martedì 14 dicembre 2010

CAPEZZONE: Se Fini fosse conseguente dovrebbe dimettersi

CAPEZZONE: Se Fini fosse conseguente dovrebbe dimettersi

"Dopo tutto quello che e’ accaduto, se Gianfranco Fini fosse conseguente, dovrebbe dimettersi da Presidente della Camera e scusarsi con il Paese per questi sei mesi di instabilità provocata da lui e dai suoi pasdaran, di cui l’Italia non aveva e non ha bisogno".



Lo ha affermato in una nota il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, sottolineando pero’ che "quel che è più grave è che il Presidente della Camera è per mesi venuto meno al suo ruolo super partes, comportandosi da capofazione, usando un incarico istituzionale in modo intollerabilmente fazioso e partigiano. E’ un precedente gravissimo, di cui Fini porta tutta intera la responsabilita"’.


BERTOLINI: La stagione di Fli e' gia' finita

"Il voto di oggi sancisce la fine della stagione Fli. La compagine finiana si scioglie come neve al sole. Una severa sconfitta per Gianfranco Fini che a questo punto dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni da Presidente della Camera".


Lo ha affermato la parlamentare Isabella Bertolini, della direzione nazionale del Popolo della Liberta’ e Coordinatore provinciale del Partito a Modena, osservando che quella di oggi e’ stata "una vittoria per Silvio Berlusconi contro chi ogni giorno ci ripete ossessivamente che la stagione politica del centrodestra volge al termine. Con il respingimento della mozione di sfiducia ha vinto la responsabilita’ sull’irresponsabilita’ di chi ha tradito il voto popolare e di chi ha voluto giocare al massacro. Camera e Senato della Repubblica hanno sventato il tentativo della sinistra e del loro alleato Fini di portare il Paese nel caos di una crisi al buio. Il Governo italiano puo’ contare sulla forte leadership del Presidente Silvio Berlusconi, l’unico in grado di guidare il Paese e di garantire stabilita’ in questa difficile fase economica e politica. Sarebbe il caso che d’ora in poi la sinistra ribaltonista abbandonasse le suggestioni dei giochi di palazzo per diventare finalmente un soggetto responsabile capace di fare proposte alternative a quelle del governo di centrodestra. Fino ad oggi non e’ stato cosi’. Speriamo che questa ennesima sconfitta, dopo quelle delle urne, portino ad un salutare cambio di rotta da un esausto e sterile antiberlusconismo".


GELMINI: Successo personale del presidente Berlusconi



"Il risultato di oggi e’ un successo personale del presidente Berlusconi".

Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, dell’universita’ e della ricerca, Mariastella Gelmini che ha osservato: "E’ la sconfitta di ogni ipotesi di governo tecnico e di ritorno alle manovre della Prima Repubblica. Esce invece rafforzata la figura del presidente del Consiglio. Finalmente i numeri, con la loro oggettivita’, fanno chiarezza. Nella maggioranza trovera’ spazio chi non si riconosce nella sinistra e chi non condivide piu’ l’attacco frontale ad un governo che ha bene operato. Per questo, in Parlamento, e’ importante allargare a tutti coloro che, con grande senso di responsabilita’, hanno a cuore l’Italia e che non vogliono che il Paese, proprio nel mezzo di una crisi internazionale, precipiti in una situazione di ingovernabilita’. Gia’ oggi alcuni parlamentari, che per vari motivi non dovevano votare la fiducia al governo, hanno dimostrato di essere disponibili a condividere un percorso comune per riformare il Paese e garantire la stabilita’".


LA RUSSA: E' fallito l'assalto di Fli

"Non siamo noi ad avercela fatta, sono loro che hanno fallito con il loro assalto".

Cosi’ si e’ espresso Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, che ha commentato l’esito del voto di fiducia alla Camera. "Non siamo stati noi a chiedere questa prova di forza, questo braccio di ferro a mettere Roma a ferro e fuoco, a bloccare il Governo per un mese. E’ qualcun altro che ha deciso di dare vita a questa pagliacciata, che era questo tentativo di far cadere il Governo sottraendo voti legittimi del Pdl. Sono loro che hanno vissuto una incredibile sconfitta". Ad una domanda sulle eventuali dimissioni del presidente della Camera Fini, La Russa ha replicato: "E’ un problema suo. Io credo che una cosa voleva Fini, giocando anche dal suo scranno, e’ cioe’ che si dimettesse il Governo. Ma sono stati sconfitti. Io non ho soddisfazione per la vittoria bensi’ per il fatto che si e’ dimostrato che hanno anche strategie sbagliate. Ora accadra’ che chi voleva che il Governo cadesse se lo ritrovera’ piu’ unito e piu’ in carica di prima".



QUAGLIARIELLO: C'è chi vorrebbe il "reato di fiducia" a Berlusconi


"Chi presenta una mozione di sfiducia provenendo dalla maggioranza deve sapere dove va a parare. Non puo’, a meta’ del guardo, chiedere aiuto a colui che ingiustamente si vorrebbe far fuori. Ne’ e’ serio, di fronte alla prospettiva della sconfitta, accodarsi a chi copre il proprio vuoto politico bussando a qualche Procura".


Lo ha affermato Gaetano Quagliariello, vice capogruppo vicario del Pdl al Senato, intervenendo in aula nel dibattito suilla fiducia al governo, con un appello ai colleghi di Fli con i quali sono stati condivisi due anni e mezzo di legisalatura. "E’ il momento di mettere un freno all’ipocrisia. Quando si innescano processi come quello scatenato dalla mozione di sfiducia e’ normale che il mandato politico entri in conflitto con le scelte di coscienza. Noi abbiamo rispettato la scelta sofferta di quanti, anche in quest’aula, hanno lasciato il Pdl. Pretendiamo pero’ lo stesso rispetto per quanti, se ve ne saranno, oggi o domani decideranno di votare per questo governo partendo da posizioni differenti. Se il rispetto reciproco non fosse scontato; se passassero come normali taluni incontri in sedi istituzionali che dovrebbero restare sopra le parti, e si condannassero invece i fisiologici contatti che la vita politica propone ogni giorno, introdurremmo nel nostro codice un nuovo reato: il reato di votare la fiducia al governo Berlusconi".

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