giovedì 2 dicembre 2010

BUONGOVERNO: I finanziamenti per il Sud

Dopo il Piano per il Sud (che prevede lo stanziamento di 12,5 miliardi di euro) ecco i fondi per rilanciare l’innovazione e l’informazione delle quattro regioni dell’obiettivo "Convergenza". Con un’iniezione di oltre 900 milioni di euro il governo ha sbloccato le risorse europee dirette a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per rafforzare i migliori modelli di partnership pubblico-privato e sostenere la nascita di nuove unioni.



Si tratta di una dose massiccia di risorse che contribuirà ad alzare il livello di impiego dei fondi Ue per gli anni 2007-2013, la cui spesa è al momento ferma sotto la soglia del 10 per cento. La parte maggiore del budget (circa 560 milioni) sarà utilizzata per finanziare e orientare le imprese, le Università e gli istituti di ricerca. Ogni Regione dovrà presentare piani di sviluppo strategico per almeno cinque anni, abbinati a specifici progetti.



In Sicilia, ad esempio, si finanzierà soprattutto il settore biomedico.

Alla Campania, invece, sono stati destinati 290 milioni di euro, da investire per i seguenti ambiti: aerospazio-aeronautica, edilizia sostenibile, materiali avanzati, risparmio energetico, salute dell’uomo e biotecnologie, sicurezza e ambiente, trasporti e logistica. E’ stato attivato, inoltre, lo sportello Ricerca e Innovazione Campania con l’obiettivo di orientare e informare le aziende, gli atenei e i laboratori. Si prevede un servizio di ascolto e approfondimento che si articolerà in schede informative dettagliate ed incontri tecnici per favorire l’adesione al bando.



Per la Puglia sono stati previsti 225 milioni, mentre la Calabria ne avrà 160. Un nuovo bando per il Sud - Dal 9 dicembre prossimo saranno disponibili 500 milioni di euro per le piccole, medie e grandi imprese che vogliono investire in Sicilia o nelle altre regioni del Sud dell’obiettivo "Convergenza": Campania, Puglia e Calabria. Gli incentivi pubblici stanziati dal governo provengono da risorse comunitarie per la programmazione 2007-2013. E sono così suddivisi: trecento milioni per progetti che riguardano la produzione di energia rinnovabile; cento per i beni necessari a realizzare risparmio energetico e altrettanti per programmi di ricerca e innovazione.



Le aziende avranno 120 giorni di tempo per presentare progetti riguardanti la realizzazione di nuove unita’ produttive, l’ampliamento di quelle gia’ esistenti, la diversificazione o il cambiamento dei processi di produzione. Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto e in finanziamenti della durata massima di otto anni a un tasso pari al 20 per cento di quello di riferimento europeo. Le energie rinnovabili, cosi’ come la ricerca e l’innovazione, sono terreni d’impegno strategici per il futuro dell’impresa meridionale e quindi italiana.

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