giovedì 2 dicembre 2010

BUONGOVERNO: L'economia migliora

Mentre sembra allentarsi la tensione sul mercato del debito pubblico dell’eurozona e il rendimento del Btp decennale rispetto al Bund tedesco si restringe considerevolmente, ci sono segnali incoraggianti che rasserenano il clima per l’economia del nostro Paese: la spesa pubblica cresce meno, i conti pubblici continuano a migliorare, le entrate fiscali e i nostri titoli pubblici tengono.



Conti pubblici – Buoni i dati che arrivano sul fabbisogno del settore statale, che con una certa approssimazione indica il disavanzo pubblico. A novembre è stato pari a circa cinque miliardi, inferiore di circa 200 milioni rispetto ai 5,22 miliardi del novembre del 2009. In undici mesi si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 76,9 miliardi, cioè 11,8 miliardi in meno dell’analogo periodo dell’anno precedente, pari a 88,6 miliardi.



Entrate fiscali - Il miglioramento del fabbisogno statale dello scorso mese è sicuramente attribuibile al buon andamento delle entrate fiscali e – chiarisce il Tesoro – "compensa il venir meno del versamento del contributo di solidarietà versato nel 2009 da parte dell’Unione Europea per riparare i danni causati dal terremoto d’Abruzzo" e, dal lato delle spese "il maggior impatto dei flussi finanziari netti con l’Unione Europea e della stessa amministrazione statale – spiega la nota del Ministero dell’Economia – è compensato, in parte, da una contenuta dinamica dei prelievi delle Amministrazioni locali dai conti della Tesoreria".



Titoli italiani – Migliora lo spread dei titoli pubblici italiani rispetto a quelli di uguale durata tedeschi. Il rendimento del Btp decennale è sceso a 4,51 per cento mentre quello del Bund è salito a 2,81 per cento: in questo modo lo spread è sceso a 169 punti, che sono ben lontani dal livello massimo, quei 213 punti fatti segnare 48 ore fa. La solidità del "sistema Italia" - Si e’ riunito il Comitato per la salvaguardia della stabilita’ finanziaria, per un aggiornamento sulla situazione dei mercati finanziari. "In un contesto di accresciuta volatilita’ sui mercati globali, in particolare quelli dell’area euro", si legge in una nota, "si e’ confermata la solidita’ intrinseca del sistema bancario e finanziario italiano e la sua capacita’ di fronteggiare situazioni di tensione". La riunione era presieduta dal ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti.

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