura che va nella direzione opposta".

Lo ha dichiarato il deputato del PdL, Isabella Bertolini, che ha osservato: "Chi minaccia e programma attentati e’ assolto e lasciato libero solo perche’ non e’ ancora riuscito a metterli a segno. Cosi’ si vanifica l’importante e duro lavoro di indagine svolto dagli inquirenti e si aumenta il senso di impunita’".

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